Cazzeggiando per il web,,ho incontrato queste news..

2012 - Armageddon delle borse scadono miliardi di junk bond

Sui mercati dei capitali in arrivo valanghe di obbligazioni pubbliche e private, e si teme il crac Tra due anni in pagamento i titoli-spazzatura all´origine della crisi finanziaria

Hollywood ha già pensato ad appropriarsi del mito dei Maya – il cui antico calendario collocava la fine del mondo nel nostro anno 2012 – dedicandogli di recente un kolossal di fantascienza dalle tinte ambientaliste. Ma un altro scenario apocalittico, sempre situato nel 2012, sta diventando l´incubo di Wall Street. E´ l´Armageddon del mercato obbligazionario, il Giudizio Universale dei junk-bond. A lanciare l´allarme non sono le Cassandre di professione ma l´agenzia di rating Moody´s. Un suo esperto del mercato obbligazionario, Kevin Cassidy, ha avvertito di recente che «una valanga di titoli viene a scadenza nel 2012, e ci travolgerà se le aziende non si premuniscono in anticipo».

E´ questa la vera spiegazione dietro l´annuncio clamoroso lanciato dalla stessa Moody´s lunedì scorso: la decisione di «avvicinare sostanzialmente» la revisione del rating Aaa sul debito sovrano delle nazioni più ricche d´Occidente, inclusi Stati Uniti e Germania. Perché il 2012 è l´anno di una convergenza micidiale: verranno a scadenza simultaneamente titoli di Stato, obbligazioni di aziende solide, e junk-bond, per un volume complessivo che sarà quasi otto volte superiore a quello che i mercati assorbono quest´anno. Solo il Tesoro Usa nel 2012 dovrà emettere titoli di Stato per quasi 2.000 miliardi, per finanziare il fabbisogno corrente e ri-finanziare debito venuto a scadenza. A questo verrà ad aggiungersi la valanga delle obbligazioni private in scadenza. Una quantità senza precedenti, tutta concentrata a partire dal 2012.

Per capire il salto di dimensione: nel corso del 2010 in America vengono a scadere junk-bond per un valore di 21 miliardi di dollari, che quindi devono essere rimborsati dalle società emittenti, oppure rifinanziati sul mercato. Nel 2012 invece i junk-bond in scadenza balzeranno di colpo a quota 155 miliardi. E da quell´anno in poi sarà peggio: 212 miliardi nel 2013, infine 338 miliardi nel 2014. Perché l´Apocalisse dei bond è scadenzata proprio a partire dal fatidico 2012? La ragione è scritta nella storia dell´ultima crisi finanziaria. I mercati cominciarono a subire i sussulti della paura nella seconda metà del 2007, e finirono nel collasso totale durante il 2008. Fino all´inizio del 2007 il mondo navigava ancora nell´ottimismo, il denaro facile era la regola. Perciò risalgono a tre anni fa le ultime maxi-emissioni di junk-bond con cui vennero finanziate molte acquisizioni, in particolare da parte delle società di private equity. Tipicamente quelle emissioni obbligazionarie ad alto rendimento avevano una durata compresa fra i cinque e i sette anni.

Ecco perché la resa dei conti arriverà a partire dal 2012, quando verranno a maturazione le prime ondate di junk-bond che risalgono all´èra pre-crisi. Ad esse si aggiungono tante emissioni di obbligazioni che venivano a scadenza nel 2009 e 2010, ma sono state ristrutturate con un prolungamento di vita. Ora il mercato del credito sta tornando alla normalità, si è diradata la paura dell´ultimo biennio. Questo non significa però che gli investitori siano pronti ad assorbire la "tempesta perfetta" che si formerà quando arriveranno a scadenza tutte assieme quelle ondate di obbligazioni. Alcuni esempi di junk-bond americani che risalgono agli anni dell´abbondanza, sono significativi. Solo per l´acquisto del gruppo ospedaliero Hca, nel 2006 le società di private equity Bain Capital e Kohlberg Kravis & Roberts (Kkr) spesero 33 miliardi di dollari: di questi 13,3 miliardi furono reperiti con maxi-emissioni di junk-bond che verranno tutte a scadenza tra il 2012 e il 2014. Un´altra acquisizione da parte di Kkr fu quella della società energetica texana Txu: in questo caso i junk-bond da rifinanziare a partire dal 2012 sono addirittura 20,9 miliardi. Un´altra celebre acquisizione compiuta negli ultimi bagliori di opulenza fu quella del colosso immobiliare Realogy, finito sotto il controllo della società di private equity Apollo nella primavera 2007, cioè alla vigilia del tracollo del mercato della casa.

Come sempre accade nel private equity, l´effetto-leva dell´indebitamento è poderoso e si scarica sulla stessa società acquisita: la Realogy oggi deve rimborsare almeno 8 dollari di debiti per ogni dollaro di ricavi. L´unico modo per prevenire l´Apocalisse, cioè un´ondata di fallimenti e insolvenze aziendali, è cominciare subito a ri-finanziarsi, in modo da avere un cuscinetto di protezione quando i mercati si troveranno di fronte alla "Grande Muraglia" delle scadenze nel 2012. Ma anche le aziende più caute e lungimiranti si trovano di fronte a un altro problema: la concorrenza degli Stati sovrani. Perché in simultanea con i junk-bond e le altre obbligazioni, anche per i titoli di Stato si avvicina la resa dei conti: attorno al 2012 si concentrano rimborsi relativi ai deficit pubblici accumulati per i salvataggi bancari e le manovre antirecessione. E´ il caso del Tesoro Usa: anche senza ulteriori buchi nel bilancio pubblico, Washington sa già che dovrà reperire sui mercati 1.800 miliardi nel 2012, e altri 1.400 ogni anno nel biennio successivo.

