News, Dati, Eventi finanziari amico caro, te lo dico da amico, fatti li.... qui e' tutta malvivenza

6 aprile 2015
EXPO 2015 ECCO LA MONETA DEL DIAVOLO: PALCOSCENICO PER LA MONETA UNICA MONDIALE !!!
Letta, Van Rompuy, Barroso, Pittela & Co in pompa magna a Bruxelles per la presentazione dell'Expo: Ma l'esposizione universale sara' anche il palcoscenico ideale per presentare la nuova "Moneta Unica Mondiale" La nuova arma di dominio mondiale dell'usurocrazia internazionale: tutto rientra nel progetto Rothschild e degli "Illuminati" del 1° Maggio 1776 La vera ciliegina sulla torta che ci aiuta a mettere insieme i pezzi di un puzzle che appare ormai chiarissimo, verrà in occasione del prossimo Expo 2015 di Milano: Evento che offrirà la possibilità di porre in essere il primo test sperimentale pubblico mediante la diffusione – ai circa 30 milioni di turisti previsti – della UFWC (United future world currency), denominata anche Nwo Coin o Eurodollaro: prototipo di quella che dovrebbe essere la moneta unica mondiale del prossimo futuro. Il coronamento del disegno mondialista promosso in tempio non sospetti dal multimiliardario statunitense David Rockefeller, dai suoi club occulti e dal suo esercito di fidi banchieri illuminati.
Una soluzione che verrà presentata a tutti come l'unica stada per uscire dalla crisi economica mondiale. Solo che a presentarla così saranno gli stessi artefici di questo grottesco baraccone "piramidale". Gia' venne presentata in occasione del vertice di L’Aquila in Italia (8-10 luglio 2009), i capi di Stato hanno affrontato vari temi (crisi economica, il clima ...). Tuttavia, nel corso di un incontro con i giornalisti, furono lieti di presentare un prototipo una moneta globale, sotto forma di un pezzo prodotto in Belgio, sul quale era inciso in lingua inglese «unità nella diversità». L'evento ha rappresentato un importante punto di svolta. Per la prima volta un capo di Stato ha presentato una copia di una moneta in grado di essere l’unico riferimento di tutta la umanità . Questo gesto completa le parole di Herman Van Rompuy che, durante il suo discorso di accettazione dopo la sua nomina come presidente dell’Unione europea, non ha esitato a pronunciare queste parole piene di significato: «Il 2009 è anche il primo anno di Governo Globale con l’instaurazione del G20 in piena crisi finanziaria» . Dichiarazione - rilasciata da un sostenitore della governance globale - che dovrebbe indurci a riflettere e porci la seguente domanda: come siamo arrivati fin qui? In effetti, la descrizione delle diverse unioni regionali, più o meno avanzate, nel contesto di una unica autorità - con la frantumazione interna degli stati che lo compongono - non è un caso. In realtà, tale mutazione è il risultato di un lungo lavoro di fondo effettuato dalle oligarchie finanziarie e dei gruppi di élite politici all’interno di think tank e fondazioni. http://www.quieuropa.it/expo-2015-palcoscenico-per-la-moneta-unica-mondiale/

ARTICOLO DI SOLOFINANZA CHE NATURALMENTE E' A FAVORE DI QUESTO PROGETTO...

Sfumata immagine luciferina sul retro della moneta...
Sandro Sassoli, prendete nota di questo nome perché probabilmente è destinato a passare alla storia. E’ un italiano già molto famoso nel mondo grazie alle sue ricerche e proposte per l’introduzione di una moneta unica mondiale, la United Future World Currency. Si parla ormai da tempo di una moneta globale che vada a sostituire le attuali 240 diverse valute. Da un lato la sfida si presenta molto ardua. Dall’altro è innegabile che si tratti ormai una necessità: una moneta unica è indispensabile in un mondo sempre più globalizzato. E pare che i tempi siano maturi. Ormai la chiedono le banche e le più importanti istituzioni finanziarie del mondo per evitare i deprezzamenti pilotati della moneta da parte di alcuni Paesi – una delle più comuni forme di protezionismo per spingere sulle esportazioni. I lavori vanno avanti da molti anni: un prototipo di moneta è stato presentato ai partecipanti del G8 del 2009 a l’Aquila. Il prossimo appuntamento per la moneta globale sarà all’Expo di Milano del 2015. I progetti che sono in corso seguono due direttive: una moneta fatta con metalli riciclabili e una moneta intelligente, contenente dei microchip di nuova generazione. I microchip consentiranno un alto livello di protezione contro le contraffazioni e saranno in grado di comunicare con i telefoni cellulari e ricevere input.
 

Expo 2015 – Presentazione al Parlamento Europeo
Milano, Bruxelles L'Expo 2015 di Milano sarà presentato ufficialmente oggi 28 gennaio 2014 presso la sede di Bruxelles del Parlamento Europeo. Il premier-tecnico non eletto Enrico Letta rappresenterà l'Italia assieme al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al direttivo della società Expo 2015 - Diana Bracco e Giuseppe Sala - e al Presidente della commissione agricoltura, Paolo De Castro.: tutti accolti dai Vice-presidenti italiani dell'Eurocamera, Gianni Pittella (PD, in quota al gruppo ALDE) e Roberta Angelilli. Presenti anche il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il Presidente della Commissione Europea, Manuel Barroso e il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani. Grandi affari per soliti noti e multinazionali a parte – e qualche possibilità di lavoro in più per i comuni mortali dell'eurogabbia italica.. briciole - l'expo è atteso anche per un altro evento: la probabile presentazione del prototipo della "moneta unica mondiale": progetto che risale per la verità al 2010. Ma per capire meglio, conviene fare un piccolo salto nel passato.
L'Expo 2015 e la moneta unica mondiale
Era l'Agosto del 2012 quando l'uomo Bilderberg Mario Monti – appena dimesso dalla prima poltrona europea della Trilateral Commission – si apprestava a dare le prime distruttive spallate al Bel Paese, a botte di spread e con la complicità delle agenzie (a delinquere) del rating. In quei giorni era anche il tempo – qualche nostro lettore lo ricorderà – in cui Beppe Grillo invocava la "chiusura" per fallimento del Parlamento Italiano - poi finì per mandarci i suoi – e, a fasi alterne, la diffusione su scala regionale di una sorta di moneta locale emessa a costo zero per – sostenevano i grillini – "mandare avanti l'economia regionale e combattere il signoraggio". Ma evidentemente era tutto fumo negli occhi… buoni propositi e nulla più per accattivarsi le simpatie delle masse e controllare le proteste di piazza in rapido fermento, come una sorta di effetto Monarch. Ma era anche il tempo in cui Grillo cominciava a discostarsi dalla linea monetaria di Giacinto Auriti (vedi qui – http://www.youtube.com/watch?v=Rb9qfndKL7s), dopo averlo seguito in giro per l'italia in diversi congressi ed aver parlato di signoraggio ed "inganno monetario" nei suoi famosissimi "Reset". Ma – giusto per restare in tema di usura – era anche il tempo della pronunzia costituzionale in merito al dittatoriale "Meccanismo Europeo di Stabilità" (MES) da parte della Consulta Tedesca e delle "strategiche" preoccupazioni del Presidente Barack Obama, "sulla tenuta dell'euro e dell'Eurozona".

