Le onde di Wolfe
Questa volta propongo una tecnica a molti poco nota , ma molto interessante , la esporro in linea con la filosofia di questo 3d ossia evidenziare le sinergie fra le varie tecniche , poichè TUTTO è UNO.
Si tratta di una tecnica esposta in un noto testo di Connors & Raschke da dove a sua volta viene esposta la tecnica di Bill Wolfe
Partirò con delle citazioni per proseguire con un' analisi della tecnica in questione & evidenzierò alcuni filtri aggiuntivi per potenziarne gli effetti.
La teoria si fonda su una struttura ad onde basata sulla prima legge della fisica di Newton :
Per ogni azione esiste una reazione uguale e contraria.
Questo movimento crea un’ onda definita , con buone capacità di previsione.
Quest’ onda si crea in modo più chiaro in condizioni di buona volatilità.
Con un po’ di pratica è facile abituare l’occhio a individuare all’ istante questo pattern.
Il conteggio potrà risultare un po’ stano agli inizi , ma poi sarà presto assimilato senza alcun problema .
Iniziando da un massimo o da un minimo certo sul grafico a barre o a candele , abbiamo la garanzia di iniziare il nostro conteggio su una nuova onda.
Questo conteggio è per un SETUP di acquisto.
Iniziamo a individuare il massimo .
( Il calcolo dell’ onda andrebbe invertito se iniziassimo dal minimo alla ricerca di un SETUP di vendita. )
Qui di seguito vediamo l’evoluzione e la relativa formazione del punto 5 .
Il segnale d’acquisto scatterà sull’ inversione da questa area e collocheremo uno STOP ravvicinato sotto di essa.
Se tracciamo una trend-line dal punto 1 al punto 4, essa dovrebbe darci una proiezione di prezzo.
Il punto 2 è il punto di partenza iniziale del pattern.
Si comincia individuando questo punto , e poi si torna indietro e si trova il punto 1 e successivamente il punto 3 , ovvero i due termini laterali del punto 2.
Non dimenticate che il punto 4 deve essere più alto del punto 1
La trend line viene tracciata proiettando il punto 5.
Il mercato dovrebbe trovare un supporto circa a questo livello, così entriamo al rialzo a mercato e piazziamo uno STOP proprio al di sotto del punto 5.
Il mercato a questo punto si muove fino al suo obiettivo.
Il punto 2 è il nostro punto di inizio per il conteggio.
Possiamo scoprire il punto 2 solo dopo che i punti 1 & 3 si sono già formati.
Il punto 2 non deve necessariamente essere un punto di inversione di tendenza a lungo termine , è sufficiente che esso sia un massimo o un minimo swing significativo.
In questo esempio a titolo di completezza viene mostrata un’ altra formazione di Wolfe sui massimi.
A questo punto :
Ci concentriamo su quelle inerenti ai minimi , e vedremo come trovare la massima sinergia con altre tecniche in previsione di una svolta.
Nella figura qui sopra relativa allo zucchero possiamo osservare alcuni dettagli , più precisamente il dissezionamento della struttura di Wolfe conparandola con la composizione ciclica del mercato tipica di Hurst o se preferite del noto ing. “ italico “ Migliorino.
Si nota subito che il punto da cui si inizia il conteggio per il pattern di Wolfe coincide con il massimo del terzo ciclo di una componente che contiene tre livelli.
In un Tracy , ( noto termine per segnalare un ciclo che ha una durata media ideale di 8 giorni ) la struttura di base è formata da due Tracy-1 di quattro giorni circa ciascuno , e da quattro Tracy-2 di due giorni circa cadauno.
Infatti , in figura si notano quattro sinusoidi rosse a rappresentare il Tracy-2 , due sinusoidi gialle a rappresentare i cicli Tracy-1 , e una sinusoide azzurra a rappresentare il Tracy , ……. e il quadro è completo.
Da notare che il pattern di Wolfe che ci permette di ipotizzare un’ prezzo obiettivo ( target proiettato ), ha bisogno di una struttura ciclica preferibilmente debole ,con queste parole intendo dire che il punto 3 di Wolfe , vedi figura sopra , deve penetrare l’ onda 1 “ di Wolfe “ , il che vuol dire che dal punto di vista ciclico il terzo Tracy-2 non è certo un ciclo che si definirebbe forte , anzi è più debole del previsto.
Ha si formato un terzo massimo più elevato del secondo Tracy-2 , ma il ritracciamento consecutivo è stato considerevole , quindi di norma il pattern di Wolfe ha una preferenza per queste situazioni .
Da precisare che il ciclo Tracy comunque forma il suo massimo sul terzo Tracy-2 , il che vuol dire che stiamo parlando di un ciclo impostato al rialzo.
Il ritracciamento proiettato dall’ unione delle onde di Wolfe 1 & 3 indica in questo caso un minimo finale ben al di sotto del 61,8 di ritracciamento dal massimo identificato dal punto 2 in figura , questa trend viene penetrata e subito dopo prende vita un nuovo ciclo Tracy. ( vedi figura )
L’ unione delle onde 1 e 4 di Wolfe forma un canale di resistenza tracciato da un minimo e un massimo relativi alla componente ciclica precedente , ed a mio avviso è possibile tracciare anche la parallela per formare il canale .
