Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

A questo punto stavo già sul piede di partenza quando mi saluta uno che non ricordo chi sia, ma capisco tutto dopo le sue prime parole ecc ecc. Ha un banco poco visibile, tutto a 5 €. Toccato nel debole per i quadri di montagna gli compro questo olio su compensato leggero di De Silvestro, 1954 (ancora!), cm 50x40

IMG_20180930_183056.jpg



Va detto che il lavoro era veramente martoriato, ma in modo subdolo e poco visibile. Una trentina tra chiodini e graffette (con doppia punta!) trapassavano letteralmente il compensato rendendo l'opera assai insidiosa per l'ìntegrità di chi l'avesse presa in mano. A casa curare l'orfanello ferito richiese un religioso paziente lavoro di pinze e cacciaviti usati a leva, condito saltuariamente di urla beluine con porco qua porco là, come fossi ritto al fronte nella sparatoria in mezzo alle due trincee.
Ma posso dire di avere donato il mio sangue per la montagna :winner: e per l'arte :confused:
 
Ultima modifica:
Di nuovo ripartendo distro a una colonna dello stesso banco vidi degli olietti. Ingolosito dalla possibilità di portarli via a 10 euro, ma anche a 30, ne chiesi il prezzo. Per i due che mi interessavano, fu la risposta, 150 € la coppia.
Ora, se uno ha voglia di chiudere una discussione con me, basta che chieda una cifra sopra i 20 € e io sono già nell'altro banco. Ma lui cominciò a calare autonomamente il prezzo, 120 ... 100 ... e a quel punto un intervento geniale di @mantegna fece saltare il banco "Potrei offrire 80". Praticamente voleva glieli tirasse dietro, e già temevo che glieli tirasse, sì, ma sulla testa. E invece lo sventurato rispose, e accettò la sordida offerta, fatta, come si può capire, a mio nome, e me ne andai con altri 2 quadretti sul fianco, come una madre africana con il grappolo dei figli.
Ora, lui sapeva tutto dei quadri: l'autore (Remo Fabretti, di Ancona), i prezzi (170>400 su internet e aste) ma si vede che non ne poteva più, o che sua moglie lo aspettava a casa con denaro fresco in mano, fatto sta che in qualche modo li svendette, secondo me. Fabretti è uno dei tanti pittori ben conosciuti in loco e improvvisamente anonimi dopo una ventina di curve della statale. Ho trovato gli olietti (base 30 e 32 cm) piacevoli quanto basta. Me ne pentirò, ma avrò la loro eterna riconoscenza e li esporrò dietro di me quando chiederò la carità.

Fabretti Reno pt.jpg
Fabretti Reno.jpg
 
E invece penso di aver già trovato: Franz K. Opitz Opitz Franz K. Farbaquatinta-Radierung in Grautönen in Zürich kaufen | tutti.ch

Franz K. Opitz – Wikipedia

violinista per 30 anni nella Zurich Orchestral Society con il conduttore Marius Meng .

Dal 1938 ha usato varie tecniche grafiche, come xilografia , litografia , incisione , acquatinta e ha lavorato dal 1940 come pittore freelance .

Dopo il 1944 visite di studio a Parigi e viaggi di studio nei Paesi Bassi , in Belgio , nel sud della Francia , in Italia , in Spagna e in Marocco Nel 1949 divenne membro dell'Associazione per le stampe originali, dal 1950 iniziò con l'esecuzione di mosaici in pietra naturale e dal 1951 fu membro del gruppo di artisti Octogon .
Nel 1967 si unì al Rotary Club Knonaueramt , tra il 1965 e il 1970 fece la transizione verso la pura astrazione . Nel 1982 Franz K. Opitz pubblicò il suo primo volume di poesie Heitere Gedichte , seguito nel 1997 dal suo lavoro Der Gartenzwerg . Morì il 16 dicembre 1998, poco dopo il suo 82 ° compleanno, nella sua casa di Obfelden . [1]

Franz K. Opitz

Il lavoro è di buona qualità, aveva talento per l'astrazione, lo trovo interessante.;)
 
L'Assiette au Beurre fu una rivista francese di satira politica e sociale, la più feroce e satirica delle riviste illustrate della Belle Époque.

