Certificati di investimento - Cap. 1 (20 lettori)

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fabriziof

Forumer storico
Parto dalla fine, Exane ha avuto problemi proprio per l'inefficienza del suo market making e ha più volte permesso di fare dei gain facili basando il prezzo del certificato sulla chiusura precedente senza considerare le grosse variazioni dell'after hour o pre-market in America. Gain facili che per loro sono diventate perdite, ed ecco spiegato il perchè dell'allargamento dello spread.

Capitolo prezzi: il certificato quando viene emesso ha uno strike e questo viene fissato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura del sottostante. Alla scadenza, per stabilire il rimborso, si fa riferimento al prezzo ufficiale di chiusura del sottostante. Quindi in entrambi i casi i prezzi sono trasparenti e non c'è arbitrarietà.

Nel durante tutto cambia. Il valore di mercato è dato dalla somma delle opzioni scritte sul sottostante e queste riflettono ad esempio la volatilità o i dividendi attesi. Questo vuol dire che oggi un'opzione su Eni potrebbe già quotare scontando il fatto che fra un mese potrebbe essere tagliato il dividendo del 50% e il tutto mentre l'azione continua a essere scambiata come se nulla fosse. Poi fra un mese il CdA comunica il taglio, l'azione crolla ma l'opzione stava già scontando in buona parte questo taglio. Perchè ti dico questo? perchè il certificato avrà iniziato a scontare il taglio già un mese prima che questo venisse ufficializzato.

Prezzi e futures: penso tu saprai che esiste un mercato dei derivati e un mercato cash. I market maker si coprono sul primo e raramente sul secondo. E quello dei derivati anticipa i movimenti del secondo ( vedi ad esempio che i future americani sono aperti 23 ore e 45 su 24 mentre gli indici quotano solo per 8 ore e mezza...e quando i futures la mattina in Europa stanno a -2%, i certificati o gli Etf sullo S&P 500 come quotano ?)

:up:

Ciao puoi spiegare meglio perché exane ha accusato perdite ,come dici all'inizio?grazie
 

NoWay

It's time to play the game
Visto che ci sono state diverse richieste relative al file a cui lavoravamo fino a qualche mese fa, stamattina ho sistemato il mio schemino base ripulendolo dai vari rimborsi/scadenze e aggiungendo un po' di certificati.
Lo posto... se qualcuno vuole aggiornare il file utilizzando i dati...
 

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leon3037

Forumer storico
Ciao Leon.
E' sempre un piacere leggerti.
Una domanda probabilmente ingenua (e che va contro i miei interessi di investitore che può sfruttare eventuali mega-performance nel pre-market)... ma Exane, invece di allargare gli spreads, non avrebbe fatto meglio ad aggiornare (come fanno tutti gli altri emittenti) in real time i prezzi dei suoi certificati con sottostanti americani?


Ciao Maurizio,

buon inizio di fine settimana..;)

naturalmente la strada più dritta e veloce per arrivare all'efficienza sarebbe quella di quotare seguendo anche il pre-market...o come fanno molti altri MM...i titoli quotati anche sui mercati europei ( dove ci sia la doppia quotazione)...ma considera che ogni trader che sta sul desk ha la responsabilità di quotare centinaia se non migliaia di strumenti, essendoci un unico desk per tutti i mercati dove quell'emittente va a quotare ( quindi non solo Italia). E quindi talvolta, prima che si tenga conto di questi "bug", si deve ricorrere all'intervento manuale...e tutto questo costa tempo..

Ti dico questo perchè, operando anche con qualche strumento quotato su Euronext, tutte le volte rimango a bocca aperta di fronte all'enorme differenza tra la loro forchetta bid-ask e quella dei certificati quotati sui mercati italiani.

il problema del bid-ask spread affligge da sempre il nostro mercato. Purtroppo da una parte c'è da dire che il nostro mercato è fatto di trader e "macchinette" che riescono a sfruttare anche il millesimo di secondo di ritardo nell'aggiornamento delle pdn da parte del market maker...e quindi l'allargamento è spesso un'arma di difesa ( almeno per le strutture più reattive e per i leverage). Dall'altra devi considerare che le regole sono differenti tra Italia e altri mercati, a partire dal fatto che il Sedex o Cert-X sono mercati "order driven" mentre in alcuni casi fuori dai confini i mercati sono "quote driven", fino ad arrivare alla procedura di errore che fino a poco tempo fa aveva maglie più larghe per essere autorizzata. In tutto questo poi mettiamoci che il bid-ask spread è una fonte immediata di guadagno per il market maker e quindi se ne fa un uso improprio in troppe occasioni.




