Quoto dall'articolo:
Il meccanismo tedesco prevede che, per reggere con queste asimmetrie e avvantaggiarsi tutti dell’euro, siano le classi politiche dei diversi Paesi a dover tenere la finanza pubblica in equilibrio al più basso livello di spesa pubblica coerente con un welfare decente e la sostenibilità del proprio debito pubblico, e a indurre con adeguate riforme l’economia reale ad un’elevata produttività. In caso contrario, con bassa crescita e alto debito e senza torchio monetario della Bce, l’unico aggiustamento possibile è quello della deflazione interna, cioè del drastico abbassamento in termini di valore reale dei salari e delle pensioni, degli attivi patrimoniali delle banche come delle imprese. Una volta che il conto salato, in termini di disoccupazione e impoverimento reale, cade sulle spalle di lavoratori, contribuenti e risparmiatori, allora essi richiameranno al dovere i politici mentitori e inadeguati, sostituendoli con politici più virtuosi. E’ un meccanismo kantiano che scommette sulla virtù e sulla saggezza, altrimenti “il giudice a Berlino” passa per brutte botte in testa ai popoli. (cont)
Siamo esattamente a questo punto. Il conto amaro si abbatte su milioni di portoghesi e spagnoli, italiani e – tra pochissimo- francesi. Perché i politici mentono e preferiscono dare la colpa al mercato o alle opposizioni, perché i sindacati resistono alle riforme, perché ciascuno dice che la colpa è di un altro. E alla fine a pagare sono imprese e lavoro, coloro che non decidono alcunché ma subiscono.
Perché il mercato scommette che l’euro salta? Perché, al momento, non ci sono segni che tedeschi e francesi – entrambi sotto elezioni nel 2012 e nel 2013 – siano pronti ad assumere alcuna delle tre decisioni diverse che ci potrebbero portare fuori dal gorgo. Dico tre non perchè siano davvero tre, il mix può essere molto ampio. Le indico solo per far capire quanto possano essere diverse
La prima decisione è quella di cambiare con procedura d’urgenza Trattato e Statuto della Bce, mutandone la natura e inducendola a monetizzare il debito. I tedeschi non si fidano e dal loro punto di vista hanno ragione, con mercati separati è un premio a chi ha accumulato più squilibri traendo a quel punto il massimo vantaggio dall’euro. Ora molti inneggiano a questa soluzione, Giuliano Ferrara la grida ai quattro venti: la loro ricetta quasi sempre è rimanere padroni a casa propria e lotta senza paura contro il vincolo estero, tranne che poi ci deve pensare la Bce a risolvere il problema degli squilibri insostenibili. Sembrano saggi, e sono matti. La monetizzazione senza limiti del debito comunque induce i politici ad accumulare debito, tanto ci penserà una banca centrale a evitare il default. Per questo chi la pensa come noi ha sempre pensato che i freni alla monetizzazioen fossero più che giustificati, dagli andamenti della storia e dall’irresponsabilità crescente dei politici. Ha più titolo per chiedere la monetizzazione chi a quel punto abbraccia l’armonizzazione fiscale e la cessione ulteriore di sovranità a favore dell’Unione. Non mi sembra abbondino, tra i nostalgici urlatori del Cavaliere. Diciamo che è una proposta che alberga con maggior titolo a sinistra, che nella destra estrema (altro paio di maniche è la tradizione popolar-cattolica, rispeto alla quale la cessione di sovranità comporta menio problemi fin dai padri fondatori del trattato di Roma).
La seconda è una via intermedia. Senza monetizzazione integrale da parte della Bce, si potrebbe comunque formare un fondo comune in cui i diversi Paesi membri facessero confluire una quota di debito pubblico eccedente una certa soglia- diciamo il 70% – chiamandone a garanzia in parte la Bce, e in parte le stesse riserve accumulate dalla Germania grazie al fatto che tutti comprano solo i suoi Bund vendendo il resto dell’eurocarta (la fuga dei fondi monetari dalla Francia è ormai massiccia, e i tedeschi se ne avvantaggiano grazie ai loro meriti). E’ una proposta simile a quella avanzata qui in Italia da Paolo Savona. Ha il vantaggio di affriontare l’emergenza con strumenti comuni, senza pretendere però di varare in due settimane o due mesi uno schema nuovo di unificazione dei mercati e della politica e una Bce “alla FEd”: la politica non riuscirebbe mai a farlo, secondo me.
