Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Leone è il nome del ragazzino ritratto

Pirac si chiama Oslec ma a firma è L Oslec, Celso era un nome diffuso in zona
Dal robivecchi c'è un altro ritratto a sanguigna del padre di Leone che evidentemente era un amico di famiglia del pittore Se riesco farò foto del retro
Oggi c'era fiacca, 4 africani e basta Ho preso una grossa scatola di latta della Lazzaroni vintage per 5 euro piena di 45 giri relativi a un corso di lingua in francese dei primi degli anni 60
 
Ehm, no, praticamente tutti i pittori aggiungono del giallo, ovviamente in dosi diverse, sia nel cielo che nelle nubi, e tanto più nelle montagne
Se uno dipingesse il cielo solo con l'azzurro verrebbe fuori l'opera smorta di un principiante. Il giallo ha varie funzioni: schiarire, impreziosire, creare varianti, modulare, accentuare ... il giallo riporta l'occhio alla luce solare, diciamo pure che crea "simpatia". O empatia, boh.
Credo che tutti i pittori del forum potranno confermare questi punti
Come hai notato, l'agire del pennello è molto più complesso di quanto uno solitamente pensi.
Lo sapevo che c'era da imparare :bow: Queste dritte me le rivendo al lavoro :fiu: ci faro' un figurone!
 
Settaciato un paio di mercatini, presa una stampa giapponese a 25 euro. Incerto se procedere o no (temendo una riproduzione) mi sono lasciato convincere dalla piega centrale verticale che si intravedeva sottovetro e che è tipica delle stampe provenienti dai libri. Piccola (17x24) ma molto raffinata, perfettamente conservata e magnificamente inchiostrata. Il bordo rosso è di inchiostro spesso che lo fa sembrare un vellutino. I dettagli che posto dopo l'immagine principale sono in 2/3 centimetri. Si notino le sfumature in azzurro del lago/mare e del cielo. Autore sconosciuto, non risulta niente e l'assenza di timbri mi fa pensare che potrebbe essere non una xilografia ma una pittura su carta o una tecnica mista (me lo fa pensa anche l'esondazione del colore dai bordi ma non vuol necessariamente dire).
Solo che, vista l'accuratezza dei dettagli, l'autore poteva evitare di fare i piedi come zampe di maialino.
Ultimamente, comunque, pochi acquisti, magari uno solo ad uscita, ma di qualità.
Magari alla new entry @Hounagemella va di disturbare l'insegnante di giapponese per tradurre gli ideogrammi a destra e a sinistra :fiu:

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Settaciato un paio di mercatini, presa una stampa giapponese a 25 euro. Incerto se procedere o no (temendo una riproduzione) mi sono lasciato convincere dalla piega centrale verticale che si intravedeva sottovetro e che è tipica delle stampe provenienti dai libri. Piccola (17x24) ma molto raffinata, perfettamente conservata e magnificamente inchiostrata. Il bordo rosso è di inchiostro spesso che lo fa sembrare un vellutino. I dettagli che posto dopo l'immagine principale sono in 2/3 centimetri. Si notino le sfumature in azzurro del lago/mare e del cielo. Autore sconosciuto, non risulta niente e l'assenza di timbri mi fa pensare che potrebbe essere non una xilografia ma una pittura su carta o una tecnica mista (me lo fa pensa anche l'esondazione del colore dai bordi ma non vuol necessariamente dire).
Solo che, vista l'accuratezza dei dettagli, l'autore poteva evitare di fare i piedi come zampe di maialino.
Ultimamente, comunque, pochi acquisti, magari uno solo ad uscita, ma di qualità.
Magari alla new entry @Hounagemella va di disturbare l'insegnante di giapponese per tradurre gli ideogrammi a destra e a sinistra :fiu:
E però.

Se fosse opera unica a mano, perché il taglio in mezzo?
Comunque complimenti, a me piace molto.
Non ricordo bene, ma le scritte di solito riguardano l'editore, o sbaglio?
Lo sbordare del rosso potrebbe anche essere dovuto ad una tavola più grande del foglio, magari usata come "cornice" per diverse illustrazioni, quindi anche su fogli di dimensioni un po' diverse.
Quanto ai piedi da maiale, magari c'è una spiegazione. In Cina (e Giappone?) si apprezzava assai che le donne avessero i piedi piccoli. Pertanto fin da giovani si faceva loro usare zoccoli che comprimevano l'arto, il quale dunque prendeva negli anni una forma di quel tipo. I maschi ne andavano matti, anche se a noi fa orrore (figuriamoci alle signore del forum, cui sarà passato un brrrrivido per la schiena - e non di piacere :help: ).
Quando ero al liceo passavo qualche tempo nella biblioteca: queste cose le lessi da: Renato Simoni, Cina e Giappone. Dove anche trovai che secondo i cinesi: per il dovere la donna, per il piacere un giovinetto, per l'estasi un'oca (essì, le tagliavano di brutto il collo al momento, appunto, dell'estasi in questione, e l'animale si irrigidiva in contrazioni, anche locali, assai apprezzate ...).

EDIT Chi vuole può consultare questa breve sintesi Giappone - Storie d’amore e guerra . Occorrerebbe comunque comprendere il soggetto

In attesa della sentenza dell'insegnante (direi assai opportuna) la mia ipotesi è: stampa di qualità, forse giunta in pochi esemplari.
 
