Obbligazioni bancarie Bond Veneto Banca 9,50% 2025 LT2 XS1327514045

Come cambierà Veneto Banca (senza fondo Atlante). Parla Schiavon - Formiche.net


...chiaramente Schiavon punta a minimo 25% di flottante intervento del fondo Atlante in maniera " marginale" :D rispetto a quanto accaduto a Vicenza ...e così da mantenere la sedia o il parziale controllo della banca ...

o hanno qualche " pollo" che ci mette 250 milioni di euri...o senza pollo...tutti allo spiedo ...rosticceria da Atlante ...rinomata ditta specializzata in galleti polletti e patate fritte ...;)
 
Come cambierà Veneto Banca (senza fondo Atlante). Parla Schiavon - Formiche.net


...chiaramente Schiavon punta a minimo 25% di flottante intervento del fondo Atlante in maniera " marginale" :D rispetto a quanto accaduto a Vicenza ...e così da mantenere la sedia o il parziale controllo della banca ...

o hanno qualche " pollo" che ci mette 250 milioni di euri...o senza pollo...tutti allo spiedo ...rosticceria da Atlante ...rinomata ditta specializzata in galleti polletti e patate fritte ...;)

La "sorpresa" sarebbe anche maggiore se quello che tu chiami "pollo" mettesse la maggioranza assoluta del capitale, per arrivare a comandare e godere dell'appoggio finanziario di Atlante...
Questo offrirebbe una spiegazione della "battaglia" di giovedì scorso.

E' chiaro che stiamo buttando lì delle elucubrazioni improvvisate, non avendo elementi concreti per giudicare...
 
Ti sei fatto un'idea a che prezzo emetteranno le nuove azioni? Non che conti qlc ai ns fini, solo così per curiosità...
Io ho provato a fare 2 calcoli:

TBV al 31.03.2016: 1840 mln
AdC: 1000 mln
TBV post AdC: 2840 mln
P/TBV = 0,37 (prendendo a prestito il rapporto di BPVi, vediamo e VB riesce a spuntare un multiplo maggiore)
P = 0,37 * 2840 = 1050,8 mln
vecchi azionisti = 50,8 mln
n azioni = 124.486.701
prezzo x azione = 50,8 / 124,5 = 0,40 €
n azioni da emettere: 2,5 mld
 
Notevole cmq il deterioramento nei conti di VB in questi primi 3 mesi, colpisce soprattutto il calo di raccolta & impieghi nell'ordine dell'8%.
Nello stesso periodo BPVi ha retto molto meglio, anche se c'è da dire che su questo fronte aveva sofferto molto più di VB a fine 2015.
Confrontando i dati post-AdC a me pare abbastanza netta la differenza tra le due:

BPVi vs VB
42% ....... 38% NPE coverage
59% ....... 56% Soff coverage
132% ... 163% nNPE/TBV
116% ... 132% texas
12,8% .. 11,4% CET1
 
La "sorpresa" sarebbe anche maggiore se quello che tu chiami "pollo" mettesse la maggioranza assoluta del capitale, per arrivare a comandare e godere dell'appoggio finanziario di Atlante...
Questo offrirebbe una spiegazione della "battaglia" di giovedì scorso.

E' chiaro che stiamo buttando lì delle elucubrazioni improvvisate, non avendo elementi concreti per giudicare...
....a dire la verità ci ho pensato già da tempo ...sulla possibilità che ci sia qualcuno che voglia mettere i soldi e salire di % quote sulla banca ..tipèo con Carige Malacalza ...potrebbe pure accadere certo che si farà vivo all'ultimo momento che interesse avrebbe a fare crescere l'attenzione sul titolo ...e conseguentemente i prezzi ...ma perchè allora non comprare a man bassa LT 2 al 9,50% ;) ;)
 
Ti sei fatto un'idea a che prezzo emetteranno le nuove azioni? Non che conti qlc ai ns fini, solo così per curiosità...
Io ho provato a fare 2 calcoli:

TBV al 31.03.2016: 1840 mln
AdC: 1000 mln
TBV post AdC: 2840 mln
P/TBV = 0,37 (prendendo a prestito il rapporto di BPVi, vediamo e VB riesce a spuntare un multiplo maggiore)
P = 0,37 * 2840 = 1050,8 mln
vecchi azionisti = 50,8 mln
n azioni = 124.486.701
prezzo x azione = 50,8 / 124,5 = 0,40 €
n azioni da emettere: 2,5 mld


"Giocare" con i numeri è sempre un esercizio interessante. Dal tuo esempio si vede che:

a)a 0.10 oppure 0.40 euro, i vecchi azionisti sono comunque compressi in una percentuale minima;

b)occorrono azionisti "vari" per circa 200-250 mln, se si vuole andare in borsa;

c)occorrono poco più di 500 mln, se si vuole controllare la banca......
 
Notevole cmq il deterioramento nei conti di VB in questi primi 3 mesi, colpisce soprattutto il calo di raccolta & impieghi nell'ordine dell'8%.
Nello stesso periodo BPVi ha retto molto meglio, anche se c'è da dire che su questo fronte aveva sofferto molto più di VB a fine 2015.
Confrontando i dati post-AdC a me pare abbastanza netta la differenza tra le due:

BPVi vs VB
42% ....... 38% NPE coverage
59% ....... 56% Soff coverage
132% ... 163% nNPE/TBV
116% ... 132% texas
12,8% .. 11,4% CET1

Sono rimasto sorpreso anch'io dal calo della raccolta nel 1° trimestre di Veneto Banca: pensavo che il peggio fosse passato l'anno scorso.

