Alitalia, oltre alla demagogia, la destra ha idee?

Albatros ha scritto:
perche:
1 la ex compagine di sinistra era una emerita banda di caxxari
2 i sindacati sono la rovina dei lavoratori
3 berlusconi fa la solita scena elettorale, ma a parte magari farci agiottaggio, di alitalia non fara' un emerita mazza.

te lo dico io come andrà a finire....
Air France si defilirà.. rientrerà Lufthansa con una cordata di imprenditori italiani

a proposito senti che dice BUONANNI, un sindacalista

E rientra... l opzione Lufthansa.....

BONANNI, SU ALITALIA DECIDA IL NUOVO GOVERNO


Come eravate rimasti con Lufthansa?

«Ci siamo incontrati tre volte all’ambasciata tedesca, insieme a Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti. E alla fine eravamo tutti soddisfatti. Intendo, noi sindacati e anche i vertici di Lufthansa».

Poi però si sono tirati indietro... dice Prodi per il NIET dei sindacati

«Io sono certo che si tirarono indietro perché si resero conto dei vincoli forti tra Alitalia, Air France e una parte dei governo, a partire da Romano Prodi. Un rapporto consolidatissimo, indissolubile quello tra Prodi e Air France. I tedeschi non potevano non tenerne conto e mandarono all’aria quella trattativa».

Perché dovremmo preferire i tedeschi ai francesi?

«Perché, in mancanza di una cordata italiana, loro non propongono accordi capestro».

Ci faccia capire che cosa proposero...

«Facemmo delle discussioni. Pesanti, perché anche loro prospettavano esuberi».

Come quelli prospettati nel piano di Spinetta?

«No, comunque meno rispetto a quelli di Air France e questo solo perché loro proponevano di lasciare Malpensa oltre a Fiumicino come snodi. Il loro schema di lavoro prevede più hub, loro stessi ne hanno tre, perché la Germania è simile all’Italia. È policentrica economicamente, non come la Francia che converge tutta sulla capitale».

Quindi con Malpensa salvata dai tedeschi si salverebbero posti...

«Certo. A me pare che loro non volessero avvantaggiare la Germania, ma Alitalia mentre Air France ha interesse a drenare tutto verso Parigi».


Per il momento sembra esserci un passo indietro sulla data del 31 marzo, entro la quale avreste dovuto dire si o no ai francesi. È un risultato?

«Vedremo. In ogni caso è indispensabile che al tavolo di sia anche il governo, con una posizione chiara e trasparente. Quindi è comunque meglio aspettare il prossimo governo. Lo stesso Spinetta ha chiarito che senza il consenso del futuro governo non si va da nessuna parte? Questi ultimi giochetti mi hanno rafforzato nella convinzione che questa fretta è sospetta. Che sotto c’è qualcosa che non è andato».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=250095&START=0&2col=

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
cioè fatemi capire...

- Il fondo usa era ed è particolarmente interessato

- Airone ci ha provato fino alla scorsa settimana

- Con lufthansa c'erano già accordi che prevedevano anche l'esistenza di malpensa

E il governo di centro sinistra decide di trattare in esclusiva solo con Air France? :eek:
Qui ci deve essere del marcio sotto... come mai così poca trasparenza? :rolleyes:
 
L'AFFAIRE PRODI/AIR FRANCE, FAR PAGARE AI CONTRBUENTI ITALIANI LA SCALATA DI AIR FRANCE SU ALITALIA

Da 1 miliardo 700 milioni a 2,5 miliardi di euro: è quanto costerebbe allo Stato, o al sistema Italia, in ogni caso al contribuente, accettare alla lettera le clausole imposte dall’Air France- Klm per assorbire l’Alitalia.

Una cifra in gran parte da pagare sull’unghia. Vediamo perché, sentiti esperti, politici, fonti riservate del ministero dell’Economia e dopo aver consultato documenti dei sindacati e delle altre parti interessate.

Il capitolo più rilevante è la richiesta tassativa di chiudere il contenzioso fra la Sea e l’Alitalia. L’azienda che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate, presieduta da Giuseppe Bonomi, primo azionista il Comune di Milano, ha depositato presso il tribunale di Busto Arsizio un’azione di risarcimento da 1,25 miliardi per “danno emergente e lucro cessante”, cioè per l’abbandono dello scalo milanese da parte della compagnia aerea. Jean-Cyril Spinetta, numero uno dell’Air France-Klm, pretende dal governo una manleva, cioè la garanzia formale e scritta che si accollerà tutte le spese se la magistratura darà ragione alla Sea. Escluso un decreto, che con le elezioni alle porte non avrebbe neppure i tempi tecnici di conversione in legge, si tratta di accantonare i soldi, come fanno le aziende private per far fronte alle querele. Bonomi ha già detto che la cifra è trattabile, però la causa (appoggiata in pieno dal sindaco di Milano, Letizia Moratti) non è ritirabile. Si potrebbe scendere a 4-500 milioni, cioè al “lucro cessante”, ma solo a condizione che il governo si accolli altri impegni. Anche questi con oneri ancora tutti da verificare.

La seconda voce di spesa immediata è il prestito ponte da 300 milioni che il Tesoro dovrebbe concedere all’Alitalia per garantirne la sopravvivenza da qui alla chiusura dell’accordo con l’Air France. Il prestito ha già sollevato i malumori dell’Unione Europea e il Tesoro dovrebbe quindi tentare di ricorrere al mercato. Poi c’è il problema spinoso dei cosiddetti esuberi, le persone a rischio di licenziamento.

È in realtà lo scoglio, anzi un’enorme barriera, contro cui pare destinata a infrangersi l’intera trattativa: Spinetta chiede il sì scritto di tutte le organizzazioni sindacali di piloti, personale di volo e addetti di terra. E mercoledì 19 lo ha ribadito a Roma: senza l’ok sindacale l’assorbimento dell’Alitalia è praticamente impossibile. Il primo incontro, martedì 18 marzo, era andato malissimo; il secondo, dopo preliminari il 20 marzo, dovrebbe tenersi dopo Pasqua. L’ultimatum scade il 31. Nel piano di Spinetta i tagli riguardano 1.600 dipendenti nell’Az Fly, cioè il personale collegato ai voli, e almeno 500 nell’Az Servizi, principalmente la manutenzione. Ma secondo un documento riservato della Cgil gli esuberi raggiungerebbero il totale di 7 mila in tutta Italia, tra aziende che lavorano direttamente per l’Alitalia, come l’Atitech di Napoli, e l’indotto di Malpensa.

Paolo Ferrero, ministro uscente della Solidarietà sociale, e il suo collega dei Trasporti, Alessandro Bianchi, hanno sui loro tavoli dossier ancora più pessimistici: 10 mila posti a rischio, dei quali dovrebbe farsi carico lo Stato attivando immediatamente la cassa integrazione. A quale costo? Il governo ha appena firmato una prima procedura di cassa integrazione per 900 dipendenti Sea di Malpensa: 80 milioni in due anni, circa 45 mila euro l’anno per ogni addetto.
 
Rapisarda ha scritto:
cioè fatemi capire...

- Il fondo usa era ed è particolarmente interessato

- Airone ci ha provato fino alla scorsa settimana

- Con lufthansa c'erano già accordi che prevedevano anche l'esistenza di malpensa

E il governo di centro sinistra decide di trattare in esclusiva solo con Air France? :eek:
Qui ci deve essere del marcio sotto... come mai così poca trasparenza? :rolleyes:

i casi sono due..

o Prodi é un catatonico incapace ed irresponsabile da interdire dai pubblici uffici a vita

o Prodi ha qualche interesse privato innominabile in questa palese regalia più che svendita ad Air France, che prima o poi salterà fuori..

ora é comunque isolato..ha contro tutti da Rifondazione ai sindacati e presto anche Veltroni ne prenderà le distanze :lol: :lol: :lol:

se poi considerate che a seguito dell'intervento forte di Berlusconi, lo stesso Spinetta ha dichiarato di essere disposto ad ammorbidire certe pretese ..... la figura di Kakka di Prodi é assicurata.
 
oppure sono tutte minkiate di un sindacalista sbevazzone...che offeso perche' prodi ha detto che lufthansa si e' ritirata quando ha parlato con i sindacati, spra a zero...

vedremo...


certo e' che se air france si ritira, vedremo chi la compra e come...
 
scusa cip se vado un attimo off topic, ma visto che sei sempre così informata puoi togliermi una curiosità?

a quanto ammonta ATTUALMENTE il famoso tesoretto? :-?
 
Albatros ha scritto:
oppure sono tutte minkiate di un sindacalista sbevazzone...che offeso perche' prodi ha detto che lufthansa si e' ritirata quando ha parlato con i sindacati, spra a zero...

vedremo...


certo e' che se air france si ritira, vedremo chi la compra e come...


Gli acquirenti a quanto pare ci sono e potrebbe non essere solo airone con la cordata italiana :rolleyes:
 
Rapisarda ha scritto:
Gli acquirenti a quanto pare ci sono e potrebbe non essere solo airone con la cordata italiana :rolleyes:

gli acquirenti a tutt0oggi non ci sono.

ci sono nelle parole di berlusconi che contano zero.

quando si vedra' la famosa cordata, a che prezzo compra, e come compra , allora ne riparliamo.

finira' tutto in vacca... come sempre, ma dopo il 14 aprile.. of course..
 
Albatros ha scritto:
zero.. dovete sudarveli :D :D


Cioè tra i soldi che ci sarebbe costata la cessione e il tesoretto sparito ci sarebbe voluta una finanziaria aggiuntiva se fosse rimasto in carica il governo di centro sinistra? :rolleyes:
 

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