Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Grazie per la considerazione, sono ancora in montagna, in astinenza da mercatini ma conto di recuperare prox, rientro in settimana. Su Brunelleschi la prima dall'abito forse tavola di Madame Bovary, la seconda forse Sogno di una notte di mezza estate. Non so se avevi visto il catalogo seguente con prezzi di tutto rispetto.

https://www.gonnelli.it/uploads/auctions/Gonnelli_Catalogo_4_Umberto_Brunelleschi.pdf

Per la caccia pittori che trattano quel soggetto Giuseppe Gabani e Adolf Schreyer.
 
Grazie per la considerazione, sono ancora in montagna, in astinenza da mercatini ma conto di recuperare prox, rientro in settimana. Su Brunelleschi la prima dall'abito forse tavola di Madame Bovary, la seconda forse Sogno di una notte di mezza estate. Non so se avevi visto il catalogo seguente con prezzi di tutto rispetto.

https://www.gonnelli.it/uploads/auctions/Gonnelli_Catalogo_4_Umberto_Brunelleschi.pdf

Per la caccia pittori che trattano quel soggetto Giuseppe Gabani e Adolf Schreyer.
Considerazione ultrameritata: credo che anche stavolta tu abbia fatto centro. Direi sì, Madame Bovary, l'occhio femminile ha aggiunto qualcosa. Io già in qualche modo non "vedo" i soggetti, solo stile e qualità, come ogni opera fosse un astratto.Figuriamoci pensare a paragonare degli abiti femminili (quello di Bovary si ripete in varie vignette), quando ancora devo finalmente capire che cosa significhi redingote, o chemisier, parure, e insomma tutti quei termini sartoriali che mi sono talmente ostici da confondersi in un'unica marmellata in cui distinguo solo gonna, pantalone, giacca e foulard, cappello e guanti.
Per istruirmi servirà solo un DPCM di Conte e i carabinieri in casa.
Detto questo e confermata la tua soluzione, credo che per motivi pratici anche la seconda tavola possa derivare dallo stesso libro. Del Sogno quasi non si trova materiale, e comunque la vedo difficile che una famiglia della (probabile) campagna veneta vada a comprarsi due libri diversi del Brunelleschi per rovinarli separatamente togliendone una tavola ciascuno. Più facile che il mercante di turno abbia proposto tavole di quello stesso volume fortunosamente acquisito durante il viaggio in Francia e famelicamente smembrato per farne "quadretti" :wall: moltiplicando l'effimero guadagno.


Per il quadretto a olio a più tardi. Intanto il solito, ma sempre nuovo, grazie Lory. :baci:
 
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Scusa ho dimenticato una cosa. Sulla lito c'è un timbro a secco ST (Siro Teodorani). E' molto leggero, va cercato.
Sì, grazie, c'è, in basso a destra. Teodorani era un parente dei Fratelli Fabbri che riempì l'Italia di grafiche tra gli anni 70 e 80, proprio come i Fabbri la riempirono di dispense varie.
 
Un mese fa comprai per 10 euro un pacco di acqueforti in nero. 40 erano sane, 80 meno, però ne ho già recuperato una trentina. e penso di salvarne circa altrettante. Alla fine saranno venute a 10 centesimi l'una. Ovviemente qualcuna è irrecuperabile.
Ma il punto non è, ovviamente questo. Ci sono tre soggetti veneziani, ma anche un paio che secondo me sono milanesi (Navigli?). Conoscendo l'alto tasso di milanesità, o magari lombardaggine :d:, del forum, chiedo gentilmente conferma o smentita.
Posto non foto ma scannerizzazioni (venute malino, con ombre, ma non importa). Una Venezia e le due Milano ?? da confermare.

Grazie :)
Vedi l'allegato 572857
Per questa confermo Milano, naviglio pavese.
Anche l'altra e' della stessa zona, ma non l'ho cercata.

Allego immagine d'oggidi' :-)
Milano nav pavese.jpg
 
Grazie! D'altra parte, essendo state le acqueforti create per venderle ai turisti, difficilmente potevano essere vedute di Casalpusterlengo :pollicione:
Ora il problema è che io non so che farmene qui ... o_O :ombrello:
Vanno bene per i turisti giapponesi che frequentano il Mercatone della 4a domenica del mese a Milano appunto ai Navigli.
 
