BANCHE POTERE INTRIGHI !!!!!!!!!!!!!!!

SINIBALDO

Forumer attivo
PRESENTO L'OPINIONE DI E. SCALFARI SU........... GLI INTRIGHI TRA

FINANZA E POLITICA !!!!!!!!!!!!!!!!!

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Nella vicenda delle scalate di Borsa e della costellazione di intrighi che l'hanno avvolta, i giornali sono stati una delle poche e solide linee di resistenza

Nella squallidissima e preoccupante vicenda che prende il nome dalle scalate in Borsa di Antonveneta, Bnl e Rcs ed ha come eroe negativo il

governatore della Banca d'Italia, vorrei segnalare un dato finalmente positivo:

la sostanziale concordia dei principali quotidiani italiani e in particolare 'Repubblica', 'Corriere della Sera', 'Stampa' che si sono mossi all'unisono sia sul piano delle notizie sia su quello dei commenti, in difesa

dell'autonomia delle redazioni e contro la rete oscura di interessi variamente intrecciati, rappresentati da personaggi senza scrupoli, banchieri improbabili, 'brasseurs' esperti nell'intrico finanziario e politico.


Alcuni pensano (e il presidente del Consiglio lo proclama ogni volta che può) che i giornali in Italia non contino nulla .

Per fortuna così non è.

Del resto non si capirebbe perché essi suscitino brame così intense e disegni di conquista se la loro irrilevanza fosse una acclarata realtà.

Nella vicenda delle scalate di Borsa e della costellazione di intrighi che l'hanno avvolta, i giornali sono stati una delle poche e solide linee di

resistenza capaci di smascherare le manovre che avevano diversi obiettivi ma una unica mira:

mettere il credito bancario e la libertà di stampa nelle mani di gruppi di potere 'apolidi' dal punto di vista politico e quindi all'asta del migliore offerente.

Questo è il rischio che è stato corso e che tuttora si corre nelle intrecciate vicende che vedono come possibili prede l'Antonveneta, la Banca Nazionale del Lavoro, e il gruppo Rizzoli/Corriere della Sera.

Piaccia o non piaccia, va anche detto che ancora una volta la magistratura è stato il secondo punto di resistenza al pericolo incombente di una 'mainmise' sul credito e sulla stampa.

E non a caso, visto che la magistratura è da anni un altro obiettivo da 'normalizzare' e da ricondurre 'all'ordine' insieme a tutte le altre istituzioni di garanzia, dal Quirinale alla Corte Costituzionale e

alle 'Authorities' che debbono garantire la libera concorrenza, la trasparenza del mercato, l'eguaglianza nelle condizioni di partenza dei vari operatori.

Il disegno è chiarissimo ricorda quello della P2 degli anni Settanta-Ottanta.

Le analogie sono impressionanti.

Anche in quel caso era stata creata una rete di collusioni presenti in tutti i settori della vita pubblica:

magistratura, forze armate, servizi di sicurezza, organizzazioni paramilitari di fiancheggiamento, banchieri, organizzazioni malavitose.

Gli obiettivi erano identici a quelli di oggi:

impadronirsi della gestione di alcune banche importanti, assumere il controllo diretto dei principali giornali, rendere impotenti le procure della Repubblica.

Ma anche allora quella vera e propria congiura non riuscì per la resistenza ad oltranza di alcuni organi di stampa, della magistratura, di una pubblica opinione impegnata e sostenuta da forze politiche consapevoli dell'importanza dello scontro in corso.

Questa volta chi vuole sventare il progetto avventurista dispone di un elemento in più: la presenza di Ciampi al Quirinale; una carta 'Jolly' in difesa dello Stato di diritto che rappresenta la preda finale di questa complessa partita.

A proposito di carte (da gioco) vedo che 'Il Riformista' ha messo in distribuzione un mazzo di carte come gadget insieme al giornale.

I semi sono quelli delle carte napoletane:

denari, bastoni, coppe, spade.

Oltre al seme ogni carta raffigura un personaggio politico, finanziario, giornalistico, variamente effigiato.

Fin qui nessuna sorpresa: le carte da gioco raffiguranti i 'vip' del momento sono state usate come promozione da parte di parecchi

giornali. Noi di 'Repubblica', a suo tempo, ci avvalemmo del disegno di Forattini e l'iniziativa ebbe discreto successo.

