Obbligazioni bancarie Bond Veneto Banca 9,50% 2025 LT2 XS1327514045

11 MAG 2016 14:06

DAGOREPORT
L’82enne avvocato Giuseppe Guzzetti, iscrittosi alla Democrazia Cristiana nell’anno di grazia 1953, in duplex con Bazoli, è il gran pontefice della cosiddetta “finanza bianca”. A capo da tempo immemorabile della potente Fondazione Cariplo, che raggruppo le casse di risparmio, ha sempre avuto un potere superiore a qualsiasi ministro economico.

Anche adesso, con le banche italiane ridotte a uno catorcio zeppo di crediti inesigibili dati agli amici degli amici, ha colpito ancora. Ad esempio, il Fondo Atlante, nato per salvare il salvabile bancario, guidato dall’economista Alessandro Penati è in sostanza teleguidato dal diabolico Guzzetti. Anche se il miglior “burattino” resta Costamagna che non fa nulla senza chiedere “autorizzazione” al Grande Vecchio.

L’ultimo colpo di Guzz è come sia riuscito a convincere Carlo Messina, Ad di Banca IntesaSanPaolo, a rinunciare all’inoptato di Veneto Banca: così tramite. il Fondo Atlante guidato da Penati, può governare la Pop di Vicenza e Veneto Banca
 
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L’ultimo colpo di Guzz è come sia riuscito a convincere Carlo Messina, Ad di Banca IntesaSanPaolo, a rinunciare all’inoptato di Veneto Banca: così tramite. il Fondo Atlante guidato da Penati, può governare la Pop di Vicenza e Veneto Banca

Come scrivevo di là: ci sono rinunce più sofferte di questa, VB è cara e non è strategica per ISP.
 
forse è meglio che gli imprenditori investano sulle proprie attività imprenditoriali invece di fare i finanzieri
 
Come scrivevo di là: ci sono rinunce più sofferte di questa, VB è cara e non è strategica per ISP.

Quoto in toto.

Il discorso è stato affrontato anche nelle discussioni su PopoVi quando si pensava che UCG dovesse incorporarla.

Sia ISP che UCG non hanno spazi di espansione rilevanti in Italia. E quelle due banche sarebbero comunque care.

Se già gli istituti esteri con una presenza rilevante in Italia (penso soprattutto a Credit Agricole attaverso Cariparma e BNP attraverso BNL) non si muovono per espandersi sostanzialmente "gratis", figuriamoci se si muovono i grossi come ISP e UCG.

Con 1 - 1.5 mld di investimento, ci sono opportunità migliori di investimenti invece di andarsi a impelagare in due storie molto incasinate, con sovrapposizioni di rete rilevante.
 
Quoto in toto.

Il discorso è stato affrontato anche nelle discussioni su PopoVi quando si pensava che UCG dovesse incorporarla.

Sia ISP che UCG non hanno spazi di espansione rilevanti in Italia. E quelle due banche sarebbero comunque care.

Se già gli istituti esteri con una presenza rilevante in Italia (penso soprattutto a Credit Agricole attaverso Cariparma e BNP attraverso BNL) non si muovono per espandersi sostanzialmente "gratis", figuriamoci se si muovono i grossi come ISP e UCG.

Con 1 - 1.5 mld di investimento, ci sono opportunità migliori di investimenti invece di andarsi a impelagare in due storie molto incasinate, con sovrapposizioni di rete rilevante.

Vista l'assenza di interesse per i due gruppi nella loro interezza, Atlante a mio parere ha 2 opzioni (+ altre minori):
1. kick the can, se li tiene nell'attesa speranzosa di tempi migliori;
2. unpack & hand out, vende i pezzi a chi ha interesse (filiali alle banche regionali, NPL a... Atlante, partecipazioni a cordate varie + o - improbabili, altro?), ri-impacchetta il resto e lo rimette in vetrina con un bel nome (Banca del Titano? :D)

Indipendentemente dalla strada scelta, estrarre valore sarà un compito difficile (mentre noi sui bond abbiamo vita + facile); il vantaggio della seconda sarebbe di liberare più velocemente risorse da dedicare agli NPL.
 
Veneto Banca, vertici incontrano Bce, Ambrosini proporrà a Cda conferma piano
venerdì 13 maggio 2016 18:12

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MILANO, 13 maggio (Reuters) - Si è tenuto oggi in Bce l'incontro con i vertici di Veneto Banca per aggiornare l'autorità di vigilanza sul processo in atto e i suoi imminenti sviluppi.

Lo dice una nota della banca veneta aggiungendo che il presidente Stefano Ambrosini proporrà al Cda in calendario lunedì 16 maggio la conferma del progetto Serenissima, che include l'aumento di capitale fino a 1 miliardo e la quotazione, nelle sue linee portanti.



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