Certificati di investimento - Cap. 1 (45 lettori)

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NoWay

It's time to play the game
Oggi diranno che le nostre banche subiscono il contraccolpo dei brutti dati di BBVA e del crollo degli istituti greci in vista dell'esito degli stress test... :rolleyes:
 

leon3037

Forumer storico
Tanto per spiegare quello che ho detto, visto che oggi la giornata mi pare fiacca..stamattina il XS1068412680 aveva in denaro lettera 92 -93. Tra poco verranno comunicati i dati di AbbVie che essendo quotata in USA NON ha ancora fatto prezzo. Quando ancora NON c erano i dati di premarket (per noi poveri utenti, probabilmente), il M:M si era alzato fino a 94 - 95.5. Ora c'è un premarket (quindi prezzo teorico) di ABBV $57.87 +6.97% e il certificato sta a 96.85 -97.85. Quindi ABBV non ha ancora aperto ma nel frattempo il certificato ha guadagnato il 4%!
Tutto questo con Abbv a -13,38% dallo strike. Secondo me non è onesto che il market maker alzi o abbassi in questo modo il prezzo del certificato.
Saluti
Leb

passaggio veloce...per ringraziare chi in questi giorni ha fatto segnalazioni per imprecisioni o miglioramenti del sito CED ....e chi apprezza il lavoro che settimanalmente svolgiamo per il CJ...:).....e per dire la mia su questo post...Leberna in realtà è cosi che dovrebbe sempre funzionare...il market maker non è in possesso di dati riservati...(ovviamente non a tutti interessa avere un'informativa in real time sul pre-market americano o after hour..così come non a tutti può interessare spendere dei soldi per il real time dei mercati esteri...) e per questo deve quotare riflettendo le indicazioni dei futures, o delle pre-aperture..indipendentemente se quel prezzo viene poi battuto dal cash. Questo perchè altrimenti si creerebbero delle opportunità ( come avvenuto più volte sui certificati Exane...ed è da lì che poi è cambiata la politica di bid-ask spread) che in un mercato efficiente non dovrebbero esserci.
 

Leberna

Forumer storico
passaggio veloce...per ringraziare chi in questi giorni ha fatto segnalazioni per imprecisioni o miglioramenti del sito CED ....e chi apprezza il lavoro che settimanalmente svolgiamo per il CJ...:).....e per dire la mia su questo post...Leberna in realtà è cosi che dovrebbe sempre funzionare...il market maker non è in possesso di dati riservati...(ovviamente non a tutti interessa avere un'informativa in real time sul pre-market americano o after hour..così come non a tutti può interessare spendere dei soldi per il real time dei mercati esteri...) e per questo deve quotare riflettendo le indicazioni dei futures, o delle pre-aperture..indipendentemente se quel prezzo viene poi battuto dal cash. Questo perchè altrimenti si creerebbero delle opportunità ( come avvenuto più volte sui certificati Exane...ed è da lì che poi è cambiata la politica di bid-ask spread) che in un mercato efficiente non dovrebbero esserci.

Ciao Leon, innanzitutto un sentito ringraziamento per i tuoi interventi e per tutto quello che fai!:up:
Poi probabilmente il mio problema è l'ignoranza, nel senso che ignoro il funzionamento preciso dei certificati. Io PRESUMO che un certificato si basi sulla quotazione del suo sottostante, non su un suo PRESUMIBILE valore (che sia pre o after market.) Immagino che nei prospetti di decine di pagine dei singoli certificati, ci sia scritto quanto tu esponi, perché, se cio non fosse, secondo me si rischierebbe la truffa..
D'altronde, per ipotesi assurda, perché io che compro il certificato dovrei accettare che il prezzo di valutazione finale debba essere quello battuto alle 17,30 e NON, magari, quello in After del sottostante? Se per l'emittente i prezzi del sottostante validi sono anche quelli del premarket, allora anche per me acquirente dovrebbe valere la stessa cosa.
Ripeto, sarò ignorante io, ma secondo me se si porta questa cosa davanti un giudice, sarebbe difficile che accetti l'idea di una quotazione basata su un prezzo che ancora non si è UFFICIALMENTE formato sul suo mercato di riferimento.
Exane ha avuto problemi? Secondo me fa parte del suo rischio di Market Maker. D'altronde io come tanti altri ne abbiamo avuti quando il M.M. che era OBBLIGATO da regolamento ad esporre, NON era presente. E NOWAY potrà confermare la cosa..
Dico questo senza alcuna polemica nei tuoi confronti, sia chiaro!:up:
Saluti
Leb
 

