BREXIT O NO BREXIT SI CROLLERA'....

Stato
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Bravo il Della Bona, trader umile e pacato, ragionissima.
"Prima di 19800 non si compra nulla" e io che ho detto?
A 20000 compricchio e libero lo short da 20950 che sono quasi 5 teste.
Compricchio per poi shortare da più alto.
Se va a 19000 va bene lo stesso. I 17300 - 18000 non li muovo, aspetto il VIXI.
Che strategia ragazzi, mi sembro Soros :cin:
Anche today, trappulun su trappulun pure con ISM, falsa risalita e poi sbrago sui min.
Trend shortissimo, goals a porta vuota, ma da tempo che lo dico.
Soldi faciliiii!!
Non ci fate caso, O Mast è luong, ma trada short che se sale l'aveva detto se scende ritira il grano, insomma, il basher è eterno, non può falire e bisogna scrivere con attenzione un colpo al cerchio e uno alla botte e sarà un successo.
 
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Per domani un mattino di sole e serata di sòle?
Tipo va a +1 e chude a +0,15% Un po di mobbing da trading?. giornata insulsa tanto per stravaccare le giornate dei trader short che non hanno pazienza?
Poi dopodomani riprende il collasso destinazione 20000 per me. Li chiudo il 20950 e rifletto se aprire il long. Dalla Bona ci dice che potrebbe andare anche sotto i 19500, per cui longare da li, slurp!!!!
 
Per domani un mattino di sole e serata di sòle?
Tipo va a +1 e chude a +0,15% Un po di mobbing da trading?. giornata insulsa tanto per stravaccare le giornate dei trader short che non hanno pazienza?
Poi dopodomani riprende il collasso destinazione 20000 per me. Li chiudo il 20950 e rifletto se aprire il long. Dalla Bona ci dice che potrebbe andare anche sotto i 19500, per cui longare da li, slurp!!!!
lassu a perd a della bona- nn è bona kiudi a 20500 sind a me- domani- e giovedì rivendi a 21100- questo è il movimento ke mi attendo- vediam
 
Niente Tuni, se skiatt tutt cos, sfonda 20572 e va a 20 o anche sotto, poi ne risparliamo, io mollo a 20 e longo.
Va accussi Tuni, soooldi faaaciliiii :D
O mast lassalo sta, è long da 50 anni, alle grida, gridava loooong e da poco aveva smesso i pantaluni curt.
Un po di mobbing da trading, gli short impazienti, un +1% che firnisc a +0,15%, mazzate psicosomatiche di chi ha prescia di far grana e non vuole star piegato a spezzarsi le reni.
I song spiettà Tuni, teng na vita r'innanz, un so O vecchio Mast, che ormai ha sparato tutte le cartuccie e tene nu cadaver arint i pantalun, che è pure reato, portarsi in giro le salme. :D
 
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Unimonamour perde quasi 2 euro in pochissime sedute, una chiavca di titolo che non si smentisc mai.
El buscion col trappulun intuarn.

