C'E UN TEMPO PER CAPIRE, UN TEMPO PER SCEGLIERE, UN ALTRO PER DECIDERE. C'E' UN TEMPO CHE ABBIAMO

E c'è questo sindaco.......

Il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, ha firmato un’interdittiva antimafia nei confronti della società Mondoservice, che per conto del Comune di Cerignola si occupa del verde pubblico.

Ma la reazione del sindaco Franco Metta è stata feroce:
“Dovete continuare a lavorare, dove siete arrivati voi i parchi sono diventati puliti – ha detto ai lavoratori della ditta nel corso di un faccia a faccia –
È una scommessa che dobbiamo vincere, la devono finire di rompere i coglionidi dire che siamo mafiosi.
Noi siamo persone per bene, e pure qualcuno di voi, che ha avuto qualche problema con la giustizia,
poi ha dimostrato che nel momento in cui tiene un lavoro l’ha saputo svolgere bene, onestamente e non ha rotto i coglioni a nessuno”.


Il video dello sfogo è stato caricato sulla pagina Facebook istituzionale del sindaco.
“A noi ci devono ammirare – ha poi proseguito Metta dopo gli applausi dei presenti – Anche di fronte a qualche provocazione
il vostro comportamento dev’essere il più corretto, educato e responsabile possibile”.

Cerignola è tra i paesi considerati centrali nella geografia mafiosa foggiana.
 
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....e ci voleva un idiota. Pensa invece alle ragazze che vengono veramente struprate ogni giorno.E 3 su 4 provengono da là.

Il cartello non veniva quasi più notato dai clienti abituali, che ci vedevano solamente ironia.

Ma, tre giorni fa, nel locale è entrato lo psicoterapeuta Andrea Sales, che indignato ha postato la foto del foglio sulla sua pagina Facebook,
accompagnando l'immagine con una riflessione.

"Penso a quanto stiamo cadendo in basso, al degrado che generiamo ogni giorno", scrive Sales, che vede nel messaggio una "disarmante squalifica per la donna".
E considera quelle parole come "una forma di violenza così sottile da diventare uno stupro lento e continuato", al quale le persone si abituano silenziosamente.
E si chiede perché nessuno degli altri clienti abbia mai denunciato la cosa, dato che il cartello sembra essere appeso lì da tempo.
"Noi dobbiamo ribellarci- è l'invito conclusivo dell'uomo- Basta con questo vuoto di valori".

Dopo la denuncia dello psicoterapeuta, sui social si è scatenata la guerra virtuale al locale di Treviso,
da chi considera il messaggio come "inquietante" e chi "da denuncia", a quanti intendono boiccotare il bar.

Ma secondo Angelo, il titolare, quel cartello è appeso lì da 6 anni e nessuno si è mai scandalizzato:
anzi "si facevano una risata". Sarebbe quindi un foglio ironico, quello appeso dietro le spillatrici,
come confermano anche due ragazze, clienti del bar: "Ma come può qualcuno anche solo immaginare che non sia ironico?
È ovvio che non mostro il seno per avere da bere! Come può una persona pensare che Angelo si sia mai sognato di prendere sul serio quelle frasi?".
 
Tutti a dargli del cojone, ma.....i sassolini non gli entrano nella scarpa.

Nuove notizie positive per la Trumpnomics: nel giugno scorso gli indicatori economici degli Stati Uniti
hanno battuto nuovamente le previsioni degli analisti per quanto riguarda lavoro e occupazione.

224.000 posti di lavoro sono stati creati nel mese appena trascorso, si legge in una dichiarazione
del Segretario dello Us Department of Labor Alexander Acosta, portando a 5,6 milioni
il numero complessivo di nuovi jobs da gennaio 2017, mese dell’inaugurazione presidenziale di Donald Trump.

Trump può così aggiungere nuove frecce al proprio arco e consolidare il trend positivo
che vede la sua amministrazione sfondare in positivo i pronostici sulla crescita economica e il lavoro:
le analisi più prudenti parlavano di 160.000 posti di lavoro creati a giugno,
mantenendo cautela a causa dei contenziosi commerciali con la Cina e del rischio di una nuova ondata di sanzioni e dazi incrociati.

La corsa alla conferma del 3% di crescita annua dell’economia che sin dall’inizio Trump ha considerato la stella polare del suo mandato continua.
 
Mentre si moltiplicano gli appelli dell’Ama “al senso civico” dei cittadini per
“contenere al massimo la produzione di rifiuto tal quale” e "l’utilizzo dei contenitori con capienza residua",
il degrado continua ad attirare degrado ulteriore.

E così all’altezza del civico 2b di viale Adriatico, nel quartiere Montesacro a Roma,
sono spuntati anche centinaia di denti umani, probabilmente scarti di ospedali o laboratori, conferiti in un comune bidone dell’indifferenziata.

I residenti che hanno scattato le foto diffuse sui social si sono trovati davanti ad un tappeto di canini e incisivi mentre andavano a buttare la spazzatura.

Secondo quanto ricostruisce l’Adnkronos a fare la macabra scoperta è stato un pensionato 73enne che ha subito allertato la polizia.
Gli agenti, una volta arrivati sul luogo del misfatto, hanno scoperto un altro contenitore di plastica con all’interno lo stesso contenuto.

L’ipotesi più accreditata è che i denti provengano da qualche studio odontotecnico della zona che ha cercato di sbarazzarsi in modo illecito degli scarti sanitari.
 
In realtà la versione accreditata è un'altra.

Come tutti sanno, il buon Zingaretti è un odontotecnico.

