Mercati: MOT, TLX, OTC BG-SAXO (ex Binck Bank)

Aggiungiamo che ancora oggi, a quasi un anno dall'esordio, non danno l'operatività sui titoli BTPi, secondo me perchè non hanno le strutture (mezzi tecnici) per calcolare i carichi fiscali.

Anche a me dispiace questo repentino cambio di passo. Sanno perfettamente che il tipo di cliente che hanno raccolto (alla velocità della luce considerando la potenza di un forum di finanza) li abbandona con altrettanta velocità. Per cui se da luglio non cambiano strategie, tornando all'aggressività commerciale spinta, ne perderanno tanti.

Buonasera
segnaliamo che l'operatività sui BTPi è ora disponibile,
è stata resa disponibile nei primi giorni del mese di Marzo

saluti
Servizio Clienti
 
Riduzione dei tassi

Buonasera
in merito alla riduzione dei tassi, ci rendiamo conto che possa aver scontentato i nostri Clienti,
ma abbiamo purtroppo dovuto adeguare i tassi all'andamento del mercato e alle attese per i prossimi mesi,
tenendo fede ad un dialogo costante con la nostra clientela vogliamo ricordare che Binck
è presente sul mercato italiano dai primi giorni di Giugno 2012
dopo aver presentato i propri servizi di trading online alla Fiera ITForum di Rimini a fine Maggio 2012

da quella data i tassi sono stati ridotti due volte, dopo circa 6 mesi, dal 1 Gennaio 2013
ed ora, dopo altri 6 mesi, dal 1 Luglio 2013.

Binck ha un approccio estremamente prudente nell'investire la liquidità dei propri Clienti, come si può leggere dal nostro bilancio
https://www.binck.it/chi_siamo/binckbank_nv

la banca non effettua impieghi ad aziende e non eroga prestiti o mutui ai privati, tutta la raccolta da clientela è investita in titoli di stato e bond a breve termine, con grande preponderanza di emittenti a tripla AAA
il ritorno su tali investimenti, per il basso rischio che li caratterizza, è minimo
la raccolta di liquidità in Binck, inoltre, è molto salita in questi ultimi mesi, forse anche in relazione ad un accentuato fenomeno di diversificazione del rischio dei depositi da parte della clientela presso banche ad elevata solidità patrimoniale,

pertanto si è reso necessario adeguare i tassi ed in particolare si è dovuto ridurre il tasso per la clientela che non effettua operazioni;
Binck ha come attività principale fornire servizi di trading e investimento, non offre conti di deposito ne forme di impiego vincolate della liquidità.

Segnaliamo che tutti principali operatori nel settore dei conti di deposito online hanno ridotto i tassi delle scadenze a vista e a breve termine,
(ad esempio i tassi per vincoli ad un anno erano di circa il 4,5% un anno fa, ora sono intorno al 2,5%) come pure i tassi dei BOT sono più bassi di un anno fa:

(grafico andamento Bot a 6 mesi, fonte Soldionline.it)
 

Allegati

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Cointestazione

Spettabile Servizio Clienti Bink, volendo diventare vs cliente ,ho letto di una limitazione da cui non posso prescindere, la cointestazione del Cc-Dep.Titoli,
risulta vero l'impossibiltà alla cointestazione o vi state adoperando,il tutto in tempi certi. Saluti
 
X Servizio Clienti:

Apprezzo il fatto che il Servizio Clienti sia presente anche qui sul forum per rispondere alle domande e alle lamentele (entrambe legittime) dei correntisti.
Mi piacerebbe, però, che venissero affrontati anche i punti più problematici di Binck.
Penso che tutti noi vorremo avere risposte certe e precise su temi come il ripristino dell'operatività OTC, la possibilità di aprire conti cointestati ed il completamento del censimento di tutti gli strumenti negoziabili sui mercati da Voi offerti.
Come avrete letto nelle pagine precedenti, molti vs. clienti sono insoddisfatti e, in assenza di significativi miglioramenti, pronti a spostarsi verso altri intermediari.
 
Se non altro c'è da dire che hanno risposto, con molta solerzia e motivazione.

Adesso vediamo come arriviamo all'estate e poi si valuta.
 
Apprezzo l'intervento di Binck e comprendo le motivazioni descritte. D'altro canto, come già segnalato da altri interventi, il problema non è tanto la remunerazione della liquidità ma una altra serie di fattori che sono migliorabili.

E' chiaro che non sto qui a rimarcare le mie esigenze specifiche pretendendo che Binck dia un riscontro fattivo. E' giusto che gli sforzi di miglioramento siano indirizzati per soddisfare la maggiorparte della clientela, sapendo che, comunque, Binck avrà un proprio target di clienti ben definito e magari più remunerativo di altri.

D'altro canto, però, una società che sta crescendo non può concentrarsi troppo nelle offerte ai nuovi clienti con l'obbiettivo di raggiungere il break-even il prima possibile, lasciando per strada scontenti i "vecchi" clienti già acquisiti, quando invece si dovrebbe sforzare di più per fidelizzarli. Si sa che il rischio è quello del mercato telefonico con la portabilità del numero, alla caccia della migliore offerta di anno in anno...

