Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE BUND, TBOND and the middle of the guado (VM 69) (1 Viewer)

gipa69

collegio dei patafisici
siamo sempre in deflazione
Purtroppo i commercianti d'oro e i venditori di newsletter raccontano fanfaluche più dei banchieri...........

'ngiorno :D

META , d'accordissimo con te e anche preoccupato , perche' dopo tutti i liquidi di passaggio sui mercati ti viene paura a constatare che ancora siamo in depressione e deflazione......
quello che vorrei pero' fosse un MUST per tutti , almeno tra gli amici , e' che NON E' GIUSTO che i manager dell macrobanche dopo essersi fatti dare i soldi degli stati destabilizzando le economie reali , perche' adesso bisognera' tassare di piu' il parco buoi in senzo lato , si possano autopremiare con bonus a cascata e per cordata. e da questo deriva un altro MUST , che le BC devono essere sotto il diretto comando dei governi e vigilare e imporre paletti precisi a tutti i generi di banche private e non operanti sul territori al fine di evitare quello che e' successo e sta succedendo.:rolleyes:

Il mondo il deflazione? Forse i paesi occidentali in deflazione e neanche tutto ma c'è una parte del mondo che ha un credit growth impressionante.
 

Metatarso

Forumer storico
siamo sempre in deflazione
Purtroppo i commercianti d'oro e i venditori di newsletter raccontano fanfaluche più dei banchieri...........

'ngiorno :D

META , d'accordissimo con te e anche preoccupato , perche' dopo tutti i liquidi di passaggio sui mercati ti viene paura a constatare che ancora siamo in depressione e deflazione......
quello che vorrei pero' fosse un MUST per tutti , almeno tra gli amici , e' che NON E' GIUSTO che i manager dell macrobanche dopo essersi fatti dare i soldi degli stati destabilizzando le economie reali , perche' adesso bisognera' tassare di piu' il parco buoi in senzo lato , si possano autopremiare con bonus a cascata e per cordata. e da questo deriva un altro MUST , che le BC devono essere sotto il diretto comando dei governi e vigilare e imporre paletti precisi a tutti i generi di banche private e non operanti sul territori al fine di evitare quello che e' successo e sta succedendo.:rolleyes:
Non avere dubbi che più o meno abbiamo capito tutti che i banksters ci tengono in schiavitù. Dico "più o meno", perchè qualcuno che non ha afferrato appieno il meccanismo, penserà che "schiavitù" sia un eufemismo. :rolleyes:
Sottolineo ancora che capire dove andiamo è più importante delle nostre convinzioni, perchè ci dobbiamo scommettere tutto il cucuzzaro.

Per la stamperia sotto controllo del governo, be careful what you wish. Se non si cambiano le regole sulla stampa di soldi, per tenere buoni gli elettori ritorniamo ai tempi di Craxi, del deficit spending e della devastante scala mobile. Allora sì che il cuccuzzaro deve andare al 100% in oro ed immobili.

Il mondo il deflazione? Forse i paesi occidentali in deflazione e neanche tutto ma c'è una parte del mondo che ha un credit growth impressionante.
Beh la chiave è sempre il debito privato. In Italia c'era un basso debito privato già prima della crisi, quindi sentiremo poca differenza...
Invece della credit growth in India o Brasile non ce ne frega nulla :ciapet:
 

Sharnin 2

Forumer storico
Non avere dubbi che più o meno abbiamo capito tutti che i banksters ci tengono in schiavitù. Dico "più o meno", perchè qualcuno che non ha afferrato appieno il meccanismo, penserà che "schiavitù" sia un eufemismo. :rolleyes:
Sottolineo ancora che capire dove andiamo è più importante delle nostre convinzioni, perchè ci dobbiamo scommettere tutto il cucuzzaro.

Per la stamperia sotto controllo del governo, be careful what you wish. Se non si cambiano le regole sulla stampa di soldi, per tenere buoni gli elettori ritorniamo ai tempi di Craxi, del deficit spending e della devastante scala mobile. Allora sì che il cuccuzzaro deve andare al 100% in oro ed immobili.