I Simboli del Nuovo Ordine Mondiale e le due aree di conquista
Frattanto l'intellighenzia mondialista non perdeva tempo e preparava la fase finale del "Governo Unico Mondiale", proprio a partire da due aree: 1) dalla colonia Europa, posta sotto il dominio Usa dal '43-45 in poi e messa in ginocchio dall'usurocrazia internazionale e dalla progressiva creazione di un unico stato europeo, i cosiddetti "Stati Uniti d'Europa". Eciò specie su spinta della Commissione Ue che continuava – e lo ha fatto fino ad oggi – ad arrogare a sé gli ultimi scampoli di sovranità nazionale rimasti agli stati dell'Eurozona, avviliti e umiliati da una crisi indotta e pilotata; 2) dal Medioriente/Africa, macroarea continentale messa a ferro e fuoco e destabilizzata con conseguente innesco di un irrefrenabile processo iper-immigrativo verso l'Europa, tramite lo stratagemma delle ingannevoli "Primavere Arabe" (vedi qui Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta - Seconda Parte).
Expo 2015 - Test Sperimentale del NWO Coin
Per contro, proprio in quesi giorni del 2012, veniva annunciata la presentazione ufficiale della "Moneta Unica Mondiale" in occasione dell'Expo 2015 di Milano attraverso un primo test sperimentale pubblico mediante la diffusione – ai circa 30 milioni di turisti previsti – della UFWC (United future world currency) denominata anche Nwo Coin o Eurodollaro: prototipo di quella che dovrebbe essere la moneta unica mondiale del prossimo futuro, cioè il coronamento del disegno mondialista promosso in tempi non sospetti – dopo la Seconda Guerra Mondiale – dal multimiliardario statunitense David Rockefeller, dai suoi club occulti e dal suo esercito di fidi banchieri illuminati. Vedi – tra l'altro – i "nostri" fedeli uomini Goldman Sachs: Mario Monti, Mario Draghi e Romano Prodi. Una soluzione, questa, che già si stava presentando a tutti come l'unica stada per uscire dalla crisi economica mondiale.
Il Superamento progressivo del progetto transitorio chiamato "Euro"
Sull'onda di queste novità possiamo leggere anche le prime avvisaglie anti-euro di europeisti doc. Ormai il progetto euro, pare davvero superato: d'altronde doveva essere solo un qualcosa di transitorio al fine di accelerare il "Piano Finale". A presentare la soluzione della crisi come frutto di questa "svolta monetaria" saranno, dunque, gli stessi artefici di questo grottesco baraccone "piramidale". Allora comprendiamo anche i tentativi dell'eurocasta di invertire rotta sull'euro stesso: proprio di ieri lunedì 27 gennaio 2014 – vedi qui Nuovo Ordine, Euro, FED, BCE: quello che Tajani non dice - è giunta la dichiarazione del vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, secondo il quale "la moneta unica è oggi troppo forte per le esportazioni". "Serve – ha contnuato Tajani - una banca centrale come la Federal Reserve degli Usa…". Ed evidentemente – aggiungiamo – un unico governo mondiale… Visto tra l'altro la piena unità raggiunta tra Europa ed America con il patto di libero scambio (OGM inclusi) Ue-Usa, stretto tra Barroso ed Obama, per un mercato unico. "Non è un dogma la Bce e non è un dogma l'Euro cosi com'è - ha infine aggiunto Tajani – deve diventare una vera moneta ed essere governata come una vera moneta''… Terminologie che ci sembrano tanto introdurre quella che dovrebbe essere l'ultima fase del progetto del NWO: la moneta unica mondiale per l'appunto. Stabile e capace di unire in un "unico abbraccio" i popoli.
La profezia del "Big Brother" di George Orwell
In tempi non sospetti (2011) a dar conferma a questo piano anche le dichiarazioni rilasciate dallo stesso promotore dell'iniziativa UFWC , l'economista italiano Sandro Sassoli (vedi video giù in allegato). L'euro – come sostenuto in altri articoli – sarebbe stato solo il primo passo verso l'unificazione dei popoli in un’unica area monetaria, culturale, economica e militare mondiale. Un pretesto puro, dunque, per la nascita di un super-stato accentratore e liberticida, dove – evidentemente – l'alternativa non sarà ammessa: una sorta di "Big Brother" Orwelliano (vedi "George Orwell 1984") magistralmente descritto nell'omonimo film cult degli anni ottanta, che vi invitiamo a vedere (vedi video giù in allegato).