Ma nel mazzo del 'Riformista' ci sono due piccole sorprese che meritano segnalazione:

nel seme dei bastoni, assegnato a personaggi di centrodestra, compare in una delle carte l'effige di Francesco Rutelli;

con perfetta corrispondenza nella stessa carta del seme di coppe, assegnato agli esponenti del centro sinistra, compare Pier Ferdinando Casini.

Una perfetta e simmetrica inversione delle appartenenze, un quiz anzi un rebus da risolvere, interessante per il fatto che 'Il Riformista' è un giornale centrista che ha come suoi punti di riferimento appunto Rutelli e Casini.

Il fatto di aver collocato ciascuno di loro reciprocamente nel campo di parte avversa deve avere un significato.

Quale?

Questo è il piccolo rebus da sciogliere.

Una possibile interpretazione potrebbe essere la seguente:

Casini e Rutelli sono nella sostanza alleati e fungibili.

L'uno, pur restando nei recinti della destra moderata, potrà avere vasti consensi dalla sinistra moderata; reciprocamente l'altro.

Le loro appartenenze formali sono destinate a intrecciarsi in una appartenenza più sostanziale ad una comune visione centrista che via via ottenga crescenti consensi e infine dia luogo ad un vasto schieramento moderato con relativi tagli alle ali.

La stategia del taglio alle ali per alcuni in Italia è una specie di ossessione; in particolare per i colleghi del 'Riformista'.

Si vedrà fino a che punto queste siano fantasie strologate nella redazione di un giornale o corrispondano alla strategia dei suoi attuali sponsor.

Certo è un disegno avventuroso (non dirò avventurista).

Ma con i tempi che corrono l'avventura può anche essere pagante, specie se i protagonisti si cimentano al riparo di una robusta rete di protezione a tessere nella quale c'è anche la Chiesa dell'eminentissimo Carlo Ruini.

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SINIBALDO
 
Viene quasi da dire: c'avevo azzeccato.
Quella che, fino a ieri, sembrava fantapolitica sta diventando reatà.
Vuoi vedere che dietro il rialzo di Fiat c'è il Berlusca che, con quello che ha ricavato da mediaset, se la sta comprando per far saltare il patto di RCS?
E, una volta che ci piazza Rutelli o Formigoni al posto suo, gli offre un appoggio mediatico completo?
Altro che modelli di autovetture nuove... :-D :-D

Grazie per i tuoi post, sempre molto interessanti :smile:
 
Catullo ha scritto:
Viene quasi da dire: c'avevo azzeccato.
Quella che, fino a ieri, sembrava fantapolitica sta diventando reatà.
Vuoi vedere che dietro il rialzo di Fiat c'è il Berlusca che, con quello che ha ricavato da mediaset, se la sta comprando per far saltare il patto di RCS?
E, una volta che ci piazza Rutelli o Formigoni al posto suo, gli offre un appoggio mediatico completo?
Altro che modelli di autovetture nuove... :-D :-D

Grazie per i tuoi post, sempre molto interessanti :smile:



Ciao Catullo,

Fiat non piace al Berluska, per rilevarla le Banche gli farebbero ricrescere i..........."capelli" !!!!!!!!!!!!

RCS rispetto a Fiat costa poco e poi si possono assoldare i vari
"Ricucci"........... di turno, sempre pronti ad offrirsi ai noti "Capitani d'industria" in cambio di denari, bella vita e notorietà !!!!!!!!!!

Nonostante sia stato sospeso dai Giudici assieme ai suoi ..........."compari"

egli si diverte in Sardegna in compagnia di.............Briatore, altro suo fratello maggiore !!!!!!!!!!!!!

Vuoi sapere perchè è così tracotante e sorridente nelle foto che lo ritraggono in tutte le sue posizioni.............divistiche ?????????

Perchè egli...............come i cani di razza..............con l'odorato sente di essere "circondato" esclusivamente da.............."complici" compreso

quel "bisonte"................ e soci !!!!!!!!!!!!!!!!!!!


un saluto SINIBALDO
 
Ciao Sinisbaldo,
lo so che Fiat costa più di RCS.
Però so che le vie del Berlusca sono infinite.
E se dovesse vincere le elezioni troverebbe sicuramente il modo per fornire aiuti statali ad una azienda che "improvvisamente" sarebbe diventata di interesse nazionale trovando il modo per rivendere la sua partecipazione e guadagnarci anche.

Ormai non mi stupisco più di nulla e la fantasia si può sbizzar :) rire
 

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