Bruciata viva...

:) "detto" senza malanimo, MA, per amor della POLEMICA.......;) vorrei ricordare che.......

...anche gli uomini (maschi) nascono dalle donne!!! In genere, siamo allattati, curati, educati dalle donne; fino al secolo MCM potevate dire che il MARITO vi era stato imposto e, PERTANTO, se avevate un uomo CIALTRONE non era colpascelta VOSTRA>>>

>>>OGGI, NON è così: siete VOI-DONNE che lo "scegliete". Si può dire/supporre che NON-SAPETE-SCEGLIERE????
o si pensa ( anche TU) che gli uomini sono TUTTI-UGUALI!!! :)
 
La situazioe è (purtroppo) "stabile" anche negli anni 2017/2018.
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Questi sono commenti a dir poco spregevoli contro la decisione di Noa di lasciarsi morire. Al di là dell'opinione sulla sua scelta (che dovrebbe restare comunque a lei e nessuno dovrebbe permettersi di giudicare), la cosa più disgustosa di questi commenti è come costui considera uno stupro fatto ad una bambina di 11 anni: "solo sesso controvoglia". Qui non si tratta di una fidanzata o di una moglie che decide di accontentare il compagno, nonostante sia stanca, qui si tratta di una bambina innocente, presa non da uno, ma da ben tre esseri schifosi, che l'hanno sottoposta ad una brutale violenza carnale, impadronendosi del suo corpicino ancora vergine, e purtroppo, non solo di quello, ma soprattutto della sua anima, dilaniata per sempre da quel macigno che la schiaccia, da quell'orrore che si impossessa della sua mente, dei suoi ricordi, delle sue emozioni, dei suoi pensieri. Non basta una doccia per dimenticare, per cancellare quello schifo, quel senso di disgusto, quella vergogna, quella sporcizia che ci si sente addosso. Non basta una seduta dallo psicologo, una terapia antitrauma, un'ipnosi. Possono forse allievare il dolore, aiutare a sopportare, per chi è forte, ma non si cancella niente, mai. Rimane sempre un veleno dentro, che scorre nelle vene e intossica l'anima. Rimane quel senso di essere stata violata nel proprio intimo, usurpata. Rimane quella mancanza di fiducia nel prossimo, quel senso di pericolo che farà sempre avere paura, quello strano rapporto di odio per il proprio stesso corpo che non si sente più come proprio, perché qualcun altro ha deciso di appropriarsene, lacerandolo per sempre. Rimane la rabbia, l'odio, il disgusto, la paura, per sempre. Come un seme cattivo che cresce ed è impossibile da estirpare. Alcune, le più fortunate, imparano a conviverci. Altre continuano a vivere una vita non vita. Come uno zombie che cammina, private delle loro emozioni. Com'è possibile che certi uomini possano pensare che sia "solo sesso controvoglia" e che "con una doccia passa tutto"? Questa è la cultura dello stupro: pensare che obbligare una donna a fare sesso contro la sua volontà non sia grave, perché "é solo sesso". Secondo costui, è la donna che deve capire che é "solo sesso" e farsela passare, non è l'uomo a dover capire la gravità estrema di questi atti. Non so chi sia costui (che non si merita di essere chiamato uomo), non so quanti anni abbia, ma è chiaro che siano necessarie delle forti campagne di sensibilizzazione contro le violenze sulle donne. C'è ancora una cultura troppo maschilista in Italia che vede le donne come oggetti da usare, corpi senza anima.
Che schifo

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Acate, fa prostituire figlia 13enne: donna fermata insieme a 4 "clienti", tra i quali c'era anche un novantenne
Se avete lo stomaco di leggere questo articolo: - la "piccola" come viene qui definita. veniva fatta violentare dalla madre in cambio di un tetto o una doccia o vino e sigarette ad altri braccianti agricoli, italiani o marocchini e ad altre persone (dubito che il 90enne facesse il bracciante) DOPO AVER LAVORATO LEI STESSA COME BRACCIANTE. - un 61 enne ITALIANO voleva comprare l'uso esclusivo della ragazzina in cambio dell'uso della sua casa al mare - la piccola era "così abituata" (!!!!!!) ad avere rapporti sessuali con adulti che si era "fidanzata" da poco con un trentenne marocchino. (dall'articolo) - la ragazzina aveva però dato segni di "stanchezza" e di voler denunciare, per cui era intervenuta la polizia. - tutti sapevano ma nessuno denunciava, anzi spesso si proponevano come pedofili acquirenti. Allora: - la polizia interviene solo se la ragazzina da segni di stanchezza? - i "clienti" italiani e non italiani si stavano preparando alla fuga, quindi sapevano quello che stavano facendo. - qui si dice che la ragazzina era cosi "abituata" ad avere rapporti sessuali con adulti? ma siamo scemi? Io sono ovviamente inorridita. Ma sopratutto questa mi sembra una spietata fotografia di cosa sono i clienti, italiani e no. Di che cosa sono consapevoli. Sanno che esercitano una violenza. E se ne fregano. Di cosa è la complicità della società tutta in questa questione della riduzione di molte ragazze giovani a "cosa d'uso". Di cosa può produrre e produce una condizione di sfruttamento e di miseria consentita a cielo aperto nelle nostre campagne, dove la violenza sessuale sulle braccianti rumene, già pagate un soldo e un cacio e sfinite dal lavoro nei campi, è pratica quotidiana diffusa e inutilmente denunciata. Unica boccata di ossigeno di questi giorni: la sentenza della cassazione che stabilisce che la scelta di prostituirsi non è MAI completamente libera, perché svilisce e umilia la dignità umana. Ed è al 99 per cento determinata da condizioni di bisogno o inferiorità economica.
Allora io chiedo: signore e signori, in particolare quelle e quelli di sinistra, in che direzione vogliamo andare?
 

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