ANNA' A MYKONOS COR COPRIFUOCO E' COME PORTASSE LE PASTICCHE A 'N CONCERTO DE CRISTINA D'AVENA

Poverina questa, ha nostalgia della stasi. Vai a cogliere le pesche...vai.


Per Sandra Zampa l'Italia deve superare anche il modello francese di Macron:
sì al Green pass anche al supermercato o nei centri commerciali.

È questa la proposta dell'ex sottosegretaria alla Salute e oggi consulente del ministro Roberto Speranza,
che allarga l'obbligatorietà dell'uso del patentino sanitario oltre allo stadio, ai concerti, al cinema o al ristorante.

"È l'ora di un impiego intelligente del Green pass. A mio avviso, ma su questo dovrà esprimersi il Cts
e poi decidere il Governo. Serve richiederlo per accedere ai luoghi di assembramento.
E quindi sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza come aerei, treni e traghetti, in congressi,
fiere, stadi e palazzetti dello sport, cinema, teatri. Ma anche in supermercati, ipermercati, centri commerciali".


"Dobbiamo tutti concorrere a salvare questo Paese".
 
Riporto. Questo lo scrive l'Istituto Superiore di Sanità.


25 ottobre 2018 - Mediamente, le sindromi simil-influenzali (ILI) colpiscono ogni anno il 9% della popolazione italiana,
con un minimo del 4%, osservato nella stagione 2005-06, e un massimo del 15% registrato nella stagione 2017-18.

Il top - 15% della popolazione - calcolato cioè su 59.816.673 abitanti = 8.972.500 casi all'anno (2017/2018)

Mentre il 9% sono 5.383.500 casi per ogni anno.


Dove siamo oggi con la sars 2 : Totali positivi 4.289.528 in 17 mesi
 
Leggete bene. In 17 mesi - 1 Anno e 5 mesi -
La metà dei casi di sindrome simil-influenzale che abbiamo avuto nel 2017/2018 in un anno.

E di questi il 5% si ammala veramente. CINQUEPERCENTO. Lo scrive l'ISS.

Duecentomila persone che andavano curate e non lasciate al loro destino
con tachipirina e vigilante attesa.

E adesso vogliono imporre la zona gialla con il 5% dei posti letto occupati in terapia intensiva,
ma di curare i malati ? NULLA

Cadrebbe il castello di carta messo in piedi per l'approvazione dei VACCINI IN EMERGENZA.
 
O povera Italia. Come siamo conciati male.
Nel 1980 non avrei mai pensato che si potesse arrivare a questo punto in così poco tempo.
Proni, piegati ad L rovesciata, a cretinate megagalattiche.

Adesso dobbiamo pure osannare il 3% della popolazione italiana.
Sì perchè in Italia vivono il 3% di cittadini extra-europei
ed in questo 3% ci sono americani, cinesi, giapponesi, africani, indiani .....
e noi - o meglio chi è in capo al comando - cosa fa ?

Paola Egonu porterà la bandiera olimpica alla cerimonia di apertura.
La pallavolista azzurra - apprende l'ANSA - è una degli atleti scelti per tenere il vessillo con i cinque cerchi venerdì prossimo,
nell'evento che dà il via alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Lo ha comunicato Giovanni Malagò, presidente del Coni .

Cioè con tutti gli Atleti che abbiamo, che possono aspirare a vincere una medaglia,
con tutti gli atleti italiani che rappresentano almeno il 98/99% della popolazione italiana,
perchè non diversamente bianchi, questo chi mi va a prendere ?

Ma piantatela di fare gli sboroni.

Riflettori puntati su Gianmarco Tamberi, che nel salto in alto può davvero essere protagonista.

L’altra punta della spedizione è Antonella Palmisano, già bronzo mondiale nella 20 km di marcia.

Altre chance concrete di medaglia Eleonora Giorgi nella 20 km di marcia.

E cosa dire degli Atleti del nuoto ?
 
I sociologi italiani, primo fra tutti Francesco Alberoni, si sono spesso interrogati
sull’evoluzione della nostra società nel Secondo dopoguerra mettendone in luce numerosi aspetti legati al lavoro e ai costumi,
al rapporto fra religiosità e laicità e così via.

L’attuale pandemia pone in primo piano un’ulteriore differenza costituita dal fatto che,
sia la vaccinazione sia il Certificato verde, sono duramente discussi e non pochi ne denunciano la possibile natura dittatoriale,
una vera minaccia alla libertà individuale.


La vistosa contrapposizione fra favorevoli e contrari alla vaccinazione e al Certificato verde
sta mostrando un’Italia più liberale e dunque più vicina all’Inghilterra, una delle patrie del liberalismo,
che si oppose fermamente alla “lesione” dei diritti individuali rappresentata dall’obbligatorietà dell’antivaiolosa,
portando alla sua abrogazione nel 1898, oppure, più semplicemente, sta solo facendo venire a galla in misura inusitata
una sorta di protagonismo velleitario e ipercritico, parallelo al vociare insofferente e inconsistente dei social network?


