Attenta Italia,occhio ai Gatekeepers! Il M5S è stato un Cavallo di Troia/GATEKEEPER fin dall'inizio?

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M5S, istruttoria Garante Privacy su App Casaleggio: "Atto dovuto"
Pubblicato il: 09/12/2019 20:26
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Il Garante per la protezione dei dati personali aprirà un'istruttoria sul caso della app, lanciata nel 2013 dalla Casaleggio Associati, che secondo le rivelazioni dell'ex dipendente Marco Canestrari, rilanciate dal sito Linkiesta.it, avrebbe sottratto dati personali di utenti Facebook. Ne dà notizia Politico.eu. Fonti dell'Authority interpellate dall'Adnkronos confermano l'avvio dell'istruttoria: "Si tratta di un atto dovuto: come di prassi per ogni tipo di segnalazione pervenuta all'Autorità viene aperta un'istruttoria".

In una nota pubblicata dopo l'articolo di Linkiesta, la srl fondata da Gianroberto Casaleggio e attualmente presieduta dal figlio Davide ha respinto ogni accusa, precisando che "i dati raccolti nel 2013 non sono stati utilizzati dalla Casaleggio Associati per altre finalità e sono poi stati cancellati alla fine dell'iniziativa in piena sintonia con la legge, con le politiche di Facebook e con la normativa sulla privacy".
 

Dal blog Critica Scientifica: enzopennetta.it/2019/09/un-conte-alla-rai/

Un “Conte” alla Rai
BY ENZO PENNETTA ON 9 SETTEMBRE 2019


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Il sistema adottato per il Governo aveva una sua replica nella Rai, il metodo “cavallo di Troia” ha operato fin dall’inizio ad ogni livello

Mentre l’attenzione generale era concentrata
sui due vice primi ministri e sull’uomo del Presidente, Tria, impegnato a contrastare le iniziative economiche frutto fondamentalmente degli indirizzi indicati dai due Presidenti di commissione Finanze di Camera e Senato, l’avvocato Conte operava per qualcuno che non era né il Governo né il popolo italiano, tessendo relazioni del tutto autonome e non autorizzate con la cancelliera Merkel e che non dispiacevano al piccolo Napoleone pupillo di Jacques Attali, entrambi leader dalle politiche concorrenziali e più propriamente ostili, agli interessi nazionali italiani.

Questo “gioco” non avrebbe potuto funzionare in presenza di un’informazione che ne avesse svelato i meccanismi o che solamente avesse mostrato le falsità sulle quali la narrazione neoliberista, globalista e di una UE come strumento di Germania e subordinatamente Francia, hanno costruito e ancora costruiscono, un consenso determinante presso quella parte ancora rilevante di opinione pubblica che si forma esclusivamente sui grandi media.

Affinché l’operazione Conte potesse funzionare era necessario compiere un’analoga operazione nella Rai, e il Conte della Rai non poteva che essere colui che realmente avrebbe detenuto il potere, e cioè l’AD Fabrizio Salini il cui curriculum parla di una lontananza dai partiti, come Giuseppe Conte, ma anche di una provenienza da La 7, che non è propriamente un canale con un DNA favorevole alle posizioni che erano del governo gialloverde. Come sia stato possibile che una persona di formazione ostile al governo che lo ha nominato sia stata proposta a guidare la Rai è una questione rilevante ma al tempo stesso la risposta è ovvia, o almeno lo è dopo che si è capito quale siano state le dinamiche che hanno portato Giuseppe Conte alla poltrona di Primo Ministro.

Adesso che Conte ha compiuto il suo ‘good job’ anche nella Rai i giochi si possono fare più evidenti, il M5S che avrebbe dovuto lavorare ad una Rai “sovranista” si schiera con il PD contro questo corso, ma di fatto non fa altro che rivelare che fin dall’inizio l’AD Fabrizio Salini è stato un uomo del PD, così come Giuseppe Conte che lo ha ammesso nell’intevista in diretta sul Fatto Quotidiano affermando di essere sempre stato un elettore del PD.

Il Governo Lega/M5S ha ottenuto quindi il via libera solo dopo che interessi sovranazionali hanno avuto il controllo di fatto dell’operato di Governo e Rai, un po’ quello che era nei programmi del Principe Borghese nel 1970.

