Salve seguo le vostre discussioni, ho trovato questo articolo sul giornale arena di verona e ve lo posto, ciao.
La Bpv chiude in utile Bauli: abbiamo radici sane
IL BILANCIO. Attivo di oltre 267 milioni per la controllata del gruppo Banco Popolare. Impieghi e raccolta in crescita
Il presidente fiducioso per il futuro: bene anche i primi due mesi del 2009, opportuni i «Tremonti bond» in questa fase difficile
Bilancio 2008 in utile per oltre 267 milioni, con impieghi e raccolta in buona crescita e andamento in linea anche nei primi due mesi del 2009. Il radicamento sul territorio della Banca Popolare di Verona spa viene confermato così dal consuntivo al 31 dicembre scorso approvato ieri dal cda, presieduto da Alberto Bauli.
«Il 2008 è stato per tutte le banche un anno a dir poco difficile, che non ha precedenti nella recente storia dell'economia internazionale» dice Bauli. «Nonostante ciò la Banca Popolare è riuscita a chiudere il bilancio con un utile netto di 267,4 milioni di euro. Il lavoro coeso dell'amministratore delegato Franco Baronio e del direttore generale Cristiano Carrus ha portato buoni frutti che consentono alla banca di guardare al futuro con responsabilità e ottimismo».
Quanto incidono sull'utile le poste straordinarie?
«Il risultato del 2008 beneficia di circa 108 milioni di plusvalenza straordinaria dalla cessione di sportelli al Credem e di 160 milioni di euro di utile proveniente dall'attività bancaria ricorrente, dopo aver spesato rettifiche prudenziali per complessivi 228 milioni».
Una cifra importante...
«L'aggravarsi della crisi economica nel corso dell'ultimo trimestre 2008 ci ha indotto ad adottare criteri di prudenza nelle politiche degli accantonamenti e in generale nella valutazione degli asset patrimoniali. Un approccio che ci consente di guardare con serenità all'evolversi del quadro di crisi. Ma sottolineo che gli utili generati dalla Bpv nel 2008 sono quasi totalmente riferibili all'attività bancaria tradizionale svolta a favore di clienti privati, famiglie, piccole e medie imprese del territorio: mutui fondiari per l'acquisto della casa, finanziamenti per l'attività imprenditoriale di artigiani, professionisti e commercianti».
Il quadro economico non è facile. Quale è la percezione?
«L'andamento dell'economia a Verona è a macchia di leopardo, con settori che soffrono e altri, come ad esempio l'alimentare, che vanno bene. Ma, non lo nascondiamo, ci aspettiamo tempi peggiori».
Quale è stato l'andamento di raccolta e impieghi?
«La raccolta da clientela è salita del 13%. Gli impieghi alle famiglie e alla piccola e media impresa sono rimasti al centro dell'intera strategia del Gruppo, in modo particolare nella Bpv che registra una crescita del 3,5%, mentre la nostra esposizione nei confronti del segmento large corporate ha segnato una consistente riduzione».
Di quanto?
«La riduzione è stata del 49% a 3,5 miliardi di euro».
Come sono gli andamenti nei primi due mesi del 2009?
«Stanno andando secondo il budget. Non ci sono particolari problemi. Il core business, l'attività bancaria, va come sempre bene grazie al suo radicamento sul territorio».
Bpv quindi aiuterà il Gruppo rispetto ai problemi che ancora deve affrontare.
«Bpv è focalizzata sul suo ruolo di banca del territorio. Il Banco Popolare deve ancora affrontare sfide difficili che, sono sicuro, saranno risolte all'insegna del rigore, con riferimento sia ai crediti che alle partecipazioni. L'esperienza e la capacità del consigliere delegato Pier Francesco Saviotti stanno indirizzando il Gruppo nella giusta direzione, grazie anche alla piena sintonia con il presidente Fratta Pasini».
Come spiega allora l'andamento del titolo in Borsa?
«Mai come in questo momento, a mio avviso, è fondamentale guardare allo stato patrimoniale delle aziende e non ai valori di Borsa. Il nostro patrimonio è solido così come quelle delle altre banche italiane».
E allora perché ricorrere ai Tremonti bond?
«I Tremonti-bond saranno esaminati dalla capogruppo così come da altre banche italiane. Sono uno strumento, un'iniziativa opportuna per banche, imprese e clienti. Saranno l'occasione per aumentare ancora più gli impieghi alle pmi e per raggiungere rapidamente i nuovi livelli di patrimonializzazione che ora vengono richiesti alle banche».
Come vede il futuro?
«I risultati positivi della Bpv sono stati conseguiti in un periodo di crisi purtroppo destinato ad acuirsi e che non ci possono distogliere da politiche di particolare prudenza, ma rappresentano la struttura portante e sana su cui il Banco Popolare può costruire una nuova stagione di sviluppo».