Così Wikipedia. che aggiunge
Tra gli altri illustratori, vi furono Gustave Henri Jossot, Kees Van Dongen, Félix Vallotton, František Kupka, Jacques Villon, Juan Gris, Jules Grandjouan; tra gli italiani, Umberto Brunelleschi, Ardengo Soffici, Leonetto Cappiello e Gabriele Galantara. Molti di questi sono dei nomi sommi.
Per un euro una pagina si poteva prendere, tanto più che la firma FV lasciava capire che l'autore fosse il grande Félix Vallotton. Base 21 cm. Tecnica: probabilmente autografia. Comunque uscivano anche con litografie, ma si sa che il mondo delle tecniche di stampa a cavallo tra 800 e 900 è un vero casino.

IMG_20180930_184051.jpg
 
Il clou della giornata fu questa acquaforte-acquatinta proveniente da Monaco, con talloncini di corniciaio tedesco, e quindi probabilmente tedesca (o Austriaca). Mi ha colpito molto: grande (circa cm 75x75), fresca, espressiva, anche qui c'è da capire la firma. Es. 73/100, probabile anni 60/70. Leggo Franz K. O.....? Ecco, Lory, questo è wurstel per i tuoi denti. Io comincerò a cercare tra un po'.

Vedi l'allegato 489454 Vedi l'allegato 489454

Vedi l'allegato 489453

Molto bella, l’avrei presa anche io !!! Complimenti per il resto degli Acquisti, sei tornato a pieno regime ...
 
A indicare quanto in realtà me ne importasse ...
Dimenticavo.
Ludovico de Luigi è l'ormai anziano (85 a.) figlio del famoso Mario, spazialista. In qualche modo si propone come il Dalì veneziano, con le sue apocalittiche vedute di Venezia. La sua fortuna in passato fu discreta, ora molto decaduta, come capita a chi vuole stupire e meravigliare senza meravigliarsi lui stesso. Nota personale, lo incontrai anni fa in Svizzera dove un piccolo museo stava esponendo le sue opere, e parlava considerandosi un grandissimo maestro. :rolleyes:

Comunque a 10 €, quasi giunto all'automobile, una sua litografia 50x70 ci poteva stare :-R

IMG_20180930_183320.jpg



artprice.com, leader dell'informazione sul mercato dell'arte - Quotazione degli artisti - Risultati delle aste (gli interessati ai prezzi della grafica mettano magari in memoria questa galleria tedesca)
 
Ultima modifica:
Una buona notizia ... per me. Se qualcuno ricorda la xilografia di Hiroshige comprata a Gonzaga lo scorso anno ... beh, l'ha vista finalmente un esperto, ed è tiratura originale dell'800, non una copia (con le stampe giapponesi questo rischio c'è sempre, come sappiamo; peraltro, anche le buone copie hanno il loro valore, seppur di molto inferiore).
Un colpaccio, dunque.

Però, se qualcuno non se la ricorda (quasi tutti :) of course)... eccola (foto da internet)

395px-100_views_edo_081.jpg
N° 81 dalle 100 vedute di Edo (Tokyo)

Già in un primo tempo aveva sentenziato che la carta era dell'8oo (più sottile). Però la certezza ha potuto averla solo confrontando con un catalogo ufficiale dell'artista, cosa che noi pellegrini ovviamente nisba. In realtà fin dall'inizio ha detto che il controllo verte sul fatto che anche nelle migliori copie rifatte c'è sempre qualche minima differenza, quindi occorre confrontare con pazienza molti particolari della stampa che eventualmente uno possiede con la riproduzione del catalogo.
E' il mondo delle stampe, bellezza :ciapet:
 
Una buona notizia ... per me. Se qualcuno ricorda la xilografia di Hiroshige comprata a Gonzaga lo scorso anno ... beh, l'ha vista finalmente un esperto, ed è tiratura originale dell'800, non una copia (con le stampe giapponesi questo rischio c'è sempre, come sappiamo; peraltro, anche le buone copie hanno il loro valore, seppur di molto inferiore).
Un colpaccio, dunque.

Però, se qualcuno non se la ricorda (quasi tutti :) of course)... eccola (foto da internet)

395px-100_views_edo_081.jpg
N° 81 dalle 100 vedute di Edo (Tokyo)

Già in un primo tempo aveva sentenziato che la carta era dell'8oo (più sottile). Però la certezza ha potuto averla solo confrontando con un catalogo ufficiale dell'artista, cosa che noi pellegrini ovviamente nisba. In realtà fin dall'inizio ha detto che il controllo verte sul fatto che anche nelle migliori copie rifatte c'è sempre qualche minima differenza, quindi occorre confrontare con pazienza molti particolari della stampa che eventualmente uno possiede con la riproduzione del catalogo.
E' il mondo delle stampe, bellezza :ciapet:
Che spettacolo Baleng...
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto