Alla cortese attenzione di Tashtego

Sarebbe finita sotto il fuoco di un cannone antiaereo la carriera e l’esistenza del generale Hyon Yong-chol, ministro della Difesa nordcoreano. La notizia è stata diffusa dai servizi segreti della Corea del Sud, che sostengono di avere ricevuto conferme da diverse fonti. La colpa del ministro sarebbe stata di essersi addormentato durante una cerimonia presieduta dal capo del regime, Kim Jong-un. In più, rimproverato, Hyon avrebbe osato rispondere. Tutto si sarebbe svolto in tempi rapidi: il ministro non compare in pubblico dal 20 marzo ed è stato citato per l’ultima volta dalla stampa di Pyongyang il 29 aprile: l’esecuzione sarebbe avvenuta il 30 aprile, davanti a una folla di centinaia di persone.


Buio dietro la cortina

Le voci dalla Nord Corea sono impossibili da confermare autonomamente per la stampa internazionale (e anche per i servizi segreti). Per sapere se il ministro della Difesa è davvero stato condannato per tradimento e ucciso, non resta che aspettare la versione ufficiale di Pyongyang. Nel 2013 i sudcoreani diedero la notizia dell’esecuzione di Chang Song-thaek, zio di Kim e numero due del regime. Passarono settimane prima della conferma.


 
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Leggenda vuole che Edgar Allan Poe abbia imparato a far di conto sommando e sottraendo le date di nascita e di morte degli ospiti di un cimitero vicino la scuola da lui frequentata. Se Charles Dickens aveva l’abitudine di dormire con il viso rivolto sempre a nord (“Lo faccio a causa delle correnti terrestri e delle scariche di elettricità positiva e negativa”, disse a un suo amico), Mark Twain era solito cenare in compagnia discutendo animatamente di flatulenze varie ed eventuali. I gossip letterari sono tanti – conoscevate le fantasie erotiche sadomaso di James Joyce? – e li ha raccolti, con dovizia di particolari e tanta ironia, un libro sfizioso dal titolo “Le vite segrete dei grandi scrittori”, scritto da Robert Schnakenberg ed edito da Electa.
La casa editrice, dopo aver fatto scoprire al pubblico le pratiche nudiste di Franz Kafka o le strane idee di Arthur Conan Doyle su un’ipotetica invasione di fate, ha scelto di dedicare spazio anche agli autori più rappresentativi della storia letteraria italiana. Se “Il giovane favoloso”, il film di Mario Martone incentrato sulla vita di Giacomo Leopardi, ci aveva già fatto conoscere la golosità del poeta di Recanati per i dolci, del tutto nuove sono alcune rivelazioni su scrittori all’apparenza integerrimi. Sapevate, ad esempio, delle tantissime avventure amorose di Niccolò Machiavelli? Avete mai letto sui libri di letteratura di come l’indomabile Vittorio Alfieri abbia barattato i tomi delle opere di Ludovico Ariosto in cambio di alcuni polli? Una notizia, che conferma la triste verità del “Litterae non dant panem”, raccolta tra tante ne “Le vite segrete dei grandi scrittori italiani”, a firma di Lorenzo Di Giovanni e Tommaso Guaita, di recente pubblicazione.
Per saziare curiosità di ogni tipo, abbiamo selezionato i gossip più particolari in una rassegna che lascerà a bocca aperta gli amanti delle belle lettere e non solo.
Alberto Moravia
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Pare che lo scrittore de “Gli indifferenti”, durante una vacanza a Capri, andasse in giro con un gufo sulla spalla. La moglie Elsa Morante invece portava a passeggio il suo gatto siamese al guinzaglio.

Alessandro Manzoni
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
L’autore de “I promessi sposi” aveva una tremenda paura di fare discorsi in pubblico, soffriva di agorafobia ed era terrorizzato dall’idea di camminare per strada da solo. Inoltre era ossessionato dal cinguettio degli uccelli.

