Fonsai: esposto Adusbef su valutazione Premafin e buonuscita Ligresti
Accertare la "super valutazione" di Premafin da parte di Unipol e la buonuscita garantita alla famiglia Ligresti. E' quanto chiede l'associazione dei consumatori Adusbef in un esposto inviato ieri alla Procura di Milano, dopo l'accordo non vincolante che prevede la fusione fra Unipol Assicurazioni e il gruppo Fondiaria-Sai. Adusbef, spiega il presidente dell'associazione
Elio Lannutti, "ha chiesto di accertare, anche con l'acquisizione dei bilanci infragruppo degli ultimi tre anni, le ragioni di una
super valutazione fatta da Unipol che strapaga l'azionista Ligresti in Premafin, ricapitalizza la holding per metterla in condizione di seguire l'aumento di capitale della controllata Fonsai e infine vara la fusione a quattro, tra Premafin, Fonsai, Milano Assicurazi
Unipol verso ingresso in Premafin, ok Finsoe - Notizie Investireoggi.it
Sembra fatta. Unipol, sta per fare il suo ingresso nella holding finanziaria Premafin.Lo ha confermato il segretario del consiglio di amministrazione di Fondiaria Sai e legale vicinissimo notoriamente ai Ligresti, Fausto
Rapisarda, il quale, tuttavia, ha fornito alcuni dettagli dell’operazione, che riscrivono un pò le tappe, rispetto alle indiscrezioni delle scorse settimane.
UNIPOL IN PREMAFIN ATTRAVERSO AUMENTO DI CAPITALE – Ad esempio,
si apprende che Unipol entrerà sì in Premafin, ma non attraverso l’acquisto delle quote in mano alla famiglia del costruttore siciliano, come sempre si era ipotizzato fino a ieri, bensì
tramite un aumento di capitale da 400 milioni, che la holding effettuerà in modalità riservata. Dopo la sottoscrizione di tale aumento, Unipol dovrebbe diventare azionista di controllo, mentre i tre fratelli diluirebbero il loro capitale a una quota che non sembra ancora molto chiara, ma che viene indicata tra un minimo del 10% a un massimo del 25%, in ogni modo non garantendo loro più il controllo.
Tale modalità di ingresso in Premafin sarebbe conseguente ai rilievi della
Consob, che ha chiesto ai vertici delle società coinvolte di rendere l’operazione più vicina al mercato.
Questo garantirà a Bologna di evitare l’Opa su Premafin, per cui gli azionisti di minoranza sarebbero così trattati in modo equo, rispetto al piano inizialmente previsto, che era stato persino oggetto di un
esposto alla Procura di Milano da parte di qualche associazione dei consumatori, in quanto mirato solo a salvare i Ligresti, garantendo loro anche una lauta buona uscita (76,9 milioni per la rilevazione delle loro quote del 50% complessivo e 14 milioni di euro, pari a 2,8 milioni all’anno per cinque anni, per un patto anti-concorrenza).
AUMENTO CAPITALE FONDIARIA SAI PIU’ FORTE – A questo punto, non solo Unipol arriverà a controllare Premafin, avendone sottoscritto l’aumento di capitale, ma procederà anche alla partecipazione
all’altra ricapitalizzazione, quella in FonSai, che sarà maggiore del previsto. Al cda del 23 dicembre scorso si era parlato di un aumento di capitale tra 660 e 750 milioni, ma
a causa di perdite maggiori delle previsioni, si è stabilito all’ultimo cda di aumentarlo di 1,1 miliardi. Pertanto, la quota che la holding di controllo dovrebbe così
sottoscrivere ammonterebbe intorno ai 380 milioni, ma la compagnia bolognese potrebbe anche partecipare con risorse proprie.
Si è anche stabilito nell’accordo che sarà divulgato i prossimi giorni, dopo i cda delle rispettive società, che i Ligresti non ricopriranno alcuna carica nel nuovo assetto societario, ma anzi cesseranno le cariche attualmente da loro ricoperte, a fare data dalla sottoscrizione dell’accordo. (
Fondiaria Sai: aumento capitale sale a 1,1 mld di euro)
AUMENTO CAPITALE UNIPOL ENTRO MAGGIO – Quanto alle tappe successive, esse sono in linea grosso modo con quanto trapelato già da giorni.
Innanzitutto, si passerà per altri due aumenti di capitale, quelli di Unipol e di FonSai. I cda di queste due compagnie saranno convocati per approvare le linee dell’operazione, mentre entro marzo saranno convocate anche le assemblee dei soci, per arrivare ad effettuare la ricapitalizzazione entro maggio. Al contrario, l’assemblea straordinaria di Premafin è convocata successivamente, a maggio.
Quindi, le tappe sarebbero le seguenti:
Unipol e FonSai varano aumento di capitale a maggio e successivamente anche Premafin, la cui sottoscrizione sarà coperta da Unipol.
A luglio, ottenuta la certezza dall’Antitrust che l’operazione non comporterà l’obbligo di lanciare un’Opa a cascata, vale a dire sulla controllata FonSai,
si metterà mano alla fusione a quattro tra le società Premafin, Unipol, FonSai e Milano Assicurazioni. Quest’ultima è una controllata FonSai e ha già attuato una ricapitalizzazione per 350 milioni la scorsa estate.
Il sigillo all’operazione ieri è giunto anche da Finsoe, la finanziaria di controllo di Unipol, che ha benedetto il piano varato dai vertici della controllata.
Tuttavia, il mercato pare non apprezzare il progetto di fusione e in mattinata tutte le quattro società coinvolte sono pesantemente in perdita a Piazza Affari, con un crollo del 30% registrato da Premafin, forse dovuto quest’ultimo all’aumento di capitale previsto. (
Premafin sospesa, Fondiaria Sai a picco: lunedi nero dei Ligresti).
Unipol perde il 3,8%, FonSai il 9,2% e Milano Assicurazioni il 4,8%. Gli operatori sono scettici sulla possibilità che questa fusione possa comportare benefici per i bolognesi, in quanto si temono sovrapposizioni di business e la possibilità che il portafoglio Unipol peggiori qualitativamente, per effetto della commistione con quello (ritenuto qualitativamente più scadente) di FonSai.