Bruciata viva...

Questa donna è morta perché è andata a riprendere la bambina che stava col poverino di turno, già denunciato 3 anni fa per stalking.
Libero di stare con la figlia.
Lei costretta, per questo, ad avere a che fare con lui.
Non commento.

 

Lei aveva denunciato lui.
Qualche intelligentone le avrà detto che, anche se lei aveva paura, lui era il Padresantissimo.
Se lei avesse insistito perchéa piccola stesse lontana dal padre, sarebbe partita la caccia alle streghe, perché il Comunque padre deve vedere la piccola.
Ne ho viste centinaia di storie così.
 
A @ceccotti che chiedeva come fosse possibile che, già denunciato, un bel soggettino come questo, fosse comunque libero di fare quello che voleva, dico solo che, anche se la narrazione gne gne dei gruppetti dei separati male e quella mainstream dicono il contrario, le donne sono molto poco credute.
Sottovalutazioni
Archiviazioni lampo.
Allucinanti modi di agire, come bollare le denunce delle donne come "conflittualità tra ex coniugi"
Assoluzioni inspiegabili
Collusioni tra professionisti
Soldi
Chi ne ha di più cade in piedi. Sempre.

Chi guadagna di più di solito in una coppia?

Cherchez l'argent e non credete ai Vannacci vari

 
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Se qualcuno vuol saperne di più, legga.

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"La legge dei padri"
(P. Jean - ed La Bussola)

Nel 2009 esce nelle sale francesi il documentario scioccante "Domination masculine" del regista belga Patric Jean.
Per realizzarlo, egli si inserisce sotto copertura in alcuni gruppi maschilisti in cui sono presenti anche dei condannati, dei pregiudicati e degli imputati per diversi tipi di violenza endofamigliare, del Québec dove viene a contatto con concetti, terminologia, distorsioni giudiziarie, invenzioni spacciate per scientifiche che fanno paura ma che ritiene talmente palesemente ridicole e fasulle che mai e poi mai potrebbero avere un impatto reale sulla società.
Lo scopo di questi gruppi è quello di ripristinare un ordine sociale "dei padri", in cui l'uomo/marito/padre è al vertice della gerarchia famigliare e sociale, essi rimpiangono i tempi in cui il padre/uomo dominava e possedeva moglie e figli, inventano neologismi e odiano. Odiano le donne, specialmente quando si sottraggono al loro potere e soprattutto le femministe, colpevoli, per loro, di tutte le nefandezze odierne.

Quello che l'autore non avrebbe mai immaginato, è che qualche anno dopo, teorie inventate ad hoc per difendere la pedofilia e le violenze domestiche e portate avanti da movimenti maschilisti dai nomi e dai (finti) scopi ripuliti e presentabili, si diffondessero ovunque: dagli USA al Québec, dalla Francia al Belgio con una propaganda martellante ed efficace. Complici i media totalmente asserviti a questa propaganda, professionisti senza scrupoli che basano imperi di potere e denaro su queste teorie, con agganci in politica, negli alti vertici istituzionali, queste associazioni hanno creato un sistema per zittire le giovanissime vittime di violenze in famiglia, anche di matrice incestuosa e sessuale e le loro madri che cercano di proteggerli. E persino scovando strategie per impedire ai medici che riscontrano gli abusi sessuali sui bambini, di segnalarli all'autorità. Ristabilendo, di fatto, la legge dei padri.

Con note che riportano scrupolosamente i documenti e le prove delle sue affermazioni, Patric Jean svela verità che nessuno sospetta.

Andrebbe insegnato, letto e consigliato ad avvocati, giudici, assistenti sociali, periti, politici, psicologi ecc anche in Italia.
Conosco, ahimé, per esperienza diretta come funziona in Italia ed è la stessa, lurida, melma, con gli stessi agganci politici, lo stesso potere, lo stesso, immenso, giro di denaro. Con poche variazioni: in Francia si proteggono più facilmente i pedofili, in Italia i mariti/compagni violenti in famiglia, come alcuni recenti casi di cronaca nera (doppio femminicidio di Vicenza, a giugno 2022) dimostrano bene.
Per la situazione italiana, consiglio: "Rompere il silenzio" di A. Coffari (Laurana Editore)
Entrambi i testi, coraggiosamente, fanno nomi e cognomi dei professionisti dell'orrore.
 
@Claire
purtroppo se, come dici, è vero che in caso di uomini violenti le donne non sono credute, invece in caso di donne idrovore dei beni dell'ex marito, sono credute all'eccesse nei loro piagnistei sul marito cattivo che gli deve pagare gli alimenti a vita, non sia mai che lavorino un po', poverette.
 
Questa donna è morta perché è andata a riprendere la bambina che stava col poverino di turno, già denunciato 3 anni fa per stalking.
Libero di stare con la figlia.
Lei costretta, per questo, ad avere a che fare con lui.
Non commento.

Cvd
 
Cvd

che il sistema abbia fallito :( da un pezzo e' innegabile.
La sola minaccia della sanzione alla fine del giudizio non riesce da sola a suscitare un effetto deterrente, ci vogliono politiche attive.
Dal basso: famiglia, scuola, luoghi associativi intermedi. Lo Stato e' percepito come lontano e non investe in prevenzione
 
Convertire la cultura della vendetta in cultura della rivincita.

Convertire i pensieri "tu hai distrutto me, io distruggo te" in "sucaaaaa dopo di te ho trovato una meglio della moglie di Crosetto"
 
Convertire la cultura della vendetta in cultura della rivincita.

Convertire i pensieri "tu hai distrutto me, io distruggo te" in "sucaaaaa dopo di te ho trovato una meglio della moglie di Crosetto"
embeh ce ne fossero , di Crosetto :-o

questa è una manovra plutoniana con virata galattica
 
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Ma si può?


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Allora se i miei modelli culturali stabilissero che io ho diritto di spaccare la testa a martellate ai prepotenti, dovrei essere assolto?

Maledetti PM bresciani. Brescianesi tutti appesi!
 

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