– 2005 OPA (Offerta Pubblica di Acquisto) su HypoVereinsbank e a cascata su Bank Austria e Bank BPH
– 2007 fusione per incorporazione Capitalia/Unicredito (Milano: UCG.MInotizie)
– 2008 aumento di capitale da 3 miliardi di eur (l’azione perde in Borsa: -29%)
– 2009 aumento di capitale da 4 miliardi di eur (mancata distribuzione dei dividendi)
– 2010 40 milioni di eur di buonuscita a Mr. Profumo (2 milioni di eur vengono devoluti in beneficienza)
– 2011 titolo in Borsa: -63% dal 16 febb. al 16/sett 2011 – e nessun dividendo distribuito
– 2012 5 genn. 2012= maxi aumento di capitale da 7.5 miliardi di eur (250 milioni di eur sono le spese per consulenza per tale aumento di capitale) e titolo: -37% in 3 giorni di Borsa; nessun dividendo distribuito; 5.200 esuberi di personale in italia, rosso di bilancio: -10.6 miliardi di eur
Totale aumenti di capitale nel triennio 2008/2012 = 14,5 miliardi di eur.
Si rileva inoltre come il massimo assoluto delle quotazioni in Borsa del titolo UNICREDIT sia stato raggiunto nel 2007; da allora il valore delle sue azioni è sempre e solo sceso. I numerosi mega aumenti di capitale, i dividendi (pochi) e non distribuiti ai soci ed i vari raggruppamenti non hanno apportato alcun beneficio alle quotazioni del titolo in Borsa nonostante tutte queste manovre fossero state “vendute” come necessarie per il rilancio ed il nuovo sviluppo della Banca.
Pertanto la realtà dei fatti indica che gli Analisti, gli economisti ed i manager che hanno suggerito di acquistare il titolo dal 2007 ad oggi hanno sbagliato in quanto le quotazioni di Borsa di Unicredit sono inserite in trend ribassista attivo dal 2007 (oltre 9 anni). Si spera almeno abbiano sbagliato a causa della loro incompetenza e scarsa professionalità, come spesso accade in Italia, e non a causa di malafede o conflitto d’interessi (mentivano sapendo di mentire…).
E, dopo ben 14.5 miliardi di eur di aumenti di capitale nel periodo 2008/2012, non paghi, in questi giorni partirà l’aumento di capitale “monstre” da ben 13 miliardi di euro di Unicredit, di fatto il più pesante aumento di capitale in termini di importo, da qui l’aggettivazione “mostruoso”, della storia borsistica italiana, ed uno dei maggiori a livello europeo. Tecnicamente si tratta di 13 miliardi di euro di nuove azioni offerte offerte fino al 10 marzo in opzione ai vecchi soci al prezzo di 8,08 eur, con uno sconto del 38% sul prezzo teorico dopo lo stacco del diritto (Terp).
Attualmente Unicredit capitalizza 16,5 miliardi di euro e quindi questo aumento di capitale di fatto ne raddoppia la capitalizzazione. Ciò significa che in pratica Unicredit chiede al mercato di versare un importo pari ad un ulteriore 78.8% dell’attuale suo valore. E’ inoltre da rilevare come siano ben 31 le banche del Consorzio di Garanzia dell’operazione, banche che saranno anche chiamate a coprire l’inoptato (praticamente a farsi carico di comperare tutte le azioni invendute), seppur con alcuni “se” e “ma” non di poco conto: il Consorzio di banche posto a garanzia dell’aumento ha voluto venissero inserite tra le clausole la possibilità di ritirarsi in caso di condizioni di mercato particolarmente avverse (o meglio di rimanere “a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe”). Questa è infatti la medesima clausola che ha portato il Consorzio guidato da JpMorgan (Londra: JPIU.Lnotizie) a sfilarsi dall’aumento di capitale di Mps (dicembre 2016) e a costringere quindi il Governo Italiano, e quindi i contribuenti italiani, ad entrare in prima persona nel salvataggio dell’Istituto senese con il varo del Decreto Salva-Risparmio, e prima ancora Unicredit a defilarsi dall’aumento in Popolare di Vicenza, legittimando quindi le perdite finanziarie a danno di azionisti ed obbligazionisti.
E’ degno di nota anche il fatto che Unicredit abbia accumulato sinora ben 17,7 miliardi di euro di sofferenze, che saranno cartolarizzate e poi cedute in due fasi a Pimco e Fortress. Le sofferenze superano addirittura il suo attuale valore di capitalizzazione (16,5miliardi). E ciò non fa altro che denotare il solito andazzo degli Istituti bancari italiani, ovvero spartizione, spoliazione, concessione di linee di credito senza sufficienti garanzie, soprattutto rivolte agli amici… di amministratori, direttori generali, funzionari, ecc…, ed inoltre inefficienza nell’attuazione del recupero delle sofferenze, che semplicemente … si lasciano aumentare, nascoste tra le “pieghe” dei bilanci, spesso con la complicità dei Sindaci e delle Società di Revisione, zero controllo.
Bella ed efficiente dimostrazione delle capacità manageriali degli Amministratori bancari, capacità profumatamente corrisposte… viste i compensi e le liquidazioni milionarie, Profumo docet).
Eppure i nostri governanti, Padoan in testa, continuano a dichiarare, anche di fronte ai recenti dissesti e disastri bancari, che il nostro sistema bancario gode di ottima salute e stabilità… Che abbiamo forse qualche interesse particolare… quando affermano ciò?
Tornando ad Unicredit già media ed analisti dicono mirabilia di questo aumento di capitale. Secondo in nostro modesto punto di vista, alla luce della realtà dei fatti, soprattutto quelli passati, e della situazione del settore bancario in generale, e di Unicredit in particolare, è opportuna una sana cautela in caso di decisione di acquisto di queste azioni.
 
