Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Ho già espresso più volte una certa mia idiosincrasia verso i pittori di quella che potremmo chiamare scuola napoletana (barche sulla riva, scugnizzi e pescatori, tramonti ...)
Pertanto è solo con una stretta al cuore (meglio: al portafoglio) che oggi ho versato l'obolo di ben 80 euroni (richiesti 120) per quest'olio su tela 50x70 con la sua cornice di legno lavorata a mano.
In effetti, so bene che non si deve comprare ciò che non ci convince a livello personale (= tenersela in casa). Diciamo che ho cercato Eduardo Forlenza con lo smartphone e farebbe prezzi migliori, e non di poco, ma anche che in quel frangente ero in compagnia di un mercante napoletano e quindi in pratica l'ho preso per lui, quasi facendogli un prestito, visto che lo esporrà nel suo negozio.
Aggiungo che andrà pulito, c'è troppa polvere che ingrigisce l'effetto.

Eduardo Forlenza 1861/1934
Nato a Torre del Greco nella seconda metà dell’800, il Forlenza, allievo di Irolli, si è fatto apprezzare per le sue scene di genere ed i suoi ritratti, in particolare per le figure di donne e di pescatori, grazie ai quali ha avuto un buon successo di critica e soprattutto di pubblico sul mercato nazionale ed internazionale. Ha partecipato a diverse esposizioni tra le quali La Mostra di Belle Arti a Napoli del 1917.

forlenza euardo.jpg


Per il resto, nel medesimo piccolo mercatino ho preso a 1 € l'una un po' di partiture con lito in prima pag., magari qualcuna da vedere in seguito. Invece al mercatone di Vicenza zero assoluto.
 
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Grazie, se puoi riavere notizie fresche sarà molto utile per chi come me viene da lontano.

Non ho contatti per verificare, considerare che gli espositori pagano per 3 gg. Unica ipotesi io vado sabato, potrei dire se vale la pena ma rischiate di perdere occasioni.
Il mercante mi confessava avendo rapporti con gli organizzatori che ha ricevuto poi proposte all'italiana di sconti pur di riempire.
Questo è uno che incontro in vari mercatini e inizialmente mi ha presa per ua sua collega.
 
Non ho contatti per verificare, considerare che gli espositori pagano per 3 gg. Unica ipotesi io vado sabato, potrei dire se vale la pena ma rischiate di perdere occasioni.
Il mercante mi confessava avendo rapporti con gli organizzatori che ha ricevuto poi proposte all'italiana di sconti pur di riempire.
Questo è uno che incontro in vari mercatini e inizialmente mi ha presa per una sua collega.

:S Non sa che invece sei molto di più :cool:
 
:S Non sa che invece sei molto di più :cool:

Non credo soprattutto in questi gg con tanto olio di gomito impegnata tra vanga e zappatrice nell'orto, lavori sospesi ora per il gran vento.

Ormai sono talmente assidua nei "miei" mercatini da aver stretto parecchi rapporti amichevoli e di simpatia con venditori, uomini e donne, e visitatori come me, ultimo l'impegno a procurarmi una bottiglia del vecchio cordiale che bevevano gli Alpini. :p
Ho trascurato gli acquisti di abbigliamento, tra i quali un abitino di Alberta Ferretti a 1 Euro ed un paio di decollete in pelle nera con tacco e plateau basso lavorazione artigianale a 4 Euro, le cercavo da un pò, ho rischiato sul numero ma poco male, se non vanno le riciclo.
 
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Questo è uno degli spartiti, su Picclick a 29,99 euro, copertina di Amos Scorzon
https://movio.beniculturali.it/mcrr/immaginidellagrandeguerra/it/257/percorsi-tematici/show/85/42 Amos Scorzon nasce a Venezia nel 1885 ma la sua formazione artistica e culturale si svolge principalmente a Roma dove si trasferisce prestissimo. È proprio all’interno dell’ambiente romano che Scorzon inizia la sua attività artistica come decoratore e illustratore. Dal 1915 Amos Scorzon prende parte a tutte le più importanti mostre d’arte che periodicamente si tenevano nella penisola: troviamo il suo nome tra i partecipanti delle esposizioni d’Arte di Napoli, di Roma, di Venezia. A Rimini ottiene un importante riconoscimento ossia il premio speciale del Ministero della Pubblica Istruzione.

