Aggirare problemi donazione

Buongiorno a tutti. Mi chiamo Daniele.
Ho un quesito. Mio padre vorrebbe donarmi 1/3 di un immobile del valore di 115.000 euro (solo perchè così tocca a me rifare il tetto:sad:). Avevamo pensato a un atto di donazione, ma è impugnabile dagli eredi. Quindi abbiamo pensato a un vendita al minimo del valore catastale rivalutato (verrebbe intorno ai 10 mila euro). Anche li il notaio mi ha detto che sarebbe un "Negotium mixtum cum donatione" e la differenza con il prezzo di mercato sarebbe impugnabile lo stesso.
Io ho finito le idee ( a parte comprarmelo a prezzo di mercato e farmi ridare i soldi).
A qualcuno è capitato un caso così? Idee ? Suggerimenti?

Grazie mille

Daniele
 
Buongiorno a tutti. Mi chiamo Daniele.
Ho un quesito. Mio padre vorrebbe donarmi 1/3 di un immobile del valore di 115.000 euro (solo perchè così tocca a me rifare il tetto:sad:). Avevamo pensato a un atto di donazione, ma è impugnabile dagli eredi. Quindi abbiamo pensato a un vendita al minimo del valore catastale rivalutato (verrebbe intorno ai 10 mila euro). Anche li il notaio mi ha detto che sarebbe un "Negotium mixtum cum donatione" e la differenza con il prezzo di mercato sarebbe impugnabile lo stesso.
Io ho finito le idee ( a parte comprarmelo a prezzo di mercato e farmi ridare i soldi).
A qualcuno è capitato un caso così? Idee ? Suggerimenti?

Grazie mille

Daniele
Scusa ma chi ti ha detto che la donazione è impugnabile dagli eredi? Per quale motivo? Al massimo al momento dell'apertura della successione di tuo padre dovrai portare in collazione il bene donato, ma è un problema che si porrà in seguito.
 
Scusa ma chi ti ha detto che la donazione è impugnabile dagli eredi? Per quale motivo? Al massimo al momento dell'apertura della successione di tuo padre dovrai portare in collazione il bene donato, ma è un problema che si porrà in seguito.

vado a memoria, mi ricordo che ci sono altri thread da cui risulta che la donazione è impugnabile dagli eredi per un periodo di anni venti (o dieci dalla morte del don. ) se fai una ricerca penso che li puoi trovare.
 
vado a memoria, mi ricordo che ci sono altri thread da cui risulta che la donazione è impugnabile dagli eredi per un periodo di anni venti (o dieci dalla morte del don. ) se fai una ricerca penso che li puoi trovare.
Allora: la donazione con donante in vita si può impugnare per errore sul motivo o quando vi sia motivo illecito (col concorso di altri requisiti); ma non penso sia questo il caso che riguarda il nostro amico.
L'impugnazione post mortem del donante potrà avvenire solo se, a seguito dell'apertura della successione, si accerti una lesione di legittima per il legittimari.Ma questo è un problema che si porrà solo dopo la morte qualora il patrimonio del de cuius non basti a soddisfare i legittimari.In tal caso i legittimari avranno 10 anni dalla morte del donante per impugnare la donazione semprechè non siano trascorsi 20 anni dalla trascrizione della donazione. Ma, ripeto, questi sono problemi che si porranno in seguito.Finchè il donante è in vita può donare ciò che vuole a chi vuole
 
...............Finchè il donante è in vita può donare ciò che vuole a chi vuole

certamente

ma il problema non lo ha il donatore, lo ha chi ha ricevuto la donazione ad esempio se deve vendere.
Se colui che ha donato ha avuto, ad esempio, un figlio illegittimo e questo figlio si presenta post mortem con tanto di DNA ed impugna la donazione l'acquirente dell'immobile ha un bel problema.
quindi comprare un immobile proveniente da donazione è rischioso per il compratore e vendere diventa difficoltoso per il venditore.

:ciao:
 
certamente

ma il problema non lo ha il donatore, lo ha chi ha ricevuto la donazione ad esempio se deve vendere.
Se colui che ha donato ha avuto, ad esempio, un figlio illegittimo e questo figlio si presenta post mortem con tanto di DNA ed impugna la donazione l'acquirente dell'immobile ha un bel problema.
quindi comprare un immobile proveniente da donazione è rischioso per il compratore e vendere diventa difficoltoso per il venditore.