La parallela verrà tracciata dal punto di minimo 5
Integrazioni
L’estensione della linea di congiunzione aderente a onda 1 e onda 3 di Wolfe , indica l’eventuale zona di chiusura del quarto Tracy-2 , ma per essere più precisi possiamo utilizzare la velocità centrata come conferma del minimo in corso , se il contatto con la trendline di Wolfe collima bene con la velocità intorno all’ asse dello zero , tipica dell’ analisi ciclica , allora quella retta sarà un buon supporto.
La velocità ricordo che rientra fra i lagging indicator , al massimo è simultanea , comunque esiste la possibilità di applicare una media mobile a tale indicatore con lo specifico scopo di trasformarla in un buon leading indicator.
Avremmo dunque un terzo test dopo il punto 1 e il punto 3 , quindi a quanto pare se la discesa si arresterà senza penetrare od oltrepassando di poco tale linea dovremmo giustamente pensare che la trend-line opposta tracciata utilizzando i punti 1 e 4 si comporti altrettanto diligentemente.
Adesso dopo esser sicuri che il minimo si è formato , possiamo potenziare il pattern cercando di utilizzare degli opportuni filtri atti a selezionare il nostro entry point.
Il punto 5 di Wolfe potrà essere ragionevolmente anche il punto denominato 1 della formazione 1-2-3 Low di joe Ross , ovviamente se questa barra , in veste di candela fosse per esempio un Hammer sarebbe ancora meglio , si potrebbe anche verificare una sequenza consecutiva tipica delle inversioni , per esempio un Hammer a indicare la voglia del mercato a invertire di tendenza combinata con una doji line successiva a rappresentare un’ momento di incertezza tipico del ritorno in equilibrio delle forze di domanda e offerta prima della svolta vera e propria , seguita da una long white body candle a rompere gli indugi o una formazione meno aggressiva come una piercing line ...........qui mi fermo altrimenti deraglio troppo dal discorso principale , comunque avete capito cosa intendo per analisi multipla !
Adesso ritornando all’ ipotesi primaria di fondo , che il minimo della componente ciclica in questione rappresenti anche il pivot numero 1 di un 1-2-3 Low di Ross , potremmo allora identificare il punto d’ingresso appena si completa la formazione secondo le regole canoniche in merito ( ricordo che per regole canoniche intendo correzione perfetta vedasi tecniche di Ross ).
Ma possiamo anche anticipare l’entrata sfruttando la TTE ( trader’s trick ) altra tecnica dello stesso Ross.
Oppure aspettare la classica rottura del punto 2 “ massimo intermedio “ del 1-2-3 Low .
Andiamo ancora oltre…
La tecnica citata di Ross può essere ulteriormente filtrata adoperando il Double-Repo di Joe DiNapoli , il trader italoamericano conosciuto soprattutto per i DiNapoli Levels , basati sulle espansioni di Fibonacci , e per gli studi sulle Displaced moving averages ( medie mobili spostatein avanti )
L’immagine seguente rappresenta il filtro Double Repo.
ATTENZIONE che l’esempio posto in immagine è relativo a un trend rialzista , risulta ovvio che per l’esempio delle Wolfe sulla commodities dello zucchero visto precedentemente , questo schema deve essere immaginato invertito poiché stiamo parlando di un filtro da applicare al 1-2-3 low di Ross.
Senza entrare troppo nei dettagli , dato che l’argomento esula dal discorso sulle onde di Wolfe , indico solo alcune cose , il resto sarà onere del lettore interessato , che mi auguro approfondirà l’argomento come si conviene !
La linea rossa è una media mobile semplice a 3 periodi spostata in avanti di 3 periodi.
Esistono anche altre due medie di questo tipo che voglio citare :
la 7x5 e la 25X5 , queste sono le medie principali che utilizza Joe DiNapoli per controllare il contenimento del Trend. ( si possono utilizzare per giorni settimane o anche mesi ).
Tali medie servono a decimare in maniera rilevante i falsi segnali dovuti alla penetrazione della media mobile semplice standard.
Specifico subito per quelli che direbbero che basta usare una media mobile più lunga che NON E’ LA STESSA COSA , una media mobile più lunga al momento dell’ inversione vi farà uscire a un livello più basso rispetto al TOP del move.
Per il resto della figura mi limito a dire che il secondo massimo tende ad avvicinarsi molto al primo , ma lo può anche superare , mentre la doppia penetrazione della DMA deve avvenire entro 3-4 barre ( ideale ) o massimo 8-10 barre.
La penetrazione deve essere confermata , con ciò intendo dire che il closed deve essere quello di fine giornata , questo ovviamente se stiamo utilizzando barre di tipo giornaliero.
I restanti simboli sullo schema non possono essere trattati qui e in maniera breve , quindi non li citerò per non creare confusione.
Bene abbiamo visto come ulteriormente filtrare i segnali di Ross con le tecniche di DiNapoli.
Per chi intendesse essere più cauto esiste sempre il criterio Sperandeo adattato alla bisogna.
Oppure C'è sempre l' uncino di Ross