La UFWC e il G8 di L'Aquila del 2009
La moneta in questione, la UFWC o NWO Coin - è bene ricordarlo, per scandire le tappe principali del progetto mondialista – fu presentata per la prima volta in occasione del G8 del 2009 a l’Aquila (Italia) – vedi video giù in allegato o il sito dell'associazione United Future World Currency - UFWC) - e creata "nel nome dell'unificazione delle radici culturali e spirituali dei popoli di tutto il mondo". Per l'Italia il contributo essenziale alla veste grafica della moneta è stato dato dal professor Guido Crapanzano, rappresentante dell'équipe italiana nel gruppo internazionale di lavoro che ha scelto il design dell’euro-banconota. Lavoro sponsorizzato – tra l'altro – dal Cavaliere (Silvio Berlusconi) in persona, nonché dal Ministero del Tesoro italiano e da tutta l'intellighenzia di sinistra che conta. Chissà quanti teschi e quanti gufi popoleranno in quell'ipotetico giorno l'Europa e l'Italia, o quel che ne resterà, visto quello che sta accadendo. Ma ovviamente il sistema farà di tutto per addolcire l'amara medicina, anzi il velenoso intruglio.
Il pensiero unico e l'unica religione?
Apprezzamenti in vista dell'esperimento sulla moneta giunsero dalla Casa Bianca. Una moneta che Washington "benedì" e giudicò capace "di parlare un unico, comprensibile linguaggio per incoraggiare l’innato desiderio dell’umanità di spingersi sempre più lontano, di superare i limiti e muoversi verso principi di pace, libertà, fratellanza e comprensione. Ovviamente – badate bene – così come avvenuto con l'euro, e ancor di più, l'unità monetaria euro-statunitense e mondiale spingerebbe i grandi burattinai mondialisti verso un evidente e "necessario" processo di omolgazione politica, culturale e (perchè no!) religiosa (?) ancor più aggressivo e sistematico. Magari, perchè no, sull'onda di una nuova crisi pilotata o sulle ali di un'asprimento di quella in essere nell'Eurozona. Avanti tutta, dunque, verso un unico governo, un'unica simbologia ed un pensiero unico! Che ne sarà in quei giorni dei dissidenti politici e dei liberi pensatori! Che ne sarà del Cristianesimo e delle millenarie culture dei popoli europei, costretti all'omologazione forzata anche sull'onda del "Piano Kalergi" (vedi qui - Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta -Seconda Parte ). Un'idea ce l'abbiamo! Ed è purtroppo molto chiara! Per fortuna la fede ci insegna a non disperare mai ed a confidare sempre in Dio, nell'azione concreta e nella preghiera quotidiana.
I "Pregi" della Moneta Unica Mondiale
Come dicevo, i seguacvi del nuovo strumento di dominio e controllo globale stanno affilando le armi e stanno cercando di convincere subdolamente che accettare la nuova moneta sarà indispensabile: come del resto stanno facendo con la grande alternativa ad essa, la moneta elettronica. (vedi qui – Dominio Mondiale e Moneta Elettronica – Rivelazioni Eccellenti). Una moneta che potrebbe essere stata concepita anche come complementare al NWO Coin. Già nel 2010 giravano curiose teorie di convenienza, sulla base del fatto che nel mondo esistessero circa 150 valute diverse. Con la moneta unica mondiale, secondo costoro, si sarebbe semplificato radicalmente l'utilizzo di denaro tra gli Stati: 1) eliminando i costi di cambio; 2) aumentando fortemente gli scambi commerciali tra gli Stati del mondo ed ottenendo una maggiore concorrenza economica ed un contestuale aumento dei posti di lavoro; 3) Aumentanto le relazioni tra i popoli (fattore positivo – a loro dire – per l'armonia nel mondo: peccato che l'inghippo stia a monte…); 4) Eliminando il problema dei deprezzamenti pilotati della moneta da parte di alcuni Stati (e delle stesse agenzie di rating create dalle stesse persone che oggi ci propongono la soluzione al problema da essi stessi causato. Il solito giochino…) ed eliminando la speculazione valutaria, una causa – a parer loro – delle crisi delle economie (ingenerate, ovviamente, sempre dalla stessa mano "salvatrice"); 5) Eliminando il problema delle fluttuazioni valutarie; 6) Monitorando con facilità le condizioni di ricchezza/povertà nei vari continenti; 7) Controllando l'inflazione. 8) Creando - Aggiungiamo – un governo unico mondiale più "sicuro e giusto" che possa controllare meglio 7 miliardi e mezzo di abitanti, come ci insegna – scusate il sarcasmo – George Orwell nel suo celebre film "Orwel 1984". E già! Una moneta unica richiede un unico governo.. E questo il vero obiettivo che la globalizzazione e le connesse politiche liberali e (fateci caso) socialiste, con i loro profeti, hanno perseguito dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Inoltre va detto che con l'adozione della moneta unica mondiale si dovrebbe necessariamente riformare la Banca Mondiale di modo che possa svolgere adeguatamente il ruolo di Banca Centrale Mondiale, con effetti liberticidi che già vediamo per grandi linee con la politica seguita dalla BCE nell'Eurozona: uno degli esempi più calzanti di questo diabolico inganno globale.
Alcuni Profeti della "Moneta Unica Mondiale"
Secondo costoro "a chiedere la moneta unica mondiale ci sono cittadini e rilevanti esponenti del panorama economico e politico, le banche e importanti istituzioni finanziarie del mondo". Giusto per citare qualcuno di questi falsi profeti, possiamo citare Morrison Bonpasse, autore di "The Single Global Currency – Common Cents for the World”; Robert Triffin e il suo “Dollaro, Euro e moneta mondiale”; il Nobel per l'economia Robert Mundell, e la sua dichiarazione rilasciata nell'ottobre 2004 al congresso mondiale dell'associazione IAFEI (International Association of Financial Executives Institutes); Romano Prodi, e la sua dichiarazione del 16 luglio 2009, su “Il Messaggero” nell'articolo intitolato “La sfida di una moneta unica mondiale”. Dichiarazione presente anche sul suo sito: vedi qui http://www.romanoprodi.it/articoli/italia/la-sfida-di-una-moneta-unica-mondiale_924.html ); Silvio Berlusconi e il suo parere favorevole dato nel maggio 2009 sempre al sopracitato dottor Sandro Sassoli, general project coordinator dell'associazione “United Future World Currency”. Per questi ed altri falsi profeti della nuova economia monetaria mondiale qualora si provassero i grandi vantaggi di una moneta mondiale sarebbe evidentemente assurdo tornare indietro…
Moneta Unica Mondiale – L'Impero di Mammona e i Volto di Lucifero
Nel Vangelo Gesù descrive il denaro con un nome preciso, Mammona, contrapponendo questa figura a quella di Dio Padre. Chiaro riferimento, dunque, al nemico per eccellenza: Lucifero, Satana, il Diavolo. Giacinto Auriti, Ezra Pound ed altri illustri studiosi ed esperti di usura, hanno definito nei loro scritti la moneta come lo sterco del Diavolo. Auriti stesso – autore della "Teoria del volore indotto della moneta" – ebbe il merito di aver riportato al centro del dibattito nazionale ed internazionale il problema della moneta-debito e dello strumento usato dall'usurocrazia internazionale per controllare le masse, comprimerne i diritti ed espropriare l'universalità dei beni pubblici e privati, preannunciando proprio la dittatura mondiale del NWO auspicata già tre secoli prima da Mayer Amshel Rothschild, Adam Weishaupt e dalla massoneria internazionale all'indomani del congresso tenuto il 1° Maggio el 1776 a Francoforte, nel quale – tra l'altro – si diede vita alla setta degli illuminati e si pianificarono le importanti rivoluzioni che di lì a poco avrebbero cambiato la storia. Guardando al volto scelto per la nuova moneta unica mondiale che ci vorrebbero propinare "per il nostro bene"… non possiamo non notare un particolare agghiacciante ed inequivocabile (vedi video giù in allegato) su una faccia della moneta compare uno strano disegno floreale con una sorta di fiore a forma di fiamma (o fiamma camuffata) che emerge sulla parte superiore del disegno. Unendo i punti delle estremità della strana figura l'immagine che ne viene fuori – guardacaso – non è quella di Gesù Cristo.. Anzi! Indovinate un pò qual è? Altra sopresa poi, girando la faccia della moneta, dove si legge chiaramente il motto massonico "Uniti nella Diversità", tanto caro alla stessa Unione Europea. Un tipo di unione, della quale francamente vorremmo
 