A conti fatti, il Coronavirus attuale è assai meno pericoloso dei virus che hanno richiesto altre vaccinazioni
e, dunque, le restrizioni di oggi hanno un sinistro sapore di dominio e controllo, da parte di non so chi, nei nostri confronti.


Si racconta che, in Inghilterra, un visitatore straniero si sia detto stupito del fatto che, da loro, non esistano carte di identità.

“Se arrestate un ladro in flagranza, come fate a sapere chi è?”

Pare che il funzionario di polizia gli abbia risposto:

“Semplice, gli chiediamo nome, cognome e indirizzo”.


 
Tutti così i "comunistelli". Piagnini ma colmi.


Davanti a Tommaso Labate che lo intervistava per "Sette" il ministro del Lavoro, Andrea Orlando,
ha voluto fare il piagnina, descrivendosi come l'ultimo dei comunisti, quasi proletario.

“Non solo sono nato in una casa popolare. Tuttora vivo a La Spezia in quelle che una volta si chiamavano le “case Fanfani”,
dal nome del ministro del Lavoro che portò alla realizzazione dell’edilizia popolare. Sì, certo, avrei avuto la possibilità di comprare un’altra casa.
Ma non l’ho fatto. Era la casa in cui mio nonno viveva e che poi ha riscattato. Sono rimasto lì, non per vezzo o per chissà cosa.
Se sei nato in periferia, sai benissimo che la periferia non è un’esperienza esotica, come la raccontano alcuni.
È una cosa normale, che va trattata come una cosa normale. E che è cambiata moltissimo in questi anni”.


Verrebbe voglia di assegnargli il reddito di cittadinanza, non avesse lo stipendio da ministro.


Ma secondo Dagospia Orlando non la racconterebbe giusta:

“Lui vive cinque giorni su sette in un bell'appartamento in pieno centro di Roma.
A La Spezia ci va una volta al mese. E in Messico ha una casa dove svacanza...”.


Sul Messico poco da dire, perché non può risultare alle banche dati italiane.

Ma Orlando di sicuro non è un inquilino qualsiasi di una casa popolare.

Perché al catasto italiano risulta proprietario di ben 5 fabbricati e un terreno.


Quattro fabbricati sono a La Spezia, due appartamenti da 5,5 vani ciascuno,
accatastati come “Abitazione di tipo economico”, e quindi non case popolari
e due magazzini C/2 – uno di 33 mq e l'altro di 21, agli stessi indirizzi delle case.

C'è anche una casa a Roma di proprietà di Orlando, questa sì classificata “di tipo popolare”,
di 3,5 vani in una stradina però ora diventata chic dietro le Terme di Caracalla.


Dunque una certa passione per il mattone il ministro Orlando deve averla.


E ne ha fatto perfino una piccola attività imprenditoriale:
con la sorella Silvia Orlando e un ristoratore spezzino, Duccio Mele a lei legato,
ha messo su una società (di cui Andrea è principale azionista):
la Das srl, che ha come oggetto sociale “affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence”.

L'attività è iniziata con il nome di Shelley proprio in uno dei due immobili posseduti dal ministro a La Spezia, vicino alla stazione.


Svacanzando lì a La Spezia si eviterà per sempre il reddito di cittadinanza al ministro Orlando, il comunista-immobiliarista...
 
Oh, ma la demenza avanza inesorabilmente.
Fossi in Lei tornerei a casa a fare la calzetta....ma dubito che lo sappia fare.
Ma ti rendi conto di quante denunce ti prenderesti ?

Rimedio ? Non essere iscritti a Confindustria, che da anni fa veramente pena.




Green Pass obbligatorio sul luogo di lavoro.

È la proposta al Governo su cui starebbe lavorando Confindustria
in base ad una email della direttrice generale dell'Associazione, Francesca Mariotti,
inviata ai direttori del sistema industriale pubblicata dal quotidiano Il Tempo.

La posizione mette in luce la forte preoccupazione di Confindustria per una nuova ondata di contagi
che potrebbe costringere molte attività produttive a nuove chiusure, quindi a interruzioni della produzioni e nuova cassa integrazione.

1626855654268.png
 
E per fortuna che è laureata in Legge....18 politico ??
Ma non ha troppi incarichi ? Come fa a svolgerli tutti ?
Come fa ad essere presente ?


Dal 17 luglio 2020 Direttore Generale di Confindustria, dove, dal 2014, è anche Direttore dell’Area Politiche Fiscali.

Avvocato e revisore legale, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Ha completato la sua formazione conseguendo un Master in Diritto Tributario
alla Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze “E. Vanoni” e Istituto di Studi Economici e Giuridici.

Nel corso degli anni, ha perfezionato la sua preparazione manageriale frequentando
il Senior Management Program presso SDA Bocconi School of Management,
nonché percorsi strutturati per la formazione degli amministratori indipendenti in società quotate, presso Assogestioni e Nedcommunity.

