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Tremonti ha detto l'Italia non costituisce un problema, ma una parte della soluzione della crisi del debito che ha colpito la zona euro.
"Vi assicuro che l'Italia non collassa" ha poi detto il ministro.

E' la fine.

Tremonti ha detto l'Italia non costituisce un problema, ma una parte della soluzione della crisi del debito che ha colpito la zona euro.
"Vi assicuro che l'Italia non collassa" ha poi detto il ministro.
E' la fine.![]()
Irlanda: Tremonti, nell'interesse di tutti aiutare Paesi a rischio
BRUXELLES (MF-DJ)--"E' nell'interesse di tutti salvare l'Irlanda", perche' "da solo il governo e' necessario ma non sufficiente" per risolvere i problemi del sistema bancario.
E' quanto ha sostenuto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti nell'incontro con i giornalisti seguita al vertice Ecofin di Bruxelles dove si sono poste le basi per un intervento congiunto di Europa e Fondo monetario internazionale a favore di Dublino.
"Tutto quello che e' a carico del bilancio e che viene dalla finanza come oneri addizionali e impropri, quello lo deve sostenere anche il sistema dell'euro", ha precisato il titolare di via XX settembre. "Non e' questo un sistema in cui puoi dire che sei un partner quando le cose vanno bene e avere responsabilita' limitate quando le cose vanno male. Se la casa del vicino va a fuoco puoi scegliere di uscire dalla casa, ma se ritieni che sia ancora la tua casa magari e' meglio aiutare il tuo vicino".
Il ministro ha voluto precisare che l'Italia si e' adeguata alla scelta del governo irlandese e avvallata dall'Europa di scindere gli asset tossici delle banche dagli asset. "Io avrei nazionalizzato le banche e non le perdite", ha dichiarato il ministro.
Tremonti ha chiarito che la crisi irlandese puo' essere piu' insidiosa di quella greca. "La Grecia e' stato un problema domestico, con effetti di contagio psicologico, ma non strutturale e sistemico". L'Irlanda, invece, "e' una mega-Islanda", una "portaerei su cui sono stati installati computer collegati al sistema bancario". "Il problema irlandese e' la finanza ombra", ha detto Tremonti. "Non c'e' rischio contagio, ma rischio controparte".
Quanto all'eventuale richiesta europea di incrementare la corporate tax irlandese, ora al 12,5% e tra le piu' basse all'interno dell'Unione, Tremonti ha precisato che "non e' un punto obbligato nel negoziato in corso". "Molto dipende dalla sovranita' del Parlamento irlandese", ha affermato il titolare dell'Economia, spiegando che l'incremento dell'imposizione fiscale sulle aziende potrebbe essere graduale. "A noi basta che il meccanismo funzioni", ha detto Tremonti.
Irlanda, Rehn: in grado di presentare a breve piano austerità
mercoledì 17 novembre 2010 14:27
BRUXELLES (Reuters) - Il governo irlandese potrebbe a breve essere in grado di presentare il proprio piano di austerità quadriennale. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn.
L'eurocommissario ha aggiunto che la missione dell'Ue e del Fmi - che nei prossimi giorni sbarcherà in Irlanda - effettuerà un'analisi sull'intero settore bancario del paese per capirne le necessità.
"Le autorità irlandesi si sono impegnate a intensificare i colloqui tecnici già iniziati qualche tempo fa con la Commissione, la Bce e il Fmi per determinare la maniera migliore per fronteggiare i rischi di mercato, soprattutto nel settore bancario" ha affermato Rehn.
Il settore bancario irlandese, ha spiegato Rehn, necessita di un'azione di ristrutturazione e l'Irlanda riceverà gli aiuti dell'Ue e del Fmi anche se questi dovessero essere prevalentemente destinati al settore creditizio.
si e tra un mese vediamo in piazza carri armati e bombe incendiarie.....................se passa un nuovo piano di austerità..........la situazione sociale da questa estate ha subito un tracollo da cinema .....ora si vedono ragazzi e uomini seduti per terra con la bottiglia di birra in mano e sguardo perso nel vuoto.......almeno così mi hanno riferito 2 giorni fa![]()