Beh la chiave è sempre il debito privato. In Italia c'era un basso debito privato già prima della crisi, quindi sentiremo poca differenza...
Invece della credit growth in India o Brasile non ce ne frega nulla :ciapet:
Una nota del Gruppo Rizzoli Corriere Della Sera ha oggi comunicato l’ingresso nel Consiglio di amministrazione del gruppo, di Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Cesare Geronzi, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera.

Giovanni Bazoli, attualmente presidente del Consiglio di sorveglianza della banca Intesa San Paolo e presidente della finanziaria Mittel è un banchiere italiano di primaria importanza con alle spalle una lunga tradizione politica, già personaggio di spicco nelle vicende del Banco Ambrosiano ai tempi dello scandalo Calvi.

Luca Cordero di Montezemolo, presidente della FIAT e della Ferrari, ...
... della NTV che utilizzerà le neonate tratte per i treni ad alta velocità e dell’Università Luiss, nonché consigliere d’amministrazione del quotidiano La Stampa, fondatore del think tank Italia Futura ed indimenticato ex presidente di Confindustria, non ha certo bisogno di presentazioni.

Diego Della Valle, patron della Tod’s e cofondatore di NTV insieme a Montezemolo, più che di scarpe nella sua carriera si è sempre occupato di banche ed assicurazioni, arrivando a possedere partecipazioni rilevanti e ruoli di prestigio in seno a banca Comit, alla BNL, al gruppo Generali.

Cesare Geronzi vanta un curriculum degno di un thriller finanziario, tanti sono stati gli istituiti bancari di cui nel corso della vita è stato responsabile e gli scandali finanziari all’interno dei quali è incespicato per poi sempre rialzarsi più in forma di prima. Dal Banco di Napoli al Banco di Santo Spirito, dalla Banca di Roma, a Capitalia, fino a Mediobanca. Oltre ad essere, attraverso gli istituti di credito da lui presieduti, fra i maggiori finanziatori dei prestiti allo Stato per la costruzione dell’alta velocità, ha sempre mostrato grande interesse per l’informazione. Il Tempo, L’Unità, il Manifesto e Tele Montecarlo, sono solo alcuni dei media oggetto di sue importanti partecipazioni.

Antonello Perricone, attuale amministratore delegato di RCS ha un passato come AD della Stampa e presidente della Publikompass, concessionaria di pubblicità del gruppo Fiat.

Giampiero Pesenti è il presidente di Italcementi, il più grande gruppo italiano nella produzione di cemento, al centro di scandali ed inchieste di ogni tipo che nel gennaio 2008 comportarono l’arresto per truffa dell’allora AD del gruppo Mario Colombini e successivamente indusse la Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ad indagare Carlo Pesenti (padre di Giampiero) per concorso in riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, aggravati dall'avere avvantaggiato la mafia. Nonché consigliere d’amministrazione di Mediobanca, Unicredit e Rcs Media Group.

Marco Tronchetti Provera è da decenni alla guida del gruppo Pirelli, leader più che dei pneumatici del mercato immobiliare, oltre ad essere stato manager Telecom e azionista di riferimento in Olivetti. E’ Vice Presidente di Mediobanca e membro dell’Esecutivo di Confindustria, oltre a presenziare nel consiglio direttivo di JP Morgan, vantare interessenze in un fondo sovrano libico e far parte del gruppo italiano della Trilateral Commission.

RCS Mediagroup è il primo gruppo editoriale italiano che gestisce quotidiani, periodici, libri, pubblicità, agenzie giornalistiche, circuiti di radio locali e naturalmente informazione sul web. All’interno del suo azionariato, oltre ai personaggi sopraccitati possiamo trovare tutto il gotha dell’imprenditoria finanziaria ed industriale italiana, da Benetton a Mediobanca, dalla FIAT al gruppo Ligresti, da Intesa San Paolo a Banca IMI, da UBS al gruppo Merloni.
 

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