Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Complimenti oltre al Richter anche l'omaggio è interessante... Grazie per le foto analitiche, bello il Verna, Pinelli non mi fa impazzire... Mah, sarà l'estate ma non si può non rilevare un bell'effetto "macedonia" visti i nomi inclusi in una mostra dedicata alla pittura analitica!

P.S. Baleng, mi sa che questa volta il nome resterà misterioso, considerato che "tier" pare comunque certo... ti propongo un certo Patrick Natier, ma non mi convince proprio, troppo contemporaneo e non ho visto sue firme:

patrick natier : helenablue

Ho visto un certo Paul Ratier... c'è da sbizzarrirsi con la biografia, ma almeno alleni lo spagnolo...

http://centrodeestudiosmontaneses.c...3/paul_ratier_un_artista_con_leyenda_2013.pdf

Ho poi trovato questo riferimento, ma la firma ed il soggetto sono tot. diversi.
Vintage French Pastel, Portrait of a Child, Baby, Girl, Signed “P. Natier”, 1942 | eBay

Poi Peter Rotier, gamma di colori forse, ma è americano e firma in modo diverso!
Certo, Patrick Natier è impossibile, mentre P.Natier, pastello, potrebbe essere lui ... però ne sappiamo quanto prima, se non che nel 1942 era attivo. Paul Ratier apre una ipotesi interessante, pittore franco spagnolo, (però il libro ha più di 200 pagine :eek:), per ipotizzare lui occorrerebbe pensare che la parte superiore della R sia stata cancellata da una pennellata (di chi?). Tuttavia potrebbe avere firmato con r minuscola in corsivo :-o, e in questo caso la tua ipotesi sarebbe vincente - come al solito. Ratier, se ho ben capito, ha a che fare con Altamira, ma di lui non si vede un'opera che sia una. Mah!
 
Paul Ratier Josse 1832-1896
gugletrad
Paul Ratier è un pittore francese nato a Lorient (Morbihan, Francia) nel 1832, che ha vissuto e lavorato a Santander (Spagna) in coincidenza con la scoperta delle pitture rupestri di Altamira, che circolano nel suo tempo falsa notizia, alimentata indietro di il fatto della sua condizione di muto, essere l'autore dello stesso in nome del suo scopritore Marcelino Sanz de Sautuola. Era un noto ritrattista, anche se ha coltivato molti altri soggetti in pittura, rimanendo sempre fedele alla accademismo romantica. (insomma, poiché era muto, nacque la leggenda che Altamira l'avesse scoperta lui e Marcelino fosse un usurpatore di fama)
Nombre de nacimiento Paul Ratier
Nacimiento 1832
Fallecimiento 7 de Mayo de 1896
Santander (Cantabria, España)
Residencia Santander
Nacionalidad Francesa /Española

Si formò a Parigi. Poi a Santander si dette a ritratti, paesaggi, animali, scene religiose e di genere. Fece un ritratto alla regina Isabella 2a. Insomma, era pure famoso.

Ebbene, pur senza certezze, penso che quel quadro si possa attribuire (provvisoriamente) a Paul Ratier Josse, proprio in nome della qualità. E Lory sia portata in processione su un seggiolone per tutta la Pianura Padana :pollicione: :ordine:
Infatti credo che l'elasticità che Lory dimostra nell'interpretare abbia qualcosa di geniale :clapclap:, a differenza di noi mortali che ci impuntiamo e ci scoraggiamo. :barella:. Personalmente ho tutto da imparare.

Però, questi mercatini ... partendo da un quadro rappresentante un castello nell'Eure siamo comunque arrivati a conoscere una interessante leggendaria storia sulla scoperta delle grotte di Altamira, che un pittore muto, franco-spagnolo, potrebbe aver trovato per primo. Senza il quadro, e senza Lory, e senza pure il forum, di tutto ciò non avremmo mai saputo nulla. Amen.
 
Allora ragazzi...qua andate troppo veloci. Rispolverate dal dimenticatoio della storia un nuovo artista ogni mezza giornata, ma io ho solo un quarto d'ora al giorno per leggervi!
Allora Lory una mano a scoprire l'autore dell'acquaforte dell'altra pagina puoi darmela....suuuu...daiiiii....:rosa::rosa::rosa::accordo::accordo::accordo:
Comunque, a proposito dell'analitica, da quanto ho capito @mantegna è andato da solo, senza @baleng, e ci credo altrimenti sai quanti Maalox ci volevano per @baleng. Nell'altro forum hanno cercato di convincermi che quei tasselli colorati disposti a quadrato vogliono dire l'uscita da quadro, boh vabbè valli a capire poi accipicchia e artpop danno a tutti del provinciale perchè nell'arte cerchi il bello e l'emozione. Decisamente non è il mio genere.
 
