Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca

Buongiorno Gionmorg, lunedi le associazioni dei risparmiatori incontreranno al ministero gli sviluppatori della piattaforma. Penso si chiariranno i punti più fumosi, come quello che stai evidenziando. Conviene attendere e poi procedere alla compilazione con maggiori certezze.
 
Sul sito Aduc è online una guida fai da te per la compilazione della domanda
https://www.aduc.it/generale/files/f...20AL%20FIR.pdf
patetica guida...... spero che dopo l'incontro IMPONGANO ed ottengano una FAQ esplicativa ocn una 10ina di casi tipici ed atipici (ammortizing, + compravendite nel tempo, affrancamento alla data del 30/06/2014, azioni che hanno cambiato ISIN, etc) oltre ad un GLOSSARIO dei singoli campi..... perche la definizione del campo "valore nominale residuo" o "Quantità residua*" sono definizioni assolutamente interpretabili e\o senza senso....
per non parlare del
Costo totale di acquisto*Il valore del costo d’acquisto si intende comprensivo di oneri fiscali
 
patetica guida...... spero che dopo l'incontro IMPONGANO ed ottengano una FAQ esplicativa ocn una 10ina di casi tipici ed atipici (ammortizing, + compravendite nel tempo, affrancamento alla data del 30/06/2014, azioni che hanno cambiato ISIN, etc) oltre ad un GLOSSARIO dei singoli campi..... perche la definizione del campo "valore nominale residuo" o "Quantità residua*" sono definizioni assolutamente interpretabili e\o senza senso....
per non parlare del
Costo totale di acquisto*Il valore del costo d’acquisto si intende comprensivo di oneri fiscali
Concordo! Hanno usato parole senza saperne il significato e senza sapere di cosa parlavano! Urge una casistica dettagliata con esempi
 
Crac bancari, chiesta la proroga per il Fir Sulle venete tre quarti delle domande
Vertice in Consap, risolti alcuni nodi. Comitati divisi dalla revisione termini

  • Corriere di Verona
  • 17 Sep 2019
( f.n.) Fondo risparmiatori, tre domande di risarcimento su quattro su Bpvi e Veneto Banca. Mentre parte delle associazioni soci chiede già la proroga dei termini per presentare le richieste. Primo test di verifica, ieri a Roma, in Consap, la società del Tesoro a cui è stata delegata la gestione del fondo di indennizzo per i risparmiatori dei crac bancari, sui dubbi e le difficoltà operative legate alle domande di rimborso on-line. E nelle due ore di riunione si sono definite le correzioni.
In una partita, come i dati dimostrano, in gran parte riguardante le banche venete. I numeri messi sul tavolo da Consap parlano di 13.400 registrazioni al portale in un mese, di 5.977 domande in presentazione ma non ancora completate e di 2.211 già chiuse. Di queste la metà, 1.022, riguardano Bpvi, un altro quarto, 546, Veneto Banca. E senza che tra l’altro le richieste dalle due province (203 da Vicenza, 141 da Treviso) siano ancora decollate. Ma c’è anche già una domanda per l’ex Bcc dell’Alta Padovana e 9 per Crediveneto, che risolvono la questione dell’impossibilità di avanzare le richieste per l’ex Bcc di Montagnana.
La riunione con Consap, dov’è stato presentato o un documento di 16 pagine con domande e osservazioni, ha risolto una serie di questioni sollevate nei giorni scorsi. Ad esempio non servirà autenticare le firme sulle deleghe: sarà sufficiente una delega semplice. E Consap vedrà le banche la prossima settimana (Intesa nel caso delle venete, con Bper e Ubi) per cercare di arrivare ad una sorta di certificazione del possesso azionario (dal prezzo, al valore residuo, alle date di acquisto) con tutti i dati richiesti dalla domanda. E ancora, che la certificazione Iban può esser sostituita anche da un’immagine del conto online che dimostri la corrispondenza tra nome e cognome di chi attende il rimborso e Iban. E ancora, sì, valgono anche i conti cointestati, purché chi attende il risarcimento sia uno dei titolari. Il tutto perché è impossibile una delega all’incasso. Ancora, Consap ha aperto un canale dedicato di comunicazione con le associazioni e s’è detta disponibile anche a webinar sulla presentazione delle domande, da concentrare anche in un video-tutorial.
Ma altre questioni Consap dovrà girarle alla Commissione dei nove. A partire da quelle di una proroga dei 180 giorni per presentare le domande, che dovrebbe probabilmente passare tra l’altro per un decreto. Questione che sta dividendo, in maniera trasversale, le associazioni. «Un blocco a questo punto ha senso - sostiene Fulvio Cavallari dell’Adusbef -. Abbiamo perso un mese per mettere a punto il portale, un altro servirà per le correzioni». «Abbiamo chiesto la proroga al ministro d’Incà e al sottosegretario Villarosa, ieri - sostiene Luigi Ugone di Noi che credevamo -. Bene le correzioni, ma dobbiamo esser certi degli esiti positivi delle presentazioni. Abbiamo cinquemila domande che terremo ancora ferme». Contrario Patrizio Miatello, di Ezzelino, il più ottimista sul fronte del funzionamento del portale. Ma anche Franco Conte del Codacons: «Bene semplificare, ma siamo contrari a una revisione dei termini che dilaterebbe i tempi».
 