se rimane vivo e nn fa parte anche lui del progetto, sperem de no, la valuta unica mondiale la fanno quando sulla terra nn ci sara più nessuno e la moneta lor signori se la ficcano in............
 
, IL PIL PRO CAPITE ITALIANO ERA IL 19,3% PIU' ALTO DELLA MEDIA EUROPEA, OGGI CON L'EURO -1,9%'' (EUROSTAT)mercoledì 8 aprile 2015
Nel 2014 il Pil pro capite italiano e' sceso dell'1,9% al di sotto del Pil pro capite dell'Unione Europea (a 25.300 euro contro i 25.800 della media Ue). Nell'anno che ha preceduto l'entrata nell'euro del nostro Paese, cioe' nel 2001, il Pil pro capite italiano superava quello medio dell'Unione europea del 19,3%. Sono i dati elaborati e diffusi dal Centro Studi Promotor sulle statistiche di Eurostat. In valori assoluti espressi in euro, tra il 2001 e il 2014, il Pil pro capite della Ue e' passato da 23.300 euro a 25.800 euro con un incremento del 10,7%. Nello stesso periodo il Pil pro
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SICILIA PROSSIMA AL DEFAULT martedì 7 aprile 2015
Ammonta a 7 miliardi 525 milioni 547 mila euro lo stock del debito complessivo contratto dalla Regione siciliani con gli istituti

http://www.ilnord.it/i-1066_LIBIA_SCAPPANO_COI_SOLDI
 
Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio


6 aprile alle ore 2.11 · https://www.facebook.com/pages/Abba...-e-il-Signoraggio/208622872545749?fref=photo#




GLI INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO STANNO AMMAZZANDO IL PAESE e smantellando lo Stato Sociale. Gli interessi passivi annui sul debito pubblico sono destinati ad aumentare e a raggiungere quota 100 miliardi nel 2015.
Dai 78 miliardi pagati dallo Stato per finanziare il proprio debito nel 2011 si passa agli 89 nel 2012 per salire ai 95 nel 2013 e per arrivare a quota 99,808 nel 2015. Negli ultimi 30 anni l'Italia ha pagato 3.100 miliardi di interessi sul debito, una mostruosità....
I miliardi che lo Stato destina al pagamento degli interessi sul debito sono sottratti ai servizi primari dei cittadini: pensioni, sanità, ammortizzatori sociali, istruzione, risorse per le PMI. Con l'euro il debito pubblico non potrà che continuare a crescere e gli interessi ad aumentare fino a quando lo Stato Sociale italiano non sarà completamente smantellato e diventerà un guscio vuoto.
Un corpo morto spolpato dalla BCE
 
sabato 4 aprile 2015

Rivelazioni dal Telegraph: La Grecia ha già pronto il piano dracma e nazionalizzazione delle banche.



http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=11156

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Fonti governo di Atene: "Ciò che è certo è che non saremo un protettorato dell'Europa"


Il governo greco si sta preparando a nazionalizzare le banche del paese e potrebbe creare una sua nuova moneta nazionale per pagare i debiti regressi. Questo a meno che i paesi membri della zona euro non abbandonino le richieste di austerità per il nuovo programma di salvataggio in corso di trattative tra i funzionari delle “istituzioni” e quelli di Atene. Lo riportano varie fonti del governo ellenico riportate da Ambrose Evans-Pritchard sul Telegraph.

Scrive poi l'Independent come il partito al governo Syriza potrebbe anche a breve decidere di non rispettare le pendenze con il Fondo Monetario Internazionale previste per la prossima settimana. Un alto funzionario del governo ha detto al The Daily Telegraph: “Siamo un governo di sinistra. Se dobbiamo scegliere tra un default del FMI o un default del nostro popolo è molto semplice. Potremmo arrivare ad un processo per gli arretrati con il FMI. Ciò causerà un furore nei mercati e significa che l'orologio inizia a spuntare molto più veloce".

Riferendosi poi ai creditori: “Vogliono spingerci in un'umiliazione rituale e forzarci al sequestro. Stanno cercando di spingerci in una posizione in cui o ci rassegniamo al default del nostro popolo o firmiamo un accordo che è politicamente tossico per noi. Se questo è il loro obiettivo, lo faranno senza di noi”, ha dichiarato la fonte al Columnist del quotidiano britannico.

