Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca

Sommessamente dico la mia
Al di là della forma (giusto soffermarsi sul PUÒ ESSERE) c’è un piccolo fatto da notare

non esiste una commissione che vaglia le domande.

Provate a fare una domanda a Villa rosa
Perché ad oggi non avete esaminato neanche una domanda ?

solo questo

a parte quella dei saggi x il secondo binario ma non so se sia questo il caso a cui si riferiscono...

Premesso che non è mia intenzione coinvolgermi in una frenetica discussione su ciò che sarà, segnalo che:
1)la legge di bilancio che ha istituito la Commissione si esprime in termini generali ("è istituita una commissione tecnica per l’esame e l’ammissione delle domande all’indennizzo del FIR"), anche se da un punto di vista operativo il lavoro della Commissione riguarderà in particolare le domande di secondo binario. In altre parole: la Commissione dovrà comunque "vistare" anche le domande di primo binario;
2)l'art. 7 del decreto 10 maggio 2019 ribadisce quanto indicato al punto 1) e spiega come si comporterà la Commissione "competente per l’esame e l’ammissione delle domande di indennizzo del FIR". I dettagli al predetto articolo;
3)i membri della Commissione non effettuano fisicamente il lavoro di preparazione, per il quale sono già al lavoro sottocommissioni e personale Consap. La Commissione entrerà in azione dopo che tutte le domande saranno state effettuate (post 18 giugno 2020). Ecco perchè ad oggi non è stata "esaminata" alcuna domanda. Ma ciò non significa che il tutto penzoli in una sorta di limbo.

Detto tutto questo, mi permetto un suggerimento: gli interessati si armino di santa pazienza e non si logorino in scommesse su ciò che sarà.
 
Ultima modifica:
Oggi ho scritto alla segreteria di Villa
Provate a fare una domanda a Villa rosa
Perché ad oggi non avete esaminato neanche una domanda ?

solo questo
Ho scritto oggi alla segreteria di Villarosa, mi hanno risposto in politichese, come le altre volte, non dicendo assolutamente nulla:

Inviato: mercoledì 18 marzo 2020 18.00
A: Segreteria Villarosa
Oggetto: Rimborso Fir

Buongiorno, sono in contatto con associazioni dei risparmiatori traditi, amministratore di due chat WhatsApp con circa 150 utenti e seguo costantemente 2 forum sull'argomento e ho anche qualche conoscenza di cui non posso fare nomi: tutto questo mi porta a prendere atto che l'esame delle domande non è ancora iniziato e addirittura non è ancora programmato per la partenza, il fir è ancora una scatola vuota.
Vi chiedo quando dovrebbe iniziare l'elaborazione perché di questo passo nemmeno l'anticipo, appena pubblicato in G.A, del 40% della somma da rimborsare non avverrà prima del 2021.
Cordialmente.


Segreteria Villarosa <[email protected]> 18 marzo 2020 19:30
A:xxxxxxxxxxx
Gentile Sign.xxxx,



le uniche informazioni ufficiali sono quelle pubblicate sul sito web del Mnistero dell'Economia, del FIR e della Commissione tecnica.

La informiamo, altresì, che il Sottosegretario di Stato Villarosa aggiorna costantemente i risparmiatori e le agenzie stampa di tutte le modifiche normative introdotte e dell'evoluzione dei lavori della Consap e della Commissione tecnica.


La ringraziamo per l'attenzione

Cordialmente

La Segreteria
 
Non hanno risposto nel merits. Certo che anche tu, con quella storia delle conoscenze :rolleyes:.

Sembra una mezza minaccia :eek:

Ti sei firmato almeno? col tuo vero nome intendo! Domani mando mail anche io e invito tutti a fare la medisima cosa:cin:
 
Non hanno risposto nel merits. Certo che anche tu, con quella storia delle conoscenze :rolleyes:.

Sembra una mezza minaccia :eek:

Ti sei firmato almeno? col tuo vero nome intendo! Domani mando mail anche io e invito tutti a fare la medisima cosa:cin:
Ho provato a forzare un po' con le conoscenze e l'amministratore di 2 chat per farli sbottonare un ma non hanno sostanzialmente risposto.
Mi sono firmato col mio vero nome, non ho segreti. Prova anche tu ma ti risponderanno in politichese anche perchè non sanno nulla!
 
Gli azionisti di Popolare di Vicenza vincono in Cassazione contro Banca d’Italia sul regolamento di giurisdizione
CONTENZIOSO/ARBITRATI
Un gruppo di azionisti di Popolare di Vicenza, assistiti da Mario Azzarita dello studio legale Sat di Padova ha ottenuto in questi giorni un provvedimento favorevole della Corte di Cassazione nei processi promossi contro Banca d’Italia e Consob per omessa vigilanza sulla banca vicentina.
Banca d’Italia aveva infatti rifiutato la giurisdizione dei tribunali veneti di Venezia, Padova e Vicenza per le cause promosse dai risparmiatori, rivolgendosi alla Corte di Cassazione affinché dichiarasse la competenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio a decidere su ogni questione riguardante le sue eventuali responsabilità.
L’accoglimento delle richieste di Banca d’Italia avrebbe comportato un notevole rallentamento dei processi e soprattutto uno spostamento delle decisioni riguardanti le banche venete dai Tribunali del territorio in cui gli istituti materialmente operavano.
Complessa sarebbe stata anche l’istruttoria in sede amministrativa.
La Corte di Cassazione ha affermato un principio di diritto che ora vale per tutti i risparmiatori danneggiati in seguito all’acquisto di azioni Popolare di Vicenza: “sulle domande proposte dagli investitori ed azionisti nei confronti delle autorità di vigilanza, (Banca d’Italia e Consob), per i danni conseguenti a mancata, ritardata o inadeguata vigilanza, nei confronti delle banche ed intermediari, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, non venendo in rilievo la contestazione dei poteri amministrativi, ma di comportamenti doverosi a loro favore, che non investono scelte ed atti autoritativi, essendo dette autorità tenute a rispondere delle conseguenze della violazione dei canoni comportamentali della diligenza, prudenza e perizia nonché delle norme di legge e regolamentari relativi al corretto svolgimento delle attività di vigilanza, quali espressione del principio generale del neminem laedere”.
I soggetti interessati dalla decisione sono sia gli investitori che hanno perduto denaro proprio investendo in azioni BPVI, sia azionisti finanziati per acquistare le azioni.
Tra le posizioni più importanti interessate dalla pronuncia della Cassazione quella del noto imprenditore del settore calzaturiero Cavalier Renè Caovilla, che non ha ricevuto finanziamenti, avendo investito direttamente i propri risparmi in azioni, in gran parte nell’ambito degli ultimi aumenti di capitale dell’istituto del 2013 e del 2014.
I processi presso i Tribunali veneti verranno dunque immediatamente riassunti, nella speranza di arrivare presto ad una decisione sulla vicenda e sulle relative responsabilità.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto