Zen lento
Forumer attivo
tu hai perfettamente ragionediciamo che la mia è una licenza poetica presa dal linguaggio sociologico dove per liquidizzazioni delle relazioni sociali si intende quello stato in cui le relazioni sociali tendono ad aumentare di frequenza ma a ridursi di intensità rendendo più fluidi i rapporti consolidati, in questo caso voglio indicare anche il fatto che queste operazioni rendono più scambiabili gli asset illiquidi ma tendono a disgregare il tessuto connettivo del sistema finanziario globale....
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Nella misura in cui , a monte della pratica situazionale, si estremizzano le condizioni della superfetazione monetizzante, la corroborazione includente della legitimazzione autarchica avvia una statalizzazzione dai contorni limitati solo dall'implosione relazionale tra i soggetti statutari; estremizzando , un buco, anche nella sua versione stigmatizzata dall'economia, è una entropia stabilizzata solo dalla tipizzazione di una qualche forma di tappo. L'aristotelica omoestasi relazionale tra il vaccum del buco e l'occlusione potenziale, in fieri per cosi' dire, della forma idealtipica del tappo razionalizza ad libitum la crisi ponendo indiscutibilmente la liquidizzazione

Pertanto non di tessuto connettivo smagliato trattasi, ma di verticalizzazzione , sversamento e dispersione di risorse tangibili, semanticamente trattenuta dall'attesa fideistica strutturalmente connessa alla sistemica del paradigma vigente.
In altre parole si buttano soldi , fingendo di moltiplicare valori. Cioè si liquida tutto in attesa della futura e auspicabile benefica inflazione.

o sbaglio ?!?!
'notte grande gipa