Allora ragazzi...qua andate troppo veloci. Rispolverate dal dimenticatoio della storia un nuovo artista ogni mezza giornata, ma io ho solo un quarto d'ora al giorno per leggervi!
Allora Lory una mano a scoprire l'autore dell'acquaforte dell'altra pagina puoi darmela....suuuu...daiiiii....:rosa::rosa::rosa::accordo::accordo::accordo:
Comunque, a proposito dell'analitica, da quanto ho capito @mantegna è andato da solo, senza @baleng, e ci credo altrimenti sai quanti Maalox ci volevano per @baleng. Nell'altro forum hanno cercato di convincermi che quei tasselli colorati disposti a quadrato vogliono dire l'uscita da quadro, boh vabbè valli a capire poi accipicchia e artpop danno a tutti del provinciale perchè nell'arte cerchi il bello e l'emozione. Decisamente non è il mio genere.
:no:
L'ho vista anch'io :corna:
Riluttante, ma tant'è. Almeno era gratis (non avrei certo pagato nemmeno un euro). Gratis, e dunque nemmeno indicata, i rari coraggiosi necessitavano dell'aiutino - nel caso un grosso ma solerte custode.
Il tutto era triste e ridicolo insieme. C'era persino roba di Paolo Patelli, farmacista mestrino che da sempre presenta il poco dichiarandolo tanto. Ebbene, era forse il migliore, ma con opere di 40/50 anni fa.
Se interessa, il mio commento è stato: molte sono opere fatte bene, in un mercatino andrei a guardarle meglio proprio per la fattura professionale: ma non dicono nulla. Anche il pavimento a parquet era fatto con cura, e forse un po' più espressivo dei quadri :grinangel:.
Ciò non significa che io neghi qualunque aspetto della modernità. Ho già dichiarato interesse, per es., per Frangi e Pellegrini. Ho comprato un Richter (però senza molto entusiasmo, lo ammetto, solo per il prezzo). Non ho particolari nostalgie dei Gentilini o dei Castellani (Leonardo!), ma apprezzo l'impegno, anche poetico, che talora esprimono. Evito di fare come coloro che chinano testa e natiche davanti al solo Morandi, perché proprio non si può farne a meno (costa tanto :noo: ) e poi non sanno chi siano Vairo Mongatti, o Leonardo Castellani. Sentire il vento del contemporaneo, beh, attraverso moda e giornali arriva a tutti, ma se non lo filtri con un po' di storia e di obiettività resti sospeso come quella che "Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra spini: ...". Perciò guardando 'sta roba mi chiedevo: che avrebbe potuto commentare un Leonardo posto di fronte a tanto ... poco? E' un po' come se Shakespeare, invece di scrivere tutta un'opera teatrale, avesse avuto il "colpo di genio" di scriverne solo il titolo, e magari due vocali subito sotto ("Oh, riscoperta della sonorità vocalica nel suo farsi, esprimendo l'isolamento dell'artista nell'inespressività della società moderna, e la purezza degli inizi, un titolo, e tutto un mondo si apre, del quale nulla mai sapremo, e in questo senso esso sarà simile alla morte, di cui abbiamo a vivere il solo annuncio e non la realtà, nonostante l'altro cerchi di insinuare il suo non-io tra le pieghe dell'io nel suo farsi - e qui l'artista ripiega sul titolo, sul suono, ne studia nuovamente i vagiti semantici, gli indirizzi comunicativi, il poco diviene molto, e il molto ci sembra troppo, e ..." "Mavacagher")
 
In realtà come sempre non tutto è da buttare.
Griffa, ad esempio, non mi dispiace...ma faccio alcune precisazioni.
Nelle sue opere Griffa spesso infila un numero. E allora dato che tutti come al solito stanno lì a sbavare ma approfondire no, non vuole farlo mai nessuno, risposi ad un esponente del forum piuttosto attivo per "mettere sul piatto" qualche nozione di teoria dei numeri (una mia antica passione):
Giorgio Griffa - Pagina 65
Purtroppo però, e qui arriva la delusione, c'è il sospetto che anche nel caso di Griffa, come spesso accade, si sia voluto fare del mistero disseminando il quadro di segni e di riferimenti di cui in realtà nemmeno l'autore ha la padronanza, e questo per me è troppo...
 
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Allora ragazzi...qua andate troppo veloci. Rispolverate dal dimenticatoio della storia un nuovo artista ogni mezza giornata, ma io ho solo un quarto d'ora al giorno per leggervi!
Allora Lory una mano a scoprire l'autore dell'acquaforte dell'altra pagina puoi darmela....suuuu...daiiiii....:rosa::rosa::rosa::accordo::accordo::accordo:
Comunque, a proposito dell'analitica, da quanto ho capito @mantegna è andato da solo, senza @baleng, e ci credo altrimenti sai quanti Maalox ci volevano per @baleng. Nell'altro forum hanno cercato di convincermi che quei tasselli colorati disposti a quadrato vogliono dire l'uscita da quadro, boh vabbè valli a capire poi accipicchia e artpop danno a tutti del provinciale perchè nell'arte cerchi il bello e l'emozione. Decisamente non è il mio genere.