Per quello che è possibile leggere nei bilanci si è tentati di pensare che:

a)entrambe le banche puntino a risolvere i loro problemi con due aumenti di capitale;
b)BPVi abbia cercato di fare maggiore pulizia con il primo, mentre Veneto abbia scelto la via più graduale. Se fosse così, e se il "mercato" si mostrasse più generoso con Veneto, avremmo la conferma che il "mercato" ami farsi infinocchiare....
 
....a dire la verità ci ho pensato già da tempo ...sulla possibilità che ci sia qualcuno che voglia mettere i soldi e salire di % quote sulla banca ..tipèo con Carige Malacalza ...potrebbe pure accadere certo che si farà vivo all'ultimo momento che interesse avrebbe a fare crescere l'attenzione sul titolo ...e conseguentemente i prezzi ...ma perchè allora non comprare a man bassa LT 2 al 9,50% ;) ;)

Russia,

l'esempio che fai (Malacalza) non è dei migliori nè per Veneto Banca nè per i possessori delle sue subordinate....:D

In realtà credo si possano fare diverse ipotesi, tanto per "giocare":

1)i soldi li può mettere il credulone (tipo Malacalza);

2)li può mettere qualcuno disposto a pagare più del valore odierno, ma desideroso di "avere una banca". Non dimentichiamo che oggi le banche non le vuole nessuno, ma non sarà sempre così. In futuro chi le vorrà dovrà pagarle ben più care: tanto vale giocare d'anticipo;

3)e se qualcuno avesse interesse a evitare di far uscire gli ultimi scheletri dagli armadi?

etc.
 
protagonisti del sistema creditizio si stanno organizzando per evitare nuovi casi di bail-in. Lo scrive Affari&Finanza di Repubblica spiegando che si sta costituendo una grande muraglia delle banche proprio per impedire nuovi rischi di bail-in.

Dopo i big del credito, l'attenzione si sposta adesso sulle banche locali, Bcc e Casse di Risparmio. A poco a poco sta nascendo un sistema di fondi creati dagli stessi istituti.

Quanto allo stato di salute generale delle banche, dopo i recenti interventi (ultimo tra tutti Atlante), c'e' da stare piu' tranquilli, mette in evidenza il settimanale spiegando che risolti i casi piu' gravi, di carattere sistemico, all'orizzonte non si vede piu' nulla di cosi' grande da impensierire il Paese. Tuttavia, se il pericolo di tsunami si e' allontanato, sono possibili molti temporali che, insieme, potrebbero creare danni rilevanti. Tra le 360 banche di credito cooperativo, le 45 casse di risparmio spa e altri piccoli istituti, ci sono molti casi che potrebbero richiedere un intervento.

E' quasi certo, soprattutto se l'economia italiana non tornera' a crescere con decisione e se i tassi resteranno troppo bassi per un lungo periodo, che nel prossimo anno-anno e mezzo, continua il giornale, piu' di qualche Bcc avra' bisogno.
 
ROMA (MF-DJ)--Spuntano almeno 4 interessati a Veneto Banca che
ha rinviato di una settimana le manovre per la ricapitalizzazione e la
quotazione in Borsa. Al dossier, scrive Il Messaggero, sta lavorando
Victor Massiah, a.d. di Ubi, che ieri a Milano, dopo aver presenziato alla
relazione Consob di Giuseppe Vegas, avrebbe avuto incontri con i
rappresentanti di alcune banche del consorzio dell'aumento da 1 miliardo.
Mentre il neo presidente di Veneto Banca, Stefano Ambrosini,
accompagnato dal presidente dell'esecutivo Carlotta De Franceschi e dal
d.g. Cristiano Carrus sarà ricevuto, venerdì 13, dal team di Danièle Nouy
a Francoforte per la prima presa di contatto dopo la nomina, i colloqui
tra advisor, banche guidate da Imi ed esponenti di Atlante si stanno
intrecciando per definire il percorso di risalita dell'istituto veneto.
Oltre a Ubi, sarebbero interessati Bper (che aveva esaminato le
carte moltimesi fa) oltre a un paio di istituti che allo stato restano
sotto traccia. Lunedì 16, Ambrosini dovrebbe convocare nuovamente il board
per approvare il piano industriale che ricalcherà quello attuale. Le mosse
dei pretendenti, però, potrebbero incrociare le tappe dell'ipo.
Dopo il via al pre-marketing rinviato a giovedì 19, il cda per la
forchetta di prezzo potrebbe tenersi martedì 31 e il giorno dopo Consob
potrebbe dare l'ok al prospetto. L'ipo potrebbe partire lunedì 6 giugno e
durare fino al 17. Lo sbarco in Piazza Affari potrebbe avvenire lunedì 27
omartedì 28. In questo percorso potrebbero inserirsi Ubi, Bper o le altre
due se decideranno di uscire allo scoperto. E' chiaro che una delle
condizioni per sottoscrivere, oltre al prezzo, sarebbe l'esonero
dall'Offerta pubblica, come avvenuto su Vicenza per Atlante. Non si
esclude che il fondo possa intervenire con una quota di minoranza: i
giochi sono aperti.
pev
(END) Dow Jones Newswires
May 10, 2016 02:19 ET (06:19 GMT)
 

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