Adesso il ruolo di Gatekeeper del M5S nel governo e nella Rai è diventato palese e gioca allo scoperto chiedendo la fine del rinnovamento:

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Dal livello politico a quello dell’informazione la manovra di sterilizzazione delle iniziative e infine di ribaltamento delle posizioni è andata a buon fine, quello che appare evidente è che nessuna delle teste politiche del M5S avrebbe avuto e ha la necessaria sofisticazione per aver pensato e poi aver messo in atto un meccanismo di questo tipo.

Come avrebbe detto qualcuno le menti sono altrove e si tratta di menti raffinatissime.
 
Il 16 luglio 2019 Ursula von der Leyen, falco dell'establishment e dell'austerity, è stata eletta alla Presidenza della Commissione europea per una manciata di voti; è stata eletta grazie ai voti determinanti del M5S, con i suoi quattordici europarlamentari.
Un' occasione storica perduta di colpire l'assetto europeo, che cerca di strangolare gli Stati dell'Eurozona. Il Consiglio europeo sarebbe stato costretto a trovare un accordo con le forze sovraniste.
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Articolo dal blog di Antonio Angelini: blog.ilgiornale.it/angelini/2019/07/16/von-der-leyen-eletta-per-un-pugno-di-voti-dei-5-stelle/

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Von Der Leyen eletta per un pugno di voti. Dei 5 stelle purtroppo...

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Come possono i 5 stelle aver votato la Von Der Leyen? Siamo alle solite. Incoerenza pura. La stessa che portò dalla alleanza con Farage al tentativo di entrare in ALDE.

Da un lato Forza Italia che fa parte del PPE e vota contro i candidati italiani della LEGA e a favore di candidati tedeschi o filo tedeschi, dall’ altra i 5 stelle che votano come Presidente della Commissione Tedesca pardon Europea . Una candidata ultraeuropeista e immigrazionista (le vite si salvano … ma in Italia) .

Come si può avere due partiti , uno alleato alle elezioni di Salvini-Meloni e l’ altro alleato di governo di Salvini , così incoerenti?

La neo Presidente è stata eletta per 9 voti, i 5 stelle che hanno votato per LEI contano 15 parlamentari. Ma avete idea di che salvataggio hanno fatto? E tutto per il posto di Castaldo? o per che altro? Immaginate le risse nella risicatissima maggioranza se non fosse passata per pochi voti, Una occasione incredibile persa per un “tradimento” pentastellato. Nei 5 stelle non esistono direttive o gerarchie di partito evidentemente oppure le linee guida cambiano ogni giorno?

Se fossi Matteo Salvini davvero avrei problemi a fidarmi di uno o dell’ altro.

Alle prossime elezioni come presentarsi? Da solo, con la Meloni oppure con uno dei due inaffidabili?

Ecco perchè tentenna sul mandare all’ aria il governo con la Trenta e Toninelli? Veramente c’ è anche un altra ragione: Mattarella poi concederebbe le elezioni oppure tenterebbe un ribaltone stile Scalfaro con Dini? o un Governo pasticcio PD , 5 stelle e altri?

Caro Salvini non ti invidio proprio.


P.S. Ursula Von Der Leyen , come ricordato da Gianandrea Gaiani , da ministro della difesa tedesco scrisse nel libro bianco 2016 : ” la Germania , superando vecchi preconcetti ( 2 guerra mondiale e nazismo sarebbero vecchi preconcetti) , nutre l’ ambizione di assumenre le redini anche militari e non solo economiche dell’ Europa.

Cari 5 stelle avete messo questa signora sul tetto della UE. Non finirà bene.
 
25 Agosto 2019
Articolo del blog Oltre le Barricate: oltrelebarricate.wordpress.com/2019/08/25/il-m5s-eviti-il-suicidio-di-un-governo-col-pd/

Il M5S eviti il suicidio di un governo col Pd
AGOSTO 25, 2019 / DOMALEX

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Pare che la tendenza di questo mese di agosto, in ambito politico, sia stata l’autolesionismo compulsivo.
Dopo la folle apertura della crisi di governo da parte di Salvini, gesto che potrebbe costargli 4 anni di opposizione e grosse grane giudiziarie (gesto di cui sembra comunque essersi pentito), adesso è il turno dei 5 Stelle, che stanno seriamente ragionando di formare un nuovo governo col Pd.