Altre fonti al Telegraph hanno aggiunto che Atene sta già lavorando ad un piano emergenziale, se i negoziati con i creditori stanno fallendo. “Chiuderemo le banche e le nazionalizzeremo e poi emetteremo cambiali se dobbiamo. Sappiamo quello che significa tutto questo. Ma ciò che è certo è che non saremo un protettorato dell'Europa”.

Queste cambiali, prosegue Ambrose Evans-Pritchard, sarebbero potenzialmente una nuova forma di moneta. La dracma è stata formalmente rimpiazzata dall'euro nel 2002 dopo due anni di tassi fissi precedenti e potrebbe quindi a breve essere reintrodotta.

Un'altra fonte da Atene ha dichiarato come i funzionari europei hanno l'obiettivo di screditare il governo Syriza per cosstringerlo ad arrendersi e delegittimarlo politicamente. “Vogliono imporci i controlli di capitale e causare un collasso creditizio, a meno che i lgoverno diventi così impopolare che fallisca”, ha dichiarato la fonte interna. “Vogliono che rappresentiamo un esempio per dimostrare che nessun governo all'interno della zona euro non abbia il diritto di muoversi in modo libero. Non credono che ce ne andremo mai o che il popolo greoco ci sosterrà, ma si sbagliano su entrabi i fronti”.

Come nota Zero Hedge, un fallimento di pagamento di una pendenza con il Fmi o con la Bce nei prossimi giorni provocherà un default in 30 giorni. A quel punto la nazionalizzazione delle banche e la reintroduzione di una moneta parallela sarebbero inevitabili. Secondo le fonti citate dal Telegraph se al governo di Atene sarà costretto di scegliere tra il pagamento delle pensioni e dei servizi essenziali o i debiti con il Fmi, il processo di ritorno alla dracma subirà una forte accelerazione. La Grecia non ha i fondi necessari per ripagare i 458 milioni di euro con il Fmi per il 9 aprile e coprire le pendenze salariali e di Welfare il 14 aprile. La data delle grandi decisioni per Tsipras si avvicina. Tsipras che la prossima settimana sarà a Mosca...


Questo è quello che la Grecia deve a chi e quando (fonte Zero Hedge)

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E questo è quello che potrebbe accadere a breve, molto a breve:

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Pubblicato da Nicoletta Forcheri a 17:16 ShareThis Link a questo post Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest




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BOMBE ATOMICHE E BOMBE NUCLEARI (di Nino Galloni)






http://scenarieconomici.it/bombe-atomiche-e-bombe-nucleari-di-nino-galloni/

Con gli accordi sul nucleare iraniano (che non dovrà essere arricchito per farci la bomba), lastrategia nordamericana di disimpegno dall’area mediterranea, mediorientale ed europea potrebbe cominciare a passare dalla teoria alla prassi. Mugugnano Israeliani e Sauditi, ma il dado è tratto e solo imprevedibili furberie iraniane o trame anglosaudite potrebbero mandare a monte il piano. Non va troppo bene nemmeno alla Francia che teme recrudescenze italiane (che ottimismo!) ed egizianeperché ancora intrisa di logica veterocoloniale, invece di evolvere verso una nuova Europa o, almeno, qualcosa del genere. Alla finestra, si fa per dire, la Turchia che non sa se si avvantaggerà del possibile nuovo slancio economico dell’Iran, proprio mentre la questione curda, per merito deiCurdi, rischia di trovare una soluzione valida; e, questo potrebbe spingere, finalmente, alla soluzione democratica del tema palestinese, ciò che disinnescherebbe guerre e terrorismi, trasformando gliestremisti sunniti di tutti i tipi in un mero problema di ordine pubblico senza più molto appeal religioso.
Alla fine, se Cina e Russia e India e non solo, si spingeranno avanti, fomentando grandi reti infrastrutturali, la regione più in ritardo, schiacciata dai debiti e dalla inappropriata gestione dell’invecchiamento della popolazione potrebbe essere proprio l’Europa. Se, infatti, il mondo si evolve e gli USA capiscono che la prospettiva imperialistica è finita, l’Europa deve risolvere il suo problema: la bomba monetaria può esplodere secondo diverse modalità. Ad esempio,depositanti e correntisti greci possono correre a ritirare i loro euro; dopo dieci minuti le bancheli hanno terminati e gli sportelli vengono chiusi. Centinaia di miliardi di debiti sono denominati ineuro, ma gli euro non ci sono; quindi, se l’Europa non li fornisce (autorizzando qualcuno a stamparne), il governo greco farà stampare qualcos’altro imponendo di denominare in questa nuova valuta tutti i crediti, compresi i propri, ovviamente. A questo punto, se la Grecia viene aiutata, tutti vedranno che si può fare a meno dell’euro; se, invece, la situazione greca degenera, tutti saranno spaventati dall’imitarla, ma i depositanti ed i correntisti correranno in banca, dove gli euro non ci sono.
Paradossalmente l’Europa ha meno tempo se gli equilibri geopolitici si evolvono nella direzione della pace e dello sviluppo dei popoli più giovani. Se le bombe termonucleari vengono usate (il che sarebbe uno scenario buono solo per la grande finanza) l’euro tirerà ancora avanti, ma se le cose si evolvono verso pace e giustizia, la bomba monetaria è destinata ad esplodere prima.
Nino Galloni


Pubblicato da Nicoletta Forcheri a 00:51 ShareThis Link a questo post Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest




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venerdì 3 aprile 2015
 
sabato 4 aprile 2015

Rivelazioni dal Telegraph: La Grecia ha già pronto il piano dracma e nazionalizzazione delle banche.



http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=11156

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Fonti governo di Atene: "Ciò che è certo è che non saremo un protettorato dell'Europa"


Il governo greco si sta preparando a nazionalizzare le banche del paese e potrebbe creare una sua nuova moneta nazionale per pagare i debiti regressi. Questo a meno che i paesi membri della zona euro non abbandonino le richieste di austerità per il nuovo programma di salvataggio in corso di trattative tra i funzionari delle “istituzioni” e quelli di Atene. Lo riportano varie fonti del governo ellenico riportate da Ambrose Evans-Pritchard sul Telegraph.