Ultima modifica:
E però.

Se fosse opera unica a mano, perché il taglio in mezzo?
Comunque complimenti, a me piace molto.
Non ricordo bene, ma le scritte di solito riguardano l'editore, o sbaglio?
Lo sbordare del rosso potrebbe anche essere dovuto ad una tavola più grande del foglio, magari usata come "cornice" per diverse illustrazioni, quindi anche su fogli di dimensioni un po' diverse.
Quanto ai piedi da maiale, magari c'è una spiegazione. In Cina (e Giappone?) si apprezzava assai che le donne avessero i piedi piccoli. Pertanto fin da giovani si faceva loro usare zoccoli che comprimevano l'arto, il quale dunque prendeva negli anni una forma di quel tipo. I maschi ne andavano matti, anche se a noi fa orrore (figuriamoci alle signore del forum, cui sarà passato un brrrrivido per la schiena - e non di piacere :help: ).
Quando ero al liceo passavo qualche tempo nella biblioteca: queste cose le lessi da: Renato Simoni, Cina e Giappone. Dove anche trovai che secondo i cinesi: per il dovere la donna, per il piacere un giovinetto, per l'estasi un'oca (essì, le tagliavano di brutto il collo al momento, appunto, dell'estasi in questione, e l'animale si irrigidiva in contrazioni, anche locali, assai apprezzate ...).

In attesa della sentenza dell'insegnante (direi assai opportuna) la mia ipotesi è: stampa di qualità, forse giunta in pochi esemplari.
Domanda opportuna che mi ha costretto (volentieri) a ricontrollare. Il foglio è intero, non è tagliato. La piega quindi potrebbe essere dovuta 1) ad una provenienza da libro (es. edizione di lusso con immagini realizzate a mano parzialmente o totalmente), o 2) all'idea di qualche buontempone che l'ha piegata in passato. Tendenzialmente date le dimensioni ridotte escluderei la 2).


Lo sbordare del rosso potrebbe anche essere dovuto ad una tavola più grande del foglio, magari usata come "cornice" per diverse illustrazioni, quindi anche su fogli di dimensioni un po' diverse.
Quanto ai piedi da maiale, magari c'è una spiegazione. In Cina (e Giappone?) si apprezzava assai che le donne avessero i piedi piccoli. Pertanto fin da giovani si faceva loro usare zoccoli che comprimevano l'arto, il quale dunque prendeva negli anni una forma di quel tipo. I maschi ne andavano matti, anche se a noi fa orrore (figuriamoci alle signore del forum, cui sarà passato un brrrrivido per la schiena - e non di piacere :help: ).
Quando ero al liceo passavo qualche tempo nella biblioteca: queste cose le lessi da: Renato Simoni, Cina e Giappone. Dove anche trovai che secondo i cinesi: per il dovere la donna, per il piacere un giovinetto, per l'estasi un'oca (essì, le tagliavano di brutto il collo al momento, appunto, dell'estasi in questione, e l'animale si irrigidiva in contrazioni, anche locali, assai apprezzate ...).

In attesa della sentenza dell'insegnante (direi assai opportuna) la mia ipotesi è: stampa di qualità, forse giunta in pochi esemplari.
Il rosso intorno è perfettamente nei bordi. Le decorazioni dei vestiti invece esondano (anche se è questione del millimetro) come da foto di dettagli postate.
Per adesso quindi la stampa rimane tra gli orfani. Magari @Hounagemella ci aiuta.
 
Sto vedendo inoltre molto materiale monografico consultabile liberamente in rete sulle stampe giapponesi, aggiornerò il 3D che avevo aperto sul tema (uno degli scopi del 3D era proprio questo, raccogliere i link che ci sono in giro).
Inoltre volevo aggiungere che ho acquistato un testo sulle cornici e un testo sulla miniatura, al momento non ho i titoli con me. €30 euro totale (più la stampa mostrata sopra).
 
Due punte secche e acquetinte di Gunter Schollkoopf, artista tedesco morto assai giovane(1935-1979).Queste le ha realizzate a 20 anni,per me è stato un'incisore talentuoso ed è stata quella la molla che mi ha spinto ad acquistarle, non conoscendo nulla dell'autore. Il venditore mi ha pregato di prenderle entrambe, in quanto una firmata e l'altra no. Un consiglio sensato che ho accettato.
 

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Domanda opportuna che mi ha costretto (volentieri) a ricontrollare. Il foglio è intero, non è tagliato. La piega quindi potrebbe essere dovuta 1) ad una provenienza da libro (es. edizione di lusso con immagini realizzate a mano parzialmente o totalmente), o 2) all'idea di qualche buontempone che l'ha piegata in passato. Tendenzialmente date le dimensioni ridotte escluderei la 2).



Il rosso intorno è perfettamente nei bordi. Le decorazioni dei vestiti invece esondano (anche se è questione del millimetro) come da foto di dettagli postate.
Per adesso quindi la stampa rimane tra gli orfani. Magari @Hounagemella ci aiuta.
L'azzurro in basso del lago si vede dall'altra parte della carta? Ti sembra uguale a quello che di solito si trova nelle stampe? La carta è quella molto sottile dell'800 o più grossa?
 
Questo invece è un bozzetto di moda. È un genere che non amo solitamente ma mi piaceva per come è stato disegnato.
 

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