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Pertanto la realtà dei fatti indica che gli Analisti, gli economisti ed i manager che hanno suggerito di acquistare il titolo dal 2007 ad oggi hanno sbagliato in quanto le quotazioni di Borsa di Unicredit sono inserite in trend ribassista attivo dal 2007 (oltre 9 anni). Si spera almeno abbiano sbagliato a causa della loro incompetenza e scarsa professionalità, come spesso accade in Italia, e non a causa di malafede o conflitto d’interessi (mentivano sapendo di mentire…).

THE BASHER.......FACITECI NU FILM NO?
AGGIUNGIAMOCI PURE...O MAST? :d:
 
Non fatevi fottere, se il passato è il padre del futuro, se invece il futuro è nu figghio de bottana, aluar rivedimm lu stat de famigghia no? :titanic:
 
Il fetuso sta ai mezzi con Unimonamour, con quella ce lo controllano come vogliono, basta farla scendere 2 euro dai 17 virgola quaccosa e il fetuso è inchiodato. Un giuoc de bamben, comm arubuar nu lec lec a Ilona stallèr, abbast chiudersi na lampo dè calson, no? :D
Ovviament, no le lamp che annasconden le cadavèr. :corna:
 
I vuliss sapere, ma comm kazz se fa a parlè con chist nummeri, ma appropr ammutulir si duvrebb astacere. Vergugnatev zuzzuuuuus...

– 2005 OPA (Offerta Pubblica di Acquisto) su HypoVereinsbank e a cascata su Bank Austria e Bank BPH
– 2007 fusione per incorporazione Capitalia/Unicredito (Milano: UCG.MInotizie)
– 2008 aumento di capitale da 3 miliardi di eur (l’azione perde in Borsa: -29%)
– 2009 aumento di capitale da 4 miliardi di eur (mancata distribuzione dei dividendi)
– 2010 40 milioni di eur di buonuscita a Mr. Profumo (2 milioni di eur vengono devoluti in beneficienza)
– 2011 titolo in Borsa: -63% dal 16 febb. al 16/sett 2011e nessun dividendo distribuito
– 2012 5 genn. 2012= maxi aumento di capitale da 7.5 miliardi di eur (250 milioni di eur sono le spese per consulenza per tale aumento di capitale) e titolo: -37% in 3 giorni di Borsa; nessun dividendo distribuito; 5.200 esuberi di personale in italia, rosso di bilancio: -10.6 miliardi di eur
Totale aumenti di capitale nel triennio 2008/2012 = 14,5 miliardi di eur.
Si rileva inoltre come il massimo assoluto delle quotazioni in Borsa del titolo UNICREDIT sia stato raggiunto nel 2007; da allora il valore delle sue azioni è sempre e solo sceso. I numerosi mega aumenti di capitale, i dividendi (pochi) e non distribuiti ai soci ed i vari raggruppamenti non hanno apportato alcun beneficio alle quotazioni del titolo in Borsa nonostante tutte queste manovre fossero state “vendute” come necessarie per il rilancio ed il nuovo sviluppo della Banca.
E, dopo ben 14.5 miliardi di eur di aumenti di capitale nel periodo 2008/2012, non paghi, in questi giorni partirà l’aumento di capitale “monstre” da ben 13 miliardi di euro di Unicredit, di fatto il più pesante aumento di capitale in termini di importo, da qui l’aggettivazione “mostruoso”, della storia borsistica italiana, ed uno dei maggiori a livello europeo.
 