Scrive poi l'Independent come il partito al governo Syriza potrebbe anche a breve decidere di non rispettare le pendenze con il Fondo Monetario Internazionale previste per la prossima settimana. Un alto funzionario del governo ha detto al The Daily Telegraph: “Siamo un governo di sinistra. Se dobbiamo scegliere tra un default del FMI o un default del nostro popolo è molto semplice. Potremmo arrivare ad un processo per gli arretrati con il FMI. Ciò causerà un furore nei mercati e significa che l'orologio inizia a spuntare molto più veloce".

Riferendosi poi ai creditori: “Vogliono spingerci in un'umiliazione rituale e forzarci al sequestro. Stanno cercando di spingerci in una posizione in cui o ci rassegniamo al default del nostro popolo o firmiamo un accordo che è politicamente tossico per noi. Se questo è il loro obiettivo, lo faranno senza di noi”, ha dichiarato la fonte al Columnist del quotidiano britannico.

Altre fonti al Telegraph hanno aggiunto che Atene sta già lavorando ad un piano emergenziale, se i negoziati con i creditori stanno fallendo. “Chiuderemo le banche e le nazionalizzeremo e poi emetteremo cambiali se dobbiamo. Sappiamo quello che significa tutto questo. Ma ciò che è certo è che non saremo un protettorato dell'Europa”.

Queste cambiali, prosegue Ambrose Evans-Pritchard, sarebbero potenzialmente una nuova forma di moneta. La dracma è stata formalmente rimpiazzata dall'euro nel 2002 dopo due anni di tassi fissi precedenti e potrebbe quindi a breve essere reintrodotta.

Un'altra fonte da Atene ha dichiarato come i funzionari europei hanno l'obiettivo di screditare il governo Syriza per cosstringerlo ad arrendersi e delegittimarlo politicamente. “Vogliono imporci i controlli di capitale e causare un collasso creditizio, a meno che i lgoverno diventi così impopolare che fallisca”, ha dichiarato la fonte interna. “Vogliono che rappresentiamo un esempio per dimostrare che nessun governo all'interno della zona euro non abbia il diritto di muoversi in modo libero. Non credono che ce ne andremo mai o che il popolo greoco ci sosterrà, ma si sbagliano su entrabi i fronti”.

Come nota Zero Hedge, un fallimento di pagamento di una pendenza con il Fmi o con la Bce nei prossimi giorni provocherà un default in 30 giorni. A quel punto la nazionalizzazione delle banche e la reintroduzione di una moneta parallela sarebbero inevitabili. Secondo le fonti citate dal Telegraph se al governo di Atene sarà costretto di scegliere tra il pagamento delle pensioni e dei servizi essenziali o i debiti con il Fmi, il processo di ritorno alla dracma subirà una forte accelerazione. La Grecia non ha i fondi necessari per ripagare i 458 milioni di euro con il Fmi per il 9 aprile e coprire le pendenze salariali e di Welfare il 14 aprile. La data delle grandi decisioni per Tsipras si avvicina. Tsipras che la prossima settimana sarà a Mosca...


Questo è quello che la Grecia deve a chi e quando (fonte Zero Hedge)

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E questo è quello che potrebbe accadere a breve, molto a breve:

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Pubblicato da Nicoletta Forcheri a 17:16 ShareThis Link a questo post Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest




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BOMBE ATOMICHE E BOMBE NUCLEARI (di Nino Galloni)






http://scenarieconomici.it/bombe-atomiche-e-bombe-nucleari-di-nino-galloni/

Con gli accordi sul nucleare iraniano (che non dovrà essere arricchito per farci la bomba), lastrategia nordamericana di disimpegno dall’area mediterranea, mediorientale ed europea potrebbe cominciare a passare dalla teoria alla prassi. Mugugnano Israeliani e Sauditi, ma il dado è tratto e solo imprevedibili furberie iraniane o trame anglosaudite potrebbero mandare a monte il piano. Non va troppo bene nemmeno alla Francia che teme recrudescenze italiane (che ottimismo!) ed egizianeperché ancora intrisa di logica veterocoloniale, invece di evolvere verso una nuova Europa o, almeno, qualcosa del genere. Alla finestra, si fa per dire, la Turchia che non sa se si avvantaggerà del possibile nuovo slancio economico dell’Iran, proprio mentre la questione curda, per merito deiCurdi, rischia di trovare una soluzione valida; e, questo potrebbe spingere, finalmente, alla soluzione democratica del tema palestinese, ciò che disinnescherebbe guerre e terrorismi, trasformando gliestremisti sunniti di tutti i tipi in un mero problema di ordine pubblico senza più molto appeal religioso.
Alla fine, se Cina e Russia e India e non solo, si spingeranno avanti, fomentando grandi reti infrastrutturali, la regione più in ritardo, schiacciata dai debiti e dalla inappropriata gestione dell’invecchiamento della popolazione potrebbe essere proprio l’Europa. Se, infatti, il mondo si evolve e gli USA capiscono che la prospettiva imperialistica è finita, l’Europa deve risolvere il suo problema: la bomba monetaria può esplodere secondo diverse modalità. Ad esempio,depositanti e correntisti greci possono correre a ritirare i loro euro; dopo dieci minuti le bancheli hanno terminati e gli sportelli vengono chiusi. Centinaia di miliardi di debiti sono denominati ineuro, ma gli euro non ci sono; quindi, se l’Europa non li fornisce (autorizzando qualcuno a stamparne), il governo greco farà stampare qualcos’altro imponendo di denominare in questa nuova valuta tutti i crediti, compresi i propri, ovviamente. A questo punto, se la Grecia viene aiutata, tutti vedranno che si può fare a meno dell’euro; se, invece, la situazione greca degenera, tutti saranno spaventati dall’imitarla, ma i depositanti ed i correntisti correranno in banca, dove gli euro non ci sono.
Paradossalmente l’Europa ha meno tempo se gli equilibri geopolitici si evolvono nella direzione della pace e dello sviluppo dei popoli più giovani. Se le bombe termonucleari vengono usate (il che sarebbe uno scenario buono solo per la grande finanza) l’euro tirerà ancora avanti, ma se le cose si evolvono verso pace e giustizia, la bomba monetaria è destinata ad esplodere prima.
Nino Galloni