Altro punto su cui alcuni emittenti che lavorano in Italia dovrebbero migliorare è, come ricordato sopra da Leb, la presenza continua di offerte sia in denaro che in lettera. Mi sembra un pochino troppo facile "assentarsi", senza alcun provvedimento di esenzione da parte dei mercati, quando non è per loro conveniente stare sul book. Qui però la responsabilità è proprio di Borsa Italiana e TLX che consentono pratiche simili.

Come per il punto precedente, relativo alle procedure di errore e dell'obbligo di spread, anche per le assenze prolungate i topi si permettono di ballare finchè non c'è il gatto. La responsabilità quindi è condivisa tra i market maker e gli organi di vigilanza. Di norma ogni volta che si assiste a un'assenza prolungata si dovrebbe contattare il proprio intermediario, il quale è tenuto a contattare la vigilanza, che a sua volta commina delle sanzioni ai market maker indisciplinati. Ma secondo voi questo giro funziona?

Molto dovrebbe cambiare tuttavia nei prossimi mesi. Già da gennaio, in teoria, le quotazioni in Borsa Italiana seguiranno regole molto diverse da quelle finora adottate. Intanto cambierà l'orario di contrattazione, che sarà dalle 09:05 alle 17:30. Prima delle 09:05 ci sarà una fase di "pre-esposizione" da parte del market maker, che entro le 09:03 avrà l'obbligo di essere in book con le sue proposte. La tolleranza alla mancata esposizione dei prezzi scenderà da 3 a 1 minuto e cosa ben più importante, in assenza del bid-ask del market maker lo strumento verrà sospeso dalle negoziazioni. Inoltre gli scambi potranno avvenire solo all'interno della forchetta del market maker ( tranne nel caso in cui la lettera sia esonerata e quindi al rialzo non c'è limite).

Ci vorrà del tempo per uniformare tutte le piattaforme a queste modifiche regolamentari ma prepariamoci
 

Leberna

Forumer storico
Parto dalla fine, Exane ha avuto problemi proprio per l'inefficienza del suo market making e ha più volte permesso di fare dei gain facili basando il prezzo del certificato sulla chiusura precedente senza considerare le grosse variazioni dell'after hour o pre-market in America. Gain facili che per loro sono diventate perdite, ed ecco spiegato il perchè dell'allargamento dello spread.

Capitolo prezzi: il certificato quando viene emesso ha uno strike e questo viene fissato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura del sottostante. Alla scadenza, per stabilire il rimborso, si fa riferimento al prezzo ufficiale di chiusura del sottostante. Quindi in entrambi i casi i prezzi sono trasparenti e non c'è arbitrarietà.

Nel durante tutto cambia. Il valore di mercato è dato dalla somma delle opzioni scritte sul sottostante e queste riflettono ad esempio la volatilità o i dividendi attesi. Questo vuol dire che oggi un'opzione su Eni potrebbe già quotare scontando il fatto che fra un mese potrebbe essere tagliato il dividendo del 50% e il tutto mentre l'azione continua a essere scambiata come se nulla fosse. Poi fra un mese il CdA comunica il taglio, l'azione crolla ma l'opzione stava già scontando in buona parte questo taglio. Perchè ti dico questo? perchè il certificato avrà iniziato a scontare il taglio già un mese prima che questo venisse ufficializzato.

Prezzi e futures: penso tu saprai che esiste un mercato dei derivati e un mercato cash. I market maker si coprono sul primo e raramente sul secondo. E quello dei derivati anticipa i movimenti del secondo ( vedi ad esempio che i future americani sono aperti 23 ore e 45 su 24 mentre gli indici quotano solo per 8 ore e mezza...e quando i futures la mattina in Europa stanno a -2%, i certificati o gli Etf sullo S&P 500 come quotano ?)

