Crac bancari, chiesta la proroga per il Fir Sulle venete tre quarti delle domande
Vertice in Consap, risolti alcuni nodi. Comitati divisi dalla revisione termini
- Corriere di Verona
- 17 Sep 2019
( f.n.) Fondo risparmiatori, tre domande di risarcimento su quattro su Bpvi e Veneto Banca. Mentre parte delle associazioni soci chiede già la proroga dei termini per presentare le richieste. Primo test di verifica, ieri a Roma, in Consap, la società del Tesoro a cui è stata delegata la gestione del fondo di indennizzo per i risparmiatori dei crac bancari, sui dubbi e le difficoltà operative legate alle domande di rimborso on-line. E nelle due ore di riunione si sono definite le correzioni.
In una partita, come i dati dimostrano, in gran parte riguardante le banche venete. I numeri messi sul tavolo da Consap parlano di 13.400 registrazioni al portale in un mese, di 5.977 domande in presentazione ma non ancora completate e di 2.211 già chiuse. Di queste la metà, 1.022, riguardano Bpvi, un altro quarto, 546, Veneto Banca. E senza che tra l’altro le richieste dalle due province (203 da Vicenza, 141 da Treviso) siano ancora decollate. Ma c’è anche già una domanda per l’ex Bcc dell’Alta Padovana e 9 per Crediveneto, che risolvono la questione dell’impossibilità di avanzare le richieste per l’ex Bcc di Montagnana.
La riunione con Consap, dov’è stato presentato o un documento di 16 pagine con domande e osservazioni, ha risolto una serie di questioni sollevate nei giorni scorsi. Ad esempio non servirà autenticare le firme sulle deleghe: sarà sufficiente una delega semplice. E Consap vedrà le banche la prossima settimana (Intesa nel caso delle venete, con Bper e Ubi) per cercare di arrivare ad una sorta di certificazione del possesso azionario (dal prezzo, al valore residuo, alle date di acquisto) con tutti i dati richiesti dalla domanda. E ancora, che la
certificazione Iban può esser sostituita anche da un’immagine del conto online che dimostri la corrispondenza tra nome e cognome di chi attende il rimborso e Iban. E ancora, sì, valgono anche i conti cointestati, purché chi attende il risarcimento sia uno dei titolari. Il tutto perché è impossibile una delega all’incasso. Ancora, Consap ha aperto un canale dedicato di comunicazione con le associazioni e s’è detta disponibile anche a webinar sulla presentazione delle domande, da concentrare anche in un video-tutorial.
Ma altre questioni Consap dovrà girarle alla Commissione dei nove. A partire da quelle di una proroga dei 180 giorni per presentare le domande, che dovrebbe probabilmente passare tra l’altro per un decreto. Questione che sta dividendo, in maniera trasversale, le associazioni. «Un blocco a questo punto ha senso - sostiene Fulvio Cavallari dell’Adusbef -. Abbiamo perso un mese per mettere a punto il portale, un altro servirà per le correzioni». «Abbiamo chiesto la proroga al ministro d’Incà e al sottosegretario Villarosa, ieri - sostiene Luigi Ugone di Noi che credevamo -. Bene le correzioni, ma dobbiamo esser certi degli esiti positivi delle presentazioni. Abbiamo cinquemila domande che terremo ancora ferme». Contrario Patrizio Miatello, di Ezzelino, il più ottimista sul fronte del funzionamento del portale. Ma anche Franco Conte del Codacons: «Bene semplificare, ma siamo contrari a una revisione dei termini che dilaterebbe i tempi».