:ciao:
E' giusto quanto dici, ma il tuo esempio (peraltro, ne converrai, trattasi di un classico caso di scuola) comporterà la revocazione della donazione, cosa tecnicamente diversa dall'impugnazione. Io credo, per rispondere al quesito posto da Daniele, che il suo problema riguardante la possibilità di impugnazione post mortem dell'atto donativo da parte degli eredi si riferisca ad una possibile lesione di legittima degli stessi. Ma questo - ripeto - è un discorso che dovrà essere necessariamente affrontato a momento debito (cioè alla morte del donante). Nulla esclude che se al momento della donazione la lesione possa esserci, al momento della morte la stessa non ci sia più in quanto il donante prima di morire ha vinto alla lotteria o comunque ha avuto incrementi di patrimonio tali da poter soddisfare le legittime aspettative dei legittimari.
Chiaro che se poi vengono fuori figli illegittimi o questioni di ingratitudine verso il donante e altre ipotesi del genere (di rarissima verificazione) il discorso cambia. Ma non credo sia questo il motivo per il quale a Daniele hanno detto che la donazione potrebbe essere impugnata
 
certamente

ma il problema non lo ha il donatore, lo ha chi ha ricevuto la donazione ad esempio se deve vendere.
Se colui che ha donato ha avuto, ad esempio, un figlio illegittimo e questo figlio si presenta post mortem con tanto di DNA ed impugna la donazione l'acquirente dell'immobile ha un bel problema.
quindi comprare un immobile proveniente da donazione è rischioso per il compratore e vendere diventa difficoltoso per il venditore.

:ciao:
ok
però la donazione si consolida all'apertura della sucessione e se tutti gli eredi accettano.


nel caso poi di un figlio illegittimo
è appunto illegittimo e se nza azioni di rivalsa
non così se esiste un figlio fuori dal matrimonio riconosciuto e di cui non si sa nulla.... ma sono casi rarissimi anche se non impossibili.
 
E' giusto quanto dici, ma il tuo esempio (peraltro, ne converrai, trattasi di un classico caso di scuola) comporterà la revocazione della donazione, cosa tecnicamente diversa dall'impugnazione. Io credo, per rispondere al quesito posto da Daniele, che il suo problema riguardante la possibilità di impugnazione post mortem dell'atto donativo da parte degli eredi si riferisca ad una possibile lesione di legittima degli stessi. Ma questo - ripeto - è un discorso che dovrà essere necessariamente affrontato a momento debito (cioè alla morte del donante). Nulla esclude che se al momento della donazione la lesione possa esserci, al momento della morte la stessa non ci sia più in quanto il donante prima di morire ha vinto alla lotteria o comunque ha avuto incrementi di patrimonio tali da poter soddisfare le legittime aspettative dei legittimari.
Chiaro che se poi vengono fuori figli illegittimi o questioni di ingratitudine verso il donante e altre ipotesi del genere (di rarissima verificazione) il discorso cambia. Ma non credo sia questo il motivo per il quale a Daniele hanno detto che la donazione potrebbe essere impugnata

indubbiamente sei piu' preparato di me in materia, ma converrai che quantomeno acquistare un immobile proveniente da donazione in un paese come l'italia dove si sa quando i processi inizano e non si sa quando finiscono è un azzardo e questo non puo' non riflettersi sul prezzo di vendita, temo.
 
ok
però la donazione si consolida all'apertura della sucessione e se tutti gli eredi accettano.


nel caso poi di un figlio illegittimo
è appunto illegittimo e se nza azioni di rivalsa
non così se esiste un figlio fuori dal matrimonio riconosciuto e di cui non si sa nulla.... ma sono casi rarissimi anche se non impossibili.

pensavo tutti i figli fossero uguali in caso di eredità indipendentemente dalla classificazione :-?
 
Buongiorno a tutti. Mi chiamo Daniele.
Ho un quesito. Mio padre vorrebbe donarmi 1/3 di un immobile del valore di 115.000 euro (solo perchè così tocca a me rifare il tetto:sad:). Avevamo pensato a un atto di donazione, ma è impugnabile dagli eredi. Quindi abbiamo pensato a un vendita al minimo del valore catastale rivalutato (verrebbe intorno ai 10 mila euro). Anche li il notaio mi ha detto che sarebbe un "Negotium mixtum cum donatione" e la differenza con il prezzo di mercato sarebbe impugnabile lo stesso.
Io ho finito le idee ( a parte comprarmelo a prezzo di mercato e farmi ridare i soldi).
A qualcuno è capitato un caso così? Idee ? Suggerimenti?

Grazie mille

Daniele

a parte le disquisizioni giuridiche ti chiedo:

perchè volete trasferire la proprietà?

Tu citi un lavoro di ristrutturazione da fare (rifare il tetto), quindi immagino che di mezzo ci siano principalmente le agevolazioni fiscali riferite appunto ai lavori di ristrutturazione.

Se così è ti ricordo che le agevolazioni per questo tipo di lavori non spettano solo al proprietario ma anche, ad esempio al conduttore dell'immobile.

Chi ci vive nell'immobile?
 

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