Banco Popolare (BP) aspettando un vecchio amico ......... (4 lettori)

el docente

Forumer attivo
Un caro saluto al re dei "bombi"vado ad ascoltare il sempre sorridente fratta p(c)asini,se riesco a passarci vicino ve lo saluto!!!e lo SPERNACCHIO BEN-BENE:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D :V
 

Barry Lyndon

Forumer attivo
....guardando le ......
aspettando la ...
:D:D:D:D:D
Ciao Califfone!
Goditi il fine settimana:p

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Topuan

Forumer storico
Sostituita da una perizia giurata di un tecnico. Una norma che da sola «sarebbe uno choc per l'economia, un colpo al cuore della burocrazia inutile e un volano enorme per l'edilizia e le attività collegate». Berlusconi sta limando la sua riforma del settore. La sua personale ricetta contro la crisi. Un piano in due fasi. Primo: una bozza di progetto di legge da smistare e far approvare a tutte le Regioni del centrodestra, in testa Veneto, Lombardia e Sicilia, per consentire di aumentare la cubatura delle abitazioni esistenti. Secondo: un provvedimento di cornice giuridica, da varare in Consiglio dei ministri, che lo accompagni e riformuli buona parte della normativa nazionale in materia, snellendo le procedure e modificando il rapporto fra imprese, cittadini e pubblica amministrazione in tema di costruzioni. Ieri il capo del governo ne ha accennato sia in Consiglio dei ministri sia in conferenza stampa. L'idea è sua, l'ha definita «importantissima». La sta gestendo con i suoi più stretti collaboratori. Nelle ultime settimane ha coinvolto nel progetto i ministri Tremonti, Sacconi, Matteoli, Fitto e Alfano. L'intenzione è dare «una scossa all'economia che ricordi quella del Dopoguerra e consenta il rinnovamento edilizio del Paese». Anche a rischio, dice in privato, di «subire l'accusa di essere un cementificatore». A Palazzo Chigi il Cavaliere non ha dato dettagli ma ha detto che «quando l'edilizia va, tutto il resto va di conseguenza».

Su questa convinzione sta costruendo il suo progetto, certo che un intervento radicale nel settore delle costruzioni, e delle sue procedure autorizzative, sia in grado di dare un'enorme boccata di ossigeno alla congiuntura. Fra i collaboratori del premier si apprende che il piano si sviluppa in due fasi. A Palazzo Grazioli, residenza privata del Cavaliere, sia sta elaborando una normativa che in questi giorni viene smistata alle Regioni del centrodestra. Il Veneto potrebbe discuterne già la prossima settimana. Punti salienti: possibilità di aumentare del 20%, sia nel caso di edilizia residenziale che commerciale, la cubatura degli immobili esistenti; del 30% nel caso di abbattimento e ricostruzione di edifici obsoleti; del 35% nel caso il nuovo edificio sia ricostruito con le regole della bioedilizia e del risparmio energetico. Allo studio ci sono anche nuovi sgravi fiscali. Berlusconi ieri mattina ha fatto due esempi, in Consiglio dei ministri: «Il padre che vuole costruire una stanza in più di una villetta, per i figli; due proprietari di villette attigue che vogliono unirle». Aggiungono a scanso di equivoci i suoi collaboratori: «Ovviamente parliamo solo di immobili in regola con le norme edilizie, con i vincoli paesaggistici ed ambientali ». Perché la bozza del progetto di legge è da smistare alle Regioni? Perché la competenza normativa in materia è regionale. Dicono a Palazzo Grazioli: «Cominceranno le Regioni del centrodestra, siamo sicuri che anche quelle amministrate dal Pd ci verranno dietro».

Ma il piano del Cavaliere non si ferma qui. Alle norme regionali si affiancherà una nuova legge nazionale, con un sistema di sanzioni rivisto, un rapporto diverso fra privati e pubblica amministrazione, di «concertazione preventiva», su ogni procedura di natura edilizia e infine quello che appare come l'atto più forte: una certificazione di conformità, da rendere con perizia giurata, da parte di un tecnico. Al posto del permesso a costruire. Per le nuove costruzioni, così come nel caso dell'aumento di cubatura. Nella sostanza sarebbe un architetto o un ingegnere, su incarico del privato, e assumendosi le responsabilità (anche penali) della dichiarazione, a sostituirsi agli attuali uffici comunali di edilizia. Una norma che taglierebbe drasticamente i tempi per costruire. E che potrebbe essere varata già la prossima settimana. Su questo Berlusconi sta lavorando. Le norme stanno facendo il giro degli uffici legislativi dei ministeri interessati. Per il premier è una manovra a costo zero, in grado di mettere un turbo nell'economia. Qualcosa di molto più ampio del piano casa di cui si è discusso finora (agevolazioni per giovani coppie, nuova edilizia popolare etc.): «Una vera rivoluzione edilizia ».



interessante,in aggiunta al tasso di sconto all'1.5%....con le ristrutturazioni il settore edilizio e indotto ripartirebbe alla grandissima...proprio un turbo.

crisi crisi....mà son già fuori con il metro che misuro quanto posso allargare i capannoni.....anzi quasi quasi faccio un piano sopra.
 
