Borsa di Francoforte eliminerà il Nuovo Mercato (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
anche questo articolo non è male...

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A cavallo del 2000, si è consumato il più grande pacco che la storia dei mercati finanziari abbia mai rilevato.

Tra la fine di ottobre 1999 e l'inizio di marzo 2000, Tiscali (figura sotto) è aumentato da 5 a 115 euro; 23 volte in meno di 5 mesi: roba inaudita.



E Tiscali è stato solo uno dei tanti titoli che sono esplosi in maniera tanto dirompente: Yahoo è salito da 2.5 a 240 (quasi 100 volte) da meta 1997 a fine 1999 (figura sotto).



Cosa ha spinto delle persone, apparentemente di buonsenso, a comportamenti tanto irrazionali?

E' evidente, difatti, che qui c'è materiale in abbondanza per un bravo psicoanalista: un intero settore (i titoli Internet) non può migliorare le sue prospettive di reddito (e quindi i prezzi delle relative azioni) di così tanto, in così poco tempo.

Renato Soru (il patron di Tiscali), poco tempo prima di lanciarsi nell'avventura Tiscali, costruiva supermercati nell'Europa dell'est e non aveva alcuna esperienza di telefonia: come poteva essere artefice di un miracolo paragonabile alla moltiplicazione dei pani e dei pesci (opera di Gesù il nazareno), in un settore a lui sconosciuto?

Eppure, migliaia di persone ci hanno creduto e gli hanno giulivamente affidato i loro quattrini; più di quanto lo stesso Gesù il nazareno sia riuscito a conquistare con le sue predicazioni ed i suoi miracoli.

Ho interpellato un mio amico psicologo sull'argomento e mi ha dato la seguente risposta: la stragrande maggioranza della gente, conduce una vita mediocre e incolore; tutto ciò che gli consente di uscire da quel grigiore quotidiano e proiettarsi in un mondo fantastico di ricchezza e successo immediato, colpisce la sua immaginazione e la spinge a comportamenti irrazionali.

In pratica: l'uomo cerca la soluzione ai suoi problemi esistenziali nel colpo di fortuna, inseguendo anche l'impossibile e confidando anche nell'estremamente improbabile.

E' talmente tanta, dunque, l'insoddisfazione per la propria vita, che si è pronti a credere a tutto.

Si spiega così il successo delle varie lotterie, manifestamente truccate a vantaggio del banco, che drenano settimanalmente cifre impressionanti, prelevandole dalle miserabili tasche di poveracci qualsiasi, senza distinzione di ceto sociale.

Ognuno fugge attraverso quel sogno dalla sua oscura realtà quotidiana.

Sir John Maynard Keynes, aveva capito tutto ciò quando elaborò la sua teoria dei "castelli in aria"; riporto un brano tratto dal libro "I metodi delle mani forti":

John Maynard Keynes è stato uno degli economisti più celebri della storia recente di questo pianeta; a lui si devono molte innovazioni in campo economico e, probabilmente, è stato lui (e la seconda guerra mondiale) a far uscire il mondo dalla grande depressione conseguente al crollo del 1929. Non molti, però, sanno che Keynes era anche un abilissimo speculatore di Borsa e si guadagnava una ricchissima pagnotta a comprare e vendere titoli azionari. Bella forza, direte voi, era un grande economista e, quindi, sapeva leggere i numeri e le tendenze economiche per trasformarli in “buone” decisioni di acquisto e vendita. Fratelli d’Italia, niente potrebbe essere più lontano dalla verità; Keynes se ne sbatteva dei numeri e delle tendenze economiche: aveva elaborato una sua particolare teoria dei…….castelli in aria. In poche parole: per guadagnare in Borsa, bisogna solo capire qual è la prossima “storia” che il pubblico si berrà e, quindi, quali titoli saranno pompati fino all’inverosimile per poi (dopo che hanno elargito grandiosi profitti ai pochi furbi che sono usciti al momento giusto) sgretolarsi rapidamente nelle mani dei suoi possessori. Gli esseri umani, insomma, amano costruire “castelli in aria” e ascoltare le belle favole dove la maga turchina realizza i loro desideri o, tradotto in “storie” di Borsa, essi stessi comprano titoli, che non smetteranno mai di aumentare di prezzo.Tutto qui; questa era l’unica “tecnica” che Keynes adoperava; niente numeri e niente complicatissimi calcoli, solo un poco di buonsenso e una discreta conoscenza delle debolezze terrene. Con precisione quasi svizzera, infatti, ogni certo numero di anni viene “confezionato” un grande pacco ad uso e consumo dei piccoli risparmiatori (il parco buoi); per non cascarci più (e, se possibile, per approfittarne a proprio vantaggio), serve conoscerne le modalità di esecuzione ed i segnali caratteristici che, in anticipo, avvisano del suo arrivo.

Cosa è successo a Tiscali ed a Yahoo dopo la primavera del 2000?

Guardatelo da voi.

Tiscali:



Yahoo:



Poco più di un anno dopo quel mostruoso pacco Hi-tech della primavera 2000, l'intero settore aveva perso quasi il 90% dei prezzi precedenti: milioni di uomini e donne, in tutto il mondo, sono stati travolti e rovinati.

E' stato un fatto accidentale (dovuto all'imperizia dei partecipanti) oppure è stato un "colpo" mirabilmente preparato da pochi "specialisti", che hanno saputo sfruttare l'imperizia dei tanti nuovi partecipanti al gioco della Borsa?

Per mia formazione, non credo al caso ma alla legge di causa ed effetto; quel tremendo spostamento di ricchezza dalle tasche di milioni di piccoli risparmiatori alle capienti casse di pochi grandi finanzieri, non è stato, a mio avviso, accidentale ma "preparato, eseguito e portato a compimento" con estrema cura e professionalità.

Ma ciò, evidentemente, nessuno riuscirà mai a dimostrarlo e gli "artefici" e i loro "complici" (giornali, televisioni, "esperti" etc..) negheranno sempre che ci sia stata intenzionalità.

Cornuti e mazziati.
 

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