Carlo Goldoni
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Alla corte dei Borbone, divenne ammiratore di Franz Anton Mesmer, medico ciarlatano inventore del cosiddetto Magnetismo animale, una bislacca teoria che sosteneva l’esistenza di un “fluido” o “forza magnetica” capace di attraversare il corpo umano come un flusso costante, generando malattie e disfunzioni se bloccato.

Cesare Pavese
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Scrittore e traduttore più che apprezzato, ha avuto una vita sentimentale molto sfortunata. A diciotto anni conobbe una cantante-ballerina che lavorava al caffè-concerto La Meridiana nella galleria Natta e se ne innamorò perdutamente. Una sera vinse la timidezza e riuscì addirittura a fissare un appuntamento con lei: dovevano incontrarsi alle 18.00 di fronte all’ingresso del locale. Purtroppo lui sbagliò porta e rimase ore e ore ad aspettarla invano sotto una pioggia battente.

Dante
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Nel 1321, la morte improvvisa del Sommo Poeta lasciò la Divina Commedia senza i tredici canti conclusivi del Paradiso, o almeno così sostennero i figli con un’abile mossa di marketing, come l’avrebbero definita i moderni. Otto mesi dopo il decesso, Dante si ripresentò ai figli come un fantasma per indicare dove fossero custoditi le parti mancanti del suo poema. Questo è quanto raccontano gli eredi del nostro.

Elsa Morante
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Si racconta che la scrittrice fosse innamorata pazza di Luchino Visconti. Quando la Morante andò a Venezia per incontrarlo, il regista non fu molto entusiasta di vederla. A quel punto, nel bel mezzo di piazza San Marco, la scrittrice gli mostrò le sue parti intime urlando, attirando l’attenzione di turisti e non solo.

Gabriele D'annunzio
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Il poeta vate era il narcisismo fatta persona. Basti pensare a come abbia cosparso Vienna di volantini inneggianti all’Italia durante un suo celebre volo sulla città austriaca o come descrivesse le cicatrici presenti sulla sua testa (“splendide modellature e commettiture del pulitissimo cranio”). La sua fama è dovuta anche alle imprese sotto le lenzuola con un harem di amanti ben selezionate.

Giacomo Leopardi
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Lo scrittore delle “Operette morali” andava matto per i taralli dolci e i gelati di Vito Pinto, una pasticcere di Napoli che, si dice, abbia comprato un titolo nobiliare con il denaro speso dal poeta per soddisfare la sua golosità. Sarà vero?

Pier Paolo Pasolini
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
Si racconta che durante le riprese di un suo film, lo scrittore e la troupe organizzarono una partita di calcio contro Bernardo Bertolucci e i membri del suo staff. Il regista di “Novecento” però ingaggiò due giocatori del Parma e vinse il match senza grandi problemi, facendo infuriare il povero Pasolini.

Oriana Fallaci
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Tommaso Guaita, Electa Ufficio Stampa
La vita della reporter fiorentina è stata a dir poco avventurosa. Basti ricordare come una volta in Vietnam si salvò per pochi secondi dall’esplosione di una bomba in un palazzo dove era diretta. Altri segni particolari? Tante sigarette, una rigidità spropositata coi collaboratori (stilò pure un vademecum severissimo per segretarie) e con i suoi compagni, su tutti il poeta greco Alexandros Panagulis.

Louisa May Alcott
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Mario Zucca, Electa Ufficio Stampa
La scrittrice di “Piccole donne” non ha avuto un’esistenza tranquilla. Da bambina credeva di essere stata un cavallo in una vita precedente, mentre da adulta ebbe una quasi totale dipendenza dall’oppio. La Alcott giustificava se stessa dicendo che le serviva per dormire meglio.

