Cio' che preoccupa maggiormente la Banca d'Italia, in prospettiva, e' la
richiesta da 300 mln effettuata dal curatore fallimentare di Fin.Part, 10
volte superiore agli accantonamenti effettuati nel 2006 e pari a 25 mln.
In particolare spiegano
le fonti l'orientamento della Banca d'Italia si
sarebbe spostato verso una banca forte, che consenta un vero e proprio
ricambio per Intra. In questo momento, dopo tutto quello che e' successo
nelle ultime settimane sembra che B.P.Intra abbia perso una parte di quel
potere contrattuale per una fusione inter-pares. L'indicazione di via
Nazionale potrebbe cambiare.
Intanto prosegue l'iter di analisi delle offerte che dovrebbe portare
gli advisor di Intra a chiedere alle banche inserite in short-list di fare
le offerte vincolanti. Ancora non e' stata fissata una data, ma fonti
vicine al dossier sono fiduciose che si possa arrivare alla richiesta
entro una decina di giorni.
Sembra invece da escludere che gia' alla fine del Cda in programma
domani si possa chiudere l'iter. Dal Consiglio di domani dovrebbe emergere
il nome del nuovo direttore generale, che verra' scelto fra le risorse
della banca, mentre non e' detto che vengano nominati i tre consiglieri
mancanti per riportare il Cda a 13 membri.
glm/cat
In rosso, il vero motivo del rialzo odierno e speriamo anche la fine di questa via crucis. Saluti.