E’ francamente impossibile che il partito dell'”onestà” e della “trasparenza” possa andare d’accordo con il partito di Bibbiano, di Mafia Capitale, di Banca Etruria, dello scandalo Csm, del business dell’accoglienza, del sostegno alle Carola Rackete e alle Ong negriere, del nazismo vaccinale, dei deliri Lgbt, della sudditanza verso l’Ue, l’Euro, l’asse francotedesco, il pareggio di bilancio e i trattati di libero scambio neoliberisti.
E’ vero che il M5S ci ha abituati alle giravolte più incredibili, ma da qui a riportare al potere il partito più odiato dagli italiani, e sempre sconfitto alle urne negli ultimi anni, ce ne passa.

Non è un caso se numerosi big tra i 5 Stelle siano scettici verso l’accordo, e se l’intera base sia in rivolta sui social (tanto che non si sa neppure se l’eventuale accordo sarà votato su Rousseau, alla faccia della “democrazia diretta”). L’idea di ritrovarsi il Pd al governo fa accapponare la pelle a chiunque abbia un po’ di sale in zucca e non militi in quella parte politica.
Per cui torniamo a chiederci: vale la pena che il M5S si suicidi definitivamente proseguendo la trattativa con i Dem?
Per quanto ci riguarda, la soluzione migliore sarebbe una riedizione del governo gialloverde, con Di Maio premier e senza Tria, Trenta, la Grillo e Moavero.
In alternativa, un ritorno alle urne in autunno.

Ma non è accettabile che il Pd, defenestrato dagli italiani il 4 marzo 2018, ritorni al potere proprio grazie agli “anti-sistema” del M5S.
Ricordiamo che alle ultime politiche il centrodestra ha preso il 37%, il M5S il 32%, il centrosinistra il 22%. E attualmente i sondaggi danno un gradimento verso il centrodestra che supera il 50%, con la Lega che da sola tocca il 37%.
In assenza di nuove elezioni, quindi, l’unico governo rispettoso della volontà popolare è un governo centrodestra (o sue parti)/M5S.
Qualunque altra soluzione sarebbe un golpe ai danni del popolo italiano, un esecutivo privo di reale corrispondenza con la volontà del Paese.
Il M5S non si macchi di un simile crimine, per il proprio bene e per quello dell’Italia.


P.s. L’opinione in merito di Gianroberto Casaleggio?
Se il M5S facesse un governo col Pd, io uscirei dal movimento“.

P.p.s. Negli ultimi giorni l’inciucio giallorosso ha ricevuto l’endorsement di Merkel, Juncker,Oettinger e Moscovici. Fatevi una domanda e datevi una risposta.
 
Ultima modifica:
Articolo di Libero Quotidiano: liberoquotidiano.it/news/opinioni/13496177/paolo-becchi-conte-infiltrato-pd-inciucio-spaccatura-insanabile-volonta-popolare-voto-conta-caz.html

Paolo Becchi, il governo dell'inciucio schiaffo all'Italia: "Il voto non conta un caz***. Conte infiltrato Pd"
Giulio Bucchi 31 agosto 2019


"Un governo senza alcun riscontro nella volontà popolare". Secondo Paolo Becchi, l'accordo tra Pd e M5s (fonti di entrambi i partiti lo definirebbero in dirittura d'arrivo) "genererebbe una spaccatura insanabile tra popolo e istituzioni, dove il popolo non solo non vedrebbe rispettata la sua volontà espressa più volte nelle urne nell'ultimo anno e mezzo (politiche, regionali, amministrative ed europee), ma soprattutto penserebbe che il suo voto non conti proprio un caz*** e che ogni decisione venga assunta nei palazzi del potere, se non peggio nelle riunioni sovranazionali della Ue". Leggi anche: "Cosa devi andare a dire a Mattarella". Becchi sussurra a Salvini: l'unica mossa possibile Proprio all'Unione europea, spiega ancora il professore, ideologo italiano del sovranismo, bisogna tornare per comprendere il vero ruolo di Giuseppe Conte. Il premier uscente, su cui il Pd pare aver fatto cadere il veto e che quindi potrebbe restare a Palazzo Chigi sia pure con nuovo colore politico, sarebbe stato proprio "l'infiltrato" dei dem nel vecchio governo. Come? Premendo, ricorda Becchi su Facebook, per la nomina di Ursula Von der Leyen alla Presidenza della Commissione Ue provocando la rottura molto prima di quella, ufficiale, di Matteo Salvini.
 
