Banche, in Veneto finora ristori per 304 milioni
D’incà e Ruocco fanno il punto sul Fir: pagate 42 mila domande
- Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
- 21 Nov 2021
- Gianni Favero
Fase finale Una fase dell’incontro di ieri con il ministro D’incà
VENEZIA Dal Fondo per l’indennizzo dei risparmiatori (Fir) degli istituti di credito andati in liquidazione, tra i quali figurano le ex popolari venete Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, la ex Crediveneto e la Banca padovana di credito cooperativo, sono già stati attinti 546 milioni di euro già distribuiti a 122.496 destinatari sui circa 144 mila soci e obbligazionisti danneggiati. Di questi, 304 milioni sono andati a 42 mila soggetti veneti. I dati sono stati riferiti ieri dal ministro per i rapporti con il parlamento, Federico D’incà, a una riunione dei risparmiatori organizzata a Curtarolo (Padova) dall’associazione «Ezzelino da Onara».
Nel dettaglio, le province più coinvolte sono quelle di Vicenza e Treviso, in cui avevano sede Bpvi e Veneto Banca, alle quali sono andati fino ad oggi, nell’ordine, 126,8 e 112,3 milioni di euro a vantaggio di 16 mila e 15 mila aventi diritto. Seguono 26,5 milioni per Padova, 18 per Venezia, 13,4 per Verona, 3,7 per Belluno e 3,3 per Rovigo. «La commissione tecnica – ha aggiunto D’incà - ha finora definito 114.406 istanze che corrispondono al 79% di quelle pervenute, con importi riconosciuti per oltre 700 milioni».
Da qui la rinnovata richiesta dei risparmiatori, rispetto alla quale il ministro e la deputata Carla Ruocco (M5s) collegata in videoconferenza, hanno assicurato il loro impegno per ampliare la quota di indennizzo dall’attuale 30% calcolato sul prezzo di acquisto dei titoli. La Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap), incaricata della gestione delle risorse del Fir, avrebbe nel frattempo iniziato a valutare le prime richieste «ordinarie», cioè quelle che eccedono i limiti posti per la procedura forfetaria (reddito inferiore ai 35 mila euro e patrimonio mobiliare sotto i 100 mila) e che devono seguire valutazioni più attente.
Nel frattempo, sottolinea ancora Ezzelino da Onara, sono stati liquidati i primi risparmiatori della fascia «alta» dei forfetari, ossia coloro i quali hanno diritto a somme superiori ai 50 mila euro, in tutto 11 mila. Esauriti questi e i cinquemila obbligazionisti che avranno il dovuto da Fondo interbancario per la tutela dei depositi, dunque, si passerà a pagare gli ordinari, calcolati in circa 20 mila interessati. «Dubito si possa giungere a conclusione entro il 31 dicembre – pronostica il leader dell’associazione, Patrizio Miatello – ma ormai è questione di un mese o due in più».