zLuca
Pace e generosità ♥
Il CET1 ratio fully loaded è al 9,98%, il TCr è inferiore alla soglia SREP.
Per quanto riguarda il TCr è sufficiente emettere un upper tier 2, ma il CET1 spaventa.
Si continua a sostenere che con i modelli interni si possa avere un beneficio di 150/200 bp, coem sa Carige fosse Creavl o Banco BPM. In realtà la cifra più realistica può essere di 100 punti.
A fine anno (29 dicembre) scade l'ut2 che ha un nominale di 135 mln, e va rimborsato. A questo vanno aggiunte le due cedole mancanti, in totale 1'120'500 €. Quindi, vanno versati poco più di 136 mln.
Questo abbassa il CET1 ratio di circa 80 bp, che finisce al di sotto della soglia SREP (fissata all'11,175%). A questo vanno aggiunte sicuramente le nuove sofferenze (i crediti che passano da stage 2 a stage 3, e gli Utp che si trasformano in Npl) che incrementano il RWA. E questo mi porta a pensare che per fine anno serva nuovo adc.
A che prezzo?
Qua ci sono due ipotesi, che partono tuttavia da un'ipotesi fondamentale: dopo l'11 (ultimo giorno di acquisti) il retail, che a mio parere possiede almeno 7 mld di azioni a prezzi inferiori a 0,0090, butta sul mercato almeno 4 mld di azioni, portando il prezzo ai minimi, tra 0,0075 e 0,0080.
Ipotesi 1
Vince Malacalza
I 2 eroi (Mincione e Volpi) vendono la maggior parte delle azioni, quindi parliamo di almeno un 15% che finisce sul mercato. Il 15% sono circa 8 mld di azioni. Il prezzo immagino possa arrivare attorno ai 40/50 centesimi. Poi si va verso adc ad un prezzo inferiore.
Ipotesi 2
Vincono i 3
Malacalza non può vendere, perché significherebbe realizzare ciò che a bilancio Malacalza Investimenti valuta 3,3 centesimi, e questo farebbe molto male al suo stato patrimoniale. Da un certo punto di vista, non so cosa possa cambiare, dal momento che penso che il suo maggior finanziatore sia proprio Carige, poco attenta ai suoi bilanci. Ma questo lo dirà solo in futuro.
I 3 fanno poi adc riservato per 55 mln (in modo da stare sotto il 10% del capitale), ed emettono ut2 per 145 mln. In questo modo per il prossimo futuro CET1 ratio e TC ratio sono a posto.
Il prezzo non lo si può sapere, ma per andare verso fusione hanno bisogno della maggioranza assoluta. Punteranno quindi ad arrivare almeno al 40% dopo adc riservato.
Questo mi porta a pensare che il prezzo possa essere attorno a 0,0040. Questo porterebbe il loro pmc tra 0,0060 e 0,0065, e in vista di una fusione potrebbero guadagnare qualcosa, considerando una fusione carta contro carta che valorizzi l'azione tra gli 80 e i 90 centesimi di centesimo.
Comunque meglio stare lontani da questo titolo: il cost/income resta il più elevato d'Italia, e per qualità dell'attivo Carige è seconda solo a Mps.
Per quanto riguarda il TCr è sufficiente emettere un upper tier 2, ma il CET1 spaventa.
Si continua a sostenere che con i modelli interni si possa avere un beneficio di 150/200 bp, coem sa Carige fosse Creavl o Banco BPM. In realtà la cifra più realistica può essere di 100 punti.
A fine anno (29 dicembre) scade l'ut2 che ha un nominale di 135 mln, e va rimborsato. A questo vanno aggiunte le due cedole mancanti, in totale 1'120'500 €. Quindi, vanno versati poco più di 136 mln.
Questo abbassa il CET1 ratio di circa 80 bp, che finisce al di sotto della soglia SREP (fissata all'11,175%). A questo vanno aggiunte sicuramente le nuove sofferenze (i crediti che passano da stage 2 a stage 3, e gli Utp che si trasformano in Npl) che incrementano il RWA. E questo mi porta a pensare che per fine anno serva nuovo adc.
A che prezzo?
Qua ci sono due ipotesi, che partono tuttavia da un'ipotesi fondamentale: dopo l'11 (ultimo giorno di acquisti) il retail, che a mio parere possiede almeno 7 mld di azioni a prezzi inferiori a 0,0090, butta sul mercato almeno 4 mld di azioni, portando il prezzo ai minimi, tra 0,0075 e 0,0080.
Ipotesi 1
Vince Malacalza
I 2 eroi (Mincione e Volpi) vendono la maggior parte delle azioni, quindi parliamo di almeno un 15% che finisce sul mercato. Il 15% sono circa 8 mld di azioni. Il prezzo immagino possa arrivare attorno ai 40/50 centesimi. Poi si va verso adc ad un prezzo inferiore.
Ipotesi 2
Vincono i 3
Malacalza non può vendere, perché significherebbe realizzare ciò che a bilancio Malacalza Investimenti valuta 3,3 centesimi, e questo farebbe molto male al suo stato patrimoniale. Da un certo punto di vista, non so cosa possa cambiare, dal momento che penso che il suo maggior finanziatore sia proprio Carige, poco attenta ai suoi bilanci. Ma questo lo dirà solo in futuro.
I 3 fanno poi adc riservato per 55 mln (in modo da stare sotto il 10% del capitale), ed emettono ut2 per 145 mln. In questo modo per il prossimo futuro CET1 ratio e TC ratio sono a posto.
Il prezzo non lo si può sapere, ma per andare verso fusione hanno bisogno della maggioranza assoluta. Punteranno quindi ad arrivare almeno al 40% dopo adc riservato.
Questo mi porta a pensare che il prezzo possa essere attorno a 0,0040. Questo porterebbe il loro pmc tra 0,0060 e 0,0065, e in vista di una fusione potrebbero guadagnare qualcosa, considerando una fusione carta contro carta che valorizzi l'azione tra gli 80 e i 90 centesimi di centesimo.
Comunque meglio stare lontani da questo titolo: il cost/income resta il più elevato d'Italia, e per qualità dell'attivo Carige è seconda solo a Mps.