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Avrei scelto LOT 48 MARC CHAGALL (1887-1985), ma sapendo che le litografie gliele faceva manualmente Sorlier, da purista fanatico declino.
Poi, con tutte le difficoltà e i rischi che ci sono per fare la spesa, avrei senz'altro preso su le zuppe Campbell di Warhol, anche se, come vegetariano, ce ne sono alcune da scartare.
Approfitto poi per far notare i due Matisse 58 e 59. Soggetto, dimensioni ecc, assai simili, ma la seconda viene quotata il doppio. Perché? Perché c'è più "lavoro". Alla faccia del concettuale e dell'idea. Per le opere, diciamo, vecchio stile, i criteri sono ancora quelli biecamente quantitativi di un tempo, la manualità, la quantità ecc ecc.
Non potuto fare a meno di pensare, fino al lotto 42, quante americanate, poi dal 43 in poi almeno l'asta da questo punto di vista si riprende.
Però faccio un confronto tra la Marilyn e l'altra in asta oggi in Italiia. Quale è il motivo di questa differenza di prezzo?
Non potuto fare a meno di pensare, fino al lotto 42, quante americanate, poi dal 43 in poi almeno l'asta da questo punto di vista si riprende.
Però faccio un confronto tra la Marilyn e l'altra in asta oggi in Italiia. Quale è il motivo di questa differenza di prezzo?
NDY WARHOL (1928-1987) Marilyn Monroe (Marilyn): one print
screenprint in colors, on wove paper, 1967, signed in pencil on the reverse, stamp-numbered 228/250 (there were also 26 artist's proofs lettered A-Z), published by Factory Additions, New York
Sheet: 36 x 36 in. (914 x 914 mm.)
Non potuto fare a meno di pensare, fino al lotto 42, quante americanate, poi dal 43 in poi almeno l'asta da questo punto di vista si riprende.
Però faccio un confronto tra la Marilyn e l'altra in asta oggi in Italiia. Quale è il motivo di questa differenza di prezzo? Vedi l'allegato 556476
l'unica vera differenza è la clientela delle due case d'asta
la differenza nella dimensione del foglio potrebbe essere un errore... altrimenti sarebbe stata tagliata.
comunque il risultato è lo stesso facendo il confronto con quest'altra, sempre venduta da gonnelli e battuta a 12mila euro, che risulta avere le dimensioni del foglio corrette: Libreria Antiquaria Gonnelli - Casa d'Aste - Gonnelli Casa d'Aste
La differenza nella dimensioni del foglio la esclude dalla importante pubblicazione citata da entrambe. Quando l'archivio/fondazione Wharol era operativo, adesso mi pare che dopo l'apertura delle ultime 200 casse secondo lascito dello stesso non sia più attivo, questa della dimensione del foglio era la discriminante, almeno così mi disse un mercante.
L'ultima che ho postato io però ha le dimensioni esatte ed è andata ad una cifra analoga (12k).
Direi che la vera differenza è la casa d'aste e la sua clientela.
Comunque, detto che secondo me è originale, sarebbe interessante sapere come gonnelli giustifica la differenza di dimensione in quella in asta a breve... un centimetro non è proprio poco..