Poichè gli è rimasta la passione per i denti, ha visto bene, nel tempo,
di raccogliere tutti quelli che sono saltati nelle riunioni a porte chiuse nei circoli del Pd,
ma poi ha deciso di sbarazzarsi di quelle prove schiaccianti...
 
cus cus dicci invece che fine ha fatto la collana di dolce e gabbana .....

Gli ideali della comandante della nave della Ong pro-migranti che voleva “abbattere il muro del decreto sicurezza bis”,
hanno conquistato anche un sacerdote di Corteolona, in provincia di Pavia, che proprio a Carola e a
“tutte le donne di coraggio che mettono prima la legge di Dio rispetto alla legge degli uomini”, ha deciso di dedicare una messa.
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La Chiesa, ormai, è come il PD, una nave che va a fondo.

Mentre aumentano i Cristiani che si allontanano dalla Chiesa, per manifesta ipocrisia, il Papa e il clero, pregano per l'accoglienza.
Perchè è una fonte di guadagno anche per loro. Diciamolo.

Certo, non pregano affinchè in Africa termini lo sfruttamento e la sopraffazione, no, di quello non gli interessa un fico secco.

Loro pregano per l'accoglienza, pagata tutta con i soldi degli italiani, perchè il Vaticano, uno degli stati più ricchi al mondo, non accoglie nessuno.
In Italia ci sono migliaia di immobili di proprietà della Chiesa ma, ahimè, vengono utilizzati a scopo speculativo
(affittto, a prezzo di mercato, si intende, oppure come alberghi,a pagamento), nessun Cardinale,
neanche quelli pronti a taroccare i contatori della luce (sempre a danno dei cittadini) si è reso disponibile.
 
Casina sua lo aspetta....ma subito.

E’ finito in carcere il presunto profugo 23enne del Gambia arrestato dai carabinieri e accusato di rapina impropria,
resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità. A deporre a suo sfavore, anche il comportamento tenuto durante il processo per direttissima.

L’uomo, accompagnato dalla polizia penitenziaria e con i carabinieri al giudice, ha gettato sguardi sprezzanti verso tutti,
compreso il suo avvocato Eleonora Carini, poi al giudice Sonia Caravelli avrebbe detto:

«Non ho fatto nulla, non so perché sono qui…posso fare ciò che voglio, sono un profugo».

Quando poi l’interprete gli ha detto che per lui era stata disposta la custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm Antonio Rubino,
si è agitato e ha cercato una reazione, ma è stato subito contenuto dagli agenti della penitenziaria che lo hanno ammanettato e portato alle Novate.

Il difensore aveva chiesto al giudice l’obbligo di firma, ma poi si è scoperto che l’uomo - oltre a non essere profugo -
era senza fissa dimora e aveva anche alcuni piccoli precedenti penali.

L’atteggiamento di sfida alle Forze dell’ordine e alla Giustizia ha fatto precipitare la sua situazione.
Nonostante avesse in tasca 15 euro, si era rifiutato, il 3 luglio, di pagare una scatoletta di tonno e uno yogurt al supermercato a Borgo Faxhall.
Ma il suo carattere lo ha portato a ignorare l’educazione e la legalità. Dopo aver litigato con il personale aveva spinto via una persona.

E anche qui, frutto di una propaganda distorta, ha detto che non voleva pagare perché lui era un profugo «e non mi potete fare niente perché siamo in Italia».

Nel frattempo erano arrivati i carabinieri e lui si è scagliato anche contro di loro, finendo, però, in manette.
Portato al comando, inoltre, mentre gli venivano prese le impronte digitali avrebbe dato in escandescenze.

L’avvocato Carini ha chiesto tempo per preparare la difesa e il processo è stato rinviato a ottobre.

 
Ma noi abbiamo questi che portano in su il pil

La coppia d'oro dello showbiz composta da Fedez e Chiara Ferragni ha trascorso il fine settimana
sulle sponde del lago di Como in compagnia della famiglia Ferragni, mamma, papà, sorelle e cognati al seguito.


Tutti presenti compresi il cagnolino Matilde e il piccolo Leone, ribattezzato "Archie" per l’occasione, vista la residenza in stile regale dove la comitiva ha soggiornato.

Una brevissima vacanza all’insegna del lusso e dei prezzi da capogiro.

I Ferragnez hanno, infatti, alloggiato nella splendida cornice del Grand Hotel Tremezzo, un resort di lusso in stile Belle Epoque sulla sponda nord ovest del lago.
Niente suite o camere di lusso, però, per Fedez, Chiara e ospiti, ma un’intera villa d’epoca affittata in esclusiva.

La comitiva ha soggiornato a Villa Sola Cabiati, un’imponente villa antica con saloni affrescati e arredamento in stile.
Nell'incantevole residenza, la famiglia Ferragni ha alloggiato in esclusiva per l'intero weekend un luogo di privacy totale,
lontano da occhi indiscreti, con uno staff dedicato in esclusiva.

Il costo di questo sfarzo? Migliaia di euro.

Le suite più belle prenotabili sul sito ufficiale del resort possono costare anche 4 mila euro a notte (la camera meno cara costa 850 euro a notte),
facile capire che per affittare la Villa in esclusiva ci siano voluti migliaia di euro.

Villa Sola Cabiati vanta, infatti, oltre ad una piscina a uso esclusivo degli ospiti, sei suite finemente arredate e altrettanti bagni oltre ai saloni.
Se si contano anche i pasti consumati in villa (alcuni anche a base di aragosta) e le escursioni private sul Lago (previste come servizi extra dall’Hotel)
è facile intuire come il conto del weekend sia lievitato a vista d’occhio.

Cifre con molti zeri che i Ferragnez sono soliti spendere quando si tratta di vacanze con la famiglia.
 

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