Grazie per la considerazione, sono ancora in montagna, in astinenza da mercatini ma conto di recuperare prox, rientro in settimana. Su Brunelleschi la prima dall'abito forse tavola di Madame Bovary, la seconda forse Sogno di una notte di mezza estate. Non so se avevi visto il catalogo seguente con prezzi di tutto rispetto.

https://www.gonnelli.it/uploads/auctions/Gonnelli_Catalogo_4_Umberto_Brunelleschi.pdf

Per la caccia pittori che trattano quel soggetto Giuseppe Gabani e Adolf Schreyer.
Ecco, ho trovato il tempo per guardare.
Tu li scrivi così, in una mezza riga. Ma ambedue questi nomi sono da museo. Diciamo che i loro quadri da un metro valgono sui 20k, se il mio fosse di uno di loro (più caro il tedesco) sarebbe da circa 5k. Ovviamente nomi mai sentiti, ma se li tengono nei musei un motivo ci sarà.

Non so come tu abbia fatto la ricerca, ma ti confermi eccezionale. Ovviamente sono wishful thinking per darti ragione. Dei due, troverei più probabile il primo, per aspetti stilistici, magari un po' superficiali, quali la maggiore preferenza per agitare braccia e altro nell'aria, ed in genere un maggiore dinamismo. Ambedue vissero nell'800, morendo nel 1900 e 1899. L'ipotesi di anni '30 era troppo prudente, pare.
Adesso non so più che fare ...

Abbiamo dedicato vari post a Brunelleschi e Morlotti, ma pare che il vero colpaccio possa invece essere questo. Tutto sta approfondire l'attribuzione. Magari un esperto di Gabani c'è, e abita nell'Antartide :eek:
Intanto, chiedo agli amici del forum di dare gentilmente un'occhiata alle opere dei due pittori su Google immagini ed esprimere un loro parere, che sarà libero, scevro di responsabilità e gradito. io sono rimasto sconvolto e non so se riucirò a dormire (sono quasi le tre di notte).
Accetto anche suggerimenti, su questi mondi io non so come muovermi.

E comunque, che bello andar per mercatini :babbo:
 
Ho scritto in mezza riga perchè era tardi e non avevo approfondito più di tanto non per banalizzare gli autori, poteva essere una base di partenza per altre ricerche o un'ispirazione per bravi esecutori/imitatori. Il metodo è semplice, ho cercato pittori con preferenza per quel tipo di soggetti, cavalli in movimento che mi sembrano frequenti anche nell'est Europa, ad es. Ungheria anche se in questo caso l'abbigliamento appare un pò arabeggiante più che tzigano.
 
Ho scritto in mezza riga perchè era tardi e non avevo approfondito più di tanto non per banalizzare gli autori, poteva essere una base di partenza per altre ricerche o un'ispirazione per bravi esecutori/imitatori. Il metodo è semplice, ho cercato pittori con preferenza per quel tipo di soggetti, cavalli in movimento che mi sembrano frequenti anche nell'est Europa, ad es. Ungheria anche se in questo caso l'abbigliamento appare un pò arabeggiante più che tzigano.
Il problema è quali parole inserire nella ricerca, i famosi TAG. Davvero basta scrivere cavalli\pittore\dipinto o simili? Certo, magari è una base d'inizio.

Comunque mi è tornato all'attenzione il problema della ricerca su cose proprie. Guardandomi da fuori, è come se a un certo punto fossi ormai saturo dell'aver cercato-trovato, e oltre un certo punto mi pesi andare, quando si tratta di territori sconosciuti. Lo faccio più volentieri, guarda un po', per le cose degli altri. Credo che agisca un certo velo d'angoscia, anche la paura di non venirne fuori, che se è per gli altri pazienza, se per te stesso una frustrazione. Siccome qualchevolta anche tu non hai visto l'evidenza rispetto a certi tuoi acquisti, ti chiedo che ne pensi: vale anche per te che per le cose proprie esiste anche una forma di renitenza a cercare sino in fondo?
Somiglia un po' a chi non vuole farsi esami per non scoprirsi malato ... :d:
 
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