Bund e TBond: l'era del cinghiale bianco

masgui ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Tutti pronti per qualche dichiarazione fed. altro mezzo punto gli americani ci mettono poco a strafalciarlo.



hummmm non credo
l'inflazione conta anche per loro... poco, ma conta
tassi eu stabili o in crescita, nel frattempo
per gli usa, credo più facile tassi stabili

la manovra, che faranno, sarà di suasion ( dichiarazioni) e di iniezioni di liquidità
my opinion .... of course ....
 
gipa69 ha scritto:
convinto sostenitore del bull market delle commodities di lungo periodo.
mah, non vorrei che questi picchi in alcune commodity siano proprio dovuti alle speculazioni/investimenti di chi vuole avere un hedge sull'inflazione, generando così una self fulfilling promise.
guarda il rame: è rimasto al palo, anzi scende, e giustamente direi, visto il rallentamento dell'economia e delle costruzioni. In giro mi dicono che di rame non se ne vende più.
Stesso discorso per il lumber, molto usato nelle costruzioni USA.
 
f4f ha scritto:
hummmm non credo
l'inflazione conta anche per loro... poco, ma conta
tassi eu stabili o in crescita, nel frattempo
per gli usa, credo più facile tassi stabili

la manovra, che faranno, sarà di suasion ( dichiarazioni) e di iniezioni di liquidità
my opinion .... of course ....

Quello che vuole la banca Centrale conta relativamente, c'è una casistica storica che mostra come sia la Fed che si adegui ai Fed Fund futures e non viceversa.
Ora allo stato attuale le pressioni sulle commodities è sicuramente rilevante ma il comportamento delle obbligazioni indicizzate all'inflazione non mostra una forte paura per l'inflazione ma solo un timore momentaneo di fiammate.
Nel frattempo l'uscita dagli asset rischiosi pone seri rischi sulle capacità di spesa degli investitori individuali e questo si pone dei seri rischi sulla crescita economica.
Già gli investimenti fissi sono il calo ma ben compensati dall'aumento dell'export come mostrato nel bel grafico tratto dal sito di Krugman, non potrebbero però sostenere anche un calo troppo marcato dei consumi.
 
giorno gente ... una cosa però non mi torna :

Usa in difficoltà, taglia i tassi al 4,25%, crollo dell'equity e corsa all'acquisto di commodities ... ergo ulteriore aumento di inflazione ... la stessa inflazione lo scorso mese è stata riportata essere al 4,3% ... i bonds a 10 anni rendono il 3,9% cioè meno dell'inflazione ufficiale.:mmmm::mmmm::mmmm:

.. in pratica i bonds specie a lungo periodo che dovrebbero sentire il colpo dell'aumento dell'inflazione ignorano il tutto salendo assieme alle commodities ed abbassando di conseguenza il loro rendimento ... io spiegazioni plausibili non riesco a trovarne, qualcuno di voi ha qualche idea ?:confused::mmmm:
 
AnkleJoint ha scritto:
mah, non vorrei che questi picchi in alcune commodity siano proprio dovuti alle speculazioni/investimenti di chi vuole avere un hedge sull'inflazione, generando così una self fulfilling promise.
guarda il rame: è rimasto al palo, anzi scende, e giustamente direi, visto il rallentamento dell'economia e delle costruzioni. In giro mi dicono che di rame non se ne vende più.
Stesso discorso per il lumber, molto usato nelle costruzioni USA.

beh se leggi bene :P il mio commento dico proprio questo, quà non appena c'è un dato economico USA di rallentamento si punisce il dollaro e si premiano le commodities a priori. Ieri il rame ha fatto uno spike notevole sui dati negativi invece che scendere segno che la pressione speculativa in questa fase è a favore del momentum delle commodities.

Poi rame e lumber sono due tra le commodities più legate al ciclo immobiliare e quindi è anche naturale che siano quelle maggiormente sottoposte a pressioni ribassiste (più il lumber che il rame) ma la reazioni di commodities industriali ai dati di ieri è stata invece in chiaro segnale della speculazione che regna su quel mercato.

Però resto del parere che nel lungo periodo le materie prime avranno ancora strada da fare, con leadership mutevoli nel tempo.
 
ditropan ha scritto:
giorno gente ... una cosa però non mi torna :

Usa in difficoltà, taglia i tassi al 4,25%, crollo dell'equity e corsa all'acquisto di commodities ... ergo ulteriore aumento di inflazione ... la stessa inflazione lo scorso mese è stata riportata essere al 4,3% ... i bonds a 10 anni rendono il 3,9% cioè meno dell'inflazione ufficiale.:mmmm::mmmm::mmmm:

.. in pratica i bonds specie a lungo periodo che dovrebbero sentire il colpo dell'aumento dell'inflazione ignorano il tutto salendo assieme alle commodities ed abbassando di conseguenza il loro rendimento ... io spiegazioni plausibili non riesco a trovarne, qualcuno di voi ha qualche idea ?:confused::mmmm:

Io me la spiego come ho detto ieri:
e cioè la liquidità è abbondante e la fuoriuscita dagli asset più rischiosi (azioni e obbligazioni haig yield, più la chiusura sulle operazioni più speculative) porta alla crescita degli asset anti dollaro (commodities) e dei bond governativi considerati un ancora di salvataggio.
le pressioni inflazionistiche vengono percepite come di breve e non di lungo (vedi il backwardation sull'oil per esempio) ed infatti il differenziale tra obbligazioni statali e obbligazioni indicizzate all'inflazione non segnala reali timori inflazionistici.

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Questa è la scadenza a 5 anni ma se si osserva il differenziale sul decennale o trentennale la situazione è ancora più statica.
 

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