Bruciata viva...

Comunque il concetto inaccettabile e insopportabile e' che un giorno l'assassino uscira' pienamente riabilitato dallo stato mentre la vittima e' al cimitero.
Questa non puo' essere giustizia. Dalla morte non si torna indietro quindi chi uccide deve pagare per sempre.
 
Ho pensato la stessa cosa


a 12 anni si fidanza con un 17nne
quindi quando ne aveva 13 (sotto l'eta' del consenso) era con un maggiorenne... tutto normale?
 
Comunque il concetto inaccettabile e insopportabile e' che un giorno l'assassino uscira' pienamente riabilitato dallo stato mentre la vittima e' al cimitero.
Questa non puo' essere giustizia. Dalla morte non si torna indietro quindi chi uccide deve pagare per sempre.
E' pieno di ingiustizie inpunite.



Qui non è morto nessuno.
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Eppure, riavere la libertà dopo 30 anni, anche con un risarcimento di qualche milione di euro, è come se avessero impedito di vivere a qualcuno.
E io, come contribuente, pago per l'errore di un giudice impunito.
 
Ho pensato la stessa cosa


a 12 anni si fidanza con un 17nne
quindi quando ne aveva 13 (sotto l'eta' del consenso) era con un maggiorenne... tutto normale?
Questa vicenda orribile si inserisce in un contesto culturale che in certe zone d'Italia si fa fatica ad immaginare.
Oltre al problema legato alla cultura del possesso, alla misoginia, a retaggi che appartengono alla storia di tutti e tutte, qui abbiamo anche molto spiccata l'adultizzazione delle bambine che appartiene soprattutto a contesti culturalmente molto degradati e poveri, ma non solo.
La stessa ragazzina si presenta a con un aspetto più adulto della sua età.
Mi muovo a fatica in questi discorsi perché non li "maneggio" direttamente.
Io sono rimasta infantile in tante cose molto a lungo.
Mia figlia che ha quasi 21 anni, pur essendo una ragazza incredibilmente saggia e matura, ha un aspetto acqua e sapone, sobrio, pulito pulito, da ragazzina, fugge dalle esibizioni, dal mettere tutto in piazza, ha tratti geniali, una mente raffinata ed è sostanzialmente una solitaria, molto chiusa.
E mio figlio è un ragazzino, mi vien quasi da dire "purtroppo", perché ammetto che mi piacerebbe avesse un po' di più la testa sulle spalle.
In generale tutta la mia famiglia è sempre stata caratterizzata da bambini e ragazzini che, a 14/15/16 anni erano proprio dei ragazzini.
Non facevano gli adulti, pur essendo in molti casi, di grande intelligenza e maturità.
 
Si ma io non ho nessuna responsabilità in tutto questo quindi smettiamola con questa menata per cui sebbene la colpa è sempre individuale le responsabilità sarebbero di tutti.
 
E' pieno di ingiustizie inpunite.



Qui non è morto nessuno.
Vedi l'allegato 765112
Eppure, riavere la libertà dopo 30 anni, anche con un risarcimento di qualche milione di euro, è come se avessero impedito di vivere a qualcuno.
E io, come contribuente, pago per l'errore di un giudice impunito.
Va bene ma questo e' un errore.
Una legge che punisce lievemente un reato grave non e' un errore, e' una ideologia.
Una ideologia che si mette dalla parte dell'assassino e non rispetta la vittima e i suoi parenti.
Immagina tra qualche anno Stasi al supermercato con la moglie e i figli mentre incrocia i genitori di Chiara: cosa possono pensare? Puo' uno stato giusto permetterlo?


P.S.
forse la semiliberta' gliela revocano e forse non e' colpevole, ma era un esempio di come lo stato sia generoso con gli assassini
 
Questa vicenda orribile si inserisce in un contesto culturale che in certe zone d'Italia si fa fatica ad immaginare.
Oltre al problema legato alla cultura del possesso, alla misoginia, a retaggi che appartengono alla storia di tutti e tutte, qui abbiamo anche molto spiccata l'adultizzazione delle bambine che appartiene soprattutto a contesti culturalmente molto degradati e poveri, ma non solo.
La stessa ragazzina si presenta a con un aspetto più adulto della sua età.
Mi muovo a fatica in questi discorsi perché non li "maneggio" direttamente.
Io sono rimasta infantile in tante cose molto a lungo.
Mia figlia che ha quasi 21 anni, pur essendo una ragazza incredibilmente saggia e matura, ha un aspetto acqua e sapone, sobrio, pulito pulito, da ragazzina, fugge dalle esibizioni, dal mettere tutto in piazza, ha tratti geniali, una mente raffinata ed è sostanzialmente una solitaria, molto chiusa.
E mio figlio è un ragazzino, mi vien quasi da dire "purtroppo", perché ammetto che mi piacerebbe avesse un po' di più la testa sulle spalle.
In generale tutta la mia famiglia è sempre stata caratterizzata da bambini e ragazzini che, a 14/15/16 anni erano proprio dei ragazzini.
Non facevano gli adulti, pur essendo in molti casi, di grande intelligenza e maturità.
Vabbe' ma in tutto cio' i genitori dove sono?
Tu avresti lasciato tua figlia fidanzarsi a 12 anni con uno di 17 anni?
O tuo figlio a 17 anni fidanzarsi con una di 12 anni?
 
Va bene ma questo e' un errore.
Una legge che punisce lievemente un reato grave non e' un errore, e' una ideologia.
Una ideologia che si mette dalla parte dell'assassino e non rispetta la vittima e i suoi parenti.
Immagina tra qualche anno Stasi al supermercato con la moglie e i figli mentre incrocia i genitori di Chiara: cosa possono pensare? Puo' uno stato giusto permetterlo?


P.S.
forse la semiliberta' gliela revocano e forse non e' colpevole, ma era un esempio di come lo stato sia generoso con gli assassini
Colgo l'occasione per ricordare che l'unico sfugato che ha fatto 25 anni di carcere per un tentato omicidio è stato Ali Acga, che ha sparato a un polacco di cui ora non ricordo il nome.

Comunque la Costituzione dice che la detenzione non deve punire ma puntare alla rieducazione, quindi l'ergastolo - in teoria - non ha senso.
 

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