leon3037

Forumer storico
Ciao Leon, innanzitutto un sentito ringraziamento per i tuoi interventi e per tutto quello che fai!:up:
Poi probabilmente il mio problema è l'ignoranza, nel senso che ignoro il funzionamento preciso dei certificati. Io PRESUMO che un certificato si basi sulla quotazione del suo sottostante, non su un suo PRESUMIBILE valore (che sia pre o after market.) Immagino che nei prospetti di decine di pagine dei singoli certificati, ci sia scritto quanto tu esponi, perché, se cio non fosse, secondo me si rischierebbe la truffa..
D'altronde, per ipotesi assurda, perché io che compro il certificato dovrei accettare che il prezzo di valutazione finale debba essere quello battuto alle 17,30 e NON, magari, quello in After del sottostante? Se per l'emittente i prezzi del sottostante validi sono anche quelli del premarket, allora anche per me acquirente dovrebbe valere la stessa cosa.
Ripeto, sarò ignorante io, ma secondo me se si porta questa cosa davanti un giudice, sarebbe difficile che accetti l'idea di una quotazione basata su un prezzo che ancora non si è UFFICIALMENTE formato sul suo mercato di riferimento.
Exane ha avuto problemi? Secondo me fa parte del suo rischio di Market Maker. D'altronde io come tanti altri ne abbiamo avuti quando il M.M. che era OBBLIGATO da regolamento ad esporre, NON era presente. E NOWAY potrà confermare la cosa..
Dico questo senza alcuna polemica nei tuoi confronti, sia chiaro!:up:
Saluti
Leb


Parto dalla fine, Exane ha avuto problemi proprio per l'inefficienza del suo market making e ha più volte permesso di fare dei gain facili basando il prezzo del certificato sulla chiusura precedente senza considerare le grosse variazioni dell'after hour o pre-market in America. Gain facili che per loro sono diventate perdite, ed ecco spiegato il perchè dell'allargamento dello spread.

Capitolo prezzi: il certificato quando viene emesso ha uno strike e questo viene fissato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura del sottostante. Alla scadenza, per stabilire il rimborso, si fa riferimento al prezzo ufficiale di chiusura del sottostante. Quindi in entrambi i casi i prezzi sono trasparenti e non c'è arbitrarietà.

Nel durante tutto cambia. Il valore di mercato è dato dalla somma delle opzioni scritte sul sottostante e queste riflettono ad esempio la volatilità o i dividendi attesi. Questo vuol dire che oggi un'opzione su Eni potrebbe già quotare scontando il fatto che fra un mese potrebbe essere tagliato il dividendo del 50% e il tutto mentre l'azione continua a essere scambiata come se nulla fosse. Poi fra un mese il CdA comunica il taglio, l'azione crolla ma l'opzione stava già scontando in buona parte questo taglio. Perchè ti dico questo? perchè il certificato avrà iniziato a scontare il taglio già un mese prima che questo venisse ufficializzato.

Prezzi e futures: penso tu saprai che esiste un mercato dei derivati e un mercato cash. I market maker si coprono sul primo e raramente sul secondo. E quello dei derivati anticipa i movimenti del secondo ( vedi ad esempio che i future americani sono aperti 23 ore e 45 su 24 mentre gli indici quotano solo per 8 ore e mezza...e quando i futures la mattina in Europa stanno a -2%, i certificati o gli Etf sullo S&P 500 come quotano ?)

:up:
 

NoWay

It's time to play the game
Ciao Leon.
E' sempre un piacere leggerti.
Una domanda probabilmente ingenua (e che va contro i miei interessi di investitore che può sfruttare eventuali mega-performance nel pre-market)... ma Exane, invece di allargare gli spreads, non avrebbe fatto meglio ad aggiornare (come fanno tutti gli altri emittenti) in real time i prezzi dei suoi certificati con sottostanti americani?
Ti dico questo perchè, operando anche con qualche strumento quotato su Euronext, tutte le volte rimango a bocca aperta di fronte all'enorme differenza tra la loro forchetta bid-ask e quella dei certificati quotati sui mercati italiani.
Altro punto su cui alcuni emittenti che lavorano in Italia dovrebbero migliorare è, come ricordato sopra da Leb, la presenza continua di offerte sia in denaro che in lettera. Mi sembra un pochino troppo facile "assentarsi", senza alcun provvedimento di esenzione da parte dei mercati, quando non è per loro conveniente stare sul book. Qui però la responsabilità è proprio di Borsa Italiana e TLX che consentono pratiche simili.
 
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