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Topuan

Forumer storico
in qualche maniera poi garages sotto strada si riesce a trasformarli puri in attici.....
azzo mi raddoppio la mansarda in montagna,ci metto un pannello solare sopra( finto)....e la deduco
però.... dove ho la fontana in giardino,potrei farci la piscina coperta.
interessante..proprio interessante...
quasi quasi vado in cerca di ruderi...

certo che il berluska....non è scemo scemo,sà che siamo italiani(un pò furbetti),attaccati al mattone,l'unica cosa per cui ora tiriamo fuori i soldini.
 

eusebio

Forumer storico
in qualche maniera poi garages sotto strada si riesce a trasformarli puri in attici.....
azzo mi raddoppio la mansarda in montagna,ci metto un pannello solare sopra( finto)....e la deduco
però.... dove ho la fontana in giardino,potrei farci la piscina coperta.
interessante..proprio interessante...
quasi quasi vado in cerca di ruderi...

certo che il berluska....non è scemo scemo,sà che siamo italiani(un pò furbetti),attaccati al mattone,l'unica cosa per cui ora tiriamo fuori i soldini.


Topo come lo vedi il super-crollo delle nostre borse rispetto agli altri indici...
ho capito che con meno introiti da banche e assicurazioni lo stato va a putt*ne, ma lo stesso lo possiamo dire per i crucchi con le auto e le banche in cui credo stiano moltooooo peggio......

Riguardo al berlusca....
quelle cose posson andare bene a livello privato o di edifici esistenti ( tipo da 2 me ne faccio 3 così sistemo i figli, ma sul nuovo o meglio sui nuovi piani di costruzione la vedo dura costruire ulteriormente....

Già ora alcuni complessi son delle vere e proprie celle, se poi ci si mette a farci altro ancora vien fuori la costruzione dei lego........

Ripeto sarebbe sicuramente da volano per restauri del vecchio, ma sul nuovo con tutto quello che c'è da smaltire non saprei l'utilità....
 
Salve seguo le vostre discussioni, ho trovato questo articolo sul giornale arena di verona e ve lo posto, ciao.