:up:

Ciao Leon, ti ringrazio per la tua precisa e cortesissima risposta, ne approfitto, se posso, per completare la mia erudizione.
1- E' scritto in qualche regolamento quale è il prezzo UFFICIALE a cui si deve rifare il sottostante di un certificato? Se io compro un certificato, nel prospetto c è scritto l'ISN del suo sottostante, non viene specificato che il suo prezzo varierà in base alle quotazioni di pre-after market. Si specifica che i prezzi che fanno da base per il rilevamento sono quelli alla fine della normale giornata di mercato.
Quindi, anche se questo può portare perdite al M.Maker, finché la cosa non viene specificata nei prospetti, secondo me è corretto far come fa Exane, e cioè basarsi sulle chiusure UFFICIALI del giorno prima e delle quotazioni raggiunte dal sottostante durante l'orario di normale contrattazione.
2- L'emittente, tipo Exane, fa trading sul certificato emesso? E quindi può incorrere in perdite?
Grazie e buon week end!
LEb
 

leon3037

Forumer storico
Ciao puoi spiegare meglio perché exane ha accusato perdite ,come dici all'inizio?grazie

Ciao Fabrizio,

buon fine settimana anche a te


generalmente a ogni acquisto che viene effettuato sul secondario corrisponde una copertura da parte del market maker e se questo quando va sul mercato trova opzioni o titoli o futures o qualsiasi altra cosa acquistabile che sta a un prezzo superiore del 10% rispetto al prezzo corrispondente a cui ti sta vendendo il certificato, o non si copre accettando il rischio o lo fa sostenendo una perdita. Per questo, da quel momento in avanti terrà uno spread tra denaro e lettera più largo per recuperare parte della perdita subita e per ridurre le perdite teoriche per operazioni future
 

leon3037

Forumer storico
Ciao Leon, ti ringrazio per la tua precisa e cortesissima risposta, ne approfitto, se posso, per completare la mia erudizione.
1- E' scritto in qualche regolamento quale è il prezzo UFFICIALE a cui si deve rifare il sottostante di un certificato? Se io compro un certificato, nel prospetto c è scritto l'ISN del suo sottostante, non viene specificato che il suo prezzo varierà in base alle quotazioni di pre-after market. Si specifica che i prezzi che fanno da base per il rilevamento sono quelli alla fine della normale giornata di mercato.
Quindi, anche se questo può portare perdite al M.Maker, finché la cosa non viene specificata nei prospetti, secondo me è corretto far come fa Exane, e cioè basarsi sulle chiusure UFFICIALI del giorno prima e delle quotazioni raggiunte dal sottostante durante l'orario di normale contrattazione.
2- L'emittente, tipo Exane, fa trading sul certificato emesso? E quindi può incorrere in perdite?
Grazie e buon week end!
LEb


ciao Leb,

1- tutti i prospetti di emissione e le relative "final terms" esplicitano chiaramente quale deve essere il sottostante e il prezzo che farà da riferimento per il calcolo del rimborso a scadenza, così come quale prezzo viene preso a riferimento per la rottura della barriera ( ove sia prevista). Inoltre nella documentazione si esplicita che "l'emittente presenterà richiesta di quotazione su un mercato secondario, che sia Borsa Italiana, EuroTLX o il Lussembrugo".

La quotazione nel durante quindi non è nemmeno garantita, se pensi che nel prospetto si dice solamente che verrà richiesta. Potrebbe essere che non venga accettata e quindi il prezzo nel durante diventa ancora più "fumoso" e illeggibile.

Quello che avviene in quotazione riguarda qualsiasi prodotto di investimento, che sia strutturato o meno. Come ti dicevo ieri sera, un ETF sullo S&P 500 al mattino in Italia non può quotare senza tenere conto del futures, altrimenti si aprirebbe una voragine nella quale ci finirebbero gli arbitraggisti di tutto il mondo. L'ETF seguirà il future, aggiornandosi quindi anche a mercati americani chiusi. La stessa cosa vale per le opzioni, per i certificati...etc...

E quindi Exane non aggiornando i propri prezzi crea un'inefficienza nella quale in molti ci hanno sguazzato negli ultimi tempi.


2- Penso di averti risposto con la mia a Fabrizio. In un circolo corretto non deve subire perdite cosi come non deve guadagnare. La struttura in opzioni è già fatta, tu compri e lui esegue la copertura. Se però i prezzi tra i due contratti differiscono, viene fuori il gap che rappresenta un guadagno per l'uno e una perdita per l'altro
 

mercuriob

Forumer attivo
Visto che ci sono state diverse richieste relative al file a cui lavoravamo fino a qualche mese fa, stamattina ho sistemato il mio schemino base ripulendolo dai vari rimborsi/scadenze e aggiungendo un po' di certificati.
Lo posto... se qualcuno vuole aggiornare il file utilizzando i dati...

Grazie mille!!! :up::clap:
 

giovanni1

Nuovo forumer
Ciao....per cortesia qualcuno ha qualche idea da darmi di un certificato difensivo
con scadenza sui 4/5 anni ? avrei un 20k da postare........
Grazie a tutti.....
 
Stato
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