La terza proposta, fuori dai denti, è quella ancora più traumatica. Intavolare un confronto riservato su come uscirne, dall’euro. In breve – i problemi tecnici sono immensi – le ipotesi sono due. Se ad uscirne sono i Paesi eurodeboli, si troverebbero con gli attivi e passività esteri di banche e imprese che restano in euro e dollari, con quelli domestici invece in lire o franchi svalutati tra il 20 e il 40%. L’effetto sarebbe di fallimenti e disoccupazione di massa. Se invece fossero gli euroforti – Germania, Olanda e Nordeuropea - allora l’effetto sarebbe opposto, l’avvaloramento degli attivi e passivi domestici reggerebbe l’effetto del maggior valore che il marco o il N-Euro, l’euro del nord, acquisterebbe sul dollaro rispetto all’euro attuale, penalizzandone le esportazioni sì, ma non tanto da annullare il vantaggio di competitività tedesco di questi anni. Detta così sembra semplice, non lo è affatto. Ma è anche vero che senza alcuna risposta, l’esplosione è certa. [fine quote]
A me Giannino non sta proprio simpatico... Ma dice cavolate? A me se mbra che abbia senso... È x quello che qualche mese kfa chiesi se la cosa più facile non fosse che la Germania uscisse dall'euro. Perdonate tutto lo spazio occupato, non quotatelo, poi lo cancello. Grazie !
PS non ho vcapito la seconda via che vor dì?
Grazie ancora, scrivetemi se rompo, capiro'!![]()
A me sembra invece uno che se l'è sempre tirat apiù delle sue reali capacità.
Ad esempio:
1)e' evidente che l'inazione della BCE è una anomalia del sistema europa e non una fortuna, che poi le banche centrali non servano se ne potrebbe anche discutere ma se una nazione sovrana non può usare la leva monetaria essa è chiaramente in una trappola che non puo gestire, ma come visto dal report di SG dell'altro giorno fa più danni l'iperinflazione o la deflazione? L'impossibilità di poter scegliere tra l'inflazione monetaria o la deflazione della valuta limita enormemente le scelte dei singoli paesi per uscire dal rischio deflazione. Poi che i tedeschi non abbiano tutti i torti siam daccordo e che serva una integrazione pre intervento della BCE siam daccordo ma come mai prima non si è affrontato il problema? Dove erano i tedeschi e perchè non lo hanno fatto.. la ricostruzione della Germania Est con i soldi della BEI vi dice qualche cosa? Gli squilibri di ora son differenti aldila delle colpe ataviche dei singoli stati ma le regole c'erano già, sforamento del 3% massimo e rapporto debito/pil al 60%.
2)La richiesta di cessione di sovranità è evidente che è una richiesta che a qualcuno fa aumentare i poteri di controllo e a qualche altro diminuirli, cioè un accentramento di controlli e di potere e questo a che pro? Perchè certo è che l'europa attuale con referendum i trattati ecc non puo funzionare ma a chi diamo la gestione della stessa? Ho l'impressione che la cessione di sovranità dei singoli stati sia di interesse solo per alcune fasce della popolazioni molto ricche. C'è più autonomia negli Stati Uniti ed è tutto dire.
3)La seconda proposta non è sua.. gira per i mercati da un certo tempo ed è una buona idea quale quella come il prestito forzoso ad un fondo immobiliare al posto della patrimoniale
4)Sull'uscita dall'euro invece la teoria mi sembra alquanto bizzarra e comunque quando l'argentina sciolse il rapporto di parita con il dollaro e dichiarò default dopo una iniziale fase di crisi e disoccupazione elevata cominciò a crescere economicamente a ritmi molto sostenuti, cosa che è proseguita fino ad oggi escluso il 2008 causato dalla crisi globale.
RE 1) il fatto che gli altri si siano approfittati non vuol dire che sia giusto che lo facciano tutti per sempre, probabilmente fossimo noi al posto loro, faremmo i loro stessi ragionamenti come dici anche tu. eccepivo sull'enfasi che si da' alla faccenda, sembra che siano loro a metterci nell'angolo,mentre in realta' stanno solo sfruttando la nostra debolezza, quella che ci siamo creati negli anni (grazie ai nostri politici e a chi li ha votati), sarebbe un bel passo avanti capire che bisogna cambiare il disco in Italia - dico a livello di opinione pubblica. (chiedevo lumi a voi perche' non ci si capisce un tubo da fuori)
Per il 2) a me va benissimo che si torni anche ognuno per le sue, basta che cio' non favorisca la solita paralisi delle istituzioni che mi fa venir voglia di scappare da questo Paese.