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Piazza Affari sempre peggio, banche vicine al baratro
05/06/2017 18:53

Chiusa Francoforte ed altre Piazze minori europee, la settimana inizia male per le Borse del Vecchio Continente ed al solito Piazza Affari veste per l’ennesima volta la maglia nera.
Londra (-0,3%) e Parigi (-0,7%) hanno risentito del sentiment negativo che serpeggiava nelle sale operative dopo la sorprendente (ma non troppo) crisi diplomatica apertasi nel Golfo, questa mossa dell’Arabia Saudita (o di Trump?) non agevola certamente il blocco sunnita, tantomeno una migliore convivenza con gli sciiti.
Ma il surriscaldamento del mondo arabo può non essere una causa bensì l’effetto di una situazione internazionale che si ingarbuglia di giorno in giorno, a proposito, giovedì gli inglesi andranno alle urne e i sondaggi sono perlomeno contrastanti.
Da noi, qui in Italia dico, va tutto bene, non ci sono attacchi terroristici, né scioperi o manifestazioni varie, se escludiamo il fatto che è praticamente fallita la Compagnia di bandiera e che stanno saltando le Banche, per il resto pare proprio di vivere in un paradiso.
Siamo arrivati al mese di giugno, tradizionalmente il mese dedicato al pagamento di gran parte delle tasse, ma nessuno si lamenta.
Certo! Vorrei vedere! Renzi ha provveduto a fare il più grande taglio delle tasse che la nostra Repubblica abbia mai conosciuto, un taglio “epocale”, talmente epocale che neanche ce ne siamo accorti.
E poi in tutta Italia splende un magnifico sole, le temperature sono gradevolissime, quasi estive, volete far cambio con la Svezia? Ma chi ci vuol vivere in Svezia! Ho visto nel fine settimana in tv il Nordea Master di golf da Malmoe: vento, pioggia, freddo, il pubblico con giacche a vento, per fortuna ha vinto un giovane italiano.
Insomma, qui in Italia va tutto bene … beh, non proprio tutto … la Borsa ad esempio.
Anche oggi gli investitori hanno preferito vendere, ma perché si vendono i nostri titoli bancari? Ormai Banca MPS è risanata da tempo, basta azzerare oltre agli azionisti anche gli obbligazionisti, subordinati o meno non cambia, non stiamo a far differenze che poi la gente non capisce, si azzera tutto così non si fanno favoritismi agli amici degli amici.
Per quanto riguarda le due venete, poi, l’Amm.Del. Viola ha solo detto che in caso di risoluzione dell’Istituto verrà chiesto a tutti coloro che hanno un fido il rientro immediato, insomma nulla di che, niente di importante.
E per concludere, guardate Brembo (+1,30%), certo è stato l’unico titolo a salire oggi sul nostro Ftse Mib (-0,99%), come dite? Un po’ poco? Ma allora siete degli avidi, mi sa tanto che ha ragione Martina, il ticket di Renzi, a chiedere a gran voce di mettere una nuova tassa su tutte le transazioni di Borsa, dobbiamo aspramente combattere questi speculatori finanziari.

Giancarlo Marcotti ( Grazie Giancarlino, fo un copiancoll, m'hai tolto le parole di bocca )

Short 20950 verso i 20000, dai, dai che ce la fai e mi intasco 5 teste.
Risaniamo Unimonamour come MPS, dai, dai che si può, altro che 13 miliardi di adc, blocchiamo i conti a tutti, azzeriamo, depuriamo, epuriamo, poi vendiamo a Societè, ma presto, presto, prima che la perdiamo, respira male, ormai, male, perde un respiro al secondo, è in debito d'aria, manca l'aria, AIUTOOOOOO!!!
 
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