Articolo di Oltre le Barricate: oltrelebarricate.wordpress.com/2019/09/08/il-golpe-si-e-compiuto-uccisa-la-democrazia-in-italia-da-un-movimento-di-imbroglioni-e-traditori/

Il golpe si è compiuto. Uccisa la democrazia in Italia da un MoViMento di imbroglioni e traditori
SETTEMBRE 8, 2019 / DOMALEX

Alla fine ci sono riusciti.
Ciò di cui da mesi si vociferava, cioè un accordo tra M5S e Pd per un ribaltone di governo benedetto da Mattarella, si è definitivamente concretizzato pochi giorni fa, dopo la votazione su Rousseau e la nascita del Conte Bis.
Un esecutivo maledetto già nella culla per il suo totale scollegamento con il volere dei cittadini italiani: se il 4 marzo 2018 gli elettori avevano premiato i partiti più “anti-sistema” (o percepiti come tali) e punito severamente il Pd, grazie al nuovo governo giallorosso rientrano dalla finestra i Dem cacciati dalla porta, con un’operazione tanto vergognosa e antidemocratica che non si può che parlare di golpe bianco.

Le elezioni dello scorso anno avevano infatti certificato una evidente disaffezione degli italiani verso le politiche europeiste, globaliste, immigrazioniste e Lgbt-friendly del centrosinistra renziano, consegnando il 37% delle preferenze al centrodestra a trazione leghista e il 32% a un M5S che contro quelle politiche si era mostrato sempre critico, se si esclude la vicinanza alle “famiglie arcobaleno” delle amministrazioni 5 Stelle. Rimaneva ben distanziato il centrosinistra col 22%.

Era chiaro a tutti che la nuova maggioranza avrebbe dovuto essere a prevalenza di destra, con qualche stampella centrista (il M5S o il gruppo misto).
Invece, prima Mattarella impediva a Salvini di cercarsi una maggioranza autonoma in Parlamento (per quanto ciò fosse indubbiamente difficile) e in seguito il Movimento, dopo il rifiuto di Renzi ad ogni accordo (il che certifica che l’inciucio era già pronto l’anno scorso da parte del M5S), costringeva la Lega a disfarsi degli altri 2 partiti della coalizione uscita vittoriosa dalle urne, per poter redigere il contratto di governo.
In questo modo il nuovo esecutivo, da essere di centrodestra + M5S diventava un M5S + Lega. Già questo andava a ledere la rappresentanza democratica, lasciando un 20% degli elettori di centrodestra fuori dalla maggioranza di governo.
Ma questo poteva andare bene finché la Lega avesse portato le politiche della coalizione all’interno dell’azione del nuovo esecutivo.

Successivamente iniziava da parte del M5S il sabotaggio alle politiche leghiste, con i ministri Trenta (Marina militare), Tria (Guardia di finanza) e Toninelli (Guardia costiera) che spesso agivano in modo platealmente contrario alla linea dura di Salvini sull’immigrazione.
Le tensioni si sono esacerbate dopo il voto alla Von der Leyen, sostenuta dal M5S e non dalla Lega, e dopo i continui niet di Tria e Conte ai minibot e a politiche economiche contrarie ai diktat europei, oltre che all’opposizione dei grillini alla Tav.

La mossa di Salvini di staccare la spina è stata evidentemente stupida e ingenua: era chiaro che Mattarella, da sempre a lui ostile, non avrebbe permesso il ritorno alle urne in presenza di un’altra maggioranza, ed era evidente l’intenzione dei grillini di rompere con la Lega flirtando col Pd.
A questo va aggiunta la presenza di Matteo Renzi e di Stefano Feltri (vicedirettore del Fatto) alBilderberg 2019, segno di un incessante lavorio delle oligarchie euro-atlantiche per favorire il ribaltone.