Nel 1918 partecipa ad una mostra organizzata dal Ministero della Propaganda in cui espone una serie di caricature e tavole eseguite durante l’arco della prima guerra mondiale – tavole che oggi sono oggetto della presente esposizione. Nascono così tutti quei fogli illustrati o giornali da campo dai titolo espliciti. “La trincea”, “La Ghirba”, la Tradotta”, fogli abbondantemente illustrati da tavole e vignette satiriche. Nello stesso anno realizza anche una serie di bozzetti e disegni per la Croce Rossa Italiana.

Nelle tavole di Amos Scorzon sembra sopravvivere la lunga tradizione della caricatura politica ottocentesca ma fortemente virata verso l’accoglienza di nuovi stimoli provenienti dalle contemporanee arti figurative. Gli espedienti sono quelli consueti per cui si ricorre spesso alla contaminazione tra umano e animale, i nemici – i cattivi – assumono sembianze demoniache, i buoni – gli alleati – sono forti e saldi. Le tavole di Scorzon sono quindi vera e propria cronaca in diretta. Questa esigenza di commentare i fatti storici contemporanei spesso trovò una eco insospettata anche in tutta una serie di calendari che vennero realizzati oltreoceano da e per una serie di emigranti italiani che proprio negli Stati Uniti avevano trovato loro seconda patria, ma non per questo era venuto meno il loro legame con la terra d’origine. Le tavole di Scorzon poi, rientrano in tutta quella più generale produzione “popolare” ampiamente diffusa a partire dagli inizi del ‘900.

Le esposizioni del 1918 contribuiscono a dare al suo lavoro un insospettato risalto: a partire da questo anno iniziano tutta una serie di attività espositive in Italia e all’Estero: a Parigi, Lipsia, Lugano, Utrecht, Vienna, Budapest, Salonicco, San Paolo, New York. Nel 1934 l’artista vince la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Bruxelles, mentre in quella di Parigi del 1926 ottiene la medaglia d’argento. Alla fine degli anni ’30 la sua produzione si apparta un po’ dalla produzione retorica del regime fascista; la sua ultima produzione, nel secondo dopoguerra lo vede consacrato a scene più introspettive e paesaggistiche.



SPARTITO-MIMI-cherubini-rulli-1922-COVER.jpg


Questo, del 1923, si trova a 12 Cara signorina. Danza duetto dell'operetta "Il Pierrot Nero" , c'è questa litografia firmata

cara-signorina-danza-duetto-dell-operetta-pierrot-nero-96ed7e59-37ce-4f04-bbe4-2c29231d5155.jpeg


questa del 1900 con litografia firmata (inversa) costerebbe 16 €

2560016153070_0_0_0_300_75.jpg


degli ultimi due indagherò in seguito la firma, che c'è e richiede una piccola (? ) ricerca
 
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Il seguente a 35 € :confused:, ha una litografia di Georges DOLA,. (= Edmond Vernier 1872-1950) "meraviglioso affichiste di Varietà e Operette".

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Paris, Hachette [1903]. 5 pp. in-Folio di musica per pianoforte. Bella cop. lith. a colori ill. dal pittore francese Georges Dola, psuedonimo di Edmond Vernier (1872-1950).
 
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Devo controllare tra i miei innumerevoli spartiti da inventariare, tra i miei libretti La Gioconda e Il Rigoletto l'illustratore è un tale Alfredo... Il libretto è questo, datato 1876 nell'img. recuperata ma non trovo la data, il timbro a secco riporta 3 e 10.

PonchielliGioconda.jpg
s-l300.jpg
 
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Ideale, di Paolo Tosti, con gillotage di (da) Alfredo Edel in copertina

Alfredo Leonardo Edel - Wikipedia

copertina (una a col. una nera che non posto) e ultima pagina (posto le due differenti) piena con due bei gillotage .

Intorno al 1870, Charles Gillot sviluppò il processo Gillotage (fotomeccanico). Questo processo predomina rapidamente i giornali e i libri illustrati del periodo, come ad esempio: Le Charivari, Le Rire, L'assiette au beurre, Gil Blas Illustre e molti altri.

Edel 001.jpg


Edel Alfredo 001.jpg


Edel Alfredo Leonardo - gillotage 2 001.jpg
 

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