sharnin
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L'ondata di caldo, la colonnina di mercurio eccetera. Ma negli USA la rete elettrica sta cedendo da tutte le parti, in molte città sparse per tutto il Paese si segnalano blackouts dovuti all'eccesso di domanda.
L'evento più clamoroso a New York, nel quartiere Queens, dove 100.000 persone mancano di elettricità da cinque giorni e non si vede la fine del blackout. Il sindaco Bloomberg, esasperato dall'... esasperazione dei cittadini, ha infine dichiarato: "Sarà riparato quando sarà riparato!!!". Il blackout al Queens non significa solo niente aria condizionata e lume di candela: i cittadini sono costretti a bollire l'acqua, perché i depuratori comunali sono spenti, e ci sono gravi problemi di approvvigionamento di cibo visto che tutto ciò che si trovava nei frigoriferi, domestici o commerciali, è finito nella spazzatura.
L'altra città finita al buio è St.Louis, dove addirittura mezzo milione di persone si trova senza elettricità da giorni a causa di una tempesta ormai passata. Ma molti altri luoghi sono colpiti: la California, che da sempre combatte coi blackouts (a partire da quelli artificialmente provocati dalla Enron...); il New Jersey, il Delaware, il Texas, e persino la già bersagliata New Orleans.
L'energia elettrica costa: le strutture e le reti anche. Siamo condannati a abituarci a blackout sempre più frequenti, per il caldo, il freddo, le tempeste? Oppure per altri motivi, come freddamente sottolinea un utente di un forum americano? "Devo ammettere che le cose in USA non funzionano più come una volta-i servizi, le infrastrutture ecc. diventano sempre di più roba da Terzo Mondo. I blackouts sono sempre più frequenti, le strade non vengono pulite dalla neve, i servizi telefonici funzionano male, nessuno sa più come aggiustare i guasti, e le cose che una volta non si rompevano ora si rompono."
petrolio.blogosfere.it/2006/07/blackouts_in_tu.html
L'evento più clamoroso a New York, nel quartiere Queens, dove 100.000 persone mancano di elettricità da cinque giorni e non si vede la fine del blackout. Il sindaco Bloomberg, esasperato dall'... esasperazione dei cittadini, ha infine dichiarato: "Sarà riparato quando sarà riparato!!!". Il blackout al Queens non significa solo niente aria condizionata e lume di candela: i cittadini sono costretti a bollire l'acqua, perché i depuratori comunali sono spenti, e ci sono gravi problemi di approvvigionamento di cibo visto che tutto ciò che si trovava nei frigoriferi, domestici o commerciali, è finito nella spazzatura.
L'altra città finita al buio è St.Louis, dove addirittura mezzo milione di persone si trova senza elettricità da giorni a causa di una tempesta ormai passata. Ma molti altri luoghi sono colpiti: la California, che da sempre combatte coi blackouts (a partire da quelli artificialmente provocati dalla Enron...); il New Jersey, il Delaware, il Texas, e persino la già bersagliata New Orleans.
L'energia elettrica costa: le strutture e le reti anche. Siamo condannati a abituarci a blackout sempre più frequenti, per il caldo, il freddo, le tempeste? Oppure per altri motivi, come freddamente sottolinea un utente di un forum americano? "Devo ammettere che le cose in USA non funzionano più come una volta-i servizi, le infrastrutture ecc. diventano sempre di più roba da Terzo Mondo. I blackouts sono sempre più frequenti, le strade non vengono pulite dalla neve, i servizi telefonici funzionano male, nessuno sa più come aggiustare i guasti, e le cose che una volta non si rompevano ora si rompono."
petrolio.blogosfere.it/2006/07/blackouts_in_tu.html