Analisi fondamentale Forex

Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,06% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0919 dollari. Sul fronte dei dati macro, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato che la banca centrale sta monitorando attentamente l'emergere del coronavirus, ma una riduzione dell'incertezza sul commercio e una stabilizzazione della crescita globale hanno portato la banca centrale a lasciare invariati i tassi di interesse nelle ultime due riunioni di politica monetaria. Powell ha ribadito la convinzione della Fed secondo cui l'attuale posizione della politica monetaria rimarrà probabilmente appropriata fintanto che le informazioni in arrivo sull'economia rimarranno sostanzialmente coerenti con le prospettive di crescita continua. "Certo, la politica non è su un corso prestabilito. Se emergessero sviluppi che causano una rivalutazione materiale delle nostre prospettive, risponderemmo di conseguenza", ha affermato Powell.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0915$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0896$ seguito da 1.0878$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,0929$, seguito da 1,0944$.
 
Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato dello 0,76% chiudendo a 50,12 dollari al barile. Secondo le stime riportate martedì dall'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in Usa sono salite di 6 milioni di barili nella settimana chiusa il 7 febbraio. Le riserve di benzina sono invece cresciute di 1,1 milioni di barili. I dati dell'Api precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi in serata. Secondo il consensus di S&P Global Platts, citato da MarketWatch, l'Eia dovrebbe comunicare un incremento di 2,3 milioni di barili per il greggio. I future sul Wti in consegna a marzo avevano chiuso in crescita dello 0,80% martedì al New York Mercantile Exchange a 49,94 dollari il barile.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 50,63$, in aumento dell'1,02% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 49,97$ seguito da 49,30$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 51.04$, seguito da 51,44$.
 
Sul grafico a 1H di questo cambio, possiamo notare come la coppia EUR/JPY si e avvicinata al livello di SUPPORTO, il modello di price action ed i volumi ci fanno notare un probabile cambiamento direzionale al RIALZO.

Sul fronte dei dati macro per oggi, dobbiamo stare attenti alla notizia di: Testimonianza del Presidente della Fed USA Powell. Testimonianza del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell (feb. 2018 - feb. 2022) sulle prospettive economiche e sui recenti interventi di politica monetaria davanti alla Commissione Economica Congiunta, a Washington DC. La testimonianza si svolge in due parti: la prima è una dichiarazione preparata, mentre successivamente la commissione conduce una sessione di domande e risposte. Per tutta la durata della parte di domande e risposte della testimonianza si può assistere ad una forte volatilità sui mercati.

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Nelle ultime 24 ore, l'EUR è sceso dello 0,43% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0872 dollari. Il dollaro statunitense è salito pur restando appena sotto i massimi da quattro mesi toccati ieri contro l’euro, con gli investitori ottimisti sulla possibilità che l’epidemia di coronavirus venga contenuta. In Cina si è registrato il numero più basso di nuovi casi di contagio da quasi due settimane, e si parla della possibilità che dopo il picco di questo mese l’emergenza sia finita entro aprile, anche se esperti a livello globale avvertono che fuori dalla Cina l’epidemia potrebbe essere solo all’inizio. Ieri il presidente della Fed Jerome Powell ha detto al Congresso che l’economia Usa va bene, pur citando la potenziale minaccia rappresentata dal virus cinese.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0870$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0848$ seguito da 1.0826$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.0909$ seguito da 1.0948$.
 
Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato del 2,93% chiudendo a 51,59 dollari al barile. I prezzi probabilmente sono stati incoraggiati dalle ultime notizie sul nuovo coronavirus (appena ribattezzato COVID-19 dall'OMS): le ultime rilevazioni cinesi hanno infatti registrato il minor numero giornaliero di nuovi casi dalla fine di gennaio. L'allarme della comunità internazionale rimane comunque elevato e anche il cartello dei produttori OPEC ha tagliato le stime sulla crescita mondiale della domanda di petrolio a seguito della nuova epidemia. Le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 6 milioni di barili la settimana scorsa a 438,9 milioni di barili, superando le stime degli analisti di un incremento di 3 milioni di barili, scorte di petrolio settimanali EIA sono aumentati a +7,459 mln di barili da +3,355 mln precedenti (attesi +2,987 mln).

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 51,32$, in diminuzione dello 0,52% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 50.53$ seguito da 49.75$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 52,03$ seguito da 52,75$.
 
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è diminuito dello 0,10% chiudendo a 1569,1 dollari l'oncia. Ieri l’oro ha proseguito nel suo declino, soffrendo a causa del rafforzarsi del dollaro e dello scenario generale di risk on. Sicuramente, i lingotti possono essere visti come un bene rifugio (e la domanda può continuare a crescere se l'epidemia continua a diffondersi), ma ci sono diversi elementi da tenere in considerazione dal momento che il coronavirus avrà anche un impatto sulla domanda di gioielli d’oro - spiega l'esperto -. Infatti, ci sono stime che vedono in calo la domanda cinese di gioielli del 10%-15% nel 2020. Dal punto di vista tecnico, c'è una forte zona di supporto a 1.550 dollari e una rottura al di sotto di questa potrebbe essere vista come un segnale di debolezza, mentre 1.580 dollari sono ora il primo livello di resistenza per il prezzo dei lingotti. Soltanto un chiaro segnale di rottura di questa zona potrebbe lasciare spazio a un rally fino a 1.600 dollari".
 