Pubblicato da Nicoletta Forcheri a 00:51 ShareThis Link a questo post Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest




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venerdì 3 aprile 2015
 
posted by Maurizio Gustinicchi
BARISONI (RADIO24): “LEGA E M5S SPACCIATORI D’OPPIO” (il caso Ungheria)

L’8 aprile scorso, più o meno intorno alle 17 E 34, stavo ascoltando BARISONI a FOCUS ECONOMIA (Radio 24) e mi è capitato di sentirlo parlare in modo oltraggioso, davvero pesante, di Salvini e Grillo, della Lega e del M5s.
Il suo ragionamento era il seguente:
“se si ritorna alla lira, ci si ritrova con tassi alti d’interesse sui titoli di stato e in banca onde prevenire la fuga dei capitali alla ricerca di una valuta forte, una valuta che preservi il valore nel tempo”
e le parole profferite, all’indirizzo dei due movimenti e dei loro Leader, sono state più o meno queste (ovviamente, in streaming troverete il pezzo all’origine del seguente post e, quind,i sarete in grado di ascoltare dalla sua viva voce quanto detto con maggior precisione):
” QUELLI CHE VI PROPINANO L’USCITA DALL’EURO E IL RITORNO ALLA LIRA STANNO SPACCIANDO OPPIO” citando poi i due movimenti ed i loro leader.
Bene, dato che oggi ad un mio corso di Management tra i discenti vi era un’imprenditrice Ungherese, dato che stavo parlando del concetto di produttività (sia dal punto di vista macroeconomico, sia da quello micro, ovvero aziendale), ne ho approfittato e mi sono ristudiato assieme agli allievi il caso “Ungheria di Orban”. Ne sono uscite le seguenti interessanti considerazioni:
1) consapevole del fatto che UNA VALUTA FORTE SPINGE PER L’IMPORTAZIONE DI SEMILAVORATI PIU’ COMPETITIVI DALL’ESTERO, il Premier Ungherese ha provveduto a svalutare il fiorino ungherese di più del 50%:

2) tale svalutazione ha consentito al paese di trattenere all’interno dei propri confini la produzione di ogni tipologia di prodotto (visto che costa meno che importarlo dall’estero) e questo ha permesso all’occupazione di migliorare in modo considerevole:

3) ovviamente questo calo è frutto del grande slancio avuto dal commercio:

4) e della produzione industriale:

ed il tutto …..
5) SENZA GENERARE IPERINFLAZIONE (anzi addirittura in presenza di disinflazione):

e
6) SENZA AVER ESPLOSIONE DEI TASSI D’INTERESSE:

Quindi, caro Barisoni di Focus Economia, Radio 24, SE CIO’ CHE SOSTIENE LO AFFERMA IN QUANTO TIENE FAMIGLIA (E LA LINEA EDITORIALE GLIELO IMPONE), passi……..prendiamo atto che quanto si dice nel corso della sua trasmissione è volto alla propaganda tipo ISTITUTO LUCE 2.0 e via…….sappiamo che LEI E LA SUA TRASMISSIONE SIETE INAFFIDABILI PER IL POPOLO ITALIAN…..MA COMPRENDIAMO IL PERCHE’ E CE NE FACCIAMO UNA RAGIONE……. ma se a ciò che Lei costantemente dice crede veramente, e beh! A quel punto le lacune in campo economico sono davvero preoccupanti visto il ruolo che svolge nella società Italiana!
Non crede?

Maurizio Gustinicchi


 
L’Eurofregatura comincia a delinearsi: l’Europa vuole immobili ed aziende italiane a garanzia del debito. Follia!



http://scenarieconomici.it/leurofregatura-comincia-delinearsi-leuropa-vuole-gli-assets-italiani-garanzia-debito-follia/