Crac bancari, chiesta la proroga per il Fir Sulle venete tre quarti delle domande
Vertice in Consap, risolti alcuni nodi. Comitati divisi dalla revisione termini

  • Corriere di Verona
  • 17 Sep 2019
( f.n.) Fondo risparmiatori, tre domande di risarcimento su quattro su Bpvi e Veneto Banca. Mentre parte delle associazioni soci chiede già la proroga dei termini per presentare le richieste. Primo test di verifica, ieri a Roma, in Consap, la società del Tesoro a cui è stata delegata la gestione del fondo di indennizzo per i risparmiatori dei crac bancari, sui dubbi e le difficoltà operative legate alle domande di rimborso on-line. E nelle due ore di riunione si sono definite le correzioni.
In una partita, come i dati dimostrano, in gran parte riguardante le banche venete. I numeri messi sul tavolo da Consap parlano di 13.400 registrazioni al portale in un mese, di 5.977 domande in presentazione ma non ancora completate e di 2.211 già chiuse. Di queste la metà, 1.022, riguardano Bpvi, un altro quarto, 546, Veneto Banca. E senza che tra l’altro le richieste dalle due province (203 da Vicenza, 141 da Treviso) siano ancora decollate. Ma c’è anche già una domanda per l’ex Bcc dell’Alta Padovana e 9 per Crediveneto, che risolvono la questione dell’impossibilità di avanzare le richieste per l’ex Bcc di Montagnana.
La riunione con Consap, dov’è stato presentato o un documento di 16 pagine con domande e osservazioni, ha risolto una serie di questioni sollevate nei giorni scorsi. Ad esempio non servirà autenticare le firme sulle deleghe: sarà sufficiente una delega semplice. E Consap vedrà le banche la prossima settimana (Intesa nel caso delle venete, con Bper e Ubi) per cercare di arrivare ad una sorta di certificazione del possesso azionario (dal prezzo, al valore residuo, alle date di acquisto) con tutti i dati richiesti dalla domanda. E ancora, che la certificazione Iban può esser sostituita anche da un’immagine del conto online che dimostri la corrispondenza tra nome e cognome di chi attende il rimborso e Iban. E ancora, sì, valgono anche i conti cointestati, purché chi attende il risarcimento sia uno dei titolari. Il tutto perché è impossibile una delega all’incasso. Ancora, Consap ha aperto un canale dedicato di comunicazione con le associazioni e s’è detta disponibile anche a webinar sulla presentazione delle domande, da concentrare anche in un video-tutorial.
Ma altre questioni Consap dovrà girarle alla Commissione dei nove. A partire da quelle di una proroga dei 180 giorni per presentare le domande, che dovrebbe probabilmente passare tra l’altro per un decreto. Questione che sta dividendo, in maniera trasversale, le associazioni. «Un blocco a questo punto ha senso - sostiene Fulvio Cavallari dell’Adusbef -. Abbiamo perso un mese per mettere a punto il portale, un altro servirà per le correzioni». «Abbiamo chiesto la proroga al ministro d’Incà e al sottosegretario Villarosa, ieri - sostiene Luigi Ugone di Noi che credevamo -. Bene le correzioni, ma dobbiamo esser certi degli esiti positivi delle presentazioni. Abbiamo cinquemila domande che terremo ancora ferme». Contrario Patrizio Miatello, di Ezzelino, il più ottimista sul fronte del funzionamento del portale. Ma anche Franco Conte del Codacons: «Bene semplificare, ma siamo contrari a una revisione dei termini che dilaterebbe i tempi».
Giusto, per evitare che banche come bink ti rubino 25 euro per certificarlo, che ladri.
 