La mossa di Salvini è stata disastrosa anche per le varie indagini che pendono sul suo capo grazie al solerte interessamento delle procure “rosse”: il pm Patronaggio di Agrigento, quello del caso Diciotti, non vede l’ora di mettere le mani su un leader leghista privo di scudi (maggioranza) in Senato. E che Salvini abbia agito per tutelare l’interesse nazionale e il mandato elettorale ricevuto, a questa gente fregherà poco.
Inoltre la nuova maggioranza ci metterà poco a partorire una nuova legge elettorale anti-Salvinellum, interamente proporzionale, che impedisca al centrodestra di governare salvo il raggiungimento del 51% delle preferenze.
Per non parlare dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica nel 2022, per cui già si fa il nome di Prodi.

Insomma: Salvini ha compiuto un disastro di ingenuità staccando la spina al governo gialloverde, decisione che influenzerà pesantemente la vita del Paese per gli anni a venire, mentre i 5 Stelle sono stati delle pure carogne nel riportare al potere il partito di Bibbiano, Banca Etruria, Mps, Mafia Capitale e scandalo Csm, del business dell’accoglienza, del tifo per la psicopatica speronatrice Carola Rackete, dei deliri pro-Lgbt, della sudditanza a Ue, Euro, asse franco-tedesco e austerità ammazzapopoli. E tutto questo per la paura di tornare al voto, che avrebbe senz’altro consegnato il governo al centrodestra (in costante crescita nei sondaggi dal 2018 in poi) e il M5S all’oblio.
Viene assolto così, e nel modo più plateale possibile, il vero compito dei 5 Stelle: prendere i voti di milioni di cittadini infuriati e riportarli ordinatamente ai partiti dell’establishment europeista e globalista.

Adesso, la ferita inferta alla democrazia dalla nascita del Conte Bis sarà difficile da rimarginare, e si lega in modo stretto al tentativo in Gran Bretagna di impedire in tutti i modi una Brexit no deal, cioè senza alcun accordo, da parte di Boris Johnson. È sempre più evidente come la sopravvivenza dell’Ue sia incompatibile con le regole basilari della democrazia rappresentativa: o muore l’una, o muore l’altra.
È sicuramente preferibile che a saltare in aria sia la prima, mostro tirannico diretto da banchieri, Germania e Francia, ma finché la classe politica italiana ed europea sarà popolata da maggiordomi, imbroglioni, traditori e servi sciocchi, sarà la seconda a dover cedere il passo. E non è una buona notizia per nessuno.
 
Il Gunther Oettinger, commissario europeo al Bilancio, quello che: "i mercati insegneranno agli italiani a votare".

Articolo de Il Giornale: ilgiornale.it/news/politica/crisi-oettinger-nuovo-governo-sviluppo-positivo-1745105.html

Crisi, Oettinger: “Nuovo governo sviluppo positivo. Ricompenseremo Italia”
Il commissario Ue uscente al bilancio Guenther Oettinger si dichiara soddisfatto per la nascita in Italia di un nuovo governo “pro-europeo”

Gabriele Laganà - Gio, 29/08/2019

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Eliminato il “pericolo Salvini”, con il leader della Lega relegato all’opposizione, Bruxelles può festeggia.

Prova di ciò sono le dichiarazioni rilasciate all’emittente Swr dal commissario Ue uscente al bilancio Guenther Oettinger secondo cui il nuovo incarico conferito a Conte è "uno sviluppo positivo". Ora ci si aspetta dall'Italia "un governo pro-europeo che non lavori contro l'Europa".

L’esponente politico della Cdu tedesca auspica un nuovo dialogo “costruttivo”, che riguardi anche il tema dei migranti. “Da europei dobbiamo riconoscere i compiti svolti dall’Italia per la sua posizione geografica e dobbiamo aiutarla“. Oettinger si riferisce a un nuovo meccanismo di redistribuzione dopo i salvataggi in mare, “a cui partecipi anche l’Italia”. “Così la politica di Salvini non avrà più posto nel nuovo governo”.


Oettinger, senza nascondere un certo astio per il ministro dell’Interno italiano, ha voluto sottolineare che "è stato così messo un limite" all’azione di "un populista che fa politica in costume da bagno". Parlando del possibile sostegno a Roma da parte di Bruxelles, il commissario si è detto certo che "si farà il possibile per facilitare il lavoro del nuovo governo italiano, quando entrerà in carica e per ricompensarlo".
 

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