Federico Rampini
 
GRECIA: BARROSO, UE DEVE DECIDERE QUESTA SETTIMANA SU AIUTI

(AGI) - Berlino, 22 mar. - I leader europei devono prendere una decisione sugli aiuti alla Greci al summit che si terra' a Bruxelles giovedi' e venerdi' prossimi. Lo sostiene il presidente della commissione europea, Jose Manuel Barroso in un'intervista al giornale economico tedesco Handelsblatt. Barroso invita il Consiglio europeo ad appoggiare la proposta della commissione. .
 
CONTI PUBBLICI: E ORA SCOPPIA ANCHE IL CASO GERMANIA?
di WSI-ANSA-AGI
Il quotidiano Die Welt stima l'esposizione complessiva in 6,2 mld mentre nelle statistiche ufficiali vengono dichiarati solo 1,9 mld. E' quanto sostiene un esperto. Si parla di "debiti nascosti dello stato sociale". Intanto, sulla Grecia...


L'indebitamento pubblico tedesco sarebbe ancora piu' grave di quanto finora temuto, secondo quanto sostiene un esperto. Il quotidiano Die Welt stima l'esposizione complessiva in 6,2 mld mentre nelle statistiche ufficiali vengono dichiarati solo 1,9 mld.

'Piu' dell'indebitamento visibile di Stato federale, Regioni e comuni' ha sostenuto l'economista Bernd Raffelhueschen, secondo un'anticipazione del quotidiano in edicola oggi,pesano 'i debiti nascosti dello stato sociale'.

Intanto, tornando alla questione dei conti pubblici della Grecia la presidenza spagnola di turno della Ue 'sta facendo tutto il possibile' per 'trovare una soluzione' europea alla crisi del paese. Lo ha detto il ministro degli Esteri spagnolo Miguel Angel Moratinos al suo arrivo al Consiglio esteri della Ue a Bruxelles.

'Stiamo facendo tutto il possibile per dare fiducia e solidarieta' alla Grecia che la merita dopo le misure prese dal governo greco', ha detto Moratinos. 'Stiamo lavorando tutti insieme e sono sicuro che ci sara' una soluzione'.

In un'intervista al giornale economico tedesco Handelsblatt, il presidente della commissione europea, Jose Manuel Barroso ha affermato inoltre che i leader europei devono prendere una decisione sugli aiuti alla Grecia al summit che si terra' a Bruxelles giovedi' e venerdi' prossimi. Barroso ha invitato il Consiglio europeo ad appoggiare la proposta della commissione.
 
:ciao:




Buonissime notizie sul piano economico finanziario. (di Obama e dei resti della sua riforma che sono passati oggi ne parlo piu' avanti, ma la cialtroneria dell'uomo ormai e' nota) , perche' si pongono le basi di un futuro migliore: se non per noi almeno per i nostri figli. Rimane solo un pericolo che intravedo all'orizzonte, ma non e' detto che a Soros & co il trucco riesca.

Iniziamo con calma.

Stabilito che l' FMI non mettera' piede in Grecia, cosa buona, c'e' da ricordare che in totale il piano europeo e' di 30 miliardi di euro. Se consideriamo che il debito consolidato della citta' di Roma e' di 9 miliardi di euro, e che quello italiano sta sui 2000 miliardi di euro, capirete che tutto il cancan sul default greco fosse una minchiata bella e buona creata montando ad arte la stampa finanziaria anglosassone. Finche' non ci abitueremo a capire che la "stampa finanziaria" e' un'arma per la guerra finanziaria, non ci libereremo mai dalla fisima del "partito del times".

WOLFSTEP®: Buone notizie.







Martiri dalle tasche piene: piangono con redditi da star
Martiri dalle tasche piene: piangono con redditi da star - Interni - ilGiornale.it del 23-03-2010




:ciao::ciao::ciao:
 
DUBAI WORLD E LA RICETTA ANTI-FALLIMENTO: FINO A 8 ANNI PER RIMBORSO DEBITI
di WSI-AGI-APCOM

Arriva intanto l'aiuto del governo che convertirà il suo credito di 8,9 miliardi di dollari (il 38% del totale) in azioni delle società. L'emirato erogherà a favore del gruppoanche 1,5 miliardi di dollari in contanti "per finanziare...


Dubai World ha chiesto fino a 8 anni ai suoi creditori per il rimborso dei suoi debiti. Il gruppo ha proposto l'emissione di due tranche di nuovi debiti con maturazione tra i 5 e gli 8 anni.

I creditori, si legge in una nota, "riceveranno il 100% del rimborso del capitale, attraverso l'emissione di due tranche di nuovi debiti, con scadenza a cinque e otto anni".

La holding precisa che il totale dei debiti verso i creditori che verranno negoziati ammontano a 14,2 miliardi di dollari. Ciò significa che la parte restante di passività totali, pari a 23,5 miliardi di dollari, "così come al 31 dicembre del 2009", sarà ripagata dal governo.

Di fatto, il governo -stando a quanto si legge nella nota -convertirà il suo credito di 8,9 miliardi di dollari (il 38% del totale) in azioni delle società. Il governo erogherà a favore di Dubai World anche 1,5 miliardi di dollari in contanti "per finanziare il capitale di esercizio e gli impegni al pagamento degli interessi della società, che saranno legati ai nuovi debiti".
 

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