William Shakespeare
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Mario Zucca, Electa Ufficio Stampa
Il Bardo inglese aveva un rapporto problematico con il denaro: praticava alti interessi agli amici a cui prestava dei soldi, imbrogliava il fisco, era molto pignolo nel richiedere quanto gli spettava economicamente tanto da portare spesso e volentieri i suoi debitori in tribunale. Inoltre era un marito infedele: tantissime sono state le sue storie extraconiugali con un numero cospicuo di figli illegittimi.

Franz Kafka
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Mario Zucca, Electa Ufficio Stampa
Per essere un uomo che scriveva così spesso di luoghi dell’anima soffocanti e oscuri, lo scrittore de “La metamorfosi” amava molto l’aria fresca. Si unì persino ai movimenti nudisti, all’epoca in voga, saltellando tra la clientela senza veli dell’albergo termale naturista chiamato La fontana della giovinezza, anche se era molto restio nei confronti della nudità, propria o altrui, tanto da meritarsi l’appellativo di “uomo con il costume da bagno”.

James Joyce
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Mario Zucca, Electa Ufficio Stampa
Si fa fatica a crederlo, ma ci sono molte lettere erotiche da lui firmate in cui chiede letteralmente alla amata Nora di esser frustato, picchiato e sottomesso. Inoltre l’autore irlandese era particolarmente attratto dai sederi femminili.

Virginia Woolf
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Mario Zucca, Electa Ufficio Stampa
La scrittrice negli ultimi anni della sua vita prese un’abitudine strana, prendendo spunto dalla sorella pittrice: scriveva i suoi romanzi in piedi per rimanere più concentrata. La Woolf, autrice di opere bellissime come “Gita al faro”, amava tantissimo gli animali tanto da avere un piccolo zoo a casa.

Lord Byron
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Mario Zucca, Electa Ufficio Stampa
“La verità è sempre strana, più strana della finzione”, amava ripetere lo scrittore inglese, diventato presto l’esempio migliore di libertino agli inizi dell’Ottocento. Ebbe tantissime relazioni amorose: solo a Venezia in un anno se ne ricordano duecento. Aveva inoltre un modo insolito di catalogare le sue conquiste: conservava ciuffi dei peli pubici delle donne con cui era stato a letto.

Honoré de Balzac
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Mario Zucca, Electa Ufficio Stampa
Lo scrittore francese, sempre in bolletta e con una produzione letteraria veramente ampia, era famelico a tavola. Si racconta che mangiasse senza sosta: si serviva direttamente dal coltello, sputava pezzi di cibo senza problemi quando non gli aggradavano, aveva appetiti a dir poco gargantueschi.
 
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Fassina salta la coda dei taxi e la prof si infuria


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Roma Termini, ore 20,20 di martedì 12 maggio. Come spesso accade nella principale stazione della capitale, i viaggiatori che arrivano debbono rassegnarsi a lunghe fila prima di raggiungere l’agognato taxi. In fila c’è anche il parlamentare della minoranza del Pd, Stefano Fassina. Parla con i suoi vicini, racconta di avere rilasciato una intervista a Repubblica. Spiega: “arrivo da un paese in provincia di Roma, c’erano 100 insegnanti che piangevano…”. Tre posti avanti a Fassina c’è un professoressa, che ascolta con molta attenzione…Fassina continua a parlare: “Il decisionismo ha colpito duro, hanno voluto rompere inutilmente…”. La professoressa lo guarda diritto negli occhi: il parlamentare Pd infatti ha scavalcato due poveretti in fila ed è proprio dietro di lei. Arriva un barbone, allunga la mano a Fassina e gli chiede un euro. Lui si gira dall’altra parte e prosegue il comizietto, rifiutando l’elemosina. C’è un ragazzo che approva, “Bravo Fassina! Sei fra i pochi che si ribellano alla dittatura bianca di Matteo Renzi“. La prof guarda a bocca aperta: Fassina l’ha scavalcata, ed è davanti a lei. La poveretta vorrebbe protestare, ma lui continua il comizietto e sarebbe inutile. Perchè parla con il fan improvvisato…
“Dittatura bianca?” sorride l’oppositore interno di Renzi, che getta subito acqua sul fuoco: “E, attenti! Non è detto che se uno si fa la legge elettorale che vuole, poi vinca di sicuro. Anzi…”. Sì, Fassina è proprio un gufaccio. E intanto ha scavalcato altri due poveretti in fila. La prof è proprio incazzata, vorrebbe dirgliene quattro. Ma Fassina è già dentro il taxi, dopo avere superato cinque viaggiatori che erano davanti a lui. Alla prof non resta che la rabbia: “Io farmi difendere da uno così? Se ci ha fregati tutti in pochi minuti, chissà cosa sarebbe capace di fare…”
 
