Ok le aste del Ponte sono mediamente di buona qualità anche se, secondo me sbagliando, mischiano scatolette di profumi, grafica, bambole di pezza, dipinti e comodini (ma forse un motivo di marketing c'è, come negli autogrill dove per guadagnare l'uscita sei obbligato a fare la serpentina delle corsie così magari ti ingolosisci e ti compri un salame umbro anche se eri entrato solo per il caffè).
Aggiungiamo poi che di fatto nel sito vediamo la preasta, che si conclude con l'asta vera e propria a cui bisogna partecipare di persona.
Cioè tu fai l'offerta nel sito ma poi il giorno dell'asta in sala un tizio qualsiasi offre 10 in più e tu sei fo**uto. Infatti avevo fatto un'offerta di concerto con
@baleng per l'album della Belle Epoque ma il giorno dell'asta il lotto ha fatto serenamente il doppio.
Infine aggiungiamo che i milanesi danarosi non si lasciano scappare le occasioni. In pratica impossibile fare l'affare.