È componente del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana
e del Comitato per gli Operatori di Mercato e degli Investitori (COMI) della CONSOB.

Presidente del Consiglio di Amministrazione di I.W.S. S.p.A,
è membro dell’Assemblea del Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa (FASI)
e del fondo pensione dei dirigenti industriali PREVINDAI.

È inoltre componente della Commissione civilistica dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC)
e Consigliere d’amministrazione della Fondazione Giuseppina MAI.


Dal 2018 al 2021 è stata Consigliere di amministrazione indipendente di Mediaset S.p.A.
e membro del Comitato Governance e Nomine e del Comitato Remunerazione.

Dal 2018 al 2021 ha ricoperto il ruolo di componente dell’Organismo di Vigilanza dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani
e membro del Collegio sindacale di società del gruppo General Electric Healthcare.

Nel corso della sua carriera ha maturato importanti esperienze professionali in campo fiscale e contabile,
che l’hanno vista collaborare dal 2000 al 2007 con KPMG e Federcasse.


Dal 2007 ha rappresentato Confindustria in molte sedi istituzionali, sia a livello nazionale,
partecipando a commissioni istituite dai Ministeri dell’Economia e delle Finanze, delle Politiche Comunitarie,
dello Sviluppo Economico e dell’OIC, sia a livello internazionale, presso l’OCSE e BusinessEurope.

Ha collaborato con alcune delle più prestigiose Università italiane
e con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri per i temi connessi al piano “Industria 4.0”;
così come con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
per la definizione delle linee guida che armonizzano le raccomandazioni contabili alla disciplina fiscale.


È componente del comitato didattico scientifico che ha dato vita al “Master in Fiscalità Immobiliare” dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
e dell’Advisory Board che ha istituito il “Master in diritto tributario contabilità e pianificazione fiscale” presso la LUISS Business School.

Membro della WCD - Women Corporate Directors Foundation,
la più grande organizzazione e comunità globale di donne con ruoli in Consigli di Amministrazione
e di Nedcommunity associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti.


È autrice di diversi articoli e monografie in materia fiscale.
 
Oggi, almeno in teoria, in Francia dovrebbero partire i controlli sul green pass nei bar e ristoranti al chiuso
e in tutti gli altri locali pubblici dove il governo Macron ha deciso che questo certificato sia necessario.

Il problema è che l’applicazione di questo strumento sta, da un lato, incontrando una grave opposizione nel paese,
come mostrano diverse manifestazioni spontanee, dall’altro incontra gravi problemi pratici per la sua applicazione.


Per quanto riguarda l’opposizione questa viene da tutti gli organi che dovrebbero essere sottoposti a vaccinazione obbligatoria.

Ad esempio sette sindacati dei vigili del fuoco, categoria che dovrebbe obbligatoriamente vaccinarsi entro il 15 settembre,
hanno espresso la loro contrarietà all’obbligo rivolgendosi al parlamento per poter ottenere un’esenzione.


Nel frattempo ci sono state scene in cui infermieri e medici hanno bruciato i loro camici a significare la loro opposizione.


Solo sul piano materiale, l’idea pone un po’ di problemi:

“La volontà politica si scontra anche con le realtà sul campo: come controlliamo le terrazze di ogni bar a pranzo e a cena? “

Chiede Stanislas Gaudon, segretario amministrativo generale di Alliance Police Nationale.

Anche le forze dell’ordine dovrebbero essere chiamate a verificare che i contagiati rispettino l’isolamento obbligatorio ed il green pass:

“Per andare a controllare una sola persona bisogna mobilitare una squadra, cioè tre colleghi.
Se ci sono 1.000 persone da controllare, ciò fa sì che 3.000 agenti di polizia si mobilitino per 30-45 minuti”,
aggiunge Denis Jacob, segretario generale del sindacato del sindacato di polizia di base.


Insomma il problema è che, se si mette un obbligo, bisogna essere in grado di controllarlo,
altrimenti rimane l’ennesima “Grida manzoniana”.



Invece, quanto pare, Macron si preoccupa di più di far finta di fare qualcosa, piuttosto che farlo veramente.
 
L’insistenza quasi neonazista dei giornalisti che continuano a chiedergli se è vaccinato oppure no
gli hanno fatto veramente girare le scatole.

Perché bisogna essere chiari:

chi si vaccina lo fa per tutelare se stesso, non per tutelare gli altri,

in quanto ci sono casi acclarati in cui i vaccinati hanno tranquillamente trasmesso l’infezione,

come caduto ad esempio sulla portaerei Ark Royal della Marina britannica.

Quindi smettiamola di chiedere questa cosa inutile, come smettiamola di vantarci di esserci vaccinati,

come se avessimo fatto una grande opera. Punto.

Chi si vaccina l’ho fatta a tutelare se stesso, il che è giusto.

Però se i rischi sono superiori ai benefici, come accade per i giovani,

allora il vaccino deve essere considerato con grande attenzione e non deve essere consigliato.


 

Users who are viewing this thread

Back
Alto