Oggi il Ministro delle Finanze britannico (Chancellor of the Exchequer) Sajid Javid si è dimesso dall'incarico lasciando l'incarico al suo vice, l'ex Segretario Capo del Tesoro Rishi Sunak l'incarico. L'avvicendamento ha scaldato la sterlina che in queste ore guadagna lo 0,62% sull'euro e lo 0,46% sul dollaro. Da tempo gli attriti tra Sajid Javid e il primo ministro Boris Johnson sono noti e di recente Johnson avrebbe chiesto all'ex direttore generale senior di Deutsche Bank di licenziare tutti i suoi consulenti mentre Javid aveva, secondo il Guardian, avuto diversi attriti con il senior adviser di Johnson Dominic Cummings sul tema della stretta alla spesa pubblica. Ora Cummings dovrebbe avere via libera sul Tesoro UK e consolidare la presa di Downing Street sulle manovre economiche del Regno Unito.

La moneta unica europea continua a indebolirsi senza sosta: il completamento del testa e spalle ribassista disegnato a partire dal top del 13 dicembre ha riattivato il downtrend portando alla violazione dei minimi di ottobre a 1,0879. Le quotazioni hanno raggiunto a 1,853 il valore più basso da maggio 2017, alimentando i timori che il movimento ribassista possa estendersi almeno fino a 1,07 circa, andando così a ricoprire il gap rialzista lasciato aperto nell'aprile del 2017. Una chiusura di ottava sopra area 1,090 difficilmente potrà contenere le pressioni negative: l'eventuale reazione che prendesse forma da tali livelli dovrà superare con decisione il picco toccato tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, a 1,1095. In tal caso il quadro grafico di brevissimo termine migliorerebbe preludendo a un allungo verso 1,1126 e 1,1170, ostacoli decisivi da superare per ambire a un nuovo test dei top di dicembre a 1,1239.

I futures sull’oro sono scambiati oggi in deciso rialzo dopo aver negoziato in ribasso per gran parte della settimana. I commercianti erano un po ‘titubanti nell’acquistare oro questa settimana perché i dati e i commenti della Cina suggerivano che il coronavirus aveva raggiunto il picco.
 
Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,29% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0840 dollari. Sul fronte dei dati macro, crescono poco meno del previsto i prezzi al consumo negli Stati Uniti a gennaio. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, si è registrato un aumento dello 0,1% su base mensile dopo il +0,2% di dicembre. Le stime di consensus erano per un +0,2%. Su base annua la crescita è stata del 2,5%, superiore al 2,3% del mese precedente ed al 2,4% delle previsioni di mercato. Il core rate, ossia l'indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha evidenziato un incremento mensile dello 0,2%, in linea con le attese, dopo il +0,2% precedente. Il dato tendenziale mostra un aumento del 2,3%, in linea con il precedente e sopra il 2,2% del consensus.

Mentre in Germania, l'Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha reso noto che il Pil relativo al quarto trimestre 2019 è rimasto invariato rispetto al terzo trimestre. Il dato ha evidenziato una variazione positiva dello 0,3% sullo stesso trimestre dell'anno precedente, superiore al consensus pari al +0,2%, crescendo dello +0,4% su base rettificata. Nel terzo trimestre 2019 l'economia era cresciuta dello 0,2%. Invece, l'Indice dei Prezzi all'Ingrosso (Wholesale Price Index) nel mese di gennaio è cresciuto dell'1% rispetto a dicembre. Rispetto a gennaio 2019 i prezzi sono cresciuti dello 0,3%, rispetto ai tassi di variazione annui di dicembre e novembre 2019 rispettivamente del +1,3% e del -2,5%.
 
Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso dello 0,27% chiudendo a 51,45 dollari al barile. Il mercato del petrolio greggio WTI si è ritirato leggermente negli scambi di giovedì, ma ha anche trovato acquirenti sottostanti dando segni di vita. I mercati del petrolio greggio si trovano ad un livello di prezzo molto basso, per cui c’è un certo numero di cacciatori di valore là fuori. Tenete presente che il livello dei 50 dollari è un livello psicologicamente importante, ed è anche il fondo di un intervallo di trading complessivo in cui il mercato è stato scambiato fino al livello dei 65 dollari al rialzo. Con il placarsi della guerra commerciale e il coronavirus messo forse sotto controllo, la domanda di petrolio dovrebbe iniziare a riprendersi quando la Cina tornerà al lavoro. In tal caso, è molto probabile che il mercato si diriga verso il livello dei 52,50 dollari e poi salga più in alto verso il livello dei 55 dollari. Tuttavia, se il mercato dovesse ribaltarsi al di sotto dei minimi recenti, v’è l’eventualità che scenda al livello dei 47,50 dollari e quindi infine al livello dei 45 dollari.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 51,43$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 50.72$ seguito da 50,00$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 52,03$ seguito da 52,62$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 0,61% chiudendo a 1579,00 dollari l'oncia. Giovedì i mercati dell’oro hanno registrato un lieve rialzo durante la sessione di negoziazione, trovando però poi troppa resistenza all’area situata sopra il livello dei 1580 dollari. L’area compresa tra quest’ultimo livello di prezzo e il livello dei 1600 dollari dovrebbe continuare a causare alcuni problemi, quindi non sarei affatto sorpreso di vedere nel breve termine un ritiro dei prezzi. Questo ritiro dovrebbe offrire valore, soprattutto se ci avviciniamo al livello dei 1550 dollari.

Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1577.10$, in diminuzione dello 0,12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1573,50$ seguito da 1569,90$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1581,20$, seguito da 1585,30$.
 

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