Val
Torniamo alla LIRA
Con tutti i problemi che ci sono per malati ed anziani, ci sono anche dei
cojoni che senza sapere - a prescindere - leoni di tastiera - vanno giù a fondovalle.
Ma in tutti questi giorni, nessuno ha visto il cane ?
"Intorno alle 19.30 di sabato scorso il cane si sarebbe introdotto nel giardino passando tra le sbarre della recinzione - spiega -.
Una volta avvistato dal personale dal momento che era in corso un evento con 250 persone
il cane è stato accompagnato in disparte e gli è stata data da bere dell’acqua".
La struttura ricettiva sostiene di avere dato tutta l'assistenza necessaria al piccolo animale.
"Abbiamo chiamato i vigili urbani e dato da bere al cane".
Per per ovvie ragioni igienico-sanitarie, il cane non poteva rimanere all’interno della struttura.
"Abbiamo così chiamato una dottoressa dell’OIPA – spiega il Direttore – che ci ha detto di chiamare la Polizia.
Il 113 ci ha risposto che per questo genere di intervento dovevamo contattare i vigili urbani, e così abbiamo fatto".
Tutto risolto? No, perché i vigili urbani hanno risposto che "per questo genere di questioni non potevano entrare all’interno di una proprietà privata".
Il cane è stato quindi accompagnato all’esterno della struttura da uno dei lavapiatti "che è rimasto con lui per 30-45 minuti in attesa dei vigili".
II direttore prosegue: "temiamo di subire un forte danno di immagine in virtù di queste accuse e pubblicheremo a breve
una comunicazione ufficiale con la posizione dell’albergo, nella situazione in cui ci siamo trovati abbiamo fatto il possibile per quel cane".
cojoni che senza sapere - a prescindere - leoni di tastiera - vanno giù a fondovalle.
Ma in tutti questi giorni, nessuno ha visto il cane ?
"Intorno alle 19.30 di sabato scorso il cane si sarebbe introdotto nel giardino passando tra le sbarre della recinzione - spiega -.
Una volta avvistato dal personale dal momento che era in corso un evento con 250 persone
il cane è stato accompagnato in disparte e gli è stata data da bere dell’acqua".
La struttura ricettiva sostiene di avere dato tutta l'assistenza necessaria al piccolo animale.
"Abbiamo chiamato i vigili urbani e dato da bere al cane".
Per per ovvie ragioni igienico-sanitarie, il cane non poteva rimanere all’interno della struttura.
"Abbiamo così chiamato una dottoressa dell’OIPA – spiega il Direttore – che ci ha detto di chiamare la Polizia.
Il 113 ci ha risposto che per questo genere di intervento dovevamo contattare i vigili urbani, e così abbiamo fatto".
Tutto risolto? No, perché i vigili urbani hanno risposto che "per questo genere di questioni non potevano entrare all’interno di una proprietà privata".
Il cane è stato quindi accompagnato all’esterno della struttura da uno dei lavapiatti "che è rimasto con lui per 30-45 minuti in attesa dei vigili".
II direttore prosegue: "temiamo di subire un forte danno di immagine in virtù di queste accuse e pubblicheremo a breve
una comunicazione ufficiale con la posizione dell’albergo, nella situazione in cui ci siamo trovati abbiamo fatto il possibile per quel cane".