Gli spunti di miglioramento sono stati espressi.... qui ed in altro loco, a voi la palla.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Prelievo forzoso depositi bancari: governatore banca d'olanda

Disinvestito e tolto tutto..dopo la fregatura con SNS, mai più banche olandesi..mi spiace..

oggettivamente oramai tutto ciò che è olandese SCOTTA di brutto!!!!!

Le affermazioni del governatore della Banca Centrale Olandese Klaas Knot sul prelievo forzoso, hanno destato scalpore negli ambienti finanziari e ricalcano sostanzialmente quanto ha dichiarato a caldo, dopo l’approvazione del piano di salvataggio di Cipro, il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, quando ha sentenziato soddisfatto che Nicosia sarebbe stata un modello per tutta l’Eurozona (Cipro, la pietra tombale del mito dell’UEM).

Tutela depositi bancari: non saranno più garantiti quelli superiori ai 100mila euro?
Knot ha espressamente dichiarato che i depositi non garantiti delle banche dell’Eurozona potranno essere, d’ora in avanti, coinvolti nelle perdite delle banche, qualora queste fossero in uno stato di crac. In altri termini, sopra i 100 mila euro non ci sarebbe più la garanzia di vedere tutelati i propri risparmi, in quanto lo stesso banchiere, membro della BCE, ha affermato che i depositanti dovranno preoccuparsi della situazione finanziaria della banca in cui portano i loro soldi.
Insomma, ciascuno sia responsabile di sé stesso, perché non ci potrebbe essere più la garanzia che i depositi non saranno toccati. Essi potrebbero essere trattati alla stregua di obbligazioni e azioni, facendo cadere un tabù, per cui un conto in banca non si tocca mai.
Sarebbe su questa linea anche il Parlamento Europeo di Strasburgo, con i deputati svedesi (Stoccolma non fa parte dell’Area Euro) che starebbero spingendo verso questa direzione.
Francoforte ha già scritto una bozza di legge che prevede il bail-in, ossia che i depositi bancari non garantiti partecipino alle perdite, in modo che essi non gravino sui contribuenti di tutta l’Eurozona, ma lasciando al Parlamento di ciascuno stato la possibilità o meno di introdurre tale principio nell’ordinamento.

Fallimento banca: si punta alla responsabilizzazione dei correntisti
In termini astratti, il discorso di Knot non sarebbe nemmeno da respingere a priori, nel senso che sarebbe corretto che a pagare per il fallimento di un istituto fossero, anzitutto, coloro che hanno beneficiato dei suoi servizi e che con esso hanno intrattenuto rapporti. Anche perché il libero mercato prevede che ciascun soggetto debba assumersi i rischi delle proprie azioni, senza gravare sulla collettività. Ma come la stessa stampa tedesca riconosce in parte, come farebbe un risparmiatore oggi a sapere in anticipo la situazione finanziaria dell’istituto dove porta il proprio denaro, se nemmeno gli analisti delle agenzie di rating riescono a capirci qualcosa in anticipo? E’ verosimile che un depositante possa comprendere i bilanci astrusi di una banca e a intuire i rischi di operazioni complesse e strutturate, ad esempio, sui derivati?
Altra questione: non tutti sono realmente liberi di decidere se portare i soldi in banca o se avvalersi nella vita quotidiana di pagamenti in contanti. Non lo sono le aziende, che in Italia, ad esempio, devono aprire un conto dedicato, ossia relativo ai soli affari inerenti le entrate e le spese aziendali. E sempre meno lo sono i semplici cittadini, costretti a fare uso del tramite di una banca, a causa delle norme sulla tracciabilità del denaro, che impongono pagamenti solo su c/c o con assegni, sopra una certa somma, che peraltro si ipotizza di abbassare a livelli infimi.
In sostanza, tutti prima o poi potremmo essere soggetti alle perdite di una banca, qualora questa necessitasse di aiuti finanziari per evitare il crac vero e proprio. Si potrebbe dire che lo facciamo anche oggi, se si pensa che la Monte Paschi ci è già costata oltre 4 miliardi di euro, attraverso i Monti-bond (Mps sospesa: no ai dividendi almeno fino al 2019=.
Ma trattasi, in ogni caso, di un prestito a tassi anche alti e non di un’erogazione pubblica a fondo perduto, mentre qui si ipotizza che le perdite ricadano effettivamente sui depositi non garantiti, come sta accadendo a Cipro, nell’ordine del 37,5% per i correntisti di Bank of Cyprus e dell’80% per quelli di Laiki Bank (sulla crisi di Cipro si legga: Crisi, Cipro e Slovenia l’inizio, altri stanno trattando aiuti e altri lo faranno).
Non ci sarebbe più alcuna differenza, sopra i 100 mila euro, tra depositi e azioni o obbligazioni.


Link: http://www.investireoggi.it/economi...-modello-cipro-in-tutta-europa/#ixzz2PJjLNJJy
 
"Francoforte ha già scritto una bozza di legge che prevede il bail-in, ossia che i depositi bancari non garantiti partecipino alle perdite, in modo che essi non gravino sui contribuenti di tutta l’Eurozona, ma lasciando al Parlamento di ciascuno stato la possibilità o meno di introdurre tale principio nell’ordinamento"

Questo direi che è davvero impensabile... si creerebbero degli squilibri finanziari insostenibili tra i Paesi dell'UE con fughe di capitali verso i porti sicuri.
Se passasse una "follia" del genere, di sicuro non potrebbe essere solo olandese o finlandese o tedesca.
 

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