ROMA (MF-DJ)--"Al 20 settembre gli utenti registrati sono pari ad oltre 15.500, di cui 2.000 già al termine del primo giorno di operatività, le domande compilate sono pari a 10.000 di cui 3.000 completate ed inoltrate".
Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Economia, Alessio Villarosa, dopo aver preso visione dei primi dati statistici del portale Fir che "sono particolarmente rassicuranti per i risparmiatori". Villarosa precisa che "il servizio di contact center attivo dal 1 luglio ha esaminato e concluso 2.000 richieste di assistenza e chiarimenti e gestisce una media di 300 istanze giornaliere. Dal 2 settembre è attivo un servizio di supporto telefonico che ha gestito 4.000 richieste di assistenza con tempi medi di attesa di 12 secondi e tempi medi di durata della conservazione pari a 7,40 minuti. Per agevolare la procedura e l'assistenza fornita ai risparmiatori è stata eliminata l'autentica della firma sulla delega di rappresentanza volontaria ed a breve partiranno sia un ciclo di sessioni informative riservate al personale delle associazioni dei risparmiatori - volto a garantire una efficace assistenza - sia un video "tutorial" per consentire a tutti i singoli risparmiatori di prendere visione della procedura di presentazione telematica delle istanze".
Villarosa ha poi manifestato "la piena disponibilità a presentare tutte le opportune proposte di modifica normativa o interventi amministrativi per garantire la piena fruibilità del servizio da parte dei risparmiatori. Ho fortemente voluto la costituzione del Fondo per l'indennizzo dei risparmiatori e mi sto adoperando affinché sia garantita la piena operatività e sia eliminata ogni genere di inefficienza".
 
Utente Dario Lapi, da altro Forum:
FAQ FIR:

Quando ho acquistato le azioni / le obbligazioni subordinate ero un cliente retail (un risparmiatore), e solo successivamente sono divenuto un cliente professionale / una controparte qualificata. Posso fare domanda al Fondo?

Si, l'art. 3 del DM 10.5.2019 esclude l'indennizzo degli strumenti finanziari "acquistati ed in possesso" dei "clienti professionali", delle "controparti qualificate" o dei soggetti che dall'1.1.2017 abbiano rivestito specifici incarichi di vertice nelle banche poste in liquidazione coatta amministrativa.
È da ritenere che coloro che al momento dell'acquisto non fossero "soggetti esclusi" ma "risparmiatori" possano presentare domanda al FIR.
 
Crac bancari, proroga in vista per le domande di ristoro
  • Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
  • 6 Oct 2019
  • Gianni Favero
  • VENEZIA La piattaforma Consap per le domande d’indennizzo da parte dei risparmiatori azzerati delle ex popolari venete, è claudicante ed è meglio non fidarsi. Però entro una decina di giorni sarà disponibile una nuova edizione semplificata, che richiederà la trasmissione di meno documenti. Soprattutto, il governo assicura che sarà concessa una proroga congrua per superare i 180 giorni indicati inizialmente come termine. Lo riferisce Barbara Puschiasis, presidente della sigla friulana «Consumatori Attivi», attiva sul fronte Bpvi, dopo un incontro giovedì con il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, al quale hanno preso parte anche le associazioni «Per Veneto Banca» e «Movimento risparmiatori traditi». Vertice preceduto da un confronto con i tecnici della Concessionaria servizi assicurativi pubblici, la Consap, appunto, responsabile dello strumento telematico per la presentazione delle istanze, attivo sul web da fine agosto e che continua a generare critiche. «Oggettivamente ci sono limiti – sostiene Puschiasis – e anche le associazioni soddisfatte della prima ora in seguito hanno segnalato malfunzionamenti con conseguenti rischi di invalidazione, o di ulteriori slittamenti nel tempo, delle pratiche avviate». Anche se, sottolinea ancora la legale friulana, il nodo più serio è quello della mancata definizione da parte della commissione dei nove dei casi tipici di violazione massiva, cioè le irregolarità nel comportamento delle banche che darebbero diritto ad un risarcimento, semplificando l’accesso al risarcimento a chi non rientri nel «primo binario», quello con il reddito inferiore ai 35 mila euro e patrimonio sotto i 100 mila). «Non è ancora stato stilato un elenco di tutte le possibili violazioni che diano diritto ad accedere al Fondo di indennizzo (Fir) – spiega Puschiasis – e dunque abbiamo chiesto un allungamento dei termini per la presentazione delle istanze, almeno fino a quando la tipizzazione sarà conclusa. Ottenendo la garanzia che questo potrà avvenire probabilmente attraverso il ‘milleproroghe’ di fine anno o la stessa legge di bilancio». Con l’ipotesi aggiuntiva che il 30% della rifusione per il primo binario possa essere ritoccata in alto. «Noi lo diciamo dall’inizio – osserva a questo proposito Villarosa – che la cifra messa a disposizione permetterà un ristoro superiore al 30%. I flussi attuali, però, non possono ancora dirci di più, essendo ‘iter solo all’inizio». In quanto alla proroga, il sottosegretario fa presente che il termine dei 180 giorni è quello che avevano chiesto le associazioni. Quindi «abbiamo garantito che, se sarà necessario, la scadenza sarà rinviata».
 
Utente Fol low me, da altro Forum:

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