Re punto 3) leggero' Paolo Savona (??)
Re punto 4) sticatsl'Argentina Argentine economic crisis (1999?2002) - Wikipedia, the free encyclopedia Anche noi col patacon allora
(spero che non si arrivi a quel punto....)
Riguardo a Giannino, son contenta che confermate la mia impressione negativa, e' che non ho conoscenze tecniche sufficienti per giudicarlo nel merito. grazzzzziiiiiieeee![]()
1)Si ma aggiunta la sommatoria dei debiti pubblici e privati e corporate non è che l'Italia sta peggio degli altri e quindi come mai paga di più?? Perchè il privato paga tre volte il costo del pubblico in italia mentre in germania o francia o Inghilterra nessuno paga per un debito privato o corporate in eccesso. Perchè le banche Italiane pagano una contabilità degli asset di rischio discutibile e la francia e Germania no?
Qua è il punto.. tutti devono fare il loro dovere non solo qualcuno questo ammettendo tranquillamente che nella gestione della cosa pubblica siamo stati scandalosi.
2)Su questo sono completamente daccordo con te.
3)Si ma non solo anche una delle proposte degli eurobond della commissione europea contiene cose simili.
4)L'esempio era per dire che anche con un peg disastroso che si spezza e con situazione di corruzione pari ad il triplo dell'Italia un paese debole che svaluta debito e valuta dopo qualche anno si riprende in maniera decisiva e non disoccupazione lacrime e sangue come sostiene Giannino.
1) paghiamo lo scotto di uns classe dirigente ancora peggio di quella francese e tedesca, sulle (assenti) prospettive future. questo e' l'argomento. non e' valido? (se ora riuscissimo ad avere una svolta politica definitiva forse le cose cambierebbero, ma la vedo dura, con tutti gli interessi particolari in ballo, PA, meta' dell'economia in mani losche, campa cavallo)
3) allora cerco di capire: la Germania dovrebbe accettare che la ECB crei o garantisca ulteriore debito, ma non lo fa perche' dice che teme che significherebbe continuare a giustificare scellerate politiche nazionali .... tu dici che cio' e' ipocrita, ma alla fine immagino che si son fatti dei calcoli, probabilmente pensano che pagherebbero di piu' a tenere i paesi con meno prospettive di mettersi in riga che non trovandosi costretti a rischiare che i propri debiti vengano esposti. voi dite che si tratta di una sorta di piano per aumentare la sfera di influenza tedesca su altri paesi.... e' cosi'?
BUONA GIORNATA A TUTTIIIIIIII![]()
1)e 3)La questione è che la nostra classe politica ed economica e finanziaria è scandalosa soprattutto nella gestione della cosa pubblica, nel privato si fanno salti mortali ma questo non deve far dimenticare che a monte vi sono scelte politiche ed economiche delle elites dominanti europee... se i tassi erano molto bassi e questi stimolavano l'assunzione di debito da parte dei privati cittadini in europa, debito che ora le banche vogliono rientrato senno hanno un leverage troppo elevato, se l'eccesso di liquidita era documentato da una crescita dell' M3 nettamente superiore ai parametri che la comunita europea si era data e nessuno diceva niente e questo stimolava la bolla immobiliare spagnola o irlandese ed in parte anche italiana e francese, la responsabilità è tutta e già dell'europa che se ne deve far carico. Abbiamo una politica monetaria comune e questa politica fino a ieri era ecessivamente espansiva quando non doveva, ora è eccessivamente restrittiva quando non dovrebbe... su questo i paesi nazionali non potevano gia piu fare niente. Poi che questo eccesso di soldi sia stato usato meglio in Germania che in Italia questo è sicuro per il discorso di cui sopra ma bastava non mettere a disposizione questi soldi per obbligare al consolidamento gli stati nel periodo in cui i paesi comunque crescevano di piu. Invece si è attesa la crisi per imporre le scelte.. qua sta secondo me l'ipocrisia delle scelte ed il motivo per cui si puo solo pensare che ci sia una strategia egemone alle spalle. Perchè non imporre il consolidamento quando le cose andavano meglio e quando l'economia rispondeva di più alla leva monetaria?
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F4f in fase mistica