“Un fatto culturale lo porta a maltrattare le donne (…) i contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell’imputato sono il frutto dell’impianto culturale e non della sua volontà di svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l’uomo e la donna è un portato della sua cultura”
Recentemente, ho letto una sentenza che, invece, siccome sentenza ormai passata in giudicato, assolve un uomo perché le condotte accertate che cagionavano sofferenza a ex moglie e figlie minori, nascervano in un contesto di relazione ormai logorata.
Sempre Brescia
Questi tutti italiani.
Quando io dico che il Tribunale è maschile singolare non dico balle.