La Bpv chiude in utile Bauli: abbiamo radici sane

IL BILANCIO. Attivo di oltre 267 milioni per la controllata del gruppo Banco Popolare. Impieghi e raccolta in crescita
Il presidente fiducioso per il futuro: bene anche i primi due mesi del 2009, opportuni i «Tremonti bond» in questa fase difficile
  • 05/03/2009
Bilancio 2008 in utile per oltre 267 milioni, con impieghi e raccolta in buona crescita e andamento in linea anche nei primi due mesi del 2009. Il radicamento sul territorio della Banca Popolare di Verona spa viene confermato così dal consuntivo al 31 dicembre scorso approvato ieri dal cda, presieduto da Alberto Bauli.
«Il 2008 è stato per tutte le banche un anno a dir poco difficile, che non ha precedenti nella recente storia dell'economia internazionale» dice Bauli. «Nonostante ciò la Banca Popolare è riuscita a chiudere il bilancio con un utile netto di 267,4 milioni di euro. Il lavoro coeso dell'amministratore delegato Franco Baronio e del direttore generale Cristiano Carrus ha portato buoni frutti che consentono alla banca di guardare al futuro con responsabilità e ottimismo».
Quanto incidono sull'utile le poste straordinarie?
«Il risultato del 2008 beneficia di circa 108 milioni di plusvalenza straordinaria dalla cessione di sportelli al Credem e di 160 milioni di euro di utile proveniente dall'attività bancaria ricorrente, dopo aver spesato rettifiche prudenziali per complessivi 228 milioni».
Una cifra importante...
«L'aggravarsi della crisi economica nel corso dell'ultimo trimestre 2008 ci ha indotto ad adottare criteri di prudenza nelle politiche degli accantonamenti e in generale nella valutazione degli asset patrimoniali. Un approccio che ci consente di guardare con serenità all'evolversi del quadro di crisi. Ma sottolineo che gli utili generati dalla Bpv nel 2008 sono quasi totalmente riferibili all'attività bancaria tradizionale svolta a favore di clienti privati, famiglie, piccole e medie imprese del territorio: mutui fondiari per l'acquisto della casa, finanziamenti per l'attività imprenditoriale di artigiani, professionisti e commercianti».
Il quadro economico non è facile. Quale è la percezione?
«L'andamento dell'economia a Verona è a macchia di leopardo, con settori che soffrono e altri, come ad esempio l'alimentare, che vanno bene. Ma, non lo nascondiamo, ci aspettiamo tempi peggiori».
Quale è stato l'andamento di raccolta e impieghi?
«La raccolta da clientela è salita del 13%. Gli impieghi alle famiglie e alla piccola e media impresa sono rimasti al centro dell'intera strategia del Gruppo, in modo particolare nella Bpv che registra una crescita del 3,5%, mentre la nostra esposizione nei confronti del segmento large corporate ha segnato una consistente riduzione».
Di quanto?
«La riduzione è stata del 49% a 3,5 miliardi di euro».
Come sono gli andamenti nei primi due mesi del 2009?
«Stanno andando secondo il budget. Non ci sono particolari problemi. Il core business, l'attività bancaria, va come sempre bene grazie al suo radicamento sul territorio».
Bpv quindi aiuterà il Gruppo rispetto ai problemi che ancora deve affrontare.
«Bpv è focalizzata sul suo ruolo di banca del territorio. Il Banco Popolare deve ancora affrontare sfide difficili che, sono sicuro, saranno risolte all'insegna del rigore, con riferimento sia ai crediti che alle partecipazioni. L'esperienza e la capacità del consigliere delegato Pier Francesco Saviotti stanno indirizzando il Gruppo nella giusta direzione, grazie anche alla piena sintonia con il presidente Fratta Pasini».
Come spiega allora l'andamento del titolo in Borsa?
«Mai come in questo momento, a mio avviso, è fondamentale guardare allo stato patrimoniale delle aziende e non ai valori di Borsa. Il nostro patrimonio è solido così come quelle delle altre banche italiane».
E allora perché ricorrere ai Tremonti bond?
«I Tremonti-bond saranno esaminati dalla capogruppo così come da altre banche italiane. Sono uno strumento, un'iniziativa opportuna per banche, imprese e clienti. Saranno l'occasione per aumentare ancora più gli impieghi alle pmi e per raggiungere rapidamente i nuovi livelli di patrimonializzazione che ora vengono richiesti alle banche».
Come vede il futuro?
«I risultati positivi della Bpv sono stati conseguiti in un periodo di crisi purtroppo destinato ad acuirsi e che non ci possono distogliere da politiche di particolare prudenza, ma rappresentano la struttura portante e sana su cui il Banco Popolare può costruire una nuova stagione di sviluppo».
 

eusebio

Forumer storico
Speriamo che gli speculatori non alzino in virtù di tali leggi i prezzi di rustici o altro altrimenti il mercato resterà pressochè immobile.....

Sabato 7 Marzo 2009, 16:06

[FONT=arial,elvetica] Casa: Veneto test nazionale[/FONT]

b

[FONT=arial,helvetica] (ANSA) - VENEZIA, 7 MAR - Partira' dal Veneto la riscossa del mercato italiano dell'edilizia che il premier Silvio Berlusconi ha detto di voler rilanciare. La giunta regionale discutera' martedi' prossimo un progetto di legge che prevede la possibilita' per i proprietari di ampliare sino al 20% la cubatura dell'immobile o di ricostruire, ingrandendole e dotandole di criteri di ecosostenibilita', le abitazioni realizzate prima del 1989.
[/FONT]
 

Topuan

Forumer storico
bene...pensavo peggio.....
228 milioni di rettifiche prudenziali....spero abbiano ripulito tutto,poi vedremo quanto si recuperà in futuro.
devono fare subito anche tutti gli accantonamenti prudenziali possibili anche in poplodi,fuori il dente fuori il dolore.....
rimane il problemone italese....e le sofferenze nuove del 2009 dovute alla crisi economica.

2008 senza dividendo,e tutto l'utile a patrimonio,è la soluzione migliore(e unica possibile visto al carenza di liquidità,dovuta agli errori dei psudo rampanti manager).
sul tremonti bond....mahhhh l'ingerenza della politica che vuole imporre di finanziare tutte le imprese non mi piace......e preludio a grossi guai.
vanno finanziate nella giusta misura solo le imprese serie,quelle che hanno le opportune garanzie,o che sono guidate da inprenditori onesti......non quello che bruciano in soldi,sponsorizzate da amici,politici,o troppo in "rapporti stretti con qualche bancario".....devono arrangiarsi.
 

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