Bruciata viva...

Boh.
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"Bugie che raccontava a tutti, dicendo a Giulia di volere un figlio da lei (aspettava un maschietto), raccontando all'altra, la fidanzata parallela italo inglese di 23 anni (a dicembre l'aveva convinta ad abortire), che invece con la compagna era tutto finito. Quando le balle iniziano a crollare, lui fabbrica un falso test del Dna per dimostrare alla ragazza che il figlio di Giulia non era suo, che anzi lei aveva «problemi mentali». Sarà poi la 23enne a scoprire, sull'Ipad del 30enne, i documenti e le ricerche in Rete effettuati per fabbricare il falso test. E sempre lei a mettersi in contatto con Giulia, il sabato della scomparsa, e a far crollare la montagna di bugie".
 
Scrissi tempo fa non ricordo dove, che nessuna di noi è immune dall'essere ammazzata, violentata o vittima di violenza, nessuna di noi è più brava delle altre è solo questione di fortuna e di sapersi più o meno adattare al sistema maschile. Più ti sai adattare più potrebbe essere facile uscirne indenni. Però guardatelo bene questo assassino, cercate le sue foto: questo è il violento, l'assassino, il figlicida. Toglietevi dalla testa l'idea lombrosana che il mostro sia riconoscibile, anzi il violento, il mostro è il migliore, educato, quello che salutava sempre, perché lui, il mostro sa manipolare gli altri e infatti lui stava falsificando un test del DNA per dimostrare alla nuova amante che il figlio della compagna non era suo, che Giulia era pazza. Sembra che li generiamo tutti con lo stesso software; siamo pazze, siamo bugiarde, siamo cattive e malevole ma nel frattempo loro ci ammazzano, ci violentano, ci stuprano, ci mettono in un angolo e io sono stufa che ancora vi domandiate perché le donne non si ribellino, ma voi avete idea di cosa succeda dalla denuncia in poi? Avete presente quante denunce vengono rigettate? No perché mi pare che molte/i ancora parlino stando nelle loro stanzette al caldo. Allora fatevelo dire da chi la violenza l'ha conosciuta da vicino, prima di continuare ad agire sulle vittime, si agisce su chi detiene il potere; smettetela di analizzare le donne e iniziate a togliervi gli occhialini rosa e guardate il mondo della realtà.
 
Scrissi tempo fa non ricordo dove, che nessuna di noi è immune dall'essere ammazzata, violentata o vittima di violenza, nessuna di noi è più brava delle altre è solo questione di fortuna e di sapersi più o meno adattare al sistema maschile. Più ti sai adattare più potrebbe essere facile uscirne indenni. Però guardatelo bene questo assassino, cercate le sue foto: questo è il violento, l'assassino, il figlicida. Toglietevi dalla testa l'idea lombrosana che il mostro sia riconoscibile, anzi il violento, il mostro è il migliore, educato, quello che salutava sempre, perché lui, il mostro sa manipolare gli altri e infatti lui stava falsificando un test del DNA per dimostrare alla nuova amante che il figlio della compagna non era suo, che Giulia era pazza. Sembra che li generiamo tutti con lo stesso software; siamo pazze, siamo bugiarde, siamo cattive e malevole ma nel frattempo loro ci ammazzano, ci violentano, ci stuprano, ci mettono in un angolo e io sono stufa che ancora vi domandiate perché le donne non si ribellino, ma voi avete idea di cosa succeda dalla denuncia in poi? Avete presente quante denunce vengono rigettate? No perché mi pare che molte/i ancora parlino stando nelle loro stanzette al caldo. Allora fatevelo dire da chi la violenza l'ha conosciuta da vicino, prima di continuare ad agire sulle vittime, si agisce su chi detiene il potere; smettetela di analizzare le donne e iniziate a togliervi gli occhialini rosa e guardate il mondo della realtà.
Tralasciamo tutte le pippe sul mondo maschile. E' un mostro? Si.
E questa è un mostro? Perchè devi portare con te un bimbo di 4 anni incapace di ogni decisione, con tutta la vita davanti e che ti dà fiducia totale in quanto madre?

 
Tralasciamo tutte le pippe sul mondo maschile. E' un mostro? Si.
E questa è un mostro? Perchè devi portare con te un bimbo di 4 anni incapace di ogni decisione, con tutta la vita davanti e che ti dà fiducia totale in quanto madre?

Quando si evita di esaminare i fenomeni nella loro dimensione sociale, culturale e storica per ridurre tutto al singolo caso, a casi slegati o afferenti a dinamiche individuali, non ci può essere terreno di discussione o di dialogo
 
Quando si evita di esaminare i fenomeni nella loro dimensione sociale, culturale e storica per ridurre tutto al singolo caso, a casi slegati o afferenti a dinamiche individuali, non ci può essere terreno di discussione o di dialogo
A me pare che quando il mostro è la donna non hai mai niente da dire.
 
Carissima Claire,

dopo aver letto mi sto chiedendo se mia moglie, alla quale in 25 anni non ho mai storto un capello o altra axione vessatoria sia una donna fortunata o una che si è piegata al sistema maschilista a cui io in quanto uomo non posso esimermi.

Ma a parte questo, non vedo in quanto scrivi una soluzione vera e propria. Le donne dovrebbrro sempre guardarsi alle spalle da tutti gli uomini? Anche dopo 25 anni insieme? Stando alle cronache verrebbe da dire di si. Ma che proggetto di vita di può avere in queste condizioni?
Cosa posso costruira consuma che mi di mette a distanza di sucurezza mentre squarto una anguria impugnando la cortella.

Penso che per la sereneità di tutti il passo successivo sia breve. Ovvero il patentino di idoneità -psichico attitudinale-alla vita di coppia.

Scusa eh, non è una provocazione ma una conseguenza logica la mia. E per un centinaio di femminicidii (e diciamolo centinia di migliaia fi molestie) ci rimettono tutte le donne e gli uomini?

Fra l'altro se gli uomini "a posto" sono pochi questi avrebbero maggiore diritto di scelta della compagna.
Inevitabilmente si andrebbe verso.un mondo di "migliori".

(al resto dei lettori - adesso mi spernacchierà in qualche maniera più o meno sensata. Non fateci caso è una matta)
 

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