Pian piano iniziamo a vedere i contorni dell’eurofregatura: il ministro Delrio, non si comprende a che titolo, ha affermato ieri che per abbattere il debito pubblico verrà costituito un veicolo europeo con in pancia assets pubblici a garanzia che si indebiterà al fine di ridurre il debito statale del 25 o 30% del PIL. Chiaramente non si dice come si ripagheranno i denari presi in prestito, da qui a qualche anno lo scopriremo…
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Questa è un’immane cazzata, senza se e senza ma. Infatti, se la sostanza è corretta – collaterizzare i propri assets al fine di indebitarsi con lo scopo di ridurre il debito – la grandissima ed immane idiozia, e qui lo ripeto forte e chiaro, idiozia, è farlo con uno strumento europeo e non italiano. L’Italia già ce l’ha il veicolo, si chiama Cassa Depositi e Prestiti e come l’omologa tedesca KFW – nata per gestire i fondi del piano Marshall – non vede i suoi debiti consolidati nel bilancio statale, ossia non vanno a peggiorare il rapporto debito/PIL. Se andassimo infatti a verificare quale sarebbe il rapporto debito/PIL tedesco computando anche i debiti della KFW ci accorgeremmo che la Germania in fondo pur stando meglio dell’Italia non sta poi così bene… [vedasi riferimenti in calce]
E’ lapalissiano che attuare il progetto di cui sopra utilizzando la CDP significherebbe andare contro agli interessi europei, finalizzati a mettere anche a termine le mani su assets nazionali di pregio con menzione particolare per i grandi attivi del periferico più ricco, l’Italia. Si, perché si tratterebbe di buttare dentro ad uno strumento non italiano – leggasi cedere a termine – gli immobili di pregio, l’oro della banca d’Italia depositato a Roma, le quote di aziende a partecipazione statale. Poi, più avanti, per ripagare i denari che verrebbero anticipati oggi dal mercato bisognerebbe alienare e/o dare in consegna gli assets reali messi a garanzia. Carta per sostanza! Follia.
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Che sia chiaro, l’Italia deve certamente percorrere tale strada ma con un veicolo proprio, italiano, ossia la CDP, ente che per altro è ben capitalizzato dal risparmio postale (ergo, le aziende all’interno del perimetro verrebbero scambiate con i crediti postali degli italiani, essi stessi oltre tutto remunerati ad un tasso inferiore a quello dei BTP). Ed in ogni caso le aziende di stato sistemiche (ENI, Enel, Finmeccanica su tutte) che, guarda caso, rendono all’azionista ben più del tasso dei BTP a 10 anni, dovrebbero comunque restare in mano statale: è follia alienare assets anche a termine che occupano e pagano tasse in Italia e che tra l’altro rendono un multiplo del costo di indebitamento ai tassi attuali del BTP!Senza dimenticare che in forza di precise prescrizioni di Yalta la Germania doveva rimanere esclusa dall’estrazione petrolifera, certamente nel disegno tedesco ENI potrebbe essere un buon cavallo di Troia…
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Per inciso si noti bene che KFW, l’omologa tedesca di CDP, aveva fatto qualcosa di simile comprandosi le aziende ex DDR post unificazione per poi rivenderle a pezzi ai vari offerenti una volta più o meno risanate. Ma, attenzione, con una grande differenza: tali assets sono stati nella stragrande maggioranza proposti e venduti in via preliminare a soggetti tedeschi in quanto ciò era aspetto strategico di interesse nazionale (per l’occupazione….). A noi l’Europa ci dice invece di fare un veicolo europeo, gestito dall’Europa e di metterci dentro i gioielli nazionali: bravi! Davvero bravi, almeno così si toglierebbe agli italiani il controllo nel processo di futura vendita all’atto della restituzione dei denari anticipati…. E gli idioti italioti che abboccano… Che dire…
Il discorso potrebbe anche andare bene se a garanzia del veicolo europeo si mettesse solo l’oro italiano depositato in USA [che molto probabilmente non c’è più, se lo sono già venduto, ndr] o immobili di Stato non strategici [permettetemi, ad esempio il Colosseo è strategico, o altrimenti dobbiamo considerare la possibilità che in futuro uno dei simboli dell’Italia potrebbe essere smontato e portato che so, a Pechino o a Berlino in un parco di divertimenti a tema in cui i dipendenti sarebbero solo italiani… fate attenzione che un discorso simile non è farneticazione, se ricordo bene fu fatto da Olli Rehn per il Partenone a garanzia del debito greco]. Per quanto mi riguarda le aziende strategiche italiane e gli assets ad alto potenziale e/o strategici – come le grandi aziende di sistema cheoccupano e pagano le tasse in Italia – devono essere allocati in un veicolo italiano, gestito da italiani e in cui la sicurezza nazionale possa impedirne l’alienazione definitiva [all’occorrenza]. E questo senza mai dimenticare che il debito che viene chiesto all’Italia di ripagare oggi è stato accumulato in passato principalmente in lire mentre ora lo si dovrebbe restituire in euro: questo non sta né in cielo né in terra!
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Ma si sa che l’invidia tedesca per l’erba del vicino è al limite della patologia, ed ecco le mille incredule rappresentazioni di come i pigri periferici possano essere più ricchi degli stessi tedeschi, con necessità di porvi rimedio…
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E mentre qui ci dicono di vendere i gioielli di Stato nessuno accenna al fatto che ad esempio la Germania in contrasto con qualsiasi legge europea in materia permette alla Bundesbank di fare argine in relazione a tassi in (forte) salita a causa di minore domanda rispetto all’offerta di obbligazioni statali messe in asta (gestione dell’inoptato attraverso l’intervento della banca centrale nazionale, vedasi riiferimenti in calce). Chiaramente all’Italia tale strumento è stato negato: che sia chiaro, avendo avuto accesso a detto strumento la crisi dello spread del 2011 non avrebbe mai preso la piega che tutti conosciamo, la salita dei tassi sarebbe stata sterilizzata dalla Banca d’IItalia. Il grimaldello è proprio questo: PRETENDERE PER I PERIFERICI E PER L’ITALIA GLI STESSI DIRITTI E L’USO DEGLI STESSI STRUMENTI PERMESSI ALLA GERMANIA! Oggi siamo nell’amibito del diritto asimmetrico, sembra di essere tornati al periodo nazista e nessuno lo stigmatizza!
E poi datemi del complottista, quelli presentati sopra sono dati di fatto che vanno TUTTI nella stessa direzione, come si fa a non capirlo: la Germania con le buone e soprattutto con le cattive intende riprendersi la posizione di predominio che ritiene le spetti a livello continentale, poco conta se questo comporti effetti pratici simili ad un’occupazione militare almeno in campo economico, vedasi la Grecia.
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Io spero davvero che la gente comprenda l’aberrazione della proposta di Delrio, proposta che avrà come unico risultato positivo atteso quello di tendere a far esplodere i prezzi in borsa delle aziende statali oggetto della contesa, aspettate alcuni mesi e poi ne riparliamo. Anche perchè deve essere chiaro che il paese che NON vuole cambiare lo status quo – malfunzionamenti inclusi – della moneta unica è proprio la Germania (per propri indubbi vantaggi economici), vedasi uno schema anche se datato delle varie posizioni su temi “pesanti”:
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Senza se e senza ma: chiunque dovesse avallare politicamente la proposta subdolamente fatta filtrare Delrio dovrà mettere in conto la possibilità di poter essere indagato in futuro da un tribunale italiano per alto tradimento. Agli stranieri non va dato nulla di strategico, i panni gli italiani se li devono lavare a casa propria!Piuttosto che si faccia una patrimoniale per uscire dall’euro, almeno quella servirebbe alle generazioni future (anche perché gli effetti pratici sarebbero simili per la cittadinanza): svalutando la nuova lira – e conseguentemente anche il debito nazionale – si spiazzerebbero le merci tedesche e si riinizierebbe a crescere, produrre, consumare e lavorare a pegno di un periodo di un paio di anni di estrema turbolenza, ma poi si ripartirebbe. Ben sapendo che la Germania non accetterà mai tale opzione…
A questo punto chiediamo con forza chiarimenti a Matteo Renzi su quanto affermato dal tanto fido quanto avventato Delrio, chiarimenti molto ben circostanziati.


Mitt Dolcino
____________________
Riferimenti:
Sul ruolo della KFW:
A Berlino conti leggeri grazie al veicolo KfW - Il Sole 24 ORE
Sulla gestione dell’inoptato messo in asta da parte della Bundesbunk:
IL SIGNIFICATO DI UN'ASTA SCOPERTA
 

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