subprime saga
L'elemento catalizzatore di questa settimana è stata sicuramente il creditwach negativo da parte di S&Poor's di molte emissioni subprime.
Sebbene questo fosse un elemento atteso e sebbene probabilmente il trend dei downgrade è solo all'inizio la notizia è bastata per far scendere in maniera consistente anche il prezzo delle emissioni obbligazionarie subprime qualificate tripla A e con un meccanismo a catena ha portato all'innalzamento dei rendimenti di tutti i titoli considerati high risk come ben evidenzia questo articolo di Bloomberg (con un buon recupero di prezzo sul finale di seduta):
http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601009&refer=bond&sid=asvxcXaqmFlc
L'innalzamento del prezzo dei bond (ed il conseguente calo dei rendimenti) sono un fenomeno prettamente connesso come il calo del mercato azionario anche sulle borse USA che hanno mostrato nelle ultime settimane una certa forza derivante dalla debolezza del dollaro.
Per il momento il fenomeno non è rilevante ma le possibili liquidazioni delle emissioni subprime da parte degli hedge, la riduzione delle loro emissioni e la difficoltà di reperire credito per le operazioni più levereggiate di LBO potrebbero ridurre almeno in parte la liquidità finanziaria creata dalla leva del debito che era quella dominante nella fase attuale del mercato insieme ai flussi in uscita degli investitori giapponesi in particolare ed asiatici in generale.
Statistiche mostrano che il credito concesso nelle economie dominanti del pianeta sembrerebbe aver raggiunto un punto di picco.
Un calo eccessivamente rapido di quella liquidità imporrebbe alle Banche Centrali dominanti del pianeta di operare attraverso la leva dei tassi per ripristinare la liquidità necessaria.
Il rallentamento della crescita dei mercati finanziari aldilà della ridistribuzione di forza legato a fenomeni prettamente di momentum (vedi forza attuale dei mercati asiatici e del settore minerario) è da collegarsi a queste dinamiche a cui si possono aggiungere considerazioni tecniche di un certo peso.
Molti indici sono nei pressi di doppi o tripli top o di medio o di lungo (DAX, SPX, FTSE, SOX) in un periodo dell'anno non particolarmente favorevole ai mercati, una fase di consolidamento di un certo periodo permetterebbe al successivo attacco maggiori probabilità di riuscita, i bond sembrano pronti per un rally dei prezzi, il settore finanaziario risulta molto debole mentre il settore minerario ed energy risulta in iperestensione così come diversi mercati emergenti forti.
Gli indici sono trascinati dalle bigcaps.
Questo è un mercato da temere e con scarso potenziale di rialzo salvo movimenti sui tassi repentini e salvo fenomeni di carry ancora più esacerbati ma a questo punto fuori da ogni logica. (che sui mercati può comunque capitare)