C'è un po' di differenza tra "storielle" e romanzi.
Penso ai classici senza tempo che fanno conoscere lo spirito dei tempi in cui sono stati scritti, che scandagliano la natura umana... a romanzi anche di oggi ben scritti, ambientati in epoche e circostanze ben rappresentate che magari aprono scorci di tempi e modi di vita che non conosciamo.
E poi c'è l'arricchimento del lessico, la maggiore capacità di esprimersi e di scrivere che ha chi legge molto, il riuscire meglio a dare un nome, disciplinare e mettere a fuoco le emozioni e la dimensione umana, l'esercizio di memoria... I benefici della lettura sono molteplici.
Il saper meglio comunicare, anche.
la lettura aiuta a migliorare i rapporti con gli altri.
Le storie permettono di entrare nella sfera personale dei protagonisti, nei loro pensieri e nelle loro emozioni.
In altre parole, il lettore si immedesima nei personaggi sviluppando così la capacità di sentire e comprendere l’emotività altrui. La lettura cioè aiuta a coltivare l’empatia e, di conseguenza, favorisce la nascita e la crescita dei rapporti sociali.
Certo, non se leggi "Harmony" o "Diario di una schiappa".