Certificati di investimento - Cap. 1 (8 lettori)

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Massimo71

Nuovo forumer
Mahhh...... non si capisce.
Futures americani ampiamente positivi e borse europee in ribasso.
Ovviamente il Ftse Mib sa sempre distinguersi..
 

NoWay

It's time to play the game
Mahhh...... non si capisce.
Futures americani ampiamente positivi e borse europee in ribasso.
Ovviamente il Ftse Mib sa sempre distinguersi..

Adesso dicono così...

Interpellato poi sul motivo per il quale il Ftse Mib e' peggiorato l'esperto ha risposto che "il petrolio ha ridotto i guadagni. Il greggio e' peggiorato dopo che" i ministri del Petrolio di Russia, Arabia Saudita, Venezuela e Qatar, hanno concordato un congelamento della produzione ai livelli di gennaio. I ministri si erano riuniti questa mattina a porte chiuse, a Doha, in Qatar, per adottare una politica coordinata di stabilizzazione del mercato del greggio a sostegno delle quotazioni.
"A mio avviso il mercato si aspettava di piu', magari un taglio della produzione", prosegue l'operatore.

Io però farei notare 2 cose... è venuto giù prima della comunicazione dell'Opec e l'oil incide relativamente sui cali del FTSE (indice su cui gli energetici pesano poco)
 

Massimo71

Nuovo forumer
Sono d'accordo.. L'unico titolo tra gli energetici che incide in maniera piuttosto rilevante sul valore dell'indice è ENI. Ma al momento è intorno alla parità...
 

NoWay

It's time to play the game
Questo mi sembra molto sensato...

MARKET TALK: Borse guidate da sentiment piu' che da fondamentali

MILANO (MF-DJ)-- "Da inizio anno, i mercati sono stati guidati dal sentiment piuttosto che dai fondamentali. In questa condizione di incertezza", afferma Michael Lake, Investment Director Fixed Income di Schroders, "i prezzi degli asset, dal nostro punto di vista, non riflettono i dati economici intrinsechi e sono guidati da risposte fortemente emozionali e argomentazioni non razionali. La ridotta liquidita' nei mercati ha accentuato i movimenti dei prezzi appena il sentiment e' cambiato. A nostro avviso, queste dislocazioni nel mercato hanno creato valore in quei titoli che ora hanno prezzi in linea con una fase di contrazione economica. Probabilmente, i mercati hanno rinunciato a operare in linea con i fondamentali gia' prima dell'inizio 2016, tuttavia il nuovo anno non ha portato prospettive fresche, ma ha anzi aggravato le vecchie ferite. Gli operatori sui mercati finanziari, al momento, devono affrontare una serie di segnali contrastanti. Gli investitori non solo devono fare i conti con l'incertezza circa le cause del collasso nel prezzo del petrolio e il suo impatto sull'economia globale, ma anche con quella legata all'attuale situazione cinese e all'atteggiamento delle Banche Centrali in un quadro di irrigidimento delle condizioni finanziarie. La US Federal Reserve Senior Loan Officer Survey - un sondaggio sulle attivita' di credito delle banche americane e delle branch locali degli istituti stranieri - mostra come le condizioni finanziarie si siano irrigidite sia per le grandi che per le piccole imprese come accaduto nel quarto trimestre del 2015. Nel frattempo, si sono allargati anche gli spread sulle obbligazioni investment grade e su quelle high yield. Questo si traduce in una contrazione generale nelle quantita' di capitale a disposizione delle imprese, cosi' come in una riduzione della liquidita' sui mercati finanziari, poiche' le banche sono meno disposte ad avere asset rischiosi nei propri bilanci. Durante gli ultimi anni", prosegue l'esperto, "i mercati hanno poi assistito a una riduzione nel valore totale dello stock del debito detenuto dalle Banche Centrali e dai fondi sovrani come riserve estere. Il calo delle riserve estere e' un altro fattore che riduce il livello generale di liquidita' nel mercato. Sebbene il livello delle riserve rimanga elevato, il tasso di crescita delle stesse, che in passato dava sostegno ai prezzi degli asset, non garantisce piu' lo stesso livello di supporto. L'implicazione pratica di questo contesto piu' difficile dal punto di vista della liquidita' e' che, quando cambia il sentiment di mercato, l'impatto sui prezzi viene amplificato, causando un aumento nella volatilita' e nell'oscillamento dei prezzi stessi. Dati gli elevati livelli di incertezza nel mercato, riteniamo che questa situazione persistera' nei prossimi mesi fino a quando lo scenario economico globale diventera' piu' chiaro".
 

varena

Forumer storico
Adesso dicono così...

...

Io però farei notare 2 cose... è venuto giù prima della comunicazione dell'Opec e l'oil incide relativamente sui cali del FTSE (indice su cui gli energetici pesano poco)


ho capito se il nostro indice è venuto giù prima della comunicazione ... è il nostro indice che influenza tutte le decisioni a livello mondiale ...

:rolleyes::rolleyes::D:D:rolleyes::rolleyes:
 
Ultima modifica:

NoWay

It's time to play the game
ne ho presi 20 .... oltre 21% dalla barriera
un mese solare...

Io avrei aspettato un po'...
Cmq che giornata strana... abbiamo recuperato la grossa perdita accumulata in mattinata, siamo andati bene in positivo, adesso guadagnamo di meno... e nel frattempo il Dax è sempre pesante, gli indici americani salgono bene e l'oil si muove come uno yo-yo...
 
Stato
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