Yunus80
Del PIG non si butta nulla
Perche' non e' stata effettuata una corretta comparazione tra buoni del tesoro e buoni postali secondo delle metriche consolidate in ambiente finanziario professionale, ovvero la comparazione dei rispettivi yield to maturity per scadenze simili?
Come mai si è rilasciata una dichiarazione di un funzionario postale senza il necessario contradditorio, come ad esempio la replica di un funzionario del Ministero del Tesoro che avrebbe potuto sottolineare quelli che sono i punti di forza a favore dei buoni del Tesoro rispetto ai buoni postali (molti, come il maggiore rendimento e la maggiore liquidita')
Come mai non viene rilevato che il rischio postale e' assimilabile al rischio Paese ? A detta degli operatori finanziari professionisti, il rendimento dei buoni postali non e' un rendimento "certo" in senso assoluto, ma e' certo nella misura in cui e' "certo" il rischio Italia.
Attendo la gradita replica dell'autore, soprattutto gli consiglierei di operare una profonda riscrittura dell'articolo, ponendolo in linea con gli standard della buona prassi giornalistica.
Cordialmente
Non sono l'autore dell'articolo, però mi permetto di segnalare un paio di imprecisioni nel tuo post
La prima, relativa alla liquidità: i buoni postali sono l'unico prodotto finanziario (conti deposito a parte) a non presentare alcun rischio di liquidità, visto che possono essere venduti in qualsiasi momento recuperando il valore nominale e (dopo un periodo stabilito nel prospetto) gli interessi maturati.
Cosa che non accade coi titoli di stato, come ti potrà ben confermare chiunque ne avesse comprati prima della bufera attuale
In pratica, i buoni postali comprendono un'opzione put implicita, a vantaggio del sottoscrittore, esercitabile in qualsiasi momento (che permette fra l'altro l'implementazione di strategie come quella di switch proposta da Pink Panther).
Prezzare un'opzione del genere è estremamente difficile, e mi risulta che in passato alcune banche straniere fecero lauti affari giocando sul mismatch tra bpf e btp. Situazione alla quale il tesoro ha ovviato riducendo i rendimenti dei buoni postali, a parità di condizioni al contorno.
Per cui: vero che il rendimento dei bpf non è esaltante, vero che sono soggetti al medesimo rischio emittente degli altri titoli di stato. Ma tutto sommato sono stati fino ad oggi una buona alternativa per chi avesse capitali limitati o volesse in ogni caso la sicurezza, sopra ad ogni altra cosa.
Ora, con l'arrivo dei bolli, bisognerà vedere come cambia la situazione...