Flessioni “leggere” – Versione facilitata delle flessioni

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Questo tipo di flessioni è destinato a coloro che non sono in grado di eseguire l'esercizio nella sua forma descritta in precedenza. L’allenamento delle flessioni “leggere” è ideale per chi vuole preparasi ad eseguire le flessioni normali.
Le flessioni leggere sono molto simili a quelle comuni. L’unica differenza è il punto di appoggio – al posto delle dita dei piedi utilizziamo le ginocchia. Facendo questo tipo di esercizio, è bene disporre di un piano di appoggio morbido per le nostre ginocchia. Può bastare un asciugamano, una stuoia per esercizi o un classico tappetino.
 
A Domenico, studente modello che non soffriva di problemi psichici e che non ha lasciato biglietti d’addio, che era innamorato della fidanzata e che conduceva un’esistenza serena, i compagni potrebbero aver somministrato per scherzo un lassativo. Il medicinale potrebbe aver «ingigantito» gli effetti sia per la quantità sia perché Domenico aveva sofferto in passato di seri problemi allo stomaco.

La finestra della caduta è sul piano che era occupato dalla Quinta E ed è all’esterno della stanza dove dormiva il ragazzo. Vicino alla finestra sono state trovate le sue scarpe: depositarle a terra prima di lanciarsi è un comportamento abituale di chi si suicida. Però Domenico, e su questo la famiglia è stata categorica, non si è tolto la vita. Miope, era senza gli occhiali, rimasti nella camera. L’hanno chiuso fuori e lui ha vagato per il corridoio afflitto dai dolori.
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Sono state trovate sue feci sul piano e sul davanzale della caduta. Le analisi tossicologiche diranno se il ragazzo aveva assunto, e in quale quantità, stupefacenti e alcolici. I poliziotti, coordinati dal pm Claudio Gittardi, hanno risposto negativamente alla domanda sull’eventualità di droghe e bevute. Domenico non era il tipo. Ma non si può escludere che sia stato portato oppure costretto a fare cose che di solito non faceva.
 
Il verde batte il rosso sulle tavole degli italiani. Aumenta infatti il consumo di prodotti a base vegetale, mentre sono 2 milioni gli italiani che hanno ridotto il consumo di carne negli ultimi 6 anni. E circa il 3% degli italiani tra i 18 e i 64 anni si ispira ai principi vegan (quasi 1.150.000). A dirlo l'indagine GfK Eurisko - TreValli "Buono da Pensare", presentata a Milano al Fuori Expo della Regione Marche, che ha fotografato i cambiamenti nelle abitudini alimentari negli ultimi 20 anni tra salute, palato e genuinità, ma anche etica e rispetto degli animali.
Rappresentano il 16% gli italiani che si sentono vicini ad almeno un regime alimentare particolare, a partire dalla cucina vegana e da quella vegetariana che, insieme, raccolgono consensi per 9% degli intervistati (3% vegani, 6% vegetariani), seguite dal macrobiotico e dal crudismo (vicini alla sensibilità del 2% del campione). Sono 4 su 5 gli italiani che conoscono alimenti a base di soia, e sfiorano il 40% quelli che li consumano abitualmente o ne hanno fatto uso almeno una volta negli ultimi 6 mesi.
L'acquirente tipo viene dal nord-ovest (36%
 
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