topo, io son uno di quelli che a diciottanni son sceso in paiazza perv fare il '68...............per protestare contro tutto e tutti
poi nel '69 son entrato nelingo ............................ e come me tanti altri (quasi tutti) ci siam dimenticati di protestare e ci siamo adeguati .........la maggior parte della mia classe siam diventati tutti dei menegers e (qualcuno) addirittura dei supermenegeres........
èlavita, topo, èlavita............
parlato:] Lui. Lui, il mercato è dovunque. È avido e insaziabile, non si accontenta mai.
Lui per crescere ha bisogno di noi, ma stranamente non ha bisogno di gente che sceglie. È Lui che sceglie per noi e determina la nostra vita con la sua quotidiana, invisibile presenza.
Ma se un giorno, di colpo, Lui sparisse? Se di colpo ci trovassimo esclusi da questo meccanismo perfetto così al di fuori di qualsiasi morale?
In fondo è Lui che ci procura benessere e ricchezza. Che condiziona la nostra vita. La vita di ogni paese.
Non c'è niente da fare. Oggi come oggi chi rifiuta la sua logica rischia di non mangiare; chi l'accetta con allegria subisce gravi danni alle sue facoltà mentali, cioè l'annientamento totale delle coscienze.
Insomma, un uomo oggi non ha neanche la possibilità di schierarsi a favore o contro di Lui. Incredibile.
Ma forse se lo si sa, se ne si è consapevoli sì può praticare questa realtà senza pretendere di risolvere le cose con un sì o con un no.
Ecco la grande sfida: allenarsi a vivere senza certezze con la certezza che qualcosa possa nascere da questa nostra contraddizione.
Allora forse, magari a fatica, troveremo altre risorse, allora forse si ritorna a pensare e a sognare...
...perché l'individuo non muore, resiste fra tanto frastuono
e si muove nel dubbio
che in fondo è da sempre il destino dell'uomo.
E pian piano ritorni ad esser vivo
più presente più reattivo
la tua mente rivede affiorare in un mondo sommerso
un percorso diverso.
L'individuo non muore
cerca nuovi ideali
e riprova l'antica emozione di avere le ali
di avere le ali…