Ci ho provato come faccio sempre, avevo trovato le stesse versioni della veduta che hai postato tu, ma non ho trovato nessuna corrispondenza con tentativi sulla firma.

Permettimi di dissentire sulla pittura analitica, non tutti mi piacciono allo stesso modo, Griffa, Verna e Guarneri su tutti, tra acci o artpop, ma non sono i soli estimatori... contro "il resto del mondo" io mi colloco a metà via!!:car:
 
Ci ho provato come faccio sempre, avevo trovato le stesse versioni della veduta che hai postato tu, ma non ho trovato nessuna corrispondenza con tentativi sulla firma.

Permettimi di dissentire sulla pittura analitica, non tutti mi piacciono allo stesso modo, Griffa, Verna e Guarneri su tutti, tra acci o artpop, ma non sono i soli estimatori... contro "il resto del mondo" io mi colloco a metà via!!:car:
Abbiamo tutti idee diverse e nessuno pensa di prevaricare le idee dell'altro. Per quanto mi riguarda è un problema di 'sentiment' verso una certa arte concettuale...
 
Paul Ratier Josse 1832-1896
gugletrad
Paul Ratier è un pittore francese nato a Lorient (Morbihan, Francia) nel 1832, che ha vissuto e lavorato a Santander (Spagna) in coincidenza con la scoperta delle pitture rupestri di Altamira, che circolano nel suo tempo falsa notizia, alimentata indietro di il fatto della sua condizione di muto, essere l'autore dello stesso in nome del suo scopritore Marcelino Sanz de Sautuola. Era un noto ritrattista, anche se ha coltivato molti altri soggetti in pittura, rimanendo sempre fedele alla accademismo romantica. (insomma, poiché era muto, nacque la leggenda che Altamira l'avesse scoperta lui e Marcelino fosse un usurpatore di fama)
Nombre de nacimiento Paul Ratier
Nacimiento 1832
Fallecimiento 7 de Mayo de 1896
Santander (Cantabria, España)
Residencia Santander
Nacionalidad Francesa /Española

Si formò a Parigi. Poi a Santander si dette a ritratti, paesaggi, animali, scene religiose e di genere. Fece un ritratto alla regina Isabella 2a. Insomma, era pure famoso.

Ebbene, pur senza certezze, penso che quel quadro si possa attribuire (provvisoriamente) a Paul Ratier Josse, proprio in nome della qualità. E Lory sia portata in processione su un seggiolone per tutta la Pianura Padana :pollicione: :ordine:
Infatti credo che l'elasticità che Lory dimostra nell'interpretare abbia qualcosa di geniale :clapclap:, a differenza di noi mortali che ci impuntiamo e ci scoraggiamo. :barella:. Personalmente ho tutto da imparare.

Però, questi mercatini ... partendo da un quadro rappresentante un castello nell'Eure siamo comunque arrivati a conoscere una interessante leggendaria storia sulla scoperta delle grotte di Altamira, che un pittore muto, franco-spagnolo, potrebbe aver trovato per primo. Senza il quadro, e senza Lory, e senza pure il forum, di tutto ciò non avremmo mai saputo nulla. Amen.

Guardando la firma dico che ci sono possibilità, quando ho visto l'opera mi pareva più sugli inizi del 900,mi ricorda lo stile di kandinsky figurativo degli inizi. In fondo al libro allegato da Lory ci sono delle opere ma non vedo affinità.
 
Sulla mostra dell'analitica, io tra tutti questi artisti preferisco Verna, l'opera di cui ho messo la foto mi pare fosse del 69 ed è geniale. C'è pittura e c'è concetto, Verna per me il più grande.:)
 
Guardando la firma dico che ci sono possibilità, quando ho visto l'opera mi pareva più sugli inizi del 900,mi ricorda lo stile di kandinsky figurativo degli inizi. In fondo al libro allegato da Lory ci sono delle opere ma non vedo affinità.
Stamattina ho avuto il tempo di guardare queste opere. In effetti i ritratti di adulti sono un po' imbalsamati, stile primo ottocento, o metà secolo, anche quando eseguiti più tardi. Di positivo, tuttavia, c'è che i ritratti di bambine (che, controllando a posteriori, sono del 1889) mostrano un paesaggio più morbido ed un trattamento generale più disinvolto. Ciò fa pensare ad una necessità per il pittore, fronte alla severità di una committenza assai legata alla tradizione (siamo in Spagna), di imbacchettarsi in modalità stilistiche tradizionali, mentre con le bambine ha comunque potuto esprimersi in modo più moderno (anche nelle giovani signore). Di favorevole all'attribuzione c'è soprattutto il solare uso dei gialli, presente sia con le bambine che nel mio paesaggio, che comunque non potrebbe attribuirsi ad anni precedenti il 1889. Si resta dunque con più di un dubbio. Per di più, le poche firme visibili, tutte comunque su lettera, mostrano iniziali non dimesse, come nel quadro, ma abbastanza pomposamente rilevate